Mensile gratuito della Pro-Loco di Cese dei Marsi Anno XI Numero

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Mensile gratuito della Pro-Loco di Cese dei Marsi Anno XI Numero
Mensile gratuito della Pro-Loco di Cese dei Marsi
Anno XI Numero 124 – 25 settembre2016
PADRE DOMENICO DA CESE, SERVO DI DIO
di Manuela e Vincenzo Cipollone
Un pomeriggio dedicato a padre Domenico da Cese,
quello di sabato scorso, 17 settembre, a Manoppello. Una
data non casuale: il 17 settembre del 1978, giorno in cui
l’Ordine francescano celebra la festa delle stimmate di san
Francesco, padre Domenico moriva a Torino.
Proclamato “Servo di Dio”, primo passo, una sorta di
“via libera” a proseguire l’iter che porta alla beatificazione
prima e alla (eventuale) santificazione poi, il frate
cappuccino nato a Cese e morto a Torino è stato ricordato
durante una celebrazione promossa dai confratelli che
intendono “mettere in luce con obiettività e fedeltà i suoi
profili e i doni di grazia ricevuti da Dio”, come scrive padre
Eugenio Vittorio Di Giamberardino in un libro in cui
ripercorre la vita di padre Domenico.
Il pomeriggio a Manoppello – cui hanno partecipato anche
alcune persone di Cese, familiari e non solo – è iniziato con
la proiezione di un breve video “Padre Domenico da Cese
– il padre Pio d’Abruzzo” disponibile anche su internet,
insieme a tanti altri filmati, alcuni dei quali di tv straniere.
Nel filmato vengono raccolte testimonianze di confratelli
che hanno vissuto con lui in diversi conventi d’Abruzzo, e
della Marsica in particolare, suore e laici: tutti sottolineano
soprattutto
la
sua
disponibilità
all’ascolto,
Padre Domenico nell’immagine
all’incoraggiamento delle persone che a lui si rivolgevano e
riproposta dai confratelli a Manoppello.
per cui trovava sempre tempo. Preghiera e disponibilità alla
confessione i tratti salienti della sua vita spirituale.
Tanti i suoi devoti in Italia, ma anche all’estero: recente la traduzione in portoghese di un
volume su padre Domenico destinato al Brasile perché, ha spiegato il guardiano del convento
di Manoppello, la sua devozione è arrivata fin lì.
Nel filmato anche lo stralcio del video che riprende padre Domenico al funerale di padre Pio
nelle stesse ore in cui – come testimoniato da un suo amico che passò tutta la giornata con
lui – il frate era a Manoppello; e ancora: le parole del frate oggi santo (Padre Pio: “perché
venite fin qui, se avete padre Domenico da Cese?”) e diverse altre testimonianze. Tante altre
ne servono per proseguire la causa di beatificazione, così come la prova di miracoli iscrivibili
alla sua intercessione.
Alla proiezione del video è seguita la celebrazione della Santa Messa officiata da Monsignor
Emidio Cipollone, che già nel convegno organizzato a Cese nel dicembre del 2013, ebbe a
dire: “la capacità di prevedere il futuro, la bilocazione, le stimmate e quant’altro potrebbero
non appartenerci; ma la fedeltà alla vocazione, la costanza nella preghiera, l’essenzialità dello
stile di vita, la disponibilità al sacrificio, la presenza continua dinanzi al Signore
contemplandone il volto, l’importanza e il valore che dava al sacramento della Penitenza e
dell’Eucaristia, l’accoglienza delle persone e la vicinanza ai malati pur condita dalla rudezza
del carattere… tutto questo ci riguarda e lo dobbiamo custodire e curare nella nostra vita”.
Come scrivemmo già in uno dei primi numeri di quest’anno della Voce, da tempo a
Manoppello pensano al trasferimento della salma del frate dalle Cese alla cittadina che ospita
il Volto Santo, cosa che darebbe alla sua figura più visibilità e contribuirebbe alla
valorizzazione del culto dei fedeli, importante anche per il cammino verso la beatificazione.
Essenziali, invece, sono le testimonianze: chi ha qualcosa di rilevante da riferire può recarsi
in sagrestia e compilare il modulo preparato da padre Eugenio di Giamberardino che ha
l’incarico di raccoglierli tutti.
Qui sono ancora disponibili alcune copie del volumetto sulla vita di padre Domenico.
