La memoria: spunti di riflessione

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La memoria: spunti di riflessione
Ho raccolto alcuni pensieri divenuti successivamente oggetto di riflessione sulla memoria. Oggi si
tende a fare memoria pur riconoscendo la fatuità che non si merita. Si ricordano le epoche storiche
passate con riverenza, rispetto e quasi per allontanare da noi il pericolo di eventuali ricorsi storici
che fan tremare al solo pensiero. Inoltre è difficile comunicare specie alle giovani generazioni
quanto vissuto centinaia di anni fa, si fa sempre più fatica a trasmettere messaggi di epoche lontane,
non è facile inoltre amalgamare le diverse culture che si trovano a fronteggiare i destini futuri
insieme. La globalizzazione ci interpella sulla necessità di creare degli ambiti comuni in cui poter
ciascuno riconoscere le proprie radici. Diventa indispensabile appellarsi al valore della memoria e
alla verità che è racchiusa in essa.
Sforzo per dimenticare
Sforzo per ricordare
Valore letterario
Valore spirituale
Valore spirituale:
contenitore da riempire
partecipazione a ciò che
non passa = dimensione
liturgica che celebra il
passato e il futuro in un
gesto
presente(anamnesis)
SAPIENZA =
Cogliere le cose che
rimangono perché
avvolte dall’amore.
La vita relazionale
ambito privilegiato
perché svela la verità
antropologica del
peccato.
Intelligenza spirituale
matura il gusto
dell’amore nel pensiero
e nel sentimento e guida
alle scelte giuste
(vegliare sulla Parola,
avere amici
nell’anamnesis…)
Calvino
ricorda
l’importanza dei classici
perché anche l’aedo che
ripete brani a memoria
celebra il ritorno. Il
viaggio di Ulisse è un
ritorno che conferma il
recupero del suo passato
impresso nella cicatrice
che porta
Valore pedagogico
Dewey individua nel pensiero pragmatico il
nesso con la tradizione là dove definisce
l’interesse. Inter-esse: l’intelligenza unisce le
cose
all’esperienza
realizzata
contestualizzandola.
Anche Giussani individua nel suo ideale
educativo l’importanza della tradizione che
ispira un’azione critica verso il presente.
L’invito ad un autentico recupero culturale,
attraverso la riscoperta del sentimento
religioso, fa riconoscere la presenza viva di
Cristo nella storia personale di ogni uomo e,
di conseguenza, abbracciare l’umanità
La cicatrice di Ulisse e i chiodi sulla Croce non sono forse
i richiami più urgenti di un ritorno alla casa per il primo e
al destino comune che ogni uomo porta di ritorno alla
Casa del Padre con lo sguardo al Crocifisso?
Buon lavoro e buona riflessione a tutti
Ida Viviani per il GSLG