Visualizza - Rugby Mogliano

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Mogliano: cuore e ambiente
Con Prato la sfida scudetto
Mogliano si giocherà sabato lo
scudetto contro Prato che ieri,
pur sconfitto 14-6, ha eliminato il Calvisano. Facchini presidente dei trevigiani: «Cuore a
ambiente i nostri segreti».
D'ATTACCO Una liberazione a terra del Mogliano
ECCELLENZA IIpresidente Facchini parla dei segreti
che hanno portato Usuo club per la prima volta in finale
Formula Mogliano:
« Cuore, ambiente
e rimborsi puntuali»
Alberto Duprè
MOGLIANO
A forza di imprese il Marchiol
Mogliano è arrivato a giocarsi
la sua prima storica finale
scudetto contro Prato (sabato
prossimo in trasferta, ore
16,30). Il presidente Roberto
Facchini (che ieri ha ufficializzato Francesco "Cocco" Mazzariol per il dopo Casellato) parla dei segreti di questa straordinaria cavalcata.
Presidente, lei dopo la vittoria su Prato era stato buon
profeta dicendo che Casellato
sarebbe stato il vostro allenatore per altre 4 partite dando
per sicura la finale. Pronosti-
co rispettato.
«Si ero abbastanza ottimista
dopo la vittoria su Prato e mi
ero sbilanciato».
Finale arrivata dopo una
grande sofferenza, soddisfazione doppia?
«Sabato ho detto a un mio
giocatore: "Io ho mezzo cuore
dopo aver subito due operazioni ma voi ne avete uno e mezzo
e così facciamo pari". A fine
partita sono entrato in campo
ad abbracciare i ragazzi e mi
sono commosso, era da quando
è morto mio papà che non
piangevo. Ci ha dato una mano
anche la supponenza di Viadana che voleva far vedere chis-
sà che cosa. Dopo aver preso il
primo calcio contro all'inizio
mi sono detto: adesso vanno 3
a 0 e poi ci massacrano. Invece
hanno scelto di andare in touche scegliendo di complicarsi
la vita».
Qual è il segreto di questa
fantastica stagione?
«Il segreto è che abbiamo
dei ragazzi eccezionali. Ovviamente abbiamo anche molta
tecnica ma è stato il cuore e la
voglia di vincere a portarci fin
qui. Un grazie enorme va ai
giocatori che nel girone di
andata, flagellato dagli infortuni, ci hanno tenuti attaccati al
quarto posto rendendo possibile la rimonta».
Molti sono attratti dall'ambiente di Mogliano e scelgono
di venire a giocare da voi.
«Siamo una società semi professionistica come tutte le società di Eccellenza. Noi privilegiamo il lato umano e il rispetto degli impegni presi. Da noi
nessuno avanza un centesimo
di rimborso spese e non l'ha
mai ricevuto con un giorno di
ritardo. Questo per me è il
miglior biglietto da visita da
esibire, più ancora della finale
raggiunta visti i tanti problemi
che ci sono in giro».
Com'è il vostro rapporto con
la Benetton?
«Tutti credono che noi siamo una loro società satellite ed
invece le cose non stanno così
pur essendoci una stima reciproca fra i due club. I loro ex
giocatori, tipo Galon, erano
svincolati e sono arrivati da
noi perché siamo una soluzione di buon livello per i giocatori che abitano in zona».
Ultimamente i tifosi sono
aumentati seguendovi anche
in trasferta.
«Mi sono venuti i brividi nel
vedere la tribuna dello Zaffanella con tantissimi nostri tifosi che hanno srotolato il bandierone. Alla fine hanno festeggiato con vino e porchetta e
sarebbe stato uguale in caso di
eliminazione come era successo a Prato l'anno scorso, si sta
creando qualcosa di bellissimo».
Anche l'anno prossimo gio-
cherete in Amlin, occasione
per crescere?
«Agli scienziati che dicono
che non dovremmo giocarla
per non far fare brutte figure
al movimento chiedo di spiegarmi come si fa a crescere. Se
continui a giocare contro i più
scarsi vinci ma non cresci mai,
io l'Amlin continuo a considerarla una grossa esperienza.
Tra l'altro sfatiamo anche il
fatto che la coppa porti 400mila. Rispetto a quelli destinati a
tutte le società di Eccellenza
ce ne aspettano 200mila in più
che con 3 trasferte da 2-3
giorni per più di 40 persone e
la rosa allargata se ne vanno
quasi tutti in fumo».
© riproduzione riservata
ERMETICA
La difesa del
Mogliano,
come nella foto
a destra, e la
determinazione sono state
le principali
chiavi della
qualificazione
a spese del
Viadana. Sotto,
Marzio
Innocenti
presidente del
Comitato
veneto.