SANTA BARBARA: UN POMERIGGIO SPECIALE
Poche parole e qualche foto – la prima di Alfredo, le altre di Michele – per chi non l’avesse ancora
viste online, per raccontare un pomeriggio in montagna. In trenta abbiamo risposto all’invito
dell’associazione Mapuche: passeggiata a Santa Barbara, sulle tracce del passato – la cisterna, le
tracce delle antiche fortificazioni – con un tempo così così (ma tanto lo refacemo), e una compagnia
sempre di livello. Aperitivo in quota e, fiaccole in mano, una recalata spettacolare.
Fari sui piani palentini
Allo ‘i
Adele sta in piedi
Tree of light
Lo reveniì
2
Foto ricordo sotto la croce illuminata
(Lo)Renzo Cipollone
CIÒ CHE VORREMMO FARE NEL MESE DI OTTOBRE 2016 ED OLTRE
(calendario delle attività)
Ricomincia il CAMMINO DI CATECHESI in preparazione alla Prima Comunione e al
Sacramento della Cresima - Confermazione.
VENERDì 7 OTTOBRE ALLE 18,30
FESTA DI ACCOGLIENZA
Sono invitati a partecipare tutti i bambini ed i ragazzi in età scolare.
In particolare ci si rivolge ai genitori perché invoglino i figli ad essere presenti.
APPUNTAMENTI DELL’AZIONE CATTOLICA
Ricominciano gli incontri dei gruppi di Azione Cattolica!
- Sabato 8 ottobre 1° incontro per i giovani (dai 18 ai 25 anni) con Arianna.
- Entro ottobre (la data precisa del 1° incontro sarà comunicata durante le prossime
celebrazioni domenicali), dopo la messa delle 11,00 bambini e ragazzi (dai 5 ai 14
anni) daranno il via, con Naomi e Laura, al nuovo cammino di ACR….CIRCOndati di
GIOIA!!
- Anche gli adulti cominceranno a breve il loro percorso con Rosina e Vincenzo.
Informazioni più precise per giorno ed orario saranno comunicate nel prossimo
periodo.
29 OTTOBRE – Sabato – 18,45 CONFRATERNITA DELLA SANTISSIMA TRINITÀ
Incontro mensile di Preghiera e Formazione con Don Valentino.
L’invito a partecipare è rivolto, oltre che ai confratelli, a tutta la comunità parrocchiale.
Sono aperte le iscrizioni alla Confraternita.
Il Cammino che la Confraternita propone, oltre che per i suo valore intrinseco, può
essere vissuto come continuazione e preparazione del Pellegrinaggio annuale al
Santuario di Vallepietra.
AUGURI A ….
SALVO ERRORI OD OMISSIONI E SEMPRE “SE DIO VUOLE”
Elisa e Andrea sposi a settembre! Alla nostra presidente e al suo first man, un augurio speciale
dalla Voce: Buona vita!
Marco ed Eleonora per il loro matrimonio!
Benvenuta a Maya e auguri a Mirko, Marianna e Karel!
Quirino e Giacinta che hanno festeggiato i primi 25 anni di matrimonio.
FESTA DEL SOCIO, MA QUANTI SIAMO?
Non credevamo fosse possibile e invece siamo aumentati ancora. Lo scorso agosto - nonostante la
brezza marina che ha rinfrescato l’aria quel tanto da farci spostare tavoli e panche in un tempo da
record (no vento che te sse porteva) – circa 180 soci della Pro Loco hanno rinnovato la loro
adesione all’associazione.
Come ogni anno, la Presidente e il Consiglio tutto vi ringraziano per la vostra fiducia e per la
presenza alle diverse attività che la Pro Loco promuove mese per mese.
A chi avesse perso la Festa del Socio ricordiamo infine che è possibile aderire tutto l’anno: vi
aspettiamo!
L’EMERGENZA NON È FINITA: ANDIAMO A DONARE!
di Eugenio Cipollone
Nei giorni appena successivi al terremoto del 24 agosto, le donazioni di
sangue sono state fortunatamente molto numerose. Frutto questo della
prontezza dei donatori abituali, ma anche della disponibilità dei volontari
occasionali che, sull’orlo dell’emotività, hanno compiuto il bellissimo gesto.
