Centenario del movimento municipale mondiale

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Centenario del movimento municipale mondiale
Circolare n.20
agosto 2013
Centenario del Movimento Municipale
Mondiale
1913-2013
C.I.C.U.
Comitato Italiano Città Unite
Sezione italiana della Organizzazione
Mondiale Città e Governi Locali Uniti
CGLU
Via La Salle n. 17
10152 – Torino
Tel. 011 5229829 – 3494163030
Fax 011 5229830 [email protected]
www.cittaunite.it
Redazione
Clementina Berro
Gian Paolo Morello
ANNI
1913-1919
Quest'anno Città e Governi Locali Uniti celebra il centenario del movimento municipale
internazionale. L’organizzazione mondiale dei poteri locali, nata dalla fusione fra
l’International Union of Local Authorities (IULA - 1913) e la Fédération Mondiale des
Cités Unies (FMCU - 1957), con il contributo di Metropolis (1985), è l’odierna erede del
movimento sorto cento anni fa.
Storicamente il movimento comunale ha contribuito ad avvenimenti e vicende di
importanza cruciale, quali il consolidamento della pace all'indomani di due guerre
mondiali, il processo di trasformazione degli ex paesi sovietici, la caduta del muro di
Berlino e la costruzione dei legami globali a livello locale, che è alla base della
cooperazione internazionale. A tutt’oggi, il movimento continua a ricoprire una posizione
significativa nella lotta contro il razzismo e l'esclusione sociale, nella diffusione della
parità di genere e nella promozione della democrazia partecipativa.
Di seguito sono illustrati, in maniera molto sintetica, i 100 anni di storia della
cooperazione comunale.
FASI PRINCIPALI
COSTITUZIONE DEL
MOVIMENTO COMUNALE E
PRIMO AVVIO
AVVENIMENTI
1913
Istituzione dell’Unione Internazionale delle Città (UIV o IULA) durante il Congresso Municipale
Internazionale di Gand (Belgio), con sede a Bruxelles. Obiettivo dell’UIV è la promozione della
cooperazione intercomunale, in nome della democrazia e della buona amministrazione delle città;
nasce dalla volontà di organizzare stabilmente lo scambio di informazioni tra tecnici, amministratori e
politici. L’associazione, inizialmente a carattere europeo, è caratterizzata da un’ideologia composita
che risente dell’influenza dell’utopia della fratellanza, della cooperazione universale per la pace e la
cooperazione internazionale, della massoneria e, altresì, del movimento socialista internazionale
1914-1918
L’attività dell’UIV è interrotta e la maggior parte dei suoi fondatori è costretta a rifugiarsi in Francia
1920-1950
ISTITUZIONALIZZAZIONE E
ASSUNZIONE ASSETTO
INTERNAZIONALE
1920
Ripresa dell’attività dell’UIV e reclutamento da parte di Emile Vinck (Segretario Generale dal 1913 al
1948) di aderenti del mondo anglosassone (Unioni di Comuni di Canada e Stati Uniti)
1921
Adozione delle “Tablettes”, periodici bibliografici a tema, dedicati ai differenti argomenti di interesse
comunale
1925
Durante il Congresso di Parigi la città di Londra, città di riferimento per tutti i comuni nel mondo,
aderisce all’UIV. Si incrementa la partecipazione di britannici e americani all’UIV, anche grazie alla
natura apolitica dell’associazione
1926
Il Cogresso di Dusseldorf segna la codifica del funzionamento dell’UIV, che diventa sempre più
collegiale, con la creazione di organi rappresentativi permanenti
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1928
L’UIV cambia il nome in Unione Internazionale delle Autorità Locali (IULA)
1934
Inizio della partecipazione del gruppo americano alla IULA
1936
Durante il Congresso di Berlino le associazioni delle AL assumono un ruolo di primo piano e per
l’IULA è l’inizio di un sostegno più vasto ed internazionale
1939-1945
Le attività del movimento comunale si interrompono durante gli anni della II guerra mondiale. IULA
sopravvive ospitata dall’Unione dei comuni Belgi e al termine del conflitto i paesi del blocco
socialista non rinnovano la propria adesione
1951-1957
CREAZIONE DI MONDE
BILINGUE
1947
Fondazione dell’Associazione Internazionale dei Sindaci (UIM) durante il Congresso IULA di Parigi,
presso la sede dell'UNESCO, da parte di un gruppo di Sindaci francesi e tedeschi
1951
-Nascita dell’associazione Monde Bilingue per opera di Jean-Marie Bressand, avente per obiettivo
l’educazione bilingue e la promozione di gemellaggi tra città
-Creazione del Consiglio dei Comuni d’Europa (CCE), una rete di gemellaggio, sorta per volontà di
Sindaci francesi, tedeschi, italiani, svizzeri, e pro-europei dell’UIV.
