un`indagine dinamico – urbanistica - Laboratorio di urbanistica per il

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un`indagine dinamico – urbanistica - Laboratorio di urbanistica per il
UN’INDAGINE
DINAMICO – URBANISTICA:
IL TRAM COME VEICOLO PERCETTIVO
DEL PAESAGGIO
Scuola di Archite/ura e società Laurea triennale in Scienze dell’Archite/ura A. A. 2014/2015 II semestre LABORATORIO TEMATICO OPZIONALE: L’URBANISTICA DEL PAESAGGIO 4 cfu – Tecnica urbanis,ca del paesaggio (prof. Pier Luigi Paolillo) 4 cfu – Pianificazione urbanis,ca per il paesaggio (prof. Massimo RossaH) 4 cfu – Teorie del paesaggio (prof. Massimo Venturi Ferriolo) Tutors dida6ci: arch. Chiara Locardi, pt. Marco Cerri, pt. Giuseppe Qua/rini Lorenzo Ducoli 796392 Beatrice Serra 793743 Rossella Stampini 795612 Sito di rigenerazione urbana UTILIZZO DEL FOTOGRAMMA Dilatazione dell’indagine perce]va APPLICAZIONE DEL METODO MOMBELLO NormaHva Internazionale SIMULAZIONE NormaHva Nazionale NormaHva Regionale La fisionomia del giudicatore Presa di coscienza sull’importanza strategica del Mombello NormaHvo di cara/ere Bibliografico COSTRUZIONE DEGLI INDICATORI ApprofondimenH SuggesHoni Ispirazioni Il conce/o di paesaggio Osservare per conoscere Il pensiero di Massimo Venturi Ferriolo Conoscere per comprendere CASO STUDIO a/raverso Primo approccio metodico basato sull’impa/o delle percezioni LIMBIATE CINEMA E PAESAGGIO Conne/ere le relazioni del tessuto urbano LA PERCEZIONE VISIVA COME SUPPORTO AD UNA PROGETTAZIONE CONSAPEVOLE Cinema delle origini Neorealismo UNA CORNICE DINAMICA SUL PAESAGGIO A/raversare il paesaggio per apprenderlo GENESI DI UNA NUOVA PERCEZIONE DINAMICO -­‐ VISIVA TRATTA TRANVIARIA COMASINA – MANICOMIO DI MOMBELLO Il fenomeno delle Coree OBIETTIVO: ELABORAZIONE DI UN NUOVO METODO DI INDAGINE PAESAGGISTICA IL CINEMA PraHca di dimostrazione Evoluzione storica del processo insediaHvo del comune di Limbiate I piani di regolamentazione del territorio Il paesaggio fruito a/raverso i finestrini Il fotogramma come Unità di indagine Nascita del treno Processo antesignano del cinema Il mezzo in movimento IL TRENO QUESTIONI TEORICHE E NODI APERTI IN MATERIA DI PAESAGGIO:
ATTRAVERSARE PER APPRENDERLO
Il conce/o di paesaggio: «Pensiamo ad una costellazione con le sue linee di congiunzione tra […].Immagini che rivelano una trama di connessioni molteplici e non una semplice compresenza: una costellazione del percepibile, che permeBe, nel rapido spazio della trasformazione, di ammirare o biasimare il percorso demiurgico […]. Una ques,one di scelte intenzionali: un progeBo costante dell’arte di vivere che libera l’uomo dissodando lo spazio e aprendo il suo quadro di vita». (Paolillo P. L. e Ferriolo Venturi M., 2015, Relazioni di paesaggio). <<Amo pensare al paesaggio non come a un posto predeterminato, ma come a un senGero che si apre man mano davan, ai miei occhi e soBo i miei passi. Vedere e conoscere un posto è un aBo contempla,vo, significa svuotare la mente e lasciare che vi entri ciò che esiste in quel posto in tuBa la sua molteplicità e varietà>> Gretel Ehrlich, in Legacy of Light (1987) Osservare per conoscere Conoscere per comprendere <<[…] “paesaggio” nasce e vive tramite la nostra interpretazione, la nostra immaginazione, i nostri ricordi (HUSSERL); ci sollecitano i muri e ogni altra componente materiale del paesaggio, ma non dobbiamo dimen,care e vogliamo, anzi, "disoccultare" il vissuto […]>> Silvano Tintori, in Il paesaggio come spazio agito dall'uomo comune: contro la falsificazione e l'omogeneizzazione del territorio storico (2014) La percezione visiva come supporto ad una progeCazione consapevole: «Lo sguardo coglie i rappor, esisten, di una totalità mutevole. ABraversa orizzon,, domandando ad ogni singolo elemento la sua essenza, incontrando così non singolarità, pure e semplici, chiuse in sé, ma legate a contras, e circostanze, in relazioni di prossimità o di distanza: relazioni che manifestano la profondità dei luoghi che aBraversiamo osservandoli; componen, di paesaggi da governare nel loro processo di trasformazione». (Paolillo P. L. e Ferriolo Venturi M., 2015, Relazioni di paesaggio). LA CENTRALITA’ DEL PROGETTO DI PAESAGGIO
