honda bf250a - Marine
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honda bf250a - Marine
MONDO BARCA HONDA BF250A V-TECGIOIELLO TECNOLOGICO La Casa giapponese supera la soglia dei 225 cavalli con un motore potente e pieno di tecnologia, che miscela sapientemente gli studi effettuati sia nel campo dell’automotive che in quello marino. Lo sfruttamento dell’aria fresca è uno dei suoi tanti segreti... Testo e foto di Daniele Sangiorgi 72 73 soluzioni tecnologiche mondo barca Vista anteriore del motore. In evidenza un adesivo che informa sulla disposizione dei fusibili e ricorda quale tipo di olio è impiegato per la lubrificazione Caratteristiche tecniche Modello 250 Four Stroke V-TEC Hp/Kw 250 (183,9) Regime di giri 5.300 – 6.300 Tipologia motore 6 cilindri a V di 60° con 4 valvole per cilindro e OHC Cilindrata 3.583 cc. Alesaggio per corsa 89 x 96 AlimentazioneIniezione elettronica programmata PGM-FI Alternatore 90 A Rapporto di riduzione al piede 24:12 (2.0) Peso a secco con elica Kg. 284 (LU); 290 (XU) o 294 (XXU) Prezzo € 20.862,00 (I.V.A. inclusa) in versione LU Produttore Honda Marine Importatore e distributore esclusivo per l’Italia Honda Italia Industriale S.p.A. Via della Cecchignola, 5/7 00143 - Roma Tel. Numero Verde 848.846.632 www.marine.hondaitalia.com 74 Attraverso un apposito sistema di canalizzazione dell’aria, si garantisce una corretta immissione di aria fresca indispensabile per l’alimentazione del motore La calandra non è solo esteticamente bella, con le griglie finte che ospitano un fregio a forma di scimitarra, ma anche funzionale. Il core center del sistema di aerazione del motore Arriva finalmente la risposta di Honda Marine a chi da anni si chiedeva come mai la loro potenza non andasse oltre i 225 cavalli. Ed arriva in pompa magna in quanto il nuovo BF 250 A si pone ai vertici del catalogo e fa registrare dati e prestazioni molto vicine con motori concorrenti di potenza superiore. In effetti lo studio di questo motore è durato alcuni anni ed il risultato è un motore tecnologicamente avanzato, sperimentato per oltre 300 ore al massimo della sua potenza, che garantisce massime prestazioni e minimi consumi, una forbice quanto mai interessante soprattutto in momenti come quelli attuali che vedono il costo del carburante ad alti livelli. Il segreto di questo risultato è da suddividere quasi equamente tra tre soluzioni tecnologiche importanti: il sistema BLAST, l’ECOmo ed il Direct Air Intake. Per ciò che concerne il primo, ossia l’acronimo di Boosted Low Speed Torque, si tratta di un sistema esclusivo di Honda Marine che anticipa i tempi di accensione e controlla il rapporto aria/carburante in modo da fornire la miglior coppia possibile, con l’ottenimento di planate in tempi brevissimi e pertanto indicato anche per l’abbinamento su scafi di certe dimensioni e peso. L’ECOmo invece è un sistema molto intuitivo che consente di contenere e controllare i consumi entro un certo range di giri e, grazie alla joint venture tra la Honda Marine e la Garmin (leader indiscussa nel settore della strumentazione elettronica), con Nel sottocalandra sono racchiusi i condotti che incanalano forzatamente l’aria fresca Il piede sfrutta nuovi ingranaggi interni ed una linea più idrodinamica con minori attriti di penetrazione Da quest’apertura sulla calandra fuoriesce l’aria calda che proviene dal raffreddamento del motore Tutta la componentistica è cablata in modo semplice, in pieno stile automotive l’impiego di una centralina è possibile visualizzare direttamente sullo schermo dell’apparato se si sta navigando in regime di ECOmo oppure no, un beneficio non indifferente soprattutto per i meno esperti che in questo modo possono capire subito se il loro stile di guida è o non è quello più appropriato e giusto. Infine l’ultimo sistema, il Direct Air Intake, è la vera e propria novità di questo motore, in quanto un sofisticato dedalo di canalizzazioni forzate sotto calandra e sul motore, garantiscono la separazione a priori dell’aria fresca che serve per la miscela che entra nelle camere di combustione da quella calda che ha già provveduto al raffred- damento del motore. Ed è proprio l’utilizzo di aria più fresca del normale e di ciò che avviene normalmente all’interno di un motore fuoribordo che permette all’Honda BF 250 A di erogare una potenza maggiore di quella nominale. L’aria fresca entra da delle fessure poste sulla calandra, viene separata dall’umidità che contiene ed immessa direttamente nel corpo farfallato. L’aria di raffreddamento invece, ormai calda, viene fatta evacuare da una fessura posta nella parte superiore della calandra con l’ausilio di un filtro-ventola calettato con cinghia posto proprio sopra l’alternatore. 