1952
Primo gemellaggio della storia tra le municipalità di Luchon (Francia) e Harrogate (Inghilterra),
promosso da Monde Bilingue
1953
Durante il I Congresso di Monde Bilingue a Versailles i Sindaci partecipanti esternano la loro volontà
di partecipare alle consultazioni internazionali ed agli accordi politici, economici fra gli Stati,
attraverso l’adozione di una Carta
1954
Il CCE stabilisce contratti di gemellaggio standardizzati
1957-1970
CREAZIONE DELLA
FEDERAZIONE MONDIALE
DELLE CITTÀ GEMELLATE
1957
Costituzione della Federazione Mondiale delle Città Gemellate (FMVJ) durante il Congresso di
Aix-les-Bains e adozione della Carta delle Città Gemellate. L’associazione, osteggiata da statunitensi
ed europei in quanto tacciata di essere antieuropeista e comunista a fronte della sua cooperazione con i
paesi sovietici, incontra il sostegno di De Gaulle
1958
Primio gemellaggio franco-sovietico tra la città di Dijon (Francia) e Stalingrado (URSS)
1960
Il Congresso di Aosta della FMVJ pone al centro del dibattito una nuova forma di cooperazione con le
città del sud del mondo
-Durante il XV Congresso IULA a Tel Aviv, Israele, sono ritenuti centrali temi concernenti i compiti e
il ruolo delle autorità locali nelle regioni in via di sviluppo.
1961
Adozione del programma d’assistenza tecnica intermunicipale da parte di IULA, realizzato in
collaborazione con le Nazioni Unite e con il finanziamento della Ford Foundation.
1962
-In occasione del Congresso FMVJ di Coventry diventa fondamentale la questione della pace
(disarmo e coesistenza pacifica tra i popoli)
1966
-La FMVJ ottiene lo statuto A (il più alto) di organizzazione non governativa.
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-Riconoscimento della FMVJ da parte del Comitato Economico e Sociale delle Nazioni Unite
(ECOSOC), che le conferisce lo status più elevato. L’avvenimento segna l’avvio del ruolo di FMVJ
quale attore rappresentante le collettività locali a livello mondiale
1967-1970
Diffusione della cooperazione tra città europee e città del sud del mondo
1973
Ottenimento della FMVJ dello statuto consultivo in occasione degli incontri ufficiali del Consiglio
d’Europa
1976
Firma della "Dichiarazione congiunta" tra la IULA e la FMCU (M.Slavick – IULA e Jean-Marie
Bressand - FMCU), avvenimento che segna l'inizio di una prima collaborazione tra le due
organizzazioni.
ANNI
OTTANTA
FEDERAZIONE MONDIALE
DELLE CITTÀ UNITE
La FMVJ cambia il suo nome in Federazione Mondiale Città Unite (FMCU).
1984
Il CCE diventa CCRE - Consiglio dei Comuni e delle Regioni d'Europa.
1985
Costituzione formale dell'Associazione Mondiale delle principali metropoli (Metropolis), a Montreal
1987
La FMCU è insignita del titolo di “Messaggera di pace” da parte delle Nazioni Unite. In quegli anni la
FMCU favorisce la cooperazione Sud-sud e azioni di sensibilizzazione su queste tematiche. Prende
così avvio la partecipazione ai programmi di cooperazione dell’Unione Europea e della Banca
Mondiale. Accanto ai gemellaggi si affermano gli accordi di partenariato e le convenzioni di
cooperazione
1989
-La FMCU istituisce “Città Unite per lo Sviluppo” (CUD), vale a dire una struttura tecnica
specializzata nell’attuazione delle sue politiche e dei suoi obiettivi.