Una dottoressa del Centro Trasfusionale di Avezzano mi ha espresso la sua soddisfazione soprattutto
per i neo donatori, non nascondendomi, allo stesso tempo, il timore che rimangano atti isolati e
contingenti. Mi faceva infatti notare che l’emergenza non si esaurisce mai appena dopo i primi giorni
dal sisma, ma che anche nei seguenti 3-4 mesi ci sarà comunque molto bisogno di sangue, sia per
gli interventi già previsti (magari per chi ne ha già subito altri) che per chi, a causa di fattori
psicologici, subisce ricadute anche fisiche, che implicano operazioni chirurgiche.
L’appello quindi per chi ancora non è andato a donare, o per coloro che l’hanno fatto per la prima
volta dopo il tragico evento, è quello di considerare l’eventualità di donare il proprio sangue anche
negli ultimi mesi di questo 2016.
3
CANTINIERI,
PRONTI?
SIETE
Si
avvicina
l’undicesima
edizione di “Fornacelle e
cantinelle acCese”, uno degli
appuntamenti da noi più amati.
Per prepararlo a dovere la Pro
Loco invita tutti i cantinieri –
vecchi e nuovi – all’incontro
organizzativo in programma il
prossimo
8 OTTOBRE ALLE 17.00
nella sede dell’ex Asilo.
La partecipazione a questo
incontro è molto importante:
ciascuno dovrà indicare cosa
cucinerà e dove lo servirà.
Dunque TUTTE le cantine
dovranno essere presenti con
un referente o un delegato.
Discuteremo come sempre di
come organizzare tutto al
meglio, per fare in modo che
anche nel 2016 quella delle
Cantine sia una serata davvero
speciale per tutti.
Vi aspettiamo!
GS CESE: SI RIPARTE!
di Eugenio Cipollone
Il campionato di 2^ categoria 2016-17 partirà
ufficialmente Domenica 2 ottobre. Il Gs Cese è
stato inserito nel girone B, quello delle Marsicane,
insieme ad Atletico Civitella Roveto, Castronovo,
Collarmele, Deportivo Luco, Federlibertas Bugnara,
Marruvium, Ortigia, Pro Celano, San Giuseppe di
Caruscino, Villalonga.
Le Società saranno quindi undici, e ci sarà di
conseguenza un turno di riposo per ciascuna di
esse, sia all’andata che al ritorno.
Per quanto riguarda la nostra squadra, nella prima
giornata ospiteremo l’Atletico Civitella, per poi
affrontare il turno di riposo nella seconda. Le prime
impressioni sui componenti della rosa sono più che
positive.
Le amichevoli disputate finora hanno infatti dato risultati molto buoni, sia per quanto
riguarda l’aspetto tecnico che quello della preparazione atletica. Come anticipato nel
numero scorso, numerosi sono stati i ritorni tra le fila gialloverdi, e tutti di ottima
qualità.
I presupposti per una stagione più che soddisfacente non mancano, neanche lato
panchina, dove mister Massimiliano sta avendo il valido supporto di Primo, altro ex di
vecchia data.
Appuntamento perciò all’Ara tra sette giorni, pronti a sostenere i ragazzi che ci
regaleranno bei momenti di socializzazione e divertimento.
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Cristina Cipollone
UN LIBRO AL MESE
“Medicina per l’anima”.
(Iscrizione sopra la porta della Biblioteca di Tebe)
Peppino Impastato e i suoi compagni: "RADIO AUT" con la prefazione di Erri De Luca
Di Peppino Impastato abbiamo sentito parlare tutti. Canzoni e
serie televisive ce lo hanno fatto conoscere bene. Era un
giovane siciliano intraprendente, un grande attivista politico,
famoso per le sue denunce all'attività della mafia. Aveva
scelto di essere trafficante, a suo modo, di pensieri e idee
stranamente diverse da quello che era l'ambiente e il contesto
che quotidianamente era costretto a vivere e a subire perché
nato in una famiglia di mafiosi.
Il libro che vi propongo in questo numero non è la sua storia,
ma è la raccolta delle attività della radio da lui fondata,
RADIO AUT appunto, dalla quale urlava le sue denuncie
contro la mafia.
Questo piccolo opuscolo di 174 pagine uscì nel 2008 con
Liberazione ad esatti 30 anni dalla morte, per mano mafiosa,
di Peppino Impastato. Io lo comprai dopo essermi imbattuta,
davvero casualmente, nella pubblicità dell'imminente uscita.