ANALISI DELLA NORMATIVA VIGENTE E PREVIGENTE ALLE DIVERSE SCALE NormaJva comunitaria NormaJva nazionale prima della Convenzione la Convenzione europea (ado/ata il 19 luglio 2000) offre una concezione di paesaggio totalmente nuova, che supera la nozione essenzialmente veduHsHca di <<quadri d’eccezionale bellezza>>, cara/erizzata perciò da un ampliamento degli orizzonJ so/oposH a tutela. Essa designa <<una determinata parte di territorio, così com’è percepita dalle popolazioni, il cui caraBere deriva dall’azione di faBori naturali e/o umani e dalle loro interrelazioni>>. <<Interrelazione>> rappresenta la chiave di volta della stru/ura innovaHva costruita dai de/ami della Convenzione, tanto da ampliare la sua sfera applicaHva <<a tuBo il territorio delle par,>> e a tu] <<gli spazi naturali, rurali, urbani e periurbani>>, comprendendovi <<sia i paesaggi che possono essere considera, eccezionali, sia i paesaggi della vita quo,diana, sia i paesaggi degrada,>>. Legge 29 giugno 1939, n. 1497 (Legge Galasso) <<sulla protezione delle bellezze naturali>>, il cui intento primigenio è di tutelare l’apprezzamento esteriore delle fa/ezze visive, riducendo così la quesHone paesaggisHca a mero formalismo. LA CENTRALITA’ DEL PROGETTO DI PAESAGGIO
NormaJva nazionale dopo la Convenzione Codice dei beni culturali e del paesaggio (cd. <<Codice Urbani>>, D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42). Essa rappresenta la dire/a a/uazione dell’arHcolo 9 della CosHtuzione, ai sensi del quale la Repubblica Italiana <<tutela il paesaggio e il patrimonio storico e ar,s,co della Nazione>>, nonché la vera e propria ricaduta nazionale del disposto paesaggisJco comunitario: la definizione di paesaggio fornita dal D.Lgs. 42/2004 all’art. 131 assurge perciò alla dignità di paesaggi tu] gli ambiH omogenei <<i cui caraBeri derivano dalla natura, dalla storia umana o dalle loro reciproche interrelazioni>>; eliminazione del giudizio apodiVco. Il Codice riparametra l’ambito dell’intervento pubblico e ridefinisce l’a/ribuzione delle funzioni amministraHve sulla base del principio di sussidiarietà previsto dall’arHcolo 118 della CosHtuzione (l’arHcolo stabilisce che <<la legge statale disciplina forme di intesa e coordinamento fra Stato e Regioni nella materia della tutela dei beni culturali>>). Lo strumento ricogniHvo e gesHonale <<dinamico>>: il Piano paesaggisJco regionale, al quale gli strumenH locali devono rapportarsi e risultare pienamente adeguaH. I piani paesaggisHci definiscono le trasformazioni compaHbili con i valori paesaggisHci, le azioni di recupero e riqualificazione degli immobili e delle aree so/oposH a tutela, nonché gli intervenH di valorizzazione del paesaggio, anche in relazione alle prospe]ve di sviluppo sostenibile. Il piano regionale deve suddividere l’intero suo spazio in <<par, omogenee>> (contenuto descri]vo) a cui far corrispondere obie]vi di qualità paesaggisHca (contenuto proposiHvo). LA CENTRALITA’ DEL PROGETTO DI PAESAGGIO
NormaJva regionale Legge Regionale 11 marzo 2005, n. 12 (<<Legge per il governo del territorio>>): la ricezione del disposto paesaggisHco nella situazione lombarda. Essa promuove <<il perseguimento, negli strumen, di governo del territorio, dell’obie6vo prioritario della riduzione di consumo di suolo e della rigenerazione urbana, da aBuarsi in collaborazione con i comuni, la ciBà metropolitana e le province, il recupero e la riqualificazione delle aree degradate o dismesse […] la tutela dell’ambiente e gli aspe6 socio-­‐economici>>. Essa verifica la compaJbilità dei piani territoriali di coordinamento provinciali e dei piani di governo del territorio di cui alla presente legge con la pianificazione territoriale regionale. Il piano di governo del territorio come applicazione delle nuove consapevolezze europee e nazionali e sosHtuzione del Piano regolatore generale. Nuovo onere dei Comuni d’approfondire alla scala locale il Piano del paesaggio regionale, per poter esaminare e autorizzare i proge] di trasformazione del territorio negli spazi coinvolH dalla disciplina paesaggisHca; Grande importanza assume l’applicazione dell’arJcolo 34 del Piano paesaggisHco regionale, per il cui comma 1 <<i comuni nella redazione del P.G.T. impostano le scelte di sviluppo urbanis,co locale in coerenza con gli obie6vi e gli indirizzi di tutela paesaggis,ca contenu, nel Piano del Paesaggio, in par,colare: […] assumono come riferimento metodologico la d.g.r. 29 dicembre 2005, n. 1681 “Modalità per la pianificazione comunale” con specifico riferimento all’allegato “Contenu, paesaggis,ci del P.G.T.