Da Fo a Dylan quegli strani Nobel eretici
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Da Fo a Dylan quegli strani Nobel eretici
Da Fo a Dylan quegli strani Nobel eretici di Vittorio Sgarbi - 14 Ottobre 2016 – “IL TEMPO” S . . Perfetto Quasimodo, perfetto Montale, perfetta la Szymborska, perfetto Modiano: ma essi sono letterati, appartengono alla categoria. , ovvero uno scrittore di testi da mettere in , come Mario Luzi? Fu lui, per alcuni, la vittima italiana di Dario Fo. Riflettiamo. Dar quecento italiano? Montale ha lasciato il campo ai cosiddetti cantautori (in Italia Lucio Battisti, Celentano, Mina, Ornella Vanoni, Gino Paoli, Paolo Conte e molti altri), appartengono alla nostra memoria e alla nostra coscienza, non meno di Jacques Prevert e di Neruda (a sua volta Premio Nobel) e al pari di grandi poeti come i Beatles e i Rolling Stones. Bob Dylan intercetta e interpreta sentimenti universali, non meno di Leopardi. Parla, come la poesia deve, alla nostra anima. Quando uno pensa alle origini della poesia, pensa a Omero, poeta, o gruppo di poeti, orale, la cui voce, ripetuta o cantata a memoria, . Saffo, no?