Attraverso i microfoni di “Radio Aut”, radio libera fondata nel
1977 insieme ad un gruppo di giovani militanti della sinistra rivoluzionaria, Peppino denuncia
senza riserve il potere mafioso, attacca il capomafia Gaetano Badalamenti, i cui affari ed i
cui traffici sono possibili grazie alle collusioni e alle complicità della politica e dei partiti
locali. Senza paura vengono diffuse radiofonicamente le trame del potere politico-mafioso,
conducendo una satira feroce e senza riserve nei confronti dei notabili più in vista del
periodo.
Qui si ripercorre, con documenti e racconti, l’opera di controinformazione di Peppino
Impastato e dei suoi compagni di Radio Aut, focalizzando l’attenzione sui notiziari della radio
nel periodo di maggiore attività e impegno della redazione (dall’agosto ’77 al febbraio ’78).
Si definiva il giornale di "controinformazione" e cioè di divulgazione di tutte quelle notizie
taciute o deviate date dalla stampa istituzionale.
Come finì per Impastato a causa della sua attività contro la mafia lo sappiamo tutti.
Nel 1978, poco più che trentenne, decise di candidarsi con Democrazia Proletaria alle
elezioni comunali di Cinisi.
Dopo qualche giorno dalla scelta, ad ormai una settimana di distanza dalle votazioni,
Peppino venne assassinato: uscì dalla sede di Radio Aut in serata. Prese la litoranea e si
avviò verso Cinisi. Lungo la strada venne bloccato da due o tre persone, condotto di forza
nei pressi di un casolare, massacrato e torturato e successivamente posto tra i binari con
una carica di tritolo sotto le spalle.
Ucciso due volte Peppino era ormai quasi irriconoscibile.
Il giorno dopo, stesso giorno del ritrovamento del corpo di Aldo Moro, i pochi giornali che
riportarono la notizia del caso Impastato, parlarono di un ragazzetto, brigatista, che durante
un tentativo di sabotaggio per mezzo di tritolo della linea ferroviaria era cascato male
finendo per rimanere egli stesso ucciso. Nessuno parlò di assassini o anche solamente di
assassinio, quello che era accaduto era un incidente che ha addirittura scongiurato un
attacco brigatista.
A lungo gli inquirenti si rifiutarono di vagliare e verificare la pista mafiosa.
Solo grazie all’attività dei compagni di Peppino, di mamma Felicia (come abbiamo visto di
recente in una serie televisiva), del fratello Giovanni e del Centro siciliano di
documentazione viene individuata la matrice mafiosa del delitto e sulla base della
documentazione raccolta e delle denunce presentate viene riaperta l’inchiesta giudiziaria che
ha portato al processo contro Palazzolo e Badalamenti, conclusosi nel 2001 con la condanna
dei due imputati.
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CESE PER I TERREMOTATI
di Mirko Cipollone
Dopo i tristi eventi del terremoto che ha colpito
Accumoli, Amatrice e gli altri piccoli paesini
del reatino è tornata in funzione la macchina dei
soccorsi e del volontariato.
Anche noi a Cese ci siamo mossi immediatamente
e abbiamo indetto una raccolta materiale da
destinare proprio a le persone colpite dal sisma.
Un rapido coordinamento tra le associazioni
del paese ha stabilito come punto di raccolta l’ex
asilo di Cese e, come sempre, il paese ha risposto
alla grande ad un appello così importante:
nell’arco di poche ore la grande sala dell’asilo era
strapiena di materiale.
È stato raccolto un po’ di tutto: alimenti, pannolini, pannoloni, coperte, vestiti per uomini
donne e bambini, giocattoli, cibo per animali, scarpe e poi ci sono state famiglie che hanno
preferito donare denaro con il quale è stato comprato altro.
La raccolta sarebbe dovuta proseguire fino a
tarda serata ma, una consultazione con il sempre
disponibile
Bruno,
a
cui
va
il
nostro
ringraziamento, ci ha poi fatto prendere la
decisione di sospendere le donazioni verso le 18
considerando che il camion che avevamo a
disposizione era completamente pieno.
Il giorno seguente siamo partiti in 8 per Rieti
dove avevamo un contatto diretto di un ragazzo
che aveva realizzato un punto raccolta. Lì
abbiamo scaricato il furgone: i ragazzi volontari
del posto hanno smistato il materiale separandolo
a seconda del genere. Una volta smistato, il
materiale è stato caricato da altri piccoli furgoni
che andavano direttamente nei centri colpiti dal
sisma.
