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Ricette fresche - Estate 2004 Ricette fresche, ricette d’estate. Piatti che avremmo preferito mangiare altrove, ma che si possono cucinare anche in carcere, magari con qualche accorgimento. In carcere, dove gli ingredienti disponibili non lasciano grandi margini alla fantasia e in qualche modo bisogna arrangiarsi. Immaginando, attraverso i piatti, altri contesti. Così, in questo allegato estivo, abbiamo deciso di viaggiare per il mondo, grazie alla cucina. Un piccolo viaggio gastronomico che ci condurrà in Florida, Cile, Sicilia, tra profumi, sapori e ricordi di vita vissuta. Lasagne Ocean Drive Miami - Florida - U.S.A. Le solite lasagne molto calde e pesanti non si addicono certo alla stagione estiva e tanto meno a un caldo simile a quello che si incontra a Miami. Un'amica italiana, nel leggere lasagne di verdure al Joia louge (ndr bar italoamericano in Ocean drive) si aspettava tutto tranne quello che si è vista arrivare. Assaggiate, dopo un po' di perplessità, le lasagne si sono dimostrate squisite per il semplice fatto che erano tiepido-fredde, oltre che leggerissime. Tagliate a fette sottili le melanzane e le zucchine in lungo così da formare delle striscioline. Procuratevi dei formaggi vari, dal galbanino al grana alla mozzarella, meglio se di bufala. Triturate il tutto a pezzettini e aggiungete il grana a scaglie. Cucinate le melanzane nella piastra senza aggiunta di niente, molto naturali. Ora, in una teglia alta 10/15 cm create degli strati, il primo con zucchine crude e melanzane poi i formaggi con una spolverata di olive nere finemente tagliuzzate e così a seguire fino al completamento del tutto. Un kg di zucchine e un kg di melanzane bastano per quattro, regolatevi di conseguenza. Alla fine una bella manciata di olive intere e grana in abbondanza. Cucinate nei nostri "forni" per circa 35/40 minuti colando l'acqua in eccesso se usate la stagnola. Importante: lasciare raffreddare il tutto in modo che sia tiepida la teglia, poi tagliatele e servitele come lasagne normali con un filo di olio d'oliva a crudo. Pasta esotica Isola de Roatan-Honduras Si tratta di una ricetta tipica dei Caraibi (fatemelo dire: solo noi usiamo la frutta in modo così magistrale). In Roatan questa pasta è tipica della domenica in cui si riunisce tutta la famiglia in qualche "cabana" sulla spiaggia, per cercare refrigerio in qualche modo viste le temperature molto calde per circa 10 mesi all'anno. È veramente molto fresca e incontra il gusto anche dei palati più diffidenti a tali cucine; come ingredienti mezzo melone "por cabeza" (ndr a testa), come pasta esclusivamente ditalini a piacere, una scatola di mais e abbondante rucola, mezza confezione "por cabeza". Fate bollire la pasta e nel mentre pulite il melone tagliandolo a cubetti e mezza rucola tritata grossolanamente. Scolate la pasta al dente e raffreddatela con acqua fredda corrente in modo da bloccare la cottura. Amalgamate il tutto e se avete la possibilità ponetelo nel frigo per 2 ore oppure in freezer per 1 ora (altrimenti solo il condimento) e mantenete la pasta fredda sotto l'acqua corrente. Al momento di servire il tutto nei piatti, con la rucola rimasta preparate un letto dove riporre la pasta e grattateci un po' di grana. Credetemi: oltre ad essere molto fresca è leggera e costituisce un piatto unico molto esotico. Petto alla cajun importati dai Caraibi e dall'Africa per coltivare il cotone. Sublime e molto articolata dal punto di vista dei gusti, ve la propongo in una ricetta semplice e molto fresca. La prima volta che l'ho assaggiata è stata insieme a una mamita (donna nera molto grossa e simpatica ndr) creola nel French