>>. L’individuazione degli elemenH cosHtuHvi del paesaggio e la sJma del grado di sensibilità deriva da un giudizio che correla e combina proprio i valori morfologico – struCurali, veduJsJci e simbolici (previsH dalla Dgr. 22 dicembre 2011, n. IX/2727, per il caso lombardo) insieme con l’ulteriore valutazione della specificità (ex Dgr. 29 dicembre 2005, n. VIII/1681) dei luoghi -­‐ derivata questa volta non dall’eccellenza ma dalla permanenza dei cara/eri propri -­‐ georiferendone poi gli esiH nelle carte temaHche: a) dei valori morfologico – stru/urali; b) del grado d’integrità degli spazi agricoli e inedificaH; c) degli asse] perce]vi del paesaggio; d) dei valori simbolici. LA GENESI DI UNA NUOVA PERCEZIONE: IL TRENO
IN ITALIA
INVENZIONE TRENO (1801)
TRATTA NAPOLI-PORTICI (1825): prima ferrovia
1825 LOCOMOTION n1
Primo treno commerciale della
storia
NASCITA DI UNA NUOVA
PERCEZIONE
DINAMICA DEL PAESAGGIO
ORIGINE DI
NUOVE
RELAZIONI
PROCESSO
ANTESIGNANO
DEL CINEMA
PARTE DI UNA
COSTELLAZIONE CONCRETA
singolarità specifica, con una propria
essenza autonoma, e nello stesso
tempo parte di una totalità delle
trame molteplici, decifrabili
Relazioni di paesaggio
Pier Luigi Paolillo e Massimo Venturi
Ferriolo
TEMPORANEITA’
IL VIAGGIATORE FRUISCE IL
PAESAGGIO ATTRAVERSO I
FINESTRINI:
Locomotion n°1
tratta ferroviaria Napoli-Portici
L’inaugurazione della stazione di Napoli-Portici
-il paesaggio è inquadrato da cornici dinamiche
rettangolari
-lo spettatore cinematografico diventerà fruitore di paesaggi
incorniciati
<<il treno, infatti, è il luogo in cui si elabora, un secolo prima del
cinema, lo spettatore di massa, il “viaggiatore immobile” passivo e
seduto, anonimo e collettivo, costretto all’immobilità e però dotato di
ubiquità grazie al paesaggio in movimento che vede scorrere davanti a
sé>>
CINEMA DELLE ORIGINI
secondo dopoguerra
cambiamenti
Innovazione che pone al centro il
paesaggio
In che modo?
- esclusione natura
- esaltazione della realtà urbana
successivamente nascita mito cinematografico
PAESAGGIO
SUBORDINATO
ALLA NARRAZIONE
il paesaggio sfondo (scenografia) dei
generi cinematografici
NASCITA DEL
NEOREALISMO
NUOVI MODI DI GUARDARE
Ladri di biciclette di Vittorio De Sica
PAESAGGIO E CINEMA: IL PENSIERO DI SANDRO BERNARDI
IL TEMPO DELLA RIFLESSIONE
RAPPORTO TRADIZIONALE FIGURA
SFONDO
APPARE ROVESCIATO
- crisi dei generi
- diffusione della figura dell’autore
cinematografico (Es. Antonioni, Wenders)
IMPORTANZA DEL
PAESAGGIO
L’Avventura di M. Antonioni
IL FILTRO DELLA MACCHINA DA PRESA
TRENO NEL CINEMA
legami fin dalle origini del cinema
L'Arrivée d'un train à La Ciotat, 1895
CARATTERISTICHE
IL VEDUTISMO dei fratelli Lumière
-Breve durata pellicola, circa un minuto
-scelta del punto di vista
-riproduzione a 16 f/s
Cinema scientifico
-Camera fissa
Ricerca del
dinamismo dell’
esperienza
urbana
-Novità del reale: ripresa di momenti quotidiani
la sortie des usinesLlumière, 1896
Prima dinamizzazione del punto di vista
Utilizzo mezzi di trasporto per ricreare il movimento:
Panorama du Gran Pris d’un Bateau (n. 295), 1896
Alexandre Promio
Panorama pris d’un train en marche, 1898
George Méliès
<<la cinematografia dei primi tempi elude la staticità del monumento
come, d’altronde, quella del paesaggio naturale, rincorrendo piuttosto al
dinamismo dell’esperienza urbana>>. M. Bertozzi
IL FOTOGRAMMA COME UNITA’ DI INDAGINE
“L’essenza dello spazio è la sua multilateralità, la
molteplicità dei rapporti potenziali che esso racchiude…
Per afferrare la vera natura dello spazio lo spettatore deve
proiettarsi attraverso di esso”.