75 risparmioso e silenzioso mondo barca Di colore arancio l’astina per il controllo del livello dell’olio di lubrificazione Timoneria idraulica La centralina gestisce le fasi d’inserimento della marcia per rendere la manovra più morbida La calandra si apre con una discreta semplicità anche da soli, grazie alle comode maniglie di brandeggio Il BF 250 A è un motore da 3.583 centimetri cubi di cilindrata, con i sei cilindri disposti a V con angolazione di 60°, contenuti sotto una calandra la cui sagoma è chiamata Wing Form. Le valvole sono quattro per ogni cilindro e quelle di aspirazione hanno diametro maggiorato, gestite direttamente nella fase di alzata dal sistema di gestione elettronica V-TEC, nato nel reparto corse di Honda e successivamente abbinato sia in campo automotive che marino, con il risultato di accelerazioni esaltanti a qualsiasi regime di giri. Un sistema di silenziatori Helmotz, anch’esso derivante dal settore automotive, riduce la rumorosità, che a bordo, anche a pieno regime di giri, è condizione veramente apprezzabile. Il motore incorpora anche un piede molto robusto, la cui idrodinamica è stata notevolmente migliorata, in modo da ottenere minor resistenza alla penetrazione nell’acqua e di conseguenza maggiori prestazioni. Gli ingranaggi interni sono costruiti con leghe “più pulite”, tipiche solamente del settore racing, mentre il rapporto di riduzione diventa di 2:1 con possibilità di abbinargli eliche di grosso dia- Il motore si avvale anche di un sistema di aerazione forzata per il raffreddamento con ventola 76 Dall’alto si evince la particolare sagoma a V del motore, con il volano coperto e chiuso da un apposito coperchio di protezione Parte della componentistica è a vista, l’altra è scafandrata per protezione contro la salsedine Le bobine offrono un metodo di accensione efficace, attraverso il sistema PGM-IG metro (sino a 16”) con riduzione del valore di regresso. Anche la fase d’innesto delle marce è stata migliorata decisamente, in quanto un controllo Shifting Load Reduction gestito direttamente dalla centralina, riduce la coppia nel momento dell’inserimento della marcia, rendendolo più morbido e semplice. Ma non è tutto. Infatti il BF 250 A si avvale anche di un sofisticato ed intelligente sistema di ricarica delle batterie, che adatta il quantitativo di energia prodotta all’effettivo fabbisogno di corrente derivante dagli apparati installati a bordo. In pratica la centralina si accorge quando le utenze di bordo stanno richiedendo più energia di quanta il motore in quel momento sia in grado di produrre (soprattutto al minimo), e corre ai ripari adeguando la capacità di ricarica del motore con l’aumento del numero dei giri. Ad esempio a 1.000 giri il BF 250 è in grado di ricaricare 48 A, contro i 43 ed addirittura i 32 A garantiti da altri motori concorrenti. A 4.000 giri invece, la capacità di ricarica del motore Honda tocca il valore di 66 A, contro i valori di 49 e 36 della concorrenza. Insomma una sicurezza in più di non trovarsi con le batterie a zero dopo un tot di navigazione a basso regime di giri, magari a seguito di una Il pulsante che aziona il trim battuta di pesca a traina lenta. Se da un lato le prestazioni come abbiamo detto sono molto simili a quelle riscontrabili con l’adozione di un 300 cavalli, dall’altra i consumi risultano decisamente al disotto delle aspettative. Basti pensare che durante il test in acqua svoltosi a Napoli, in occasione del meeting organizzato da Honda Marine, abbiamo avuto modo di valutare prestazioni e consumi a bordo di un’imbarcazione Ranieri Vojager 26S. Allora, con un carico di quattro persone, circa 150 litri di carburante e le dotazioni di bordo, abbiamo planato in poco meno di cinque secondi, mentre a 3.500 giri navigavamo già a quasi 21 nodi consumando complessivamente meno di 22 litri ora. A velocità di crociera, ossia a 5.000 giri cui corrisponde una velocità di quasi 35 nodi, i consumi salgono a quasi 42 litri ora, mentre al vertice dei giri raggiunti (6.200 rpm) e di velocità (42 nodi), il motore “beve” 86 litri ora. E’ palese che il regime più interessante sia però quello che rien- tra nella cosiddetta “gestione Posteriormente si nota la particolare ECOmo”, ossia quello compreso conformazione a V aperto che non tra i 2.000 ed i 5.000 giri. In penalizza la bi-motorizzazione questa fascia infatti, si può notare che i consumi sono particolarmente contenuti, e ad esempio a 4.000 giri navigando a 26 nodi si “bruciano” solo 26 litri ora. A 5.000 giri, che rappresenta la soglia massima di operatività dell’ECOmo, si rilevano invece come anzidetto consumi di 42 litri/ora, contro prestazioni di 35 nodi. Ma basta confrontare quest’ultimo dato con quello successivo (5.500 giri, ossia al difuori della gestione ECOmo, con una velocità che sale a 38 nodi ed i consumi a 61 litri ora), per capire che in questo modo per ottenere un incremento di soli cinque nodi si vanno a dilapidare ben 19 litri ora in più, il che, tutto sommato, non vale la pena. Sulla base delle proprie esperienze fatte in tal senso, Honda Marine ha inoltre iniziato un processo di collaborazione con molti Cantieri di barche e gommoni, al fine di garantire alla clientela risultati prestazionali certi a fronte della propria scelta. Il Pre-Rigging, già positivamente sviluppato con diverse società, permette di stilare bollettini prestazionali dettagliati, ove compaiono tutti i dati dell’imbarcazione cui il motore viene abbinato, le condizioni di test, il tipo di elica installato e, passo dopo passo, tutti i regimi di giri con le relative prestazioni espresse in nodi e conseguenti consumi in litri/ora. Inoltre, sempre questo sistema, rende più semplici e precise le fasi d’installazione dei motori, dei suoi cablaggi e l’abbinamento ai vari comandi dell’imbarcazione, riducendo drasticamente i tempi di assemblaggio ed aumentando il livello di finitura globale del binomio scafo-motore. <<< 77