KALIUM-BROMATUM

Transcript

KALIUM-BROMATUM
KALIUM-BROMATUM



Depressione.
Agitazione.
Acne.
Come triade che inquadra questo rimedio.
Badate bene, e questo è abbastanza.importante, che Kalium-Bromatum trova soprattutto
implicazione in soggetti che hanno una base di ritardo mentale più o meno marcata.
Quindi abbiamo:

Stato depressivo S.N.C., deficit intellettuale, sensoriale, sessuale (l'astenia postcoitale è tipica dei
rimedi che contengono Potassio) con:

agitazione motoria che si realizza un pò su tutto l'organismo. Ma c'è una cosa particolare
che è quella che riguarda le mani, per cui abbiamo un continuo movimento di torsione e
sfregamento delle mani fra di loro.
Ci sono inoltre sogni e terrori notturni.


L'acne
AGGR: con sforzo intellettuale, emozioni, contrarietà.
MIGL: con il movimento delle mani, con la distrazione, ma dato che si tratta di s o g g e t t i
c h e p r e s e n t a n o r i t a r d o intellettivo le loro distrazioni sono di tipo infantile.
AZIONE PATOGENETICA GENERALE E' centrata su:
a.
b.
c.
S.N.C.
S.N. Vegetativo.
Cute.
a. Sul S.N.C.: diminuzione dell'eccitabilità fino all'analgesia, all'apatia.
b. S.N. Vegetativo: depressione con rallentamento della frequenza respiratoria e cardiaca (ma
questi sintomi fanno parte dell'aspetto tossico del rimedio; molte materie mediche sono in
parte compilate in base alla sperimentazione omeopatica Hahnemanniana classica, cui si
aggiungono le osservazioni personali, sintomi ricavati dalla clinica secondo il criterio "ex
iuvantibus", e i sintomi tossicologici. Viene così fatta una mescolanza generale cosicché nella
materia medica ci trovi tutto, ma non riesci a capire quale sintomo deriva dalla
sperimentazione omeopatica, quale dalla clinica, quale dalla tossicologia. Con il buon
senso ci si può arrivare.
c. Sulla cute abbiamo irritazione con manifestazioni di tipo acneico.
EZIOLOGIA
Per lo più si tratta di situazioni che esplodono per: eccessi sessuali o intellettuali; collera,
paura, emozioni.
BIOTIPO SENSIBILE
Ovvero quali sono i soggettti più sensibili alla sperimentazione di Kal-Brom. Sono soggetti
indeboliti, anemici, agitati da un punto di vista nervoso, che hanno bisogno costantemente di
muoversi in modo particolare le dita e le mani, e questo movimento gli dà miglioramento.
Le palpebre sono cadenti, gli occhi sono spenti.
Presenta un'acne sul viso rosso-bluastra. Le donne hanno mestruazioni profuse e acne che
AGGR nel periodo premestruale.
SEGNI MENTALI
Si tratta di soggetti che vanno incontro a diminuzione della memoria, amnesie, a crisi di
depressione intellettiva ma anche a crisi di depressione morale: si distraggono facilmente oppure
diventano completamente indifferenti
all'ambiente: hanno disinteresse per tutto ciò che li circonda. Talora su questo substrato, a n c h e
c a r e n t e d a u n p u n t o d i v i s t a intellettivo, insorgono idee maniacali e allucinazioni, paura che
debba essere avvelenato, che è odiato da tutti, che è inseguito da demoni, che l'onore è
definitivamente compromesso. Possono nascere impulsi al suicidio. Stati di malinconia in cui il
soggetto tra pianti inconsolabili si torce le mani.
SEGNI CARATTERISTICI GENERALI
1. Modalità:
AGGR: con sforzo mentale, dalle 17 alle 2 di notte, con la notte, con la luna nuova,
periodico.
MIGL: occupazione; indaffarandosi; con distrazione piuttosto puerile.