Sigfried Giedion
TEMPORANEITA’
Il fotogramma comme supporto per
registrare/studiare il luogo
Fotogrammi in sequenza estrapolati dal film Lo stato delle cose di Wim Wenders
Il supporto cinematografico costituisce un elemento d’
indagine ulteriore che consente di andare oltre i confini
stabiliti dall’utilizzo di piani e cartografie. Per studiare il
paesaggio nel 2015, occorre mettere da parte gli strumenti
abituali, o per lo meno integrarli, per ampliare la
prospettiva di studio. L’esperienza cinetica costituisce un
valore aggiunto: solo muovendosi materialmente
all’interno di un paesaggio, si possono cogliere le sue
dimensioni nascoste, i suoi stili di vita, i suoi colori e,
perché no, sapori ed odori. La città varia con il
cambiare della nostra posizione, con il mutare dell’ora e
della stagione…, tutti caratteri difficili da quantificare e
trascrivere attraverso i soliti strumenti tradizionali, come
ad esempio una planimetria. Sono necessari strumenti
nuovi che permettano di approfondire e rilevare le
numerose sfaccettature presenti in una realtà urbana.
ZOOM su un fotogramma e messa in evidenza approssimativa degli elementi NATURALI E NON che lo compongono.
LA TRANVIA MILANO - LIMBIATE
IL VIAGGIO IN TRAM COME PRATICA DI LETTURA URBANA a/raverso = IL TRAM COME TAPPA DI RELAZIONE CON L’ESPERIENZA URBANA L’ESPERIENZA PERCETTIVA LA TRANVIA MILANO -­‐ LIMBIATE •  Una linea storica •  Stre/a relazione con il territorio e contributo determinante alla sua evoluzione •  Forte inserimento all’interno del processo di industrializzazione e di sviluppo del territorio Limbiatese •  Importante patrimonio per la storia dello sviluppo di Limbiate e dei trasporH della Provincia di Milano e del Comune LA TRANVIA MILANO – LIMBIATE: UNA LINEA DIBATTUTA
•  La Milano-­‐Affori nasce nel 1882 come tram a cavallo (ippotrainata) in gesHone alla Società Anonima Omnibus (SAO), poi ele/rificata nel 1900 dalla Edison che la gesn fino agli anni venH quale prima linea interurbana ele/rificata. •  Nel 1883 nasce il Comitato promotore per il Tramway Milano-­‐Mombello, di cui è presidente il Conte Carlo Borromeo, che incarica l’avvocato Enrico Rosmini di Milano di prendere conta] con la Deputazione Provinciale, i comuni interessaH e la società belga di costruzioni ferroviarie (Societé Anonyme de Tramways & Chemins de fer èconomiques Rome, Milan et Bologne) con sede a Bruxelles, per elaborare il proge/o di una nuova linea tranviaria a vapore che potesse collegare il capoluogo con il sempre più importante Manicomio Provinciale di Mombello, che dal 1865 aveva sosHtuito la vecchia “Senavra” trasferitasi dal centro di Milano nella Villa Pusterla -­‐ Crivelli. •  Affidamento allo studio dell’ing. Roberto ZanoV dei rilievi planimetrici e dei disegni esecuHvi della tra/a che, partendo dalla località Torre/a di Bollate, in coincidenza con l’innesto della tramvia Milano-­‐Cagnola-­‐ Saronno-­‐Tradate, potesse collegare la zona di Castellazzo e Garbagnate alle località di Senago, Pinzano e Limbiate completamente prive di linee di comunicazione su rotaia. •  25 gennaio 1887 viene presentato il progeCo aCuaJvo, nonostante le numerose opposizioni in a/o. •  La proposta non viene accolta in quanto, poco tempo dopo, si fa avanH un nuovo progeCo di tracciato che, partendo da Affori potesse collegare: Molinazzo, Malcacciata, Ospedale/o, Ba]loca, Cascina Amata, Castelle/o, Senago, Pinzano Limbiate e Mombello. •  Anche questa non fu la soluzione definiHva anche se siamo ormai vicini all’ipotesi di percorso a/uale, influenzata dalla possibilità di una maggiore utenza e dai nascenH insediamenH industriali e commerciali. •  Bisognerà aspe/are il 4 aprile 1912 perché la tranvia da Milano e Affori, dopo Castelle/o, proseguisse lungo la Statale Comasina fino a Varedo. •  1919: proseguimento della tra/a fino all’Ospedale Psichiatrico Provinciale di Mombello. FORTE RICADUTA SUL TERRITORIO LIMBIATESE INQUADRAMENTO TERRITORIALE DEL COMUNE DI LIMBIATE
