Il bollettino SINU - Società Italiana di Nutrizione Umana
Transcript
Il bollettino SINU - Società Italiana di Nutrizione Umana
3 bozza SINU 5/03 6-11-2003 10:03 Pagina 1 Anno VII - N. 3 - Ottobre 2003 Il bollettino S I N U I.P. I.R. Notiziario della Società Italiana di Nutrizione Umana IX Conferenza europea sulla Nutrizione prendere visione degli abstracts del Congresso sul sito fens2003.org Con la malia dei suoi primi colori autunnali, Roma ha ospitato i 1500 delegati, italiani e stranieri, convenuti per partecipare alla “ IX Conferenza Europea sulla Nutrizione” svoltasi dall’1 al 4 Ottobre presso il Palazzo della FAO. Nella cerimonia ufficiale di apertura hanno portato il loro saluto David Harcharik, Vice Direttore Generale della FAO, Elisabeth Helsing, Presidente della Federazione delle Società di Nutrizione Europee (FENS) e Nino Carlo Battistini, Presidente della SINU. Dopo i saluti istituzionali, Philip James, della International Obesity Taskforce, ha aperto i lavori con la lettura magistrale “Salute e qualità della vita in Europa: la sfida del sistema alimentare europeo”. Un grido d’allarme nella descrizione dei ricorrenti errori alimentari cui, tuttora, incorre la popolazione europea, e per le drammatiche conseguenze sulla salute che, purtroppo, ne derivano. Una realtà che, per le sue dimensioni, è ormai divenuta una piaga sociale da rimuovere (vedere dati OMS, rapporto di prossima pubblicazione). Nella enciclopedica composizione di queste giornate, così ampie e ricche di contenuti, si sono avvicendati quindi, in una perfetta sintonia organizzativa, numerosi e qualificati interventi. Non facile impresa, nel breve spazio concessoci da questa pubblicazione, sarebbe stato riportare, sia pur in sintesi, tutte le meritevoli relazioni presentate, come non facile impresa sarebbe stato il farne una cernita. Dinanzi a tale dilemma ci limitiamo a segnalare solo alcune relazioni, pur coscienti che tutti gli interventi spiccano per interesse ed attualità. Chiediamo, perciò, scusa ai nostri lettori. Chi volesse può, comunque, Allarme obesità anche nel terzo mondo Secondo quanto riferitoci da Jaap C. Seidell, del Dipartimento per la Nutrizione e la Salute della Libera Università di Amsterdam, se eravamo abituati a pensare che nel nostro pianeta esistessero due mondi differenti per realtà nutrizionali, oggi dobbiamo ricrederci. Nei Paesi del terzo mondo l’incidenza dell’ obesità è arrivata al 10-20% (sic !) ed è in rapidissima crescita, con prevedibili, drammatiche conseguenze nel determinismo di numerose patologie a carattere cronico, già diffuse nel mondo occidentale. Le stime dell’OMS dicono che i casi di obesità nei Paesi poveri, raddoppiano ogni due, tre anni. La causa? Sedentarietà e cibi “economici” troppo ricchi di Zuccheri e Grassi! Questa ci sembra una notizia particolarmente interessante (e da monitorare) perché ribadisce quanto sia diffuso un certo genere di malcostume e di disinformazione nutrizionale collettiva e quanto sia indispensabile porvi pronto rimedio ! Fibre e cancro del colon retto Altro argomento d’interesse sociale riguarda la conferma del ruolo della fibra nella riduzione del rischio di cancro del colon retto. Lo studio EPIC 2001 (European Prospective Investigation into Cancer) raccomanda, infatti, che vengano assunti non meno di g 35 di fibra al giorno. Seguono, poi, altre sollecitazioni al riguardo, quali il sostituire la carne rossa con pesce e pollo, ridurre a non più di g 20/ die l’alcol, svolgere una moderata attività fisica giornaliera, contrastare l’obesità. Notizie, queste, in parte note che, se da un lato ci confermano la vali- dità di ben individuati generi alimentari, dall’altra indicano nei 35 g di fibra giornaliera, un elemento chiave di difesa per la nostra salute. Fibre e rischio cardiovascolare Riagganciandosi all’argomento “Fibre”, Gabriele Riccardi, dell’Università Federico II di Napoli, ribadisce l’importanza