Il monumento al Gommone di Palazzo Strozzi umilia l`Italia cinque
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Il monumento al Gommone di Palazzo Strozzi umilia l`Italia cinque
13-09-2016 Data Pagina Foglio 1 ACCEDI | REGISTRATI | INFO SCARICA IL FOGLIO DI OGGI | VIDEO | NEWSLETTER DIRETTORE CLAUDIO CERASA Martedì 13 Settembre 2016 Breaking NewsTerremoto: Comune Milano costruirà ad Amatrice struttura per amministrazione Home Elefantino Politica Economia Blog Esteri Rubriche Chiesa Foglianti Dati e statistiche Video Immagini Cultura Libri Scarica il Foglio Tecnologia Cerca 19:52 Roma: Rosato, Raggi attacca stampa ma privacy è una scusa ABBONATI Scienza Sport EBOOK Offerte e Sconti Dov'è il Foglio: le edicole Articoli piu letti PREGHIERA Il monumento al Gommone di Palazzo Strozzi umilia l'Italia cinque volte SHOP 19:38 METEO GLI INSERTI DEL FOGLIO piu condivisi Vietare la politica ai magistrati per legge. La ricetta di Nordio Tre mesi di grillismo possono bastare Il circo mediatico uccide di Camillo Langone | 13 Settembre 2016 ore 06:18 COMMENTA 0 | D’Alema si legga la storia del Senegal, con il boy scout in chief non c’è storia | Benedetto XVI, l’ortodosso ribelle Le due piste da seguire per capire la fuga dei grillini dalla realtà Dibba, ma che stai a di’? Immergersi nella prosa della star a 5 stelle In primo piano Una nuova agenda per l'Italia Paracadutisti e medici italiani in Libia e la tregua in Siria. Le notizie del giorno, in breve Coppa Bignardi al dress code di “Austerlitz”, e le misure contano eccome Perso D’Alema, Renzi punta a chi vota FI e M5s Juppé, saggio e pop Parte settimana di solidarietà con 'Un’Amatriciana per Amatrice' 128127 Ci mancava il Monumento al Gommone, adesso c’è. Con l’installazione di Ai Weiwei a Firenze (gommoni, appunto, appesi alla facciata di Palazzo Strozzi), l’Italia viene umiliata cinque volte: 1) perché il monumento è realizzato da un artista della nazione che ci sta comprando in svendita, la Cina, e che non soddisfatta di averci in pugno economicamente ora ci invade artisticamente; 2) perché l’installazione profana la città culla del Rinascimento, trasformata (non da oggi, a onor del vero) in fossa del Disfacimento; 3) perché i maledetti gommoni non sono visibili solo ai visitatori della mostra ma anche ai passanti: i simbolismi della conquista e della resa devono essere recepiti universalmente; 4) perché Palazzo Strozzi è in via Tornabuoni, la strada delle griffe: chi si oppone alla presente sostituzione di popoli è dunque fuori moda e deve vergognarsi come se indossasse oggi un giubbotto da paninaro o se portasse oggi il codino alla Roberto Baggio; 5) perché la mostra si intitola “Libero”. Molto evidentemente Ai Weiwei è libero di sfotterci (col Partito comunista cinese ci va più piano, solo il necessario per atteggiarsi a dissidente). “L’invasore farà ciò che vorrà e nessuno gli si potrà opporre”: che almeno ci si risparmi il catalogo, il succo della mostra è tutto in Daniele 11,16. Chi è Rachid Kassim, il reclutatore di adepti del jihad in Francia Codice abbonamento: l'installazione di Ai Weiwei (foto via Twitter)