PRINCIPALI INDICAZIONI CLINICHE
I. Diminuzione e abolizione della sensibilità al dolore.
I I. Spasmi riflessi in vari luoghi.
III. Vertigine con andatura incerta, con senso di intorpidimento.
IV. Cefalea con dolori occipitali e senso di cervello incarcerato, troppo stretto.
V. Vomito dopo il pasto con sete.
VI. Coliche dei bambini verso le ore 17. Diarrea profusa, inarrestabile, con tend e n za a l
c o l l a s s o e t e n d e n z a a l l a retrazione della parete addominale (questo sintomo aveva fatto sì
che Kal-Brom venisse inserito fra quei rimedi da prendere in considerazione per i dolori
addominali, specie nel bambino).
VII. T o s s e A G G R st a n d o s u p i n i .
VIII.
Manifestazioni
di
lascivia,
di
ninfomania, di satiriasi, etc..
IX. Dopo perdite seminali: depressione morale, intellettuale, deambulazione
vacifflante.
Nelle donne c'è avversione al coito, ma eccitazione genitale premestruale; c'è una
sintomatologia che si rifà al discorso della alternanza della sensibilità, per azione
combinata Bromo-Potassica, ma in modo particolare del Potassio sui n e r vi , vi
r i c o r da t e l e ne vr a l gi e d e l
Potassio, per cui abbiamo delle situazioni di intorpidimento della cute, degli arti, della
colonna, le cosiddette parestesie in soggetti nevrotici a volte sono abba stanza comuni.
X. Insonnia come stato di eccitazione nervosa vede la necessità di manipolare le lenzuola.
XI. Acne a carattere rosso-bluastro, cistico, che lascia anche delle cicatrici.
XII. Bambini agitati e ritardati: a parte KalBrom che presenta deficit di memoria, ritardo intellettivo
e agitazione delle mani, uno tipico è:
Rana-Bufo dove abbiamo atteggiamento ebete, stato di ritardo mentale, stato di eccitazione
psichica che si realizza sop r a t t u t t o n e l l ' a m b i t o d e l l a masturbazione.
Tarentula-Hispana c'è una grande eccitazione, c'è anche ipereccitabilità estesa a livello
genitale, c'è una sensibilità particolare alla musica che lo fa migliorare (lo calma).
Zincum: agitazione per lo più localizzata ai piedi.
Baryta-Carbonica:
ritardo intellettivo,
deficit di memoria, ma manca l'ecci tazione nervosa, si tratta di soggetti apatici, lenti,
tutt'altro che eccitati.
XIII. Astenia mentale: basta combinare il Potassio con il Fosforo e abbiamo un aumento di
questa astenia, quindi abbiamo:
Kalium-Phosphoricum oppure anche Phosphorus in genere e PhosphoricumAcidum in modo
più specifico.
Anche Lycopodium presenta questo stato di astenia mentale di abbandono.
E anche Anacardium presenta astenia mentale, ma c'è senso di sdoppiamento in Anacardium.
In qualche caso può essere necessario fare una diagnosi differenziale con Kali-Bromatum,
proprio per quelle situazioni, atteggiamenti maniacali, allucinazioni che vengono fuori.
Prima insistevo su un aspetto particolare di Kal-Brom che non è il tutto di questo rimedio ma
che fa sì che Kali-Brom possa tro vare utilizzazione in quelle crisi di angoscia acuta.
Se noi lo vediamo in senso lato forse è un rimedio di tipo cronico, però se prendiamo in
considerazione quei sintomi che sono lo stato di depressione-eccitazione, questa necessità a
muoversi, a torcersi le dita, le mani, questo ci p u ò f a r p e n s a r e , m a g a r i a s s o c i a t o a
parestesie, strane sensazioni addosso di anestesie, questo ci può far pensare a crisi di angoscia
acuta.