di queste sostanze anche sulla riduzione del rischio cardiovascolare. A tal proposito ricorda poi come anche i legumi svolgano un ruolo di notevole importanza. Una porzione di legumi, almeno 4 volte la settimana, ridurrebbe, per esempio, l’incidenza dell’infarto del 20%. Obesità e latte materno Carlo Agostoni, del Dipartimento di Pediatria dell’Ospedale San Paolo di Milano, ha riferito sull’importanza dell’allattamento al seno nella prevenzione dell’obesità, specificando come uno studio europeo (Von Kries et al. BMJ 1999) confermi tale tesi. Una più ridotta presenza di proteine nel latte materno (rispetto al latte artificiale) e la loro tipologia spiegherebbero tale fenomeno. Ricerche in corso stanno verificando le basi biologiche di questo assunto. Nutraceuticals Nutrienti impiegati come farmaci. Per soddisfare la sete di informazioni su questo settore di ricerca, è intervenuto Marco Braga, dell’’Istituto Scientifico Ospedale San Raffaele di Milano. Come è noto, si tratta di un settore che, partito una quindicina d’anni fa, ha raggiunto, oggi, traguardi molto promettenti sia dal punto di vista metabolico che clinico. Gli studi più importanti si sono concentrati su tre tipi di nutrienti: Arginina, Glutamina, A.G. Omega 3. I dati sperimentali hanno confermato l’azione sia di modulazione che di stimolazione della risposta immunitaria di questi nutrienti sull’uomo. La qualità del prodotto alimentare Su questo tema ha parlato Bruno Zanoni, del Dipartimento di Biotecnologia Agricola dell’Università di 1 3 bozza SINU 5/03 6-11-2003 10:03 Pagina 2 Il bollettino SINU Firenze. L’Oratore ha specificato come, in particolare le Aziende più qualificate, abbiano migliorato la loro politica e le loro strategie, soprattutto sui sistemi di controllo e di gestione della produzione. Aggiungerei che, in tale contesto, determinante risulta essere la scelta più scrupolosa dei fornitori di M.P. (N.d.R.) L’Oratore, poi, trattando l’argomento OGM, ne riconosce le peculiarità con possibili, notevoli sviluppi nel futuro. Sostiene, tuttavia, l’opportunità di effettuare ulteriori studi e ricerche per garantirne la sicurezza. “Essere cauti!” è la sua raccomandazione. Le votazioni SINU per il nuovo triennio In occasione dell’Assemblea Generale, tenutasi nel Corso del Congresso, si è proceduto alle votazioni per il rinnovo del Direttivo Nazionale SINU. Ecco, dunque, gli eletti (in ordine alfabetico): Carlo Agostoni – Milano Alessandra Bordoni - Bologna Paolo De Cristofaro – Giulianova Andrea Ghiselli – Roma Giovanni Oriani – Campobasso Paola Porcella – Cagliari Marisa Porrini – Milano Laura Rossi – Roma Luca Scalfi – Napoli Complimenti! Ed un cordiale Augurio di Buon Lavoro a questi colleghi, mentre è d’obbligo rivolgere “In coro e col core “un riconoscente Grazie ai componenti del direttivo uscente: ad Maiora! Congratulazioni a Francesco Branca per il nuovo, prestigioso incarico di Presidente della FENS! N.B. Nel prossimo numero del Bollettino sarà comunicata la composizione del nuovo Direttivo Nazionale in relazione all’attribuzione delle cariche. 2 La conclusione del convegno Quattro intensi giorni di costruttivi dibattiti. Un Successo! Il Congresso – uno dei più importanti nell’area della Nutrizione Umana – si è, infine, concluso con l’appuntamento per la X Conferenza Europea sulla Nutrizione, che si svolgerà a Parigi dal 10 al 13 Luglio 2007. G. B. Giudice, Valeria del Balzo Pronto….chi scrive? Risposta di Anna Tagliabue alla lettera della socia Carla Favaro, pubblicata nello scorso numero del Bollettino e relativa alla “Dieta a Zona“. Accolgo la richiesta di Carla Favaro di aprire un dibattito sulle cosiddette “diete di moda” in quanto lo ritengo un argomento di grande attualità. Mentre ero in vacanza all’estero durante le ferie estive sono rimasta colpita da un titolone sulla prima pagina del Times del 7 agosto che riportava un avviso ai seguaci della dieta di Atkins