-IULA attraversa un periodo di estensione ed ampliamento attraverso la decentralizzazione delle sue
strutture (creazione di 7 Sezioni Regionali)
1990-2004
PROCESSO DI UNIFICAZIONE
RETI AUTORITÀ LOCALI
1992
Conferenza di Rio con una forte mobilitazione delle organizzazioni non governative e delle autorità
locali, attori questi ultimi che partecipano alla stesura del capitolo 28 dell'Agenda 21, diventando in tal
maniera attori chiave dello sviluppo sostenibile.
1996
-Nascita del World Association of Cities and Local Authorities Coordination (WACLAC –
CAMVAL), di cui sono parte anche FMCU, IULA e Metropolis, in occasione della Conferenza di
Istanbul “Habitat II”. Si tratta di un’associazione incaricata della coordinazione dell’azione delle reti
mondiali di autorità locali in maniera continuativa, nata con l’obiettivo di creare una singola voce
delle autorità locale fronte alle Nazioni Unite.
-Durante l’incontro Habitat II si sono svolte sessioni innovative formali di dialogo con le autorità
locali per l'adozione dell'Agenda Habitat, che comprende il riconoscimento del ruolo essenziale di
attori non-governativi: ONG, collettività locali, professionisti, scienziati e altri attori.
1998
-IULA e FMCU collaborano nell’ambito del CAMVAL
-Gli ultimi anni di attività di IULA, FMCU e Metropolis sono caratterizzati da un tentativo di
avvicinamento delle proprie politiche e finalità
2004-2013
PRIMI ANNI DI VITA DI CGLU
2004
Nascita di Città e Governi Locali Uniti (CGLU)
2004
• Maggio: A Parigi ha luogo il Congresso costitutivo di CGLU, associazione sorta con l’obiettivo di
rappresentare e difendere gli interessi dei governi locali in tutto il mondo. Alla nascita CGLU stipula
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un accordo di cooperazione con la Banca mondiale per la lotta contro la povertà e il miglioramento
delle condizioni di vita delle popolazioni dei paesi in via di sviluppo.
• Firma dell’Agenda 21 cultura, il primo documento al mondo a collegare la cultura locale e la
governance, da parte di 198 città, intenzionate a dimostrare il proprio impegno per i diritti umani, la
diversità culturale e la democrazia partecipativa.
• Il Rapporto Cardoso sulle relazioni delle Nazioni Unite con la società-civile raccomanda che le
Nazioni Unite considerino CGLU un organo consultivo in merito alle questioni concernenti la
governance. Tuttavia, tale raccomandazione non è stata mai implementata.
2005
• Marzo: Durante il vertice di Pechino +10 l’ONU riconosce la partecipazione delle donne nel
processo decisionale a livello locale come un elemento chiave per la parità di genere.
• Giugno: in occasione del Consiglio Mondiale di CGLU a Pechino (Cina) sono creati i primi Comitati
e Gruppi di lavoro CGLU, focalizzati su 18 diversi temi.
• Le autorità locali ottengono un ruolo consultivo presso le Nazioni Unite. CGLU detiene la
maggioranza dei seggi in seno al Comitato Consultivo delle Autorità Locali delle Nazioni Unite
(UNACLA).
• Agosto: in occasione del Summit del Millennio +5 a New York, il Segretario Generale dell'ONU
Kofi Annan e il Presidente dell'Assemblea Generale Jan Eliasson ricevono la delegazione dei Sindaci
di CGLU. La dichiarazione finale dei capi di Stato e di governo riconosce esplicitamente il ruolo delle
autorità locali nel raggiungimento degli Obiettivi di Sviluppo del Millennio.
2006
• Febbraio: in occasione del Bureau esecutivo di CGLU a Washington, il presidente della Banca
Mondiale Paul Wolfowitz annuncia l’intenzione della Banca Mondiale di rafforzare la partnership con
CGLU, al fine di supportare più efficientemente e rapidamente lo sviluppo delle città.