QUADRO PSICOPATOLOGICO
Intanto abbiamo un individuo che è inserito nell'ambito di una certa struttura sociale, e questo
individuo è sollecitato da degli stimoli che vengono dall'esterno ma che poss o n o v e n i r e
anche dall'interno o
contemporaneamente. La problematica dell'uomo è sempre questa, di dover in qualche modo
rea- gire alle stimolazioni che riceve, siano esse interne od esterne: deve valutare un tipo di
comportamento in relazione a questa situazione (vedi fig. "struttura sociale").
Nello schema nella parte alta è evidenziata la struttura sociale che in qualche modo determina
poi una risposta, cioè determina quella che è la valutazione per prendere una decisione.
E' chiaro che nella mente umana sono presenti fattori educativi che sono molto importanti e
fattori culturali, sociali.
Allora questo individuo una volta ricevuto uno stimolo esterno o interno, spesso en trambi,
per decidere un comportamento relativamente a quello stimolo, lo valuta in relazione a dei
criteri o pulsioni proprie, ma anche alle pulsioni della struttura sociale che lo ha educato.
Purtroppo però, quando si deve esprimere una valutazione, ci si pone in una aspettativa, c'è un
momento di aspettativa, cioè in parole povere si realizza lo stato di ansia. L'ansia è una situazione
di attesa che ha un suo carattere benefico, per l'individuo, per la mente, perché lo tiene in una
condizione di vigilanza. Quindi ad un certo punto, in questa si tuazione di indecisione, cioè di
valutazione per decidere un comportamento, si reali77a lo stato ansioso. A questo punto si può
andare in due direzioni. Viene data una valutazione per cui l'oggetto della tensione è vissuto come
oggetto esterno e qui focalizzato con un aspetto ben preciso: nasce la paura. La paura è
comunque una manifestazione cosciente che ha il carattere di prevenzione di un danno e
quindi è necessaria in qualche modo. Diciamo che il problema viene razionalizzato.
Ci sono invece delle situazioni in cui lo stato ansioso, lo stato di indecisione è vissuto a un
livello che va verso la parte più inconscia dell'individuo, non viene dato corpo all'oggetto su cui
decidere e l'individuo sprofonda in una situazione di ansia senza oggetto, particolarmente grave
da un punto di vista sintomatologico, che è l'angoscia.
L'angoscia è uno stato di tensione, di paura con senso imminente che accada qualcosa di
catastrofico, di mortale che tocca l'individuo, ma l'individuo non sa a cosa attribuirla. Una crisi
d'angoscia è una cosa drammatica, fortunatamente queste crisi sono abbastanza limitate; vanno
trattate con psicofarinaci nella fase acuta e poi in genere si realizzano altri meccanismi, cioè non,
rappresentano il modo comune di rispondere della mente, perché è uno dei modi di rispondere più
disgraziato.
Facciamo un esempio: un soggetto vede un leone, quindi abbiamo soggetto e stimolo, c'è
anche una struttura sociale che sottolinea la pericolosità del leone; quindi c'è stato di ansia,
decisione: scappo. Il soggetto ha razionalizzato il problema e l'ansia è servita a qualcosa di ben
preciso.
A questo punto succede che è stato dàto un corpo ben preciso al motivo dell'ansia. La
paura è un qualche cosa cui si è dato un corpo ben preciso.
Altro esempio: siamo in guerra in pieno bombardamento, la struttura sociale che ha preparato
questa situazione dice che l'uomo deve essere coraggioso, che deve affrontare queste cose, che le
deve dominare, che la paura è una cosa da vigliacchi, quindi in questa situazione mettersi a
urlare e scappare è meno accettabile. Razionalmente questo soggetto il problema l'ha capito,
ha paura perché rischia di morire sotto le cannonate, quindi vorrebbe scappare, ma non lo può
fare, allora rimuove questa paura, l'allontana, e la deve scaricare da qualche parte: la va a
scaricare nell'inconscio. E' molto probabile che a quel punto o da una parte o dall'altra si
realizzino delle condizioni non ancora elaborate, che sono lo stato di angoscia pura. Può
capitare che a distanza di tempo per motivi vari riemerge avendo perso ora lo stimolo esterno
(nell'esempio i bombardamenti), manca lo stimolo interno, però riemerge per motivazioni varie
dall'inconscio questa situazione particolare, si realizza allora la condizione di angoscia e
questo individuo non sa più di cosa ha paura.
