IMUN : Italian Model United Nations
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IMUN : Italian Model United Nations
IMUN : Italian Model United Nations Nei giorni 13 -16 gennaio si è tenuta la terza edizione del progetto IMUN (acronimo di Italian Model United Nations), a cui hanno partecipato alcuni allievi della nostra scuola. Ma cos'è un “model”, e perché parteciparvi? Un model è una simulazione di quanto avviene normalmente e realmente in organizzazioni internazionali, nel nostro caso le Nazioni Unite. Un progetto di tale importanza stimola la curiosità di quei ragazzi che sono desiderosi di poter dibattere temi focali della politica internazionale e molto cari all'opinione pubblica, quali il cambiamento climatico, il traffico umano nelle aree più povere del mondo, la crisi monetaria etc. etc. Temi che sono stati o sono tutt'oggi dibattuti ed analizzati dall'ONU stessa. Un altro fattore che senza ombra di dubbio, può spingere gli alunni a parteciparvi è la possibilità di conoscere nuovi potenziali amici che condividono come loro la speranza e la volontà di ottenere un futuro migliore. La serata conclusiva al Piper costituisce un’interessante conclusione dell'evento. Il progetto IMUN viene organizzato dall'associazione United Network in collaborazione con Leonardo - Educazione Formazione Lavoro, con il patrocinio della Regione Lazio, della provincia di Roma e di altri enti comunali e provinciali, e sotto la supervisione di IMUNA (International Model United Nations Association), ente accreditato presso il Dipartimento di Formazione delle Nazioni Unite. Esso è indirizzato sia agli studenti del biennio che del triennio delle scuole superiori italiane della Regione Lazio con il fine di avvicinare i giovani italiani alle istituzioni internazionali. La simulazione consta di due fasi: una prima fase di didattica frontale, in cui gli alunni ricevono brevi lezioni concernenti le Nazioni Unite (storia, ruolo, struttura) e il suo modus operandi (rules of procedure), oltre al materiale didattico utile al fine della simulazione; ed una seconda fase “operativa”, ovvero la simulazione effettiva, che si è tenuta a Roma tra il 14 ed il 16 di gennaio. L’intera simulazione si è svolta in lingua inglese ed ogni alunno ha rappresentato individualmente uno dei 193 stati membri delle Nazioni Unite. Ad ogni delegato è stata altresì fornita una guida in lingua inglese (background guide) dove vengono illustrate le tematiche (topic) che costituiscono l’oggetto dell’attività della propria commissione. La simulazione è "ufficiosamente" iniziata il pomeriggio di lunedì 13 quando, in seguito ai diversi interventi dei rappresentanti dello staff, una "mozione" di apertura ha trovato un largo consenso tra i presenti in sala.. Le sedute in commissione cominciavano alle ore 10 con un veloce ripasso (briefing) delle regole basilari quali le mozioni ed altri particolari provvedimenti necessari al corretto svolgimento della simulazione. Terminato il compendiario riepilogo, la seduta si apriva ufficialmente e si articolava in tre grandi momenti: il “formal debate” durante il quale i delegati di ciascun paese si segnavano sulla “speaker's list” al fine di poter esporre al resto della commissione la posizione presa dallo specifico paese in merito al problema trattato; gli “unmoderated caucus” in cui le rigide regole del “formal debate” vengono provvisoriamente annullate: i delegati possono liberamente camminare per la stanza e parlarsi vicendevolmente per coalizzarsi ed abbozzare le prime risoluzioni al problema; il “moderated caucus”, consistente in un rapido botta e risposta tra delegati, è utile ad esporre velocemente ciò che si è discusso durante gli “unmoderated caucus” o a porre domande inerenti l'abbozzo di risoluzione formulata dalle varie coalizioni. Obiettivo della simulazione è proprio la redazione di una o più risoluzioni (resolution) di cui i paesi possono essere sponsor o firmatari (signatories). Le risoluzioni sono state votate internamente da ogni commissioni e successivamente, quelle che sono passate, sono presentate e sottoposte al giudizio di tutte le altre commissioni riunite in sessione plenaria (plenary session) il giorno giovedì 16. Terminate le votazioni sono intervenute importanti personalità, quali Fernanda Guerrieri, FAO Director of Cabinet, Brian Thompson, Senior Nutrition Officer e Caroline Hurford, World Food Program Senior Affair Officer, in merito al ruolo della FAO, al problema degli sprechi alimentari e della malnutrizione, e a cui ha fatto seguito il discorso di commiato tenuto da Riccardo Messina presidente di United Network e Giordano Lorefice presidente di Leonardo Educazione Formazione Lavoro. E’ intervenuto il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti, e due rappresentanti di IMUNA, Jennifer Tschetter e Max Ross. Pur giustamente focalizzandosi in maniera evidente sulla parte lavorativa ed operativa della simulazione, gli organizzatori e lo staff, non hanno tralasciato la parte ludica di tale progetto, organizzando per lo stesso giovedì una piacevole e simpatica serata al Piper Club, riservato ai soli delegati per l'occasione, e dove i ragazzi hanno potuto ballare e divertirsi insieme prima di smettere definitivamente (o chissà, temporaneamente) gli abiti del diplomatico, per ritornare alla loro quotidianità scolastica. Simone CALZETTA V AL