• Marzo: la Dichiarazione dei Governi Locali di CGLU sull’Acqua è inclusa nella Dichiarazione
Finale del Forum Mondiale dell'acqua (marzo 2006).
• Ottobre: durante il Consiglio Mondiale a Marrakech (Marocco) più di 500 eletti locali si impegnano
a sostenere l’Alleanza delle Civiltà e per promuovere la pace e il dialogo tra le comunità ed esprimere
il proprio impegno per l'accesso ai servizi di base ed il conseguimento degli Obiettivi di Sviluppo del
Millennio.
2007
• Marzo: la Dichiarazione di Parigi incoraggia le città ad attuare strategie climatiche ed effettuare
valutazioni d'impatto nelle aree urbane.
• Aprile: gli orientamenti in materia di decentramento segnano un importante passo verso l'adozione di
un quadro giuridico internazionale di riferimento sul decentramento; il processo di decentramento
appare in prima linea nella politica internazionale.
• Ottobre: durante il secondo Congresso Mondiale a Jeju (Corea del Sud), 2.000 sindaci ed assessori si
incontrano per riflettere sulle conseguenze della crescita urbana, sulla cooperazione tra regioni e sulle
sfide per il futuro delle città.
• CGLU avvia il primo studio globale sullo stato del decentramento: l'Osservatorio Mondiale sulla
Democrazia Locale e sul Decentramento (GOLD). Il Rapporto GOLD I analizza il progresso
dell’autonomia locale democratica nel mondo nell’arco di due decenni.
2008
• Giugno: CGLU affronta il tema delle baraccopoli. L'Organizzazione Mondiale assume per tre anni la
presidenza del Comitato Esecutivo di Cities Alliance, un partenariato unico coordinato da ONUHabitat e dalla Banca Mondiale.
• Settembre: CGLU diventa attore nel dialogo internazionale sull'Efficacia degli Aiuti: membro del
Gruppo consultivo del Primo Forum delle Nazioni Unite per la Cooperazione allo Sviluppo a New
York; rappresentante delle autorità locali al Terzo Forum di Alto Livello dell'OCSE sull'Efficacia
degli Aiuti ad Accra.
• Novembre: Creazione di Platforma, sotto l’egida del CCRE, sezione europea della CGLU, per
facilitare il dialogo tra le istituzioni europee e le autorità locali e regionali nell’ambito della
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cooperazione allo sviluppo.
• Consiglio Mondiale a Istanbul (Turchia): adozione della Presa di Posizione Politica sull'Inclusione
Sociale e individuazione della prima serie di linee guida per le politiche pubbliche locali in favore
dell'inclusione sociale.
2009
• Aprile: l’adozione di linee guida internazionali in materia di accesso ai servizi di base è un
importante passo avanti nel riconoscimento del contributo degli enti locali al raggiungimento degli
Obiettivi di Sviluppo del Millennio.
• Gli enti locali e regionali sottolineano il loro ruolo per la pace ed il dialogo in occasione del secondo
Forum dell'Alleanza delle civiltà delle Nazioni Unite.
• Giugno: i governi locali parlano ad una sola voce durante la COP15 sul Cambiamento Climatico
• Novembre: il Consiglio mondiale di CGLU a Canton (Cina) adotta all'unanimità la Presa di
Posizione sull'Efficacia degli aiuti e gli enti locali, che ricorda il contributo degli enti locali e regionali
in materia di aiuti allo sviluppo attraverso la cooperazione decentrata.
2010
• Il III Congresso Mondiale di Città del Messico, dal 16 al 20 novembre, riunisce più di 3.000 delegati
e permette l’adozione del Manifesto per la Città 2030, del Documento di orientamento sulla
pianificazione urbana strategica, del principio della cultura come quarto pilastro dello sviluppo
sostenibile, e del Rapporto Gold II dedicato alla finanza locale.
2011
• Marzo: CGLU organizza un evento collaterale al 4° Forum di Alto Livello sull'Efficacia degli aiuti a
Busan (Corea del Sud), promuovendo il decentramento, il rafforzamento della governance locale e la
cooperazione decentrata per migliorare l’efficacia degli aiuti.