affinché la sospendessero almeno durante i giorni più caldi. Questa esortazione della British Nutrition Foundation era motivata dal maggior impegno metabolico a cui questa dieta iperproteica espone l’organismo ed anche dalla perdita di liquidi che caratterizza la fase iniziale in cui è vietato assumere più di 20 grammi di carboidrati al giorno il che configura un regime francamente chetogenico. La scelta di diffondere l’avviso su un quotidiano sottolinea la grande diffusione di questa dieta in Gran Bretagna, le vendite del libro “The diet revolution” di Atkins sono seconde in classifica solo ad Harry Potter. Se pensiamo che la prima edizione del libro è uscita negli anni ’70 possiamo osservare che la sua diffusione non ha evidentemente contribuito a frenare la diffusione del sovrappeso e dell’obesità. In realtà la moda delle diete ipoglucidiche, iperproteiche e iperlipidiche ha subito alti e bassi ma ciclicamente si ripropone. La dieta a zona (The Zone di Barry Sears, 1995) si inserisce in questo filone commerciale con motivazioni alquanto originali, la limitazione di alcuni alimenti glucidici viene infatti motivata con la possibilità di modulare l’asse insulina/glucagone e di influenzare la sintesi degli eicosanoidi. Non esiste nessuna prova scientificamente valida delle affermazioni dell’autore ma il lettore critico citato da Carla Favaro afferma di avere acquistato una splendida forma fisica con questa dieta. Vorrei ricordare che la perdita di peso in un soggetto sovrappeso o obeso, comunque ottenuta (con programmi idonei o commerciali come la dieta a zona) migliora sempre il benessere fisico e psicologico e aumenta l’autostima. Ancora di più se conseguita non solo con una ristrutturazione dietetica ma con l’aumento dell’attività fisica quotidiana. Uno degli aspetti meno negativi della dieta a zona sta, a mio parere, proprio nel riferimento posto all’attività. Infatti il programma di Sears parte con il calcolo dell’apporto proteico che è tanto maggiore quanto più elevato è il livello di attività. Poiché il livello proteico così calcolato (che però non deve comunque essere inferiore a 77 grammi per motivi oscuri e non spiegati dall’autore) deve essere per definizione il 30% dell’energia, da qui si ricava poi anche il totale delle calorie. Insomma più si è attivi e più il programma “permette” di mangiare proteine e calorie. Altre affermazioni riportate nel libro sono errate o pericolose e si commentano da sole, come l’affermazione che la dieta convenzionale raccomandi il 15% di grassi o l’esempio degli effetti della dieta a zona sulla nuotatrice Jenni Thompson “aveva una percentuale di massa grassa del 20%… in due mesi con una dieta pro zona scese al 13%”. In generale si tratta di un programma di restrizione calorica i cui supposti effetti benefici sono basati su fatti aneddotici. Ma restrizione calorica e attività fisica non sono altro che la base di ogni programma di controllo del peso. Perché allora tanta diffusione, quanto meno editoriale, della dieta a zona e/o di altre diete bizzarre?? La risposta sta nel fatto che questo tipo di diete offrono brillanti risultati iniziali che ne motivano il grande successo commerciale. L’elemento che le accomuna è l’esclusione o comunque la limitazione di alimenti a base di carboidrati (pane, pasta, riso, biscotti, cereali e dolci in genere) che comporta un’ automatica e drastica riduzione delle calorie introdotte con notevole calo di peso prontamente recuperato ap- 3 bozza SINU 5/03 6-11-2003 10:03 Pagina 3 Il bollettino SINU pena si reintroducono gli alimenti incriminati. Inoltre è fondamentale l’aspetto di novità offerto da questi programmi che riesce facilmente a catturare l’attenzione almeno nel primo periodo. Raramente le diete di moda sono state sottoposte a verifiche scientifiche. Un’ eccezione è costituita da due recenti studi che hanno esaminato gli effetti sul calo di peso e sul quadro lipidico