Cronaca

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Cronaca
Settimana di Formazione spirituale per juniores
06-11 settembre 2010
RELAZIONE DI SINTESI
Si è appena conclusa la settimana di Formazione
Spirituale per Juniores in preparazione alla
Professione Perpetua.
Con gioia facciamo risuonare la nostra voce
giovane per dire un grazie cordiale alla Presidenza
U.S.M.I. per averci donato questo ricco incontro
formativo; alle incaricate per la Formazione –Suor
Giampaola e Suor Giuseppina– per averci seguite,
accompagnate con un amore di benevolenza e di
sollecitudine; alle meravigliose Relatrici per averci
contagiate con il loro sapere e la loro testimonianza
di vita.
A varcare una settimana fa i cancelli della Sede dell’U.S.M.I. eravamo in 80,
provenienti da quasi tutto il mondo: un girotondo di Culture e di Carismi, ma soprattutto di
cuori, che si preparano al loro perenne “sì” per sempre all’Amore più grande, fedele e
misericordioso.
Le Sorelle Maggiori che ci hanno seguite e istruite in questa settimana sono apparse a
noi persone di grande esperienza nella vita spirituale: ci hanno comunicato le loro convinzioni
in questa scelta d’amore. Ognuna ha trasmesso il suo colore per portarci ad arrivare al Colore
per eccellenza, il Signore della nostra vita.
Il primo giorno, condotto da Michelina Tenace,
ci ha rafforzate nella consapevolezza di essere creatura
“ imago Dei”, di possedere il dono meraviglioso di
esser la creatura più bella che Dio abbia creato e di cui
Egli si prende cura con la chiamata all’esistenza e con il
dono della vocazione; ci fa scoprire così che Dio è
innamorato dalla sua creatura fino a chiamarla e a
salvarla nel suo Figlio diletto Gesù.
Il secondo giorno Maria Campatelli ci ha
guidate a riscoprire la bellezza e il vero senso del nostro
“battesimo attraverso la vocazione” alla vita
Consacrata al Signore. Essa è proprio la manifestazione
della rinascita che avviene col battesimo e la pienezza dell’esser battezzate comincia nella
misura in cui lasciamo l’uomo vecchio per diventare donne nuove, rinnovate e trasformate in
dono per gli altri e per la Chiesa.
Un’altra luce, ricevuta il terzo giorno, - forse la più coinvolgente e che ci ha mosso
interiromente – si è accesa con il tema “la vita Spirituale” condotto da Marina Stremfelj: è
stato proprio un parlare della nostra identità. La vita spirituale è vivere da donne che hanno
fame e sete di Dio e che mai smettono di cercare Dio nella loro vita e nel fratello che sta
accanto. La vita spirituale sarà quella che ci farà stare nella volontà di Dio, amando la sua
verità nell’umiltà, aperte alla novità.
Il quarto giorno abbiamo affrontato l’argomento della “lotta spirituale” con Sara
Staffuzza Le tentazioni sono di ogni giorno e vogliono separarci dal Bene più grande. In
questa lotta spirituale bisogna superare alcune tappe della tentazione come la suggestione che
porta ad acconsentirla o a resisterle. Se si cade nella ripetizione questa diventa una passione
che rende la persona schiava per cui ha bisogno dell’aiuto di una persona spirituale che la porti
ad aprire il cuore nella sincerità e libertà. Un altro aiuto è l’amore per il bene che chiede di
essere custodito, il farne memoria ogni giorno ringraziando il Signore per la sua fedeltà,
specialmente nell’Eucaristia.
Il quinto giorno – ancora con Marina Stremfelj - abbiamo approfondito l’importanza di
saper fare un “discernimento spirituale” Senza il carisma del discernimento spirituale
nessuna virtù può sussistere e permanere salda fino alla fine perché il discernimento spirituale
è la madre e custode di tutte le virtù (Cassiano) . Questo discernimento deve farsi dentro la
preghiera e va fatto accanto ad un maestro che insegna a capire il linguaggio di Dio e a
compiere la sua volontà; nel suo volere è la nostra santificazione.
Dopo questo percorso abbiamo finalmente affrontato l’argomento atteso: la Vita
Consacrata attraverso i voti perpetui, anche se tutto aiutava a consolidare e rafforzare questo
sì definitivo.
I voti religiosi costituiscono uno stile di vita e a loro volta rispecchiano un segno di profezia
che va più in là e ci fa guardare in alto e
desiderare Dio sopra ogni cosa. Essi sono anche
una risposta nella lotta alle tre idolatrie del
mondo: il sesso perverso, la ricchezza, il potere.
I voti sono tre sorelle che si amano e si
riconoscono e la loro madre è l’umiltà.
“La Castità” è la capacità di amare di più in modo
tale che l’amore raggiunge più persone, ci fa
diventare madri spirituali attente alla vita, a
generarla, a custodirla e a vivere per l’altro.
La “Povertà” rende capaci di essere staccati da
tutto, liberi per condividere quanto si ha con gioia;
la nostra garanzia è il Creatore; ci fidiamo di Lui
che ci darà quanto ci serve per amare. “L’obbedienza” chiede la rinuncia della nostra volontà
ed è possibile contemplando Cristo obbediente, la sua relazione con il Padre, la consegna
obbediente ai peccatori nella certezza di fede che sotto la loro mano c’è quella del Padre.
I voti, insomma, portano la persona ad una “consegna totale a Dio”, essa già non si
appartiene più perché la sua vita è diventata opera di Dio.
Pertanto questo vivere da creature amate, perdonate e salvate da Dio porta a rinascere
dall’Alto e far sgorgare la creatura nuova, la vita dinamica che è opera di Dio con la nostra
collaborazione cercando di vivere l’essenziale e la comunione della Chiesa, poiché alla fine
tutto deve divenire carità e allo stesso tempo questa vita nello Spirito è frutto di un continuo
morire per risorgere alla vita in Cristo che fa nuove tutte le cose ogni giorno.
Per tutto questo spreco d’amore ringraziamo il Signore della nostra vita, è Lui il
donatore d’ogni bene ricevuto in questo tempo così ricco dei doni dello Spirito Santo. Siamo
certe che i nostri cuori si sono riempiti e soprattutto si è confermato il nostro desiderio di
seguire Cristo fino alle ultime conseguenze. Siamo sicure che quest’opera è sua e sarà Lui a
portarla a compimento.
Suor Silvia Elena Arboleda
(Suore Maestre di santa Dorotea
Figlie dei Sacri Cuori)