Sono passati 30
anni
dall'ultimo bombardamento cui è rimasto sotto, improv visamente
qualche cosa fa riemergere questo meccanismo indistinto e il soggetto non lo collega più a
questa situazione particolare.
Quindi diciamo che in condizioni normali viene data una valutazione per decisione, siamo
nell'ambito di una situazione ansiosa. L'ansia trova la possibilità di essere razionalizzata a
livello cosciente e allora abbiamo un oggetto preciso dell'ansia, si prendono le debite precauzioni
e il problema finisce lì, diciamo che questo sarebbe il meccanismo normale. Per una serie di
motivi educativi o di altro tipo ad un certo punto si prende l'altro canale, cioè non è più
accettabile la risposta naturale, razionale, si rimuove questa cosa e si scarica tutto quanto a
livello dell'inconscio. A sua volta l'inconscio dovrà fare i conti con questo tipo di situazione,
dovrà in qualche modo rielaborarla, anche perché parla un altro tipo di linguaggio, non parla
un linguaggio razionale, quindi è costretto a rielaborare e lo rielabora con un meccanismo di
difesa che in linea di massima o va a colpire un versante prettamente somatico, o un versante un
pò intermedio, o un versante tipicamente simbolico. Una delle manifestazioni a carattere
simbolico più tipico è la manifestazione di una nevrosi tipo fobico-ossessiva. Facciamo un
esempio apparentemente molto semplice e un altro meno semplice, ma che dimostrano tutti e
due come si possa arrivare ad una manifestazione tipo fobico-ossessivo come la claustrofobia.
Supponiamo che un genitore stia giocando con un bambino e gli metta in testa una scatola di
cartone, divertendosi a mettergliela e a togliergliela; ad un certo punto suona il telefono e il
genitore va a rispondere dimenticandosi che questo figliolo ha a ncora la scatola in testa. Il
bambino cerca di levarsela ma non ci riesce, ha un momento di paura, siccome non ha
ancora ben chiaro come stanno le cose, non può ancora prendere questo tipo di circuito,
perché questo vorrebbe dire razionalizzare il problema, levarsi la scatola di testa e finisce
tutto lì. Il bambino non è in grado di arrivare a questo comportamento, per cui si trova
in una condizione di estrema ansia, tensione, che alla fine dell'esperienza andrà scaricata da qualche
parte, e a livello inconscio gli va dato qualche significato, lo colloca nell'ambito di una
trasformazione in un simbolo, per cui questo episodio completamente dimenticato si va a
realizzare con una condizione di nevrosi fobica, tipo claustrofobia.
Un meccanismo invece abbastanza tipico per altri aspetti può essere quest'altro: un
soggetto avverte uno stimolo esterno o interno, per esempio la pulsione a fare qualche
cosa che gli sta bene, per esempio un giochino erotico e gli sta bene a livello
adolescenziale. La struttura sociale reprime questa pulsione e, dopo una serie di repressioni, il
meccanismo di rimozione scarica nell'inconscio che rielabora con un meccanismo di difesa in
cui in qualché modo si trasforma questa non possibilità di fare una certa cosa in un senso di
chiusura, di incarceramento. Perciò l'individuo non si sente lib er o, si se nte limita to e si
gi u n ge all a claustrofobia.
