honda - Marine

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HONDA
C
on un nuovo motore da 250 hp, fortemente voluto da Honda Italia, il marchio
nipponico è ora in grado di offrire un top di gamma dalla potenza superiore,
così da poter competere a un livello ancora più elevato con le altre case di
fuoribordo.
Il BF 250 Honda provato a Napoli da Motonautica ha raggiunto prestazioni da considerarsi pari a quelle di un 300 hp e, in alcuni casi, si è dimostrato anche più veloce.
Il “segreto” di queste prestazioni è da ricercarsi nella cilindrata ottimizzata, nel minor
peso che essa comporta e nell’aver adottato alcuni sistemi elettronici che erogano
la potenza al meglio, con vantaggi anche in termini di consumi ed emissioni.
Il BF 250 è un 3.6 l 24 v a fasatura variabile (Vtec); nuovo design e nuove colorazioni
sono i cambiamenti più evidenti, ma le novità salienti risiedono nel cuore del motore, che si traducono nelle funzioni ECOmo (II generazione) e Blast.
Analizziamo il BF 250 Honda nel dettaglio: condotto di aspirazione variabile; riduzione della coppia durante l’inserimento della marcia; SLR gestito dalla ECU, la centralina, che modifica la fasatura per ridurne la coppia e di conseguenza il carico sulla
trasmissione; possibilità di ricarica del generatore sino a 66 a/h (solo per batterie AGM); in
testa è stata posizionata una ventola di raffreddamento forzato per tenere più fresco il motore, al fine di aumentarne il rendimento. Altre caratteristiche tecnologiche che si aggiungono
al sistema Vtec e al Blast sono derivate dallo sfruttamento dell’entrata dell’aria d’aspirazione
direttamente nel motore che, sempre dalla calandra con apposite fessure, consente di arrivare
più fresca nei cilindri, fattore che ne accresce il volume nelle camere di combustione, per un miglior
rendimento delle prestazioni. Honda, inoltre, per evitare l’aumento del rumore durante la fase di
aspirazione, ha adottato un silenziatore (risuonatore di Helmholtz), che abbatte notevolmente il
disturbo.
Analizziamo ora l’elettronica del BF 250: è dotato di un sistema elettronico di gestione
della miscela aria/benzina e dei tempi di accensione, questo per incrementarne la coppia
e per migliorarne le prestazioni in base alla richiesta del pilota durante le improvvise accelerazioni. Questo sistema si chiama Blast.
Altro strumento importante è l’ECOmo, una “spia” posta nella strumentazione di bordo:
si tratta di una serie di sonde che misurano in tempo reale temperature, numero di giri e in
particolar modo elabora i dati che arrivano dalla sonda lambda di ultima generazione. Questi
dati dialogano con la centralina di alimentazione a iniezione per la gestione della miscela
magra, modificandone il rapporto stechiometrico. L’ECOmo fa sì che a velocità di crociera si
abbattano notevolmente i consumi.
Anche il piede è stato ridisegnato nel suo profilo per una maggior efficienza idrodinamica, e il rapporto
di riduzione della trasmissione è stato portato a 2:1 così da consentire l’utilizzo di un ampissimo range
di eliche differenti.
Il 250 Honda è compatibile con il protocollo NMEA 2000 e quindi si interfaccia con l’elettronica di bordo.
Quella del BF 250 è attualmente l’unica strumentazione sul mercato a fornire dati reali sui consumi istantanei
grazie alla interpolazione delle varie sonde applicate direttamente nel motore e dedicate solo a questo scopo.
La funzione ECOmo, indicata con una spia negli
strumenti della Garmin (anche in quelli analogici),
entra in azione quando il motore sta rendendo
molto in termini di potenza per utilizzare il minor
quantitativo di carburante (velocità di crociera),
questo lo abbiamo verificato durante la prova: il
numero di l/h con la funzione ECOmo inattiva è
superiore, mentre con la spia accesa, pur aumentando il numero di giri e quindi la velocità, il consumo è solo di pochissimi l/h
in più. I dati della prova da noi effettuata sono identici a quelli riportati sul
sito Honda Marine alle pagine su cui
sono pubblicati i ‘performance bulletin’.
marine.hondaitalia.com
Motonautica
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