quarters* in una trattoria tipica. Eravamo accaldati e vogliosi di cibo non troppo elaborato ma gustoso. Ed ecco fatto. Una busta di fagiolini o come li chiamano a Milano 'cornetti' è sufficiente per 4 persone. Una confezione di prugne, del peperoncino fresco, aglio e del petto di pollo. Una confezione a testa va bene. Bollite i fagiolini in abbondante acqua salata, nel frattempo preparate un trito di aglio, con del prezzemolo e le prugne aggiungendoci dell'olio di oliva e del sale. Scolate i fagiolini e passateli in padella con il trito per un paio di minuti creando del sughetto. Cucinate i petti di pollo alla griglia. Fate intiepidire il tutto e preparate delle prugne schiacciate. Ora dobbiamo creare un hamburger: sul fondo del piatto ponete dei fagiolini, poi un petto di pollo, una prugna e dei fagiolini con sughetto, poi ripetete il tutto in modo da creare un paio di strati. Servite quasi freddo con un'insalata di cetrioli ben freddi. * quartiere francese mantenuto tale, volutamente molto francese, dove regna no blues e soul in un mix di voo-doo e magie africane. E ora, buon appetito! Cristiano Pasqual New Orleans - Mississippi - USA Ci trasferiamo ora in uno stato dalle notevoli influenze francesi, viste le scorribande di questi ultimi, che hanno tentato di conquistare parte della zona e sono riusciti a influenzare notevolmente la cultura e la cucina. 'Cajun' viene detta la mescolanza della cucina francese con quella creola, originaria del luogo, fatta dagli schiavi EDIZIONE GRATUITA Torniamo in Italia, e precisamente nel Sud, dove la calura impone d’estate una cucina particolarmente leggera. Le prossime quattro ricette, siciliane e non solo, sono indicate anche per il carcere, così da evitare il caldo insopportabile e da limitare i problemi di sicurezza che l’uso delle bombole per cucinare comporta. Ne sa qualcosa il nostro compagno Nicola Zizzi, che si è ustionato cambiando una bombola ed è finito all’ospedale. Spaghetti “picchio pacchio” Gli spaghetti "picchio pacchio" sono un piatto facile e veloce oltre che estivo. Un primo leggero e tipicamente siciliano. Ingredienti per 4 persone: 200 gr. di pomodorini, 3 spicchi di aglio, olio extra vergine, basilico, sale, parmigiano grattugiato. Tagliare il pomodorino in quattro pezzi, metterli in un contenitore con dell'aglio schiacciato crudo, una bella manciata di basilico tritato, dell'olio extra vergine, sale e parmigiano reggiano a piacere. Schiacciare tutto con le mani e lasciare qualche ora a riposare. Cuocere gli spaghetti, scolare e unire al condimento aggiungendo alla fine solo un po' d'olio sul piatto e una foglia di basilico. Penne alla contadina Le pennette alla contadina sono un piatto molto gustoso per chi ama quel sapore un po' amarognolo della rucola fresca, anche questo estivo e leggero. Ingredienti per 4 persone: 50 gr. di basilico fresco, 30 gr. di rucola fresca, 3 spicchi di aglio, del pecorino sardo, olio extra vergine. Mettere tutti gli ingredienti in un contenitore e con un pezzo di legno pestare tutto con lo stesso procedimento del pesto. Infatti si tratta di una sorta di pesto con la rucola! Far cuocere la pasta, scolare e unire tutto. Aggiungere nel piatto del formaggio grattugiato. Torta di riso Piatto che va servito freddo, è leggero e nutriente. Ingredienti per 6 persone: 500 gr. di riso, 150 gr. di tonno in olio di oliva, maionese possibilmente fresca, 4 uova sode, 3 pomodori da insalata freschi, basilico, cetriolini sotto aceto, sale e pepe nero. Far cuocere il riso, scolare e lasciare raffreddare, una volta freddo aggiungere il tonno, la maionese e i cetriolini; in una teglia rotonda si fa prendere la forma della torta, versare il primo strato, schiacciare