Le motivazioni possono essere molto diverse, il fatto è che dal punto di partenza a q u e l l o
d i a r r i v o d e l l a m a n i f e s t a z i o n e nevrotica c'è una serie tale di meccanismi, per cui spesso si
perde qual'é il motivo di quella nevrosi fobica, anzi a volte la nevrosi fobica ha una forma di
compenso, per cui andando a scavare dentro si può finire per creare ulteriori problemi.
Dall'altra parte invece di trasformare tutta questa situazione in un simbolo, viene per es.
trasformata in un comportamento. Che tipo di comportamento? E' chiaro che se uno impara a
comportarsi in un modo più o meno tende a comportarcisi sempre, però in altre circostanze
si possono realizzare condizioni di equilibrio che in certi momenti esplodono, superano certe
soglie, per cui se questo tipo di comportamento si cronicizza, cioè si rende più o meno stabile,
si può cadere nelle nevrosi d i t i p o f u n z i o n a l e , n e l l e m a l a t i e psicosomatiche. Se
invece tende ad andare a carattere esplosivo allora si va in manife stazioni più clamorose tipo
l'isteria, o fenomeni di raptus o dì collasso.
Si era detto che il meccanismo di rimozione nell'ambito dell'inconscio può essere di
trasformare una determinata situazione in un simbolo, oppure di trasformarla in un determinato
tipo di comportamento.
Una delle situazioni più comuni di trasformazione simbolica è quella delle manifestazioni
di tipo fobico ossessivo.
L' a l t r a è d i t r a s f o r m a r l o i n c o m p o r tamento, e questo comportamento può avere due
atteggiamenti: o esplosione di tipo acuto o un comportamento di tipo cronico; quando siamo
nelle manifestazioni a carattere cronico facilmente si va nell'ambito somatico. D'altronde anche
le manifestazioni di tipo acuto in questo caso necessariamente coinvolgono il soma. Quindi
l'isteria, il raptus, il collasso di fatto sono delle manifestazioni a carattere somatico. L'isterico
"perde" l'arto, simula manifestazioni somatiche, paralisi, paresi.
Sul comportamento cronico che è il modo più comune di reagire, cioè le manifestazioni a
carattere principalmente somatico dove all'inizio abbiamo manifestazioni a carattere
funzionale, in alcuni casi si realizza una patologia anche organica, una differenza è quella tra
gastrite ipersecernente e l'ulcera peptica, lo stesso aspetto di tipo funzionale si trasforma in
qualche cosa di organico.
Allora il punto è: come mai qualcuno prende una strada e altri ne prendono un'altra?
Indubbiamente le motivazioni più grosse stanno qui nel mezzo, dove regna un linguaggio
incomprensibile (inconscio) e probabilmente è quello che dovrebbe chiarire l'analisi.
D'altra parte è anche vero che una volta scelta una via, alcuni si limitano a delle manifestazioni di tipo funzionale e altri lo organicizzano, oppure si mettono insieme
manifestazioni di un tipo o dell'altro. Come mai?
Evidentemente, e qui penso l'omeopatia conti, è un problema di "terreno", terreno inteso nel
senso costituzionale, che quell'organismo per motivi suoi ha un equilibrio di un
certo tipo:
è un simpatico-tonico, è un
vagotonico, è un ipertiroideo etc..
Costituzionalmente la natura l'ha fatto così e ora se sceglie la via somatica dovrà prendere in
considerazione questa via, su quella che è la sua base. Nello schema si vede che in _qualche modo
si prende in considerazione questo aspetto, cioè dell'orientamento costituzionale da una parte, e
dall'altra quelli che sono i risultati.
A questo punto, una volta scelto l'atteggiamento cronico sul versante somatico, si
r e a l i z z a i n f o r m e f u n z i o n a l i , o psicosomatiche, o miste.
Per cercare di capire come si va in una direzione piuttosto che in un'altra, c'è lo schema
classico della visione psicosomatica.