•  Situata a circa 18 km dal capoluogo lombardo. •  Estensione di 12, 4 kmq. •  Posizione centrale in un paesaggio di alto valore geologico e botanico: il Parco Regionale delle Groane, il quale interessa il 36% del suo territorio e si incunea nel territorio urbanizzato estendendosi per circa 15 km di lunghezza dai confini provinciali fin quasi alle porte di Milano. Proprio per tale ragione l’eHmologia di Limbiate vuole presumibilmente dire “Limite”. •  A sud la ci/à è limitata dal canale Villoresi che a/raversa il Comune di Limbiate da ovest verso est, per circa 2,5 km, convogliando parte delle acque provenienH dal Ticino. LIMBIATE E LE SUE PRINCIPALI FASI DI SVILUPPO
à PRIMA FASE: Limbiate vanta di un passato operoso • 
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1771: il comune contava 1.202 abitanH divisi in maggioranza a Limbiate (1.130) di cui i restanH a Mombello. 1798: espropriazione di tu/e le terre ancora di proprietà religiosa e rivendute a borghesi imprenditori. 1802: raddoppio della rendita urbana. per tu/o il 600-­‐700: cara/erizzazione di quest’area dallo sviluppo e colHvazione legato al gelso e i bacchi da seta, introdo] in Lombardia dagli Sforza. Limbiate all'interno del distre/o del tessile lombardo e le numerose filande sparse sul suo territorio sono la tesHmonianza di un passato operoso. La stru/ura insediaHva è cara/erizzata da borgate sparse e l'edificato ha un profondo rapporto con le campagne circostanH. Schema interpreta,vo dell’evoluzione di Limbiate dal 1950 al 1960 PROCESSO DI TRASFORMAZIONE
à SECONDA FASE: cambiamento verso un’economia più industriale à Cosa ha condoCo Limbiate verso tali trasformazioni Perdita dei mercaH danubiani ed arrivo di un parassita del bacco da seta ha comportato Dimezzamento nel 1865 del raccolto dei bacchi Apertura verso la seconda metà dell’800 dell’Ospedale psichiatrico Antonini di Monbello ha comportato ForHssimo incremento demografico Nascita tranvia Milano -­‐ Limbiate ha comportato Avvio fenomeno pendolarismo e conseguente abbandono delle a]vità agricole A dare una spinta/accelerazione a tale processo di trasformazione Nascita di «nuove tracce»: -­‐  Canale Villoresi -­‐  Assi viari della Statale dei Giovi (Comasina) e della Provinciale bustese (Monza-­‐Saronno) SVILUPPO INCONTROLLATO ha comportato Movimento migratorio del secondo Dopoguerra SVILUPPO SPAZIALE DISAGGREGATO LIMBIATE E LE SUE PRINCIPALI FASI DI SVILUPPO
FORMAZIONE DI NUOVI VILLAGGI: le COREE «La casa nasce come un cubo di cemento, ma quello che si vede di fuori non dice niente; la casa comincia dalla can,na, è la can,na che permeBe la costruzione della casa, perché viene subito affiBata ad un’altra famiglia, che non ha tu6 i soldi per potersela costruire da sola; una famiglia vive in affiBo in can,na, la famiglia del pa-­‐drone di casa al pian terreno: sono due stanze e un bugigaBolo, o una stanza con una tramezza. L’anno dopo, se le cose vanno bene, l’immigrato ha faBo un primo piano, nel quale andrà subito ad abitare. Gli inquilini della can,na saliranno a pian terreno e la can,na verrà ceduta in subaffiBo a una nuova fami-­‐glia appena arrivata». ( Alasia F. e Montaldi D., 1975, Milano ,Corea: un’inchiesta sugli immigra,). -­‐  Periodo di insediamento e stabilizzazione delle Coree: 1951 – 1971 -­‐  Il nome “Corea” è stato a/ribuito agli insediamenH auto-­‐costruiH dai migranH per la loro somiglianza con le immagini diffuse relaHve alla Guerra di Corea, scoppiata nel 1950 -­‐  L’insediamento assumeva in genere la forma di un villaggio di piccole case auto-­‐costruite dalle