della più famosa dieta ipoglucidica, la già citata dieta di Atkins. I lavori usciti sul numero di maggio del N. Engl. J. Med. riportano chiaramente come la perdita iniziale di peso (a tre mesi) sia maggiore con la dieta ipoglucidica perché i pazienti riducono maggiormente il loro introito calorico giornaliero. La differenza nella perdita di peso si annulla dopo un anno di trattamento. È ormai noto che il problema del sovrappeso e dell’obesità non si risolve con una rapida perdita di peso ottenuta in tre mesi ma con il mantenimento del peso a lungo termine e questo risultato difficilmente può essere ottenuto con diete drastiche che escludono rigidamente gruppi di alimenti dalla dieta quotidiana. Dal punto di vista medico inoltre va consigliato ai seguaci di questo tipo Corsi e Congressi A cura di Paola Genovese • XVII Congresso Nazionale SISA Società Italiana per lo Studio dell’Arteriosclerosi “Nutrizione, Metabolismo e Arteriosclerosi”. Napoli, 26-29 Novemre 2003 Centro Congressi Hotel Continental Segreteria Organizzativa: Tel. 081-7462029 di diete di non accontentarsi dei risultati esteriori ma di fare un controllo medico-laboratoristico onde evitare spiacevoli sorprese. La dieta ipoglucidica, iperproteica e iperlipidica si accompagna infatti ad un aumento significativo del colesterolo totale e LDL cui si associa un aumentato rischio di malattie cardiovascolari. In attesa del lancio della prossima dieta di moda (in base alle tendenze USA potrebbe essere la “paleo diet”, o dieta paleolitica) ricordo alcuni consigli per i consumatori su come riconoscere una dieta “a rischio” elencati dall’ ADA (American Dietetic Association): • diete che inducono un calo di peso rapido • diete che si autocertificano come miracolose ed in grado di curare ogni malattia • diete che raccomandano prodotti ad hoc • diete che specificano cosa deve essere mangiato e quando senza ammettere eccezioni • diete che escludono gruppi di alimenti • programmi di breve durata L’affermazione del collega che le diete equilibrate raccomandate dai plinare IX Obesità Sovrappeso e Magrezza XII I Fattori di Rischio Aterogeno 2-3 Dicembre 2003 - Siena Website: www.unisi.it/eventi/ metabolismo • XI Congresso Nazionale S.I.N.P.E. Milano, 28-30 Novembre 2003 Università degli Studi di Milano, Aula Magna Segreteria Organizzativa: Tel. 055-241131 • Congresso Nazionale SINP SINUPE SISMME SISN XXIX° Congresso Nazionale Società Italiana di Neuropediatria (SINP) Metabolismo, Neurologia, Nutrizione, Prevenzione V° Congresso Nazionale Società Italiana di Nutrizione Pediatrica (SINUPE) 3-6 Dicembre 2003 Firenze, Palazzo Congressi Palazzo Affari Website: www.aimgroup.it/2003/ pediatria/home.htm • Siena Metabolismo 2003 Congresso Nazionale Interdisci- • 20th Scientific Meeting of the International Society of nutrizionisti non siano salutari perché qualche rappresentante della categoria è sovrappeso o obeso, equivale ad affermare che sia falso che il fumo fa male poiché alcuni medici fumano. Fortunatamente nel terzo millennio le raccomandazioni nutrizionali poggiano su basi più solide. A questo proposito esiste comunque uno studio uscito su Preventive Medicine (2003; 36: 41–44) dal titolo quanto mai esplicativo: “Does physician weight affect perception of health advice?” (il peso del medico curante influenza l’efficacia dei consigli salutari?). La risposta a cui sono giunti gli autori sulla base di un questionario somministrato a 226 pazienti è stata affermativa, in particolare i pazienti seguiti da medici normopeso riferivano maggiore fiducia nei consigli ricevuti. Tuttavia non è possibile prevedere sulla base di questa osservazione se tali medici fossero anche più efficaci nel prevenire e curare l’obesità dei loro pazienti. Resoconti congressuali Il Convegno “Healthy Life Styles “ Organizzato dal Ministero della Hypertension 15-19 February 2004 Transamerica Expo Center Säo Paulo SP Brazil Website: