malattie proctologiche a trasmissione sessuale
Transcript
malattie proctologiche a trasmissione sessuale
MALATTIE PROCTOLOGICHE A TRASMISSIONE SESSUALE CHE COSA SONO? Le malattie proctologiche a trasmissione sessuale sono quelle acquisite attraverso un contatto sessuale con un partner infetto e che si manifestano in regione ano-rettale in maniera predominante o secondaria. Per questo motivo è importante che il paziente descriva le sue preferenze e le sue pratiche sessuali nell’anamnesi medica. Alcune infezioni possono anche essere trasmesse da madre a figlio sia durante la gravidanza che durante il parto. LE PIU’ FREQUENTI - Condilomi acuminati - Gonorrea ano-rettale - Linfogranuloma venereo - Sifilide - Herpes Simplex - Mollusco contagioso - AIDS COME SI PRESENTANO DIAGNOSI TERAPIA Condilomi acuminati Sono particolari forme di verruche (papillomavirus), talvolta anche numerose, che possono interessare la regione perianale ed il canale anale. La sintomatologia è caratterizzata da prurito, modesto sanguinamento per lo sfregamento e “disagio anale”. La prognosi è favorevole se si interviene con un trattamento opportuno medico (podofillina) e/o chirurgico (asportazione), dal momento che è stata dimostrata una possibile correlazione fra condilomatosi e cancro anale. Gonorrea ano-rettale Malattia sostenuta dalla Neisseria gonorreae che può interessare l’ano ed il retto e si presenta con lesioni di tipo erosivo-emorragico e secrezioni purulente. La diagnosi si avvale dell’esame di tali secrezioni e la terapia è antibiotica mirata. Linfogranuloma venereo Malattia sostenuta da un batterio (Clamidia trachomatis) più diffusa MALATTIE PROCTOLOGICHE A TRASMISSIONE SESSUALE nei paesi tropicali che nel mondo occidentale. Può interessare l’ano ed il retto sia inizialmente sottoforma di vescicole che rompendosi residuano delle ulcere, che secondariamente sottoforma di vegetazioni. E’ presente una linfoadenopatia inguinale con febbre e malessere diffuso. La terapia è medica, con l’associazione di sulfamidici e tetracicline. Sifilide Ad incidenza altalenante, sostenuta da un batterio (treponema pallidum) che interessa la regione anale in forme diverse a seconda dello stadio della malattia, per cui si va da un aspetto ragadiforme nella fase primaria dopo qualche settimana dal contagio, ad una forma bottoniforme ed erosiva nella fase secondaria ed alla presenza di tumefazioni molli ed ulcerate nella fase terziaria, a distanza di anni. Il tutto si accompagna a febbre e compromissione dello stato generale. La diagnosi si avvale di numerosi tests di laboratorio; la prognosi è favorevole se il trattamento con antibiotici (penicillina) è adeguato e tempestivo. Herpes Simplex Di origine virale, interessa la regione perianale sottoforma di vescicole confluenti che provocano bruciore, prurito e talvolta vivo dolore; recidivano frequentemente. La terapia, non definitiva ma solo sintomatica, è con Acyclovir. Mollusco contagioso E’ un’affezione dermatologica benigna sostenuta da un virus che si presenta in sede perianale sottoforma di piccola rilevatezza emisferica, a gruppi, da cui, alla spremitura, fuoriesce un corpuscolo biancastro. L’asportazione con cucchiaino tagliente e medicazioni con tintura di iodio portano a guarigione. AIDS (Sindrome da Immunodeficienza acquisita) Sebbene non esista una manifestazione caratteristica dell’AIDS in regione anale, è certamente dimostrata in questi pazienti un maggiore rischio di sviluppare in tale sede alcuni tipi di patologie maligne come il Sarcoma di Kaposi (tumefazione che può sanguinare abbondantemente se biopsato) ed il cancro anale. Essendo queste manifestazioni di malattia già ad uno stato avanzato, si avvalgono delle terapie mediche dell’AIDS e di sintomatici.