• Maggio: il presidente di CGLU, Kadir Topbas, incontra personalmente il Segretario Generale delle
Nazioni Unite e richiede uno statuto speciale per la CGLU in seno all’Assemblea Generale delle
Nazioni Unite.
• Creazione di un comitato permanente sulle pari opportunità per promuovere la partecipazione delle
donne al processo decisionale locale.
• Dicembre: durante il Consiglio Mondiale CGLU a Firenze (Italia), si definisce una nuova strategia
per il 2010-2016, con particolare attenzione al contributo delle autorità locali e regionali al dibattito
internazionale sulla sostenibilità e a Rio +20. Adozione della Carta-Agenda Mondiale per i Diritti
Umani nella Città, strumento a disposizione delle amministrazioni locali per costruire società più
inclusive, solidali e dinamiche.
2012
• Aprile: il Segretario Generale delle Nazioni Unite Ban Ki-Moon accoglie le autorità locali e
regionali presso la sede ONU, occasione in cui i rappresentanti dei governi locali forniscono i loro
messaggi chiave per il vertice Rio +20.
• Giugno: in occasione del Vertice della Terra (Rio +20), il documento finale riconosce per la prima
volta il ruolo chiave dei governi locali e regionali nel programma internazionale di sviluppo.
• Luglio: Nomina di Kadir Topbas a membro del Gruppo di Alto Livello sul processo post 2015 da
parte di Ban Ki-moon.
• Dicembre: Consiglio Mondiale di CGLU a Dakar (Senegal) con al centro la nuova Agenda di
Sviluppo.
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TESTIMONIANZA DI GIAN PAOLO MORELLO, SEGRETARIO GENERALE CICU ED EX SEGRETARIO
GENERALE DELLA FEDERAZIONE MONDIALE DELLE CITTÀ UNITE (2001-2003)
«[…] Ѐ a Giulio Dolchi che devo i miei primi passi nel labirinto delle iniziative volte a promuovere e sostenere l’approccio e il
riconoscimento del movimento municipalista da parte della Comunità Internazionale, delle organizzazioni delle Nazioni Unite.
Allora le associazioni dei poteri locali erano confuse con le organizzazioni non governative. D’altronde, spesso le organizzazioni
in cui i segretari e il personale erano in generale più dinamici e ricoprivano i propri incarichi più stabilmente rispetto agli eletti
non avevano un vero profilo di rappresentanza delle comunità locali, ma solamente quello di agenzie incaricate delle questioni
internazionali.
Giulio Dolchi o “Dudo” (nome di battaglia assegnatogli da partigiano durante gli anni della Resistenza), eletto per 24 anni al
Comune di Aosta, dal 1946, e Sindaco militante nel partito comunista dal 1954 al 1966, aveva dato vita in Italia ad una rete di
città (la sezione italiana della FMVJ - Federazione Mondiale delle Città Gemellate, poi trasformata in FMCU – Federazione
Mondiale delle Città Unite) secondo gli obiettivi di Jean Marie Bressand. Quest’ultimo si prefiggeva di fondare una rete di città
mirante alla realizzazione di “un mondo dove ciascuno parli la propria lingua più un’altra,
al fine di costituire alla base le condizioni di un mondo dove ci si comprende”.
In questa occasione voglio celebrare la memoria di “Dudo”, al quale devo l’inizio della
mia esperienza nell’universo delle reti internazionali dei governi locali.
I miei primi passi per comprendere questo mondo mi hanno portato a partecipare al XV
Congresso della FMCU, tenutosi a Lille nel 1998, e, in seguito, a lavorare alla
riorganizzazione della sezione italiana della FMCU (il Comitato Italiano Città Unite –
CICU) lavorando con la Presidente Mercedes Bresso (all’epoca Presidente della Provincia di Torino).
In qualità di Segretario Generale di CICU ho partecipato al dibattito nella FMCU per il dialogo con IULA e al montaggio dei
nuovi progetti di cooperazione promossi dalla FMCU.
Nel 2001 a Rio de Janeiro, durante il primo congresso unificato tra la FMCU e IULA, organizzato in vista della fusione tra le due
associazioni, Mercedes Bresso è nominata Presidente della FMCU e, al tempo stesso, ottengo la nomina di Segretario Generale.