Esistono delle situazioni di disagio in relazione al tipo di soggetto in cui si realizzano. Possiamo
avere o una tendenza a superare questo problema, questo sforzo comporta una aggressività, per
cui l'individuo manifesta la sua carica aggressiva e ora l'ambiente circostante glielo frustra, c'è un
blocco di questa ostilità. Se siamo nell'ordine del Sistema Simpatico, che comporterebbe o la
lotta o la fuga, si riversa nel Sistema Simpatico, quindi a v r e m o e m i c r a n i a , i p e r t e n s i o n e ,
ipertiroidismo, nevrosi cardiaca, artrite, artrosi, diabete.
D'altra parte supponiamo che non venga scelto questo tipo di ciclo perché l'individuo è
prevalentemente un vagotonico, che dovrebbe estrinsecare quel senso di indecisione con una
tendenza alla dipendenza infantile, il che sarebbe realizzabile in assenza di una struttura sociale
che non lo consente, e allora lo va a scaricare nell'ambito neuroendocrino, parasimpatico, con
manifestazioni con manifestazioni tipo ansia, astenia, colite spastica, ulcera peptica, stipsi.
Tornando al rimedio, si può dire che per una situazione di angoscia pura si inquadra bene
Kalium-Bromatum nel momento in cui si trova nello stato di agitazione, stralunato, che si torce
le mani. Quando a questo aggiunge anche manifestazioni paranoiche, allucinatorie, etc.
probabilmente c'è anche tutta la situazione della trasformazione simbolica.
Arsenicum-Album come quadro caratteristico presenta questo senso di agitazione continuo,
di terrore continuo che in certi momenti si rivela come paura della morte, ma in altri momenti è uno
stato d'angoscia subliminale.
Quindi se siamo sul versante angoscia acuta viene da pensare a Kalium-Bromarum e
Arsenicum-Album.
Invece sul versante comportamentale acuto si evidenziano Gelsemium e Ignatia.
Infine sul versante somatico siamo su quadri tipo Argentum-Nitricum.
Comunque, se riusciamo a costruire certi schemi, si riesce anche a individuare certi rimedi,
oppure dire che quel rimedio copre un frangente e l'altro rimedio un frangente diverso. Questo
può essere l'intento di questa lezione: una proposta di studio, non un'affermazione di verità
assoluta.
STRUTTURA SOCIALE
Stimolo esterno
e/o
Stimolo interno
Soggetto
Valutazione
per decisione
Ansia con oggetto
Paura
Ansia senza Angoscia
oggetto
ANSIA
CONSCIO
INCONSCIO
Razionalizzazione
Rimozione
del problema
Versante
somatico
DIFESA
Trasformazione
Trasformazione
in simbolo
in comportamento
Nevrosi
Fobico-Ossessiva
Acuto
Cronico
Fenomeni
senza
Raptus
Isteria
Organico
con
Collasso
Nevrosi
funzionale
(Nevrosi motorie)
Kalium-Bromatum:
(Arsenicum-Album)
l'ansia non somatizzata (angoscia)
Ignatia:
(Gelsemium):
l'ansia somatizzata
Malattia
psicosomatica
(Ulcera)
VISIONE DI TIPO PSICOSOMATICO
Lotta
o fuga
Emicrania
Ipertensione
Sistema
Ipertiroidismo
neuroendocrino
Blocco
Nevrosi cardiaca
Sistema
simpatico
Artrite/artrosi
Diabete?
Ostilità
Sforzo
Aggressività
Compenso
Ansietà
colpevolezza
Sensazione inferiorità
Dipendenza infantile
Sistema parasimpatico
Sistema
Neuroendocrino
Blocco
Asma
Astenia
Colite spastica
o diarroica
Ulcera peptica
Ricerca
di cure
e protezione
L'orientamento è • scelto in relazione
a fattori costituzionali e psicodinamici
Dott. L. Tognazzi