Col passaporto in viaggio con il proprio animale
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Col passaporto in viaggio con il proprio animale
Col passaporto in viaggio con il proprio animale di Enrico Loretti, UF Igiene Urbana Veterinaria Dal 2003, in tutti i Paesi della Comunità Europea, un documento unico accompagna gli animali d’affezione in viaggio per turismo con i loro proprietari: il PASSAPORTO EUROPEO PET. Studiato per facilitare l’eventuale controllo, redatto in Italiano e Inglese, il documento, un libretto azzurro di 24 pagine, raccoglie tutte le informazioni necessarie per garantire sulla salute dell’animale, cane, gatto o furetto in viaggio all’interno della Comunità Europea. Il Passaporto è rilasciato dal Servizio Veterinario di riferimento, a cani iscritti alla Anagrafe Canina, oppure a gatti e furetti identificati con microchip. In via temporanea, fino al 2012, è ammessa l’identificazione del cane con tatuaggio. L’animale deve essere vaccinato per la rabbia da almeno tre settimane e da non più di un anno. Sulle pagine del Passaporto viene registrato il proprietario, il nome, la razza, il sesso, il mantello e l’età dell’animale, è facoltativa, ma consigliata e prevista, la fotografia sul documento. Accanto a questi dati, è registrato anche il codice di identificazione, le quindici cifre del microchip o il tatuaggio, consentendo quindi un pieno riferimento del Passaporto al proprietario ed all’animale. La vaccinazione antirabbica viene annotata nella sezione apposita, con la data prevista per il richiamo. Al momento del rilascio, la prima vaccinazione viene riportata dal Veterinario Ufficiale della AZienda USL i successivi richiami, che è opportuno effettuare con i tempi previsti, sono certificati direttamente dal Medico Veterinario curante, se autorizzato dopo una breve formazione. Per partire non serve altro, se la destinazione è in Europa continentale: il Passaporto con vaccinazione antirabbica valida, quindi effettuata da più di ventuno giorni e da meno di un anno, certificata dal Veterinario Ufficiale o dal curante. La Gran Bretagna, Malta, Irlanda e Svezia, pur comprese nella Comunità Europea, richiedono ulteriori garanzie sanitarie, per la loro caratteristica di isolamento dal rischio di malattie infettive, in particolare la Rabbia, purtroppo sempre presente nell’Europa Continentale. Nello specifico, è richiesta la prova dell’efficacia della vaccinazione antirabbica, attraverso la determinazione degli aniticorpi nel sangue, un test che deve precedere di almeno sei mesi l’ingresso in questi Paesi. 1/2 Col passaporto in viaggio con il proprio animale Sul Passaporto possono essere registrate anche ulteriori informazioni, richieste da alcuni Paesi, ovvero necessarie per rientrare in Italia: se il nostro viaggio ha interessato Stati riconosciuti a rischio per la loro situazione epidemiologica: anche in questo caso è necessario il test degli anticorpi antirabbia, che viene effettuato presso il Medico Veterinario Curante. Il turismo con animali d’affezione al di fuori della Comunità Europea ha condizioni diverse tra Stato e Stato, che devono essere certificate da Veterinario Ufficiale dell’Az.USL. In questo caso Il Passaporto, oltre ad essere il documento sanitario che consente il reingresso nella Comunità Europea, è il documento di base, su cui saranno annotati, oltre ai requisiti sanitari richiesti dal Paese di destinazione, anche le convalide diplomatiche, ove previste. Proprio in considerazione delle diverse condizioni sanitarie e burocratiche richieste, che possono anche variare nel tempo, è opportuno che il viaggiatore si informi direttamente, prima della partenza, anche consultando il sito del Ministero della Salute ( www.sanita.it alla pagina Viaggiare con animali). PER IL RILASCIO DEL PASSAPORTO ED ALTRE CERTIFICAZIONI PER ESTERO • AMBULATORIO UFMA IGIENE URBANA VETERINARIA: Viale Corsica 4 Firenze PER APPUNTAMENTO tel 055 36 7447 • AMBULATORIO UF SANITA’ PUBBLICA VETERINARIA ZONA SUD EST: Via Giovanni Da Verrazzano 20 Figline Valdarno (FI) PER APPUNTAMENTO tel 055 9508421 2/2