Saluti del Rettore [per CD] - dipartimento studi aziendali e quantitativi

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Saluti del Rettore [per CD] - dipartimento studi aziendali e quantitativi
 UNIVERSITA DEGLI STUDI DI NAPOLI PARTHENOPE
Saluti di Benvenuto
Claudio Quintano
Rettore Università degli Studi di Napoli “Parthenope”
WOA 2011
XII WORKSHOP DEI DOCENTI
E DEI RICERCATORI DI ORGANIZZAZIONE AZIENDALE
GENERAZIONI E RI-GENERAZIONI NEI PROCESSI ORGANIZZATIVI
NAPOLI 16 – 17 – 18 GIUGNO 2011
Gentilissime colleghe, cari colleghi,
sono lieto di aprire i lavori di questo workshop ed è per me una grande
soddisfazione porgere a voi tutti il mio personale saluto insieme a quello di
tutto lʼAteneo.
Il tema che verrà dibattuto costituisce un argomento di primaria importanza e
uno dei punti critici legati allʼorganizzazione efficiente di qualsiasi struttura
produttiva di beni e di servizi, pubblica o privata.
In particolare il ruolo e lʼinfluenza dei ricambi generazionali sui processi
organizzativi e produttivi è di grande interesse generale e assume un
significato ancora maggiore soprattutto per coloro che nella veste di docenti
si confrontano quotidianamente con le nuove generazioni.
Il principale obiettivo delle Università, infatti, è quello di preparare i giovani
affinché possano individuare prima e svolgere poi il loro ruolo allʼinterno della
Società. Nello adempiere questo importante compito svolge il duplice ruolo di
attori ma al tempo stesso anche di spettatori dei ricambi generazionali.
Lʼuniversità in quanto principale ente deputato alla formazione delle
generazioni giovanili non può quindi esimersi dallʼanalizzare i passaggi
generazionali in atto e dallʼ approfondire i principali problemi che i nostri
giovani affrontano nella transizione scuola-lavoro, allorché completano il loro
ciclo di istruzione e si affacciano sul mondo del lavoro. Inoltre, studiare le
nuove generazioni, i c.d. Millennials o generazione Y, le loro caratteristiche
ed aspettative permette di modulare più efficacemente lʼazione formativa ma
soprattutto di preparare in modo adeguato i giovani ad affermarsi in un
mondo lavorativo che non fa sconti a nessuno indipendentemente dalla
generazione cui si appartiene.
Dʼaltro canto anche per le aziende la posta in gioco è elevata, infatti, in uno
scenario sempre più agguerrito, ove le aziende hanno affinato da tempo
lʼutilizzo di tutti gli strumenti tradizionali, costituisce un imperativo categorico
saper gestire adeguatamente le dinamiche intergenerazionali e saper
valorizzare adeguatamente ogni risorsa umana in base alla generazione di
appartenenza. Una gestione flessibile, dinamica e improntata a questi principi
può portare senza dubbio al conseguimento di significativi vantaggi
competitivi.
Al contrario, lʼinosservanza da parte dei manager di comprendere e regolare
in modo adeguato le differenze e le esigenze generazionali nei luoghi di
lavoro può determinare incomprensioni, difficoltà di comunicazione e segnali
contrastanti che possono influenzare la produttività dei dipendenti e
lʼinnovazione dʼimpresa e che si traducono in problemi che incidono sui
dipendenti ed il fatturato.
Di conseguenza studiare i conflitti intergenerazionali, le relazioni di scambio e
di mentoring tra generazioni, il trasferimento di conoscenza costituisce una
sfida dellʼazienda moderna che può comportare delle criticità ed allo stesso
tempo potenzialità di sviluppo. Da un lato, infatti, gestire e lavorare con
membri di diverse generazioni può generare sfide e conflitti a causa delle
diverse esigenze, approcci e aspettative, conflitti in grado di condizionare
negativamente i processi e le performance aziendali. Dʼaltro canto,
individuando e massimizzando i punti di forza di ciascuna generazione è
possibile trasformare le dinamiche ed i rapporti intergenerazionali in leve di
crescita.