per compattarla e mettere su il pomodoro a fettine e l'uovo sodo a fettine, fare altri due strati così e nell'ultimo adornare bene i pomodori, con uova e foglioline di basilico fresco, mettere la torta in frigo per un paio d’ore e servire in porzioni triangolari. Platessa alla marinara Piatto semplice, gustoso e leggero. Ingredienti per 4 persone: 400 gr. di platessa, 200 gr. di pomodorini, cipolla, aglio, prezzemolo, olive nere, peperoncino fresco, origano, sale e una spruzzata di vino bianco. In un tegame far rosolare con un po' di olio il peperoncino fresco con la cipolla tagliata sottile, aggiungere i filetti di platessa e lasciare rosolare ancora per pochi minuti, spruzzare il vino, aspettare che evapori, aggiungere i pomodorini tagliati a pezzetti, delle olive nere, una manciata di prezzemolo tritato con uno spicchio d'aglio e una spolverata di origano profumato, aggiungere il sale, coprire tutto con un coperchio e lasciare cuocere per 10 minuti a fuoco lento, spegnere e lasciare riposare 10 minuti prima di servire. Una volta sul piatto aggiungere solo un filo di olio extravergine. Buon appetito da Pippo Castiglia Empanadas Con 4.329 chilometri di lunghezza, il Cile è il paese più stretto e lungo del mondo. L’enorme estensione fa sì che in Cile siano presenti quasi tutte le varietà climatiche. Nel nord c’è il deserto più arido del mondo, l’Atacama, dove per anni interi non ha mai piovuto ma dove da settembre a dicembre, ad anni alterni, avviene il fenomeno naturale del "desierto florido", il deserto che fiorisce, uno spettacolo straordinario per i naturalisti, in cui oltre 200 tra piante e fiori fioriscono simultaneamente. Le empanadas sono un piatto molto popolare in centro e sud America. In Cile sono sulle tavole dei ricchi e dei poveri. Si mangiano sempre, ma specialmente il 18 settembre, festa nazionale che celebra la "cacciata" degli spagnoli e l'indipendenza del Paese (avvenuta nel 1810). In quell'occasione in Cile, ma soprattutto a Santiago, la capitale, dove sono nato, la gente si ritrova per strada e sgranocchia le empanadas, accompagnandole con del buon vino (i vini cileni sono noti nel mondo per la loro qualità, specie i rossi), bevuti nei tradizionali "cachos", che sono corna di toro (o di bue?) usati come bicchieri. Que viva el Chile! Gli ingredienti per 4 persone sono: 1 kg di carne picada (carne tritata), 10 cebollas (cipolle), 8 huevos (uova), aceitunas (olive), harina (farina), mantequilla (burro), sal (sale, quanto basta), uva pasas (uva passa). Non vi preoccupate del fatto che è difficile reperire dell'uva passa in carcere; io ho avuto l'idea di prenderla dalla confezione di Kellog's "nostrani", che si chiamano Fitness nella spesa del mercoledì. Tagliate le cipolle a quadretti. Friggete per 15 minuti; poi aggiungete un po' d'acqua, aggiungete la carne e cuocete per altri 15 minuti, col coperchio, a fuoco lento. Lasciate raffreddare per 3 o 4 ore. Fate bollire le uova finché non sono sode. Per l'impasto: mettete 1 kg. di farina in un contenitore grande con un cucchiaio di sale e del burro (1/4 di una confezione che vendono alla spesa, cioè 1/4 di 250 gr.). Fate sciogliere il burro (non friggetelo), poi amalgamate fino ad avere un impasto uguale al pane, cioé compatto, poi fate delle rondelle come per la pizza però di 15 cm. di diametro. Scolate la carne come la pasta (nel frattempo la carne avrà fatto un po' di "acqua"); tagliate ogni uovo in 8 pezzi. In ogni rondella mettete un cucchiaio o uno e mezzo di carne, un pezzo di uovo, un'oliva e due chicchi di uva passa (nella ricetta originale se ne mettono di più, qui a San Vittore, ovviamente, due o tre sono il massimo). Buon appetito da Josè Diaz