popolazioni immigrate, isolate su lo] molto vicini, generalmente o/enuH dalla parcellizzazione di un suolo agricolo. -­‐  La Corea nasce quindi come un insieme di case/e monofamiliari con una densità abitaHva molto elevata. -­‐  Disposizione topografica delle prime Coree: profonda intenzione di distacco. La ragione di tale asse/o risiedeva nel rifiuto dei migranJ a familiarizzare: la vicinanza delle case era de/ata unicamente dalla parcellizzazione dei lo]. -­‐  L’area interessata dall’occupazione spontanea era in un primo momento completamente sprovvista di infrastruCure e non apparteneva ad un unico proprietario. I PIANI DI REGOLAMENTAZIONE DI LIMBIATE: L’INDIFFERENZA DELLA
AMMINISTRAZIONE DI FRONTE AD UNO SVILUPPO DISOMOGENEO E FRAMMENTARIO
La pianificazione urbana dal 1950 al 1990 ha svolto un ruolo marginale sulla qualità della crescita di Limbiate, non ponendosi sostanzialmente il problema delle scelte tra urbanizzazione compa/a o diffusa. La carenza dunque, di un controllo dello sviluppo del tessuto urbano, accompagnata da una forte domanda di abitazioni, fu determinante nel perme/ere un consumo di suolo rapido e non pianificato. In tale situazione gli strumenJ di pianificazione svolgono un ruolo del tu/o marginale, dal momento che i piani urbanisHci, piu/osto che governare il processo urbanizzaHvo, non fanno altro che rincorrerlo e per lo più assecondarlo. Proposta Programma di fabbricazione del 1968 Proposta Programm
a di fabbricazi
one del 1968 Piano regolatore generale del 1989 Piano regolatore generale del 1975 ATTRAVERSO I “LUOGHI NON LUOGHI”:
IL VIAGGIO SU BINARI COME PRIMO GIUDIZIO DI SENSIBILITA’ PAESAGGISTICA
Riconoscimento di alcune aree di indubbio valore paesaggisHco che potrebbero essere sogge/e a riqualificazione • 
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Centri storici Case di villeggiatura Cave e fornaci L’area dell’ex Cral Antonini, Villa Medolago e il suo parco, Area comunale di via Buozzi (ex scuole) Area ex Domus Lona,, Area comunale di via Trieste (ex scuole) Area ex Piscine Bolle Blu, Area ex Tekno, Villa Mella. Ospedale psichiatrico di Mombello L’EX OSPEDALE PSICHIATRICO: IL MANICOMIO DI MOMBELLO L’ospedale nasce come sede staccata di quello già esistente a Milano, la "Senavra" nel 1865 e per Limbiate rappresentò, insieme alle fornaci di ma/oni, la principale alternaJva all’aVvità rurale. La stru/ura occupava un’area che originariamente aveva funzione agricola e che circondava la villa costruita all'inizio del XIV secolo dai Pusterla, una nobile famiglia di origine longobarda. Raggiunse, negli anni VenJ del Novecento, una notevole espansione, tanto da spingere l’allora Podestà, Ing. Luigi Capuano, ad inoltrare richiesta speciale di permesso per redigere un “Piano Regolatore Igienico-­‐ Edilizio”. Il Mombello era considerato una «ciBà nella ciBà», non solo per l'ingente numero di anime che partecipavano alla vita quoHdiana dell'ospedale (che fino alla seconda metà degli anni Trenta erano quasi tre volte gli abitanH di Limbiate e Pinzano sommaH), ma anche perchè molH servizi di assistenza sanitaria erano aperH a tu/a la ci/adinanza. LA CONSAPEVOLEZZA DELLA DIMENSIONE PAESAGGISTICA
L’INDAGINE VISIVA – PERCETTIVA A SUPPORTO DELLA NORMATIVA REGIONALE PER LA CONOSCENZA PAESAGGISTICA DELLE SENSIBILITA’ LIMBIATESI METODI E STRUMENTI PER L’ORGANIZZAZIONE DEL TERRITORIO: la consapevolezza della dimensione paesaggisHca L’idenHficazione degli obie]vi del Pgt di Limbiate Il quadro dei limiH vincoli ed opportunità pianificazione sovraordinata Il piano territoriale di coordinamento del Parco regionale delle Groane Il Ptc della provincia di Monza e Brianza La costruzione della carta della sensibilità del territorio limbiatese I valori simbolici I valori morfologico – stru/urali