Le aziende che sapranno organizzarsi, per offrire loro opportunità di
autorealizzazione personale, professionale ed economica, riusciranno a
mantenere presso di sé i talenti ed, anzi, attrarne eventualmente altri anche
dallʼesterno. Inoltre, un buon lavoro di gruppo coglie i contributi di tutti i
partecipanti e il risultato finale è superiore alla somma delle singole
componenti: questo è tanto più vero quanto più la composizione del gruppo
stesso è efficiente, perché supera rapidamente le distanze generazionali tra i
partecipanti e si concentra sui risultati.
Altro aspetto rilevante, che spesso crea ostilità tra le differenti generazioni, è
la tecnologia che, con lʼavvento della cosiddetta Business Intelligence, ormai
pervade in modo incisivo qualsiasi organizzazione produttiva.
In particolar modo, gli scenari di evoluzione e convergenza in ambito
tecnologico, le trasformazioni nei processi produttivi e nei business delle
aziende, la crescente pervasività e diffusione della tecnologia presso i privati
e le famiglie, sono tutti fenomeni ormai imprescindibili e inarrestabili che
stanno cambiando il panorama dellʼeconomia e della società di tutti i Paesi
avanzati. Per esempio sempre più aziende tendono ad investire in corsi di
formazione e nellʼimplementazione di sistemi integrati, ovvero sistemi ERP
tipo SAP, i quali permetto di ottenere elevati vantaggi in termini di costi e
tempo.
Ma la tecnologia ha sostanzialmente modificato anche il modo di lavorare:
oggigiorno, per esempio, lavorare da casa costituisce una delle realtà più in
espansione, grazie allʼavvento di internet. Sono, infatti, tantissime le aziende
che propongono questo genere di contratto di lavoro. In effetti, allo stato
attuale, il Web, considerato nel suo complesso, risulta essere unʼimmensa
impresa in crescita e in sviluppo, proprio in un mondo che vive una
contrazione significativa su tutti i fronti. Da un lato, infatti, esso rappresenta
unʼimportante riduzione dei costi, mentre dallʼaltro pone nuove questioni e
nuove sfide da affrontare e gestire.
Infatti il cambiamento è sempre un arma a doppi taglio che può determinare
conflitti. In tema di dinamiche intergenerazionali il cambiamento tecnologico,
ad esempio, è uno dei principali terreni di scontro tra generazioni ed in cui
quasi sempre le generazioni più anziane escono sconfitte. I giovani infatti
crescono con la tecnologia, mentre le vecchie coorti hanno dovuto imparare
ad innovarsi ed a rincorrere affannosamente la tecnologia per poter
fronteggiare la concorrenza. Internet, per esempio, ha reso più veloce
lʼaccesso alle informazioni e ciò crea conflitto poiché le generazioni
precedenti prediligono ancora le riunioni mentre le nuove generazioni
comunicano tramite e-mail, istant messaging e social network.
In conclusione, esplorare lo stato dellʼarte nella gestione delle generazioni
rappresenta sicuramente un validissimo aiuto per stimolare nuove ricerche e
nuovi percorsi. Da questo workshop è lecito aspettarsi spazi di chiarificazione
e suggerimenti validi per continuare il nostro cammino metodologico e
didattico.
I vostri lavori si aprono sotto i migliori auspici, anche costituiti dalla possibilità
di confrontarsi in luoghi così suggestivi, come villa Doria che ci ospita. Luoghi
come questi, sulla collina dellʼantica Pausylipon, sono noti nella storia per la
loro capacità non solo di lenire i dolori del corpo e dellʼanima, come era
consono affermare per una società che fissava le motivazioni dellʼessere su
antichi valori, ma anche per dare incoraggiamenti allʼarte ed alla cultura, al
benessere, com'è oggi. Le premesse per un proficuo confronto ci sono tutte e
quindi non mi resta che augurarvi buon lavoro.
prof. Claudio Quintano