Telemedicina: Il `Teledottore` Piace a 8 Italiani Su 10 Ma Solo l`1% Vi

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Telemedicina: Il `Teledottore` Piace a 8 Italiani Su 10 Ma Solo l`1% Vi
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Agenzia: AdnKronos Salute
Città: Milano
Data: 17/11/2005
Soggetto: Medic4all
Telemedicina: Il 'Teledottore' Piace a 8 Italiani Su 10 Ma Solo l'1% Vi Ricorre
Milano, 17 nov. (Adnkronos Salute) - Italiani conquistati dalla telemedicina, almeno in teoria. La
possibilità di contare su un teledottore per consulti e controlli a distanza piace a otto connazionali su
dieci (79%), anche se per ora sette su dieci (68%) ne ignorano l’esistenza e solo uno su cento vi
ricorre. A misurare il gradimento dell’ assistenza via cavo e unindagine presentata oggi a Milano da
Eurisko e Medic4all, gruppo attivo nel settore della telemedicina. La ricerca e stata condotta in
primavera con interviste telefoniche a un campione di 500 connazionali tra i 35 e i 65 anni,
rappresentativo di 22 milioni e 600 mila cittadini. In particolare, oltre sette su dieci si sono detti
interessati a informazioni sui farmaci allestero, consulenze a distanza, cartella clinica online e
convalescenza video-assistita a domicilio Ma pur affascinati dalle nuove tecnologie - risulta dal
sondaggio - per il momento gli abitanti della penisola restano fedeli ai vecchi sistemi di cura: l80% si e
recato dal proprio medico di fiducia nell’ ultimo anno all’ incirca ogni due mesi per un totale di sei visite,
oltre la meta (52%) si rivolge circa due volte allanno a uno specialista e il 40% negli ultimi tre anni ha
avuto almeno un parente ricoverato. E in generale il giudizio sulle prestazioni ricevute e buono: i camici
bianchi si guadagnano un otto in pagella, mentre gli ospedali vengono promossi durante i giorni del
ricovero e un po meno nel periodo successivo, soprattutto nella gestione dei malati cronici. Eppure il
bisogno di formule alternative emerge chiaramente: un italiano su quattro (24%) ha confessato di aver
rinunciato ad almeno due visite mediche nell’ ultimo anno, nella maggior parte dei casi (52%) per la
mancanza di tempo da sprecare in coda in sala d’ attesa. L’indagine Eurisko traccia tre identikit degli
italiani alle prese con acciacchi e malattie. Il primo e il gruppo del benessere e spensieratezza,
comprende oltre sei milioni di persone ed e composto per lo più da uomini di età media o avanzata, che
vantano uno status sociale medio-alto, viaggiano, fanno sport, sono sani e hanno un atteggiamento
distaccato e sereno nei confronti della propria salute. La seconda e la categoria fiducia e relazione, che
descrive 10 milioni di connazionali tendenzialmente sani, ma che hanno uno stretto rapporto col
medico; per lo più si tratta di giovani genitori, padri e madri, residenti in piccoli centri di provincia e con
uno status sociale medio-basso. Infine ce il popolo dei disagi e check up: sette milioni di concittadini,
per lo piu casalinghe di età medio-alta, con uno status sociale modesto, che abitano in centri di
provincia
e
vanno
spesso
dal
medico,
magari
per
una
malattia
cronica.
Ebbene, e proprio quest’ultimo il ritratto del fan della telemedicina: italiani bisognosi più degli altri di un’
assistenza no-stop. Ecco perchè i servizi che sulla carta suscitano più interesse sono il farmaco online
(che permette di ricevere via sms, fax o e-mail il nome commerciale di un medicinale nella lingua del
Paese in cui ci si trova in vacanza o per lavoro), il videoconsulto medico a distanza (che consente di
parlare con un esperto via Internet), la cartella clinica personale (che raccoglie la storia medica
personale ed e consultabile sul web) e più di ogni altro servizio il medico in diretta tv: tornare a casa
dopo un ricovero, un intervento o un parto, essere monitorati costantemente da lontano e parlare al
medico attraverso la tv.