In questa occasione voglio ringraziare l’intera équipe della FMCU (di cui una parte è ancora impegnata presso la CGLU) e gli
amici di Città Unite di Francia per avermi aiutato a condurre l’incarico che mi era stato assegnato.
Ma è lavorando per e con Mercedes Bresso che ho ricevuto il mio vero battesimo e ho fatto ingresso nella politica internazionale
condotta dagli eletti locali.
Durante i tre anni seguenti ho collaborato a fianco di Jeremy Smith (all’epoca Segretario della IULA) per realizzare le condizioni
della fusione fra le due organizzazioni, e con Metropolis, fino a giungere alla realizzazione del Congresso istitutivo della nuova
associazione mondiale dei poteri locali a Parigi, nel 2004.
[…]Oggi bisogna notare che la situazione mondiale e le condizioni generali che caratterizzavano gli anni 90, epoca nella quale è
stato ideato il progetto della nuova organizzazione, sono evolute molto.
L’urbanizzazione della popolazione ci spinge a prestare maggiormente attenzione alla governance dei servizi a nuove dimensioni,
sui quali i padri del movimento municipalista, euro-nordici e euro-mediterranei in maggioranza, hanno poca esperienza.
La composizione stessa della popolazione delle città e dei territori, interessati da un’emigrazione accelerata, è in rapida
evoluzione verso forme di società multiculturali, multietniche con la nascita di nuove forme di cittadinanza, di un nuovo quadro di
diritti e di un ruolo più marcato sul piano della lotta alla discriminazione e all’inclusione sociale.
L’inversione delle tendenze per ridurre il divario di reddito ha generato la nascita di nuove povertà urbane, oggi esacerbate dalla
crisi economica.
La crisi mondiale ha mostrato tra l’altro i limiti di una democrazia locale fondata sulla moltiplicazione dei rappresentanti locali
ai diversi livelli dei governi locali: municipale, provinciale, regionale.
La crisi della democrazia rappresentativa, testimoniata ovunque da una riduzione della partecipazione cittadina alle elezioni,
mostra la necessità di portare tutte queste questioni al centro del dibattito dell’organizzazione mondiale e di lavorare sempre più
con le organizzazioni della società civile, il volontariato e le nuove forme partecipative.
La crisi stessa del modello di sviluppo economico pone questioni pressanti che toccano il ruolo e le funzioni delle istituzioni
locali.
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Per rispondere a queste nuove sfide si presentano nuovi soggetti, soggetti meno istituzionali (come i consorzi territoriali per
l’azione internazionale, i Fondi) dove il dialogo con le organizzazioni della società civile è più importante rispetto al dialogo con
le istituzioni centrali.
Nuove esperienze si presentano come modello di democrazia locale come per esempio i Consigli Partecipativi e tutto ciò che si
circola direttamente su internet nelle “communities”.
Il concetto stesso di autonomia e di governance locale concepito all’inizio del secolo scorso è toccato da questi fenomeni?
Se il minimo battito d’ali è capace di provocare un uragano dall’altra parte del mondo che ne sarà delle attuali istituzioni locali?
Sono convinto che un ruolo importante di CGLU oggi è dato dal suo disporre di uno spazio di scambio strutturato per permetterci
di approfondire tutti questi temi e di identificare prospettive di lavoro e d’azione per assorbirli con un punto di vista realmente
globale, mondiale».
I passi sopra riportati sono tratti dal testo-testimonianza concernente l’esperienza di Gian Paolo Morello all’interno del movimento
municipale mondiale. CGLU in occasione del Centenario ha invitato tutti i protagonisti che hanno rivestito un ruolo nel
susseguirsi delle vicende delle associazioni dei poteri locali a fornire un contributo della propria esperienza in tale contesto. Il
Segretario Generale CICU, ex Segretario Generale della FMCU, da anni impegnato attivamente all’interno del movimento
comunale, ha raccolto l’invito di CGLU redigendo un documento - testimonianza (il cui testo completo è consultabile sul sito web
della CGLU, accedendo al seguente link: http://www.rabat2013.uclg.org/sites/default/files/paolo_morello_cglu_rev.pdf).
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