FEDRA. AN IMPRESSION
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FEDRA. AN IMPRESSION
Una riflessione ancora aperta Il mito di Fedra è uno dei temi che più spesso tornano e ritornano, proprio perché ha il potere di ispirare una grande varietà di progetti artistici. La relazione tra Dio e l’essere mortale, tra il destino e la capacità umane di resistere alle ostilità soprannaturali, la tensione a creare la propria vita ed essere responsabili delle proprie azioni, sono problematiche attuali, fondamentali tanto per i pensatori antichi quanto per i moderni. Quanto l’uomo è capace di controllare e dominare le emozioni e le azioni? E, in generale, quanto ne vale la pena? È meglio vivere una vita di compromessi o è più nobile e giusto morire con la coscienza pulita? Lo stesso Jean Racine, nell’introduzione alla sua opera, afferma di fare riferimento alle opere di Euripide, Seneca, Virgilio, Aristotele e Plutarco. Descrivendo il carattere di Fedra, ritiene che le sue azioni non siano assolutamente criminali, per quanto lei non sia certo del tutto priva di colpa. Fedra è un testo eccellente, con profondi monologhi filosofici e dialoghi vividi che danno l’opportunità agli attori di affrontare un lavoro interessante, risultato di un’analisi personale, capace di plasmare ruoli e personaggi e sviluppare l’interpretazione e le capacità verbali di chi è in scena. Come opera in sé, Fedra. An Impression, più che domande dirette, aprirà al pubblico questioni su cui riflettere. tauraS cizas 65° Ciclo di Spettacoli Classici al Teatro Olimpico di Vicenza diretto da Eimuntas Nekrosius 21, 22, 23, 24 e 25 settembre ore 21 PARADISO dal Paradiso di Dante Alighieri regia di Eimuntas Nekrosius 29 settembre ore 21 1 ottobre ore 10 LA STORIA DI ANTIGONE riscrittura di Ali Smith dalla tragedia di Sofocle regia di Roberto Tarasco 6 e 7 ottobre ore 21 MEDEA da Euripide testo e regia di Emma Dante 12 e 13 ottobre ore 21 FEDRA. AN IMPRESSION di Jean Racine un progetto di Tauras Cizas 20 e 21 ottobre ore 21 LETTERE A LUCILIO di Seneca Serate di restituzione del Laboratorio Teatrale con attori italiani di cinema e televisione a cura di Eimuntas Nekrosius 26 e 27 ottobre ore 21 CALIGULA di Albert Camus regia di Eimuntas Nekrosius riallestimento per il Teatro Olimpico di Vicenza FEDRA. AN IMPRESSION SINOSSI 12 13 OTTOBRE 2012 Ore 21.00 FEDRA. AN IMPRESSION di Jean-Baptiste Racine un progetto di Tauras Cizas con il supporto di Eimuntas Nekrosius personaggi e interpreti Fedra Enone Teseo Ippolito Diletta Acquaviva Anna Bellato Gaetano Bruno Alessandro Marini coproduzione 65° Ciclo di Spettacoli Classici e Aldo Miguel Grompone, Roma La scena è a Trezene, vicino ad Argo, nel Peloponneso. Il re Teseo manca da tempo, inghiottito nell’estrema avventura di scendere all’Ade. Intanto Fedra, la regina, si strugge per un male oscuro e brama la morte; solo dopo molte insistenze l’ancella Enone riesce a strapparle la ragione di tanta sofferenza: da molti anni lotta inutilmente contro la passione divorante che nutre per il figliastro Ippolito; l’ha perfino osteggiato pubblicamente pur di non vederlo, ma ormai è allo stremo delle forze. Arriva intanto la notizia che Teseo è morto; c’è grande incertezza su chi debba succedergli, se Ippolito, che però è figlio di una donna non greca, o il figlio minorenne di Fedra. La regina, incoraggiata da Enone, affronta Ippolito e gli rivela la passione che cova in segreto per lui. Ippolito oscilla tra rossore e indignazione, quasi fa finta di avere frainteso; Fedra capisce di non avere speranze e gli sottrae la spada, vagheggiando il suicidio. Nel frattempo la morte di Teseo si rivela una voce falsa; il re torna, e rimane perplesso dall’imbarazzo di Fedra. Per scusarla, Enone si inventa che la regina si sentirebbe disonorata perché Ippolito avrebbe tentato, inutilmente, di violentarla. Il re crede alla menzogna, anche perché Ippolito, pur protestando la sua innocenza, si rifiuta di dire la verità per un sentimento di vergogna e di rispetto verso il padre. Teseo invoca la punizione degli dei sul figlio e lo caccia dalla città. Fedra, dilaniata tra il desiderio di vendetta per l’amore respinto e il senso di colpa per l’ingiusta pena di Ippolito, si pente di avere avallato le bugie di Enone e la caccia. Intanto in Teseo si fa strada il dubbio quando apprende che Enone si è uccisa e Fedra agogna la morte. Ippolito racconta la propria morte: assalito da un mostro spaventoso uscito dal mare, il giovane si è difeso eroicamente, ma è stato trascinato e straziato dai suoi cavalli terrorizzati, fino a ridurlo in fin di vita. Teseo è travolto dai rimorsi e dal dolore. Fedra gli rivela che le accuse contro Ippolito erano false, mentre il veleno che ha ingerito comincia a fare effetto. La regina muore e il re in lacrime adotta Aricia come figlia, accogliendo così l’estremo desiderio di Ippolito.