Gli aspe] veduHsHci del paesaggio La carta del grado di sensibilità paesaggisHca di Limbiate SIMULAZIONE Il ruolo della SOPRINTENDENZA Lo strumento filmico come APPLICAZIONE DEL METODO ELABORAZIONE DEL METODO: la preparazione al viaggio e la costruzione della carta dei valori Un corre]vo del piano: l’uHlizzo del FOTOGRAMMA e APPLICAZIONE DI UN NUOVO METODO Mombello come sito di RIGENERAZIONE URBANA SIMULAZIONE •  Solitamente la Soprintendenza interviene per la valutazione della congruità e della faVbilità di un progeCo, dopo che questo supera il primo giudizio da parte delle Commissioni di paesaggio: con il Codice Urbani, esse acquisiscono il potere di fornire un parere prevenHvo ed obbligatorio per il rilascio delle autorizzazioni, nell’occasione in cui deve essere accertata la compaHbilità paesaggisHca di un intervento con i cara/eri di un contesto sogge/o a misure di tutela. •  Immaginiamo che recentemente le prescrizioni lombarde de/anH i parametri da rispe/are per comprendere un territorio vengano aggiornate, con l’aggiunta di un approccio del tuCo innovaJvo: il metodo sperimentale basato sulla percezione dinamica del paesaggio. •  Deviazione dei compiH isHtuzionali della Soprintendenza, la quale entra nel merito di una ben precisa fase all’interno della redazione del piano, quella della costruzione della carta della sensibilità paesaggisJca. LO STRUMENTO FILMICO COME APPLICAZIONE DEL METODDO RUOLO DELLA SOPRINTENDENZA LA FISIONOMIA DEL GIUDICATORE
SUPPORTO CINEMATOGRAFICO come elemento d’indagine valutaHvo del paesaggio aggiunJvo ai qua/ro valori vigenH che consente di andare oltre i confini stabiliH dall’uHlizzo di piani e cartografie APPLICAZIONE DEL METODO che si integra con quesH strumenH abituali per ampliare la prospeVva di studio LA FISIONOMIA DEL GIUDICATORE
ELABORAZIONE DEL METODO DILATAZIONE DELL’INDAGINE PERCETTIVA L’UTILIZZO DEL FOTOGRAMMA INDIVIDUAZIONE DEI GRADI DI «SQUALLORE PERIURBANO» NELLA CLASSIFICAZIONE PAESAGGISTICA. • 
La costruzione degli indicatori: disHnzione tra elemenH puntuali, intendendo per essi le emergenze di qualunque Hpologia, definite come filtri e cara/erisHche dei filtri stessi. I fa/ori perce]vi devono essere coperH da legi]mazione. COSTRUZIONE CARTA DEI VALORI FILTRI EDIFICATO (FUNZIONI) •  RESIDENZIALE •  COMMERCIALE (NEGOZIO) •  TERZIARIO (INDUSTRIE) •  LUOGHI DI CULTO •  CULTURALI (MUSEO) •  ISTITUZIONALI (COMUNE •  ISTRUZIONE (SCUOLE) •  SERVIZI PUBBLICI (POSTA, FERMATE AUTOBUS, STAZIONE) VERDE •  PARCHI •  COLTIVAZIONI (AGRICOLTURA) •  ALBERI EMERGENZE/ELEMENTI •  PALI DELLA LUCE •  MURI •  CARTELLONISTICA •  SEGNALETICA INFRASTRUTTURE •  RACCORDO AUTOSTRADALE •  STRADE •  PARCHEGGIO ACQUA CARATTERISTICHE DEI FILTRI • 
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DENSITA’ PROFONDITA’ PANORAMICITA’ QUALITA’ ARCHITETTONICA QUALITA’ IGIENICA QUALITA’ AMBIENTALE INQUINAMENTO ACUSTICO ALTIMETRIA EDIFICATO CROMATISMO Primo approccio metodico basato sull’impa/o delle percezioni Presa di coscienza sull’importanza strategica del Mombello LA REGISTRAZIONE DEL VIAGGIO E I SUOI STRUMENTI
LATO DX
FOTOGRAMMI
LATO SX
DUE VIDEOCAMERE posizionate con un’inclinazione di circa 70° rispe/o alla direzione della tramvia registrano rispe]vamente visuale sinistra e visuale destra della tra/a. La scelta del punto di vista non è casuale ed è stata pensata per simulare la fruizione del passeggero seduto. A causa di lavori in corso lungo la linea ci è stato impossibile registrare l’esperienza in unico piano sequenza come ci eravamo prefissaH. La registrazione nelle camere è stata avviata simultaneamente alla partenza dal capolinea di Comasina. LA FISIONOMIA DEL GIUDICATORE
INDIVIDUAZIONE DEI GRADI DI «SQUALLORE PERIURBANO» NELLA CLASSIFICAZIONE PAESAGGISTICA. APPLICAZIONE DEL NUOVO METODO DILATAZIONE DELL’INDAGINE PERCETTIVA L’UTILIZZO DEL FOTOGRAMMA • 