www.hypertension2004.com.br • ECO 2004 - 13th European Congress on Obesity 26-29 May 2004 Prague Congress Centre, Czech Republic Website: www.eco2004.cz • World Congress of Clinical Nutrition - A Conference of the International Union of Nutritional Sciences 11th - 13th August 2004 Brisbane, Queensland, Australia Under the Auspices of the Asia Pacific Clinical Nutrition Society Website: www.wccn2004.com. au/program.htm 3 3 bozza SINU 5/03 6-11-2003 10:03 Pagina 4 Il bollettino SINU Salute, si è svolto dal 3 al 6 Settembre, a palazzo Marino in Milano, il convegno “healthy life styles“ nell’ambito delle manifestazioni della Presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea. Il convegno era composto da una sessione tecnica ed una politica. Alla prima hanno partecipato studiosi e ricercatori provenienti da tutti i Paesi della Comunità, mentre alla seconda erano presenti tutti i Ministri della Salute dei Paesi membri. Quasi tutti i relatori hanno condiviso il concetto che le patologie emergenti sono molto diverse da quelle riscontrate nel periodo in cui fu creata la Comunità. Attualmente si registra una grande prevalenza di malattie non trasmissibili-come obesità, cancro, malattie cardiovascolari, diabete, allergie e osteoporosi- dovute all’interazione di molteplici fattori genetici, ambientali e legati agli stili di vita (tra cui: scorretta alimentazione, mancanza di attività fisica, fumo). Tutti i presenti hanno convenuto che le abitudini alimentari dipendono ,in parte, dalle scelte individuali (influenze culturali, abitudini locali), nonché da fattori socio-economici ed ambientali, a loro volta influenzati da politiche che rientrano nelle responsabilità di ogni singolo Stato. Mentre nei Paesi della vecchia Europa le differenze sono tra Nord e Sud, nei Paesi dell’Est europeo sono tra Ovest ed Est (ove è anche maggiormente diffuso l’alcolismo ed il tabagismo). Per l’Unione Europea si è potuto stimare l’onere complessivo della cattiva salute, delle disabilità e dei decessi prematuri ed esaminare il complesso dei fattori responsabili. In tale contesto quelli legati alla alimentazione incidono per il 10% dell’onere complessivo (comprendente anche il sovrappeso per 3,7%, lo scarso consumo di frutta e verdura per il 3,5%, l’elevato consumo di grassi saturi per l’1,1%, nonché la mancanza di esercizio fisico per l’1,4% ). Negli ultimi anni il sovrappeso e l’obesità sono, purtroppo, aumentati ad un ritmo sempre più accelerato e costituiscono una minaccia reale per la sanità pubblica europea. Nei prossimi 5 - 10 anni in Europa, infat- 4 Un grazie a ti, l’obesità raggiungerà l’elevata prevalenza che oggi si riscontra negli USA (ove 1/3 della popolazione è obeso ed 1/3 è sovrappeso) Tutti hanno convenuto che l’obesità, in quanto fattore favorente il rischio per diabete, cardiopatie, ipertensione, ed alcuni tipi di cancro, è, oltretutto, causa di elevati costi economici, pubblici e sociali, per tutti gli Stati membri. La diffusione di diete sane e l’educazione alimentare rimangono, pertanto, una sfida che richiede una azione comunitaria da rendere operativa con metodiche coordinate tra i vari Paesi. Nella seconda sessione, tutti i Ministri della Salute, recepiti questi concetti, si sono impegnati a promuovere politiche in tal senso (L’Italia ha già nominato un gruppo di studio). Per le malattie trasmissibili, poi, è stata deliberata la creazione di un Centro europeo per la lotta alle malattie infettive ed alle eventuali emergenze connesse al bio-terrorismo. Costantino De Pasquale Direttore Responsabile Giovanni B. Giudice Comitato di Redazione Anna Tagliabue Stefania Sette Paolo Simonetti Giovanni B. Giudice Redazione: Via E. De Marchi 8 20125 Milano Tel./Fax 02 66985042 E-mail: [email protected] Reg. Trib. di Milano 121 del 26/02/1996 Stampa e Fotocomposizione Arti grafiche Istaco s.r.l. Via Arluno, 4 20010 Casorezzo (MI) Tel. +39 02 9010415 Fax +39 02 90296747