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Importazione del materiale video su computer Scelta delle porzioni significaHve della tra/a Estrapolazione dei fotogrammi tramite screenshot Applicazione dei filtri ai fotogrammi per poter effe/uare l’analisi PRESENZA AREE DI «BUONA» QUALITA’ PAESAGGISTICA PRESENZA AREE DI «BASSA» QUALITA’ PAESAGGISTICA LA FISIONOMIA DEL GIUDICATORE
FOTOGRAMMA BASE: PERCEZIONE DINAMICO – VISIVA DAL LATO DESTRO DEL TRAM. DIREZIONE OSPEDALE MOMBELLO LA FISIONOMIA DEL GIUDICATORE
FOTOGRAMMA BASE: PERCEZIONE DINAMICO – VISIVA DAL LATO DESTRO DEL TRAM. DIREZIONE OSPEDALE MOMBELLO LA FISIONOMIA DEL GIUDICATORE
LA FISIONOMIA DEL GIUDICATORE
MOMBELLO COME SITO DI RIGENERAZIONE URBANA L’arrivo in tram al capolinea del Mombello è un grave segno di irriconoscenza nei riguardi della storia Limbiatese. In una zona ad alto valore paesaggisHco si incontrano due simboli di questo paese: il tram e l’ex-­‐maicomio. IL primo si esaurisce tristemente sulle mura del secondo mentre l’ex-­‐ospedale manifesta da subito un inquietante introversione al circondato tramite le sue mura. Eppure le possibilità di rigenerazione urbana potrebbero passare proprio da questo luogo. Noi a/raverso la percezione paesaggisHca dalla tramvia storica e una volta esplorato il Mombello abbiamo isHnHvamente pensato ad una “ro/ura rigeneraHva” data dall’unione dei due elemenH. La vicinanza al Parco delle Groane e al centro ci/adino cosHtuiscono oltretu/o un valore aggiunto. il “muro del mombello” MOMBELLO LIMBIATE RIGENERAZIONE
URBANA
Luoghi di interesse TRAM MOMBELLO COME SITO DI RIGENERAZIONE URBANA Uno schizzo in cui si ipoHzza l’abbaVmento del muro al capolinea della tranvia, quindi l’addentrarsi nell’area strategica del Mombello: colmare il distacco esistente mediante il mezzo su binari come input progeCuale di rigenerazione urbana. MOMBELLO COME SITO DI RIGENERAZIONE URBANA RIFERIMENTI PROGETTUALI -­‐ EX OSPEDALI PSICHIATRICI – NUOVE DESTINAZIONI •  OPP_EX OSPEDALE PSICHIATRICO DI TRIESTE_PARCO SAN GIOVANNI •  MUSEO DEL MANICOMIO DI SAN SERVOLO A VENEZIA_EX OSPEDALE PSICHIATRICO •  MUSEO LABORATORIO DELL’AMBIENTE_EX OSPEDALE PSICHIATRICO SANTA MARIA DELLA PIETA’, ROMA RiferimenJ bibliografici Alasia F. e Montaldi D., 1975, Milano, corea: inchiesta sugli immigra,, Feltrinelli, Milano. Albini A. e CaravaH B. M. e ManenH F., 2012, La validazione anali,ca degli indirizzi poli,ci in urbanis,ca: il caso di Limbiate, Tesi di Laurea, Politecnico di Milano. Bernardi S., 2002, Il paesaggio nel cinema italiano, Marsilio Editori, Venezia. Bertozzi M., 2003, L’Occhio e la Pietra, Lindau Srl, Torino. Crespi L. (a cura di), 2003, Limbiate: le porte della ciBà, Libreria Clup, Milano. Dagrada E., 2008, La Grande rapina al Treno, Cuem, Milano. Dolf S., 1938, Panorama oder Ansichter vom 19. Jahrhundert, Goverts Verlag, Hamburg; trad. it. 1985, Panorama del XIX secolo, Il Mulino, Bologna. Panizza M., 1991, Limbiate, un comune. Note di storia, GraffiH Edizioni, Romanò di Inverigo. Paolillo P.L., 2010, Sistemi informa,vi e costruzione del piano. Metodi e tecniche per il traBamento dei da, ambientali, Maggioli, Rimini. Paolillo P. L. e Ferriolo Venturi M., 2015, Relazioni di Paesaggio, Mim Edizioni Srl, Sesto San Giovanni (MI). Pia] A., 2013, Modelli di analisi urbana: il caso di Limbiate, Tesi di Laurea, Politecnico di Milano. Servizio UrbanisHca e ambiente, 2015, Documento di piano del Piano di governo del territorio di Limbiate ex art. 8, Lr. 12/2005 smi, Limbiate (Mb). RiferimenJ sitografici h/p://www.comune.limbiate.mi.it/ h/p://www.regione.lombardia.it/ h/p://www.spinaverde.it/lib/File/corso_gev/lezione_07_compendio_tutela_paesaggisHca.pdf