Nella confusione ho incontrato anche un vecchio amico che mi raccontava che del suo paesino
(Illica) non è rimasto assolutamente nulla e le ferite sul suo volto davano un tono ancora più
drammatico alla storia. Lui era lì per caricare pannolini per bambini.
Non siamo rimasti molto nella piazza di Rieti perché eravamo da intralcio agli altri camion
pronti a scaricare e caricare ma abbiamo lasciato i nostri contatti rendendoci disponibili a
qualsiasi tipo di aiuto.
Ringraziandovi di nuovo per tutto quello che avete fatto e donato, vi preannunciamo che presto
forse avremmo di nuovo bisogno del vostro aiuto e generosità perché proprio con il ragazzo di
Illica ci siamo risentiti pochi giorni fa e gli abbiamo rinnovato la disponibilità per donazioni o
aiuti materiali. Lui ha preso sul serio la nostra proposta e allora a breve faremo un incontro con
un’associazione del posto per vedere in che maniera coordinarci.
Non abbiamo visto direttamente le zone
colpite dal sisma e forse non abbiamo fatto
molto, ma vi posso assicurare che la nostra
soddisfazione è stata quella di aver portato
l’amore di un piccolo paesino dal cuore
grande tra quella gente che ora, prima di
tutto, ha bisogno di supporto morale.
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LA MAGREZZA COSTITUZIONALE
di Silvia D’Innocenzo e Alberta Di Michele
Si dice che gli atleti prima devono scegliersi i genitori e poi scegliere di fare gli atleti; lo stesso vale anche
per le persone magre che vogliono aumentare di peso!
Come avrete capito dal titolo, in questo articolo parleremo della magrezza costituzionale e di come
gestirla a tavola e sotto il profilo dell’attività fisica. Non faremo riferimento a stati patologici legati a
disturbi del comportamento alimentare o a presenza di altri tipi di patologie, ma ci riferiremo solo alle
persone che nascono magre, quelle che sono geneticamente predisposte ad esserlo.
Partiamo chiarendo che, quando tra le cause della magrezza c’è la genetica, non si
possono compiere miracoli! Tuttavia, aumentare il tono muscolare e avere una vita
attiva è importante per questi soggetti come per altri.
La magrezza potrebbe essere considerata un vantaggio da un punto di vista
esclusivamente estetico, eppure per alcune persone rappresenta un problema pari
a quello del sovrappeso per altre.
Infatti, questi soggetti riescono difficilmente a mettere su peso e vivono nel costante tentativo di
aumentare la propria massa. Spesso si nutrono di pasti molto variegati ed abbondanti pensando che possa
aiutare nel raggiungere l’obiettivo; altrettanto spesso evitano di fare attività fisica per non ridurre
oltremodo le proprie riserve adipose. Nulla di più sbagliato!
I principi di sana alimentazione e corretto stile di vita, comprensivo di un adeguato livello di attività fisica,
devono far parte della vita di ognuno poiché preventivi di importanti patologie.
A tavola, quindi, andranno aumentate le porzioni di nutrienti utili all’organismo per costruire una giusta
massa muscolare ed un’adeguata riserva adiposa: più carboidrati complessi (pane, pasta, patate),
proteine animali nella giusta quantità (stabilita sulla base del peso corporeo ideale) e lipidi di origine
rigorosamente vegetale. È sbagliato, invece, riempirsi di dolciumi e schifezze varie poiché questi cibi sono,
in quantità eccessiva, dannosi per la salute dell’organismo che continuerà ad essere magro, ma anche
affaticato da un’alimentazione troppo ricca di sostanze fondamentalmente inutili.
Chiaramente chi è magro di natura potrà concedersi porzioni più abbondanti, ma sempre rispettando una
giusta composizione in nutrienti: 55-60 % di carboidrati, 10-15 % di proteine, 30 % di lipidi. I pasti
dovranno essere frequenti: non va saltata la colazione che dovrà essere abbondante e gli spuntini (anche
più di 2 al giorno) dovranno colmare il “vuoto” tra un pasto e l’altro per evitare di arrivare all’ora del
pranzo e della cena troppo affamati. Pranzo e cena dovranno essere completi di tutti i nutrienti, ma di
semplice confezionamento e ben masticati per facilitare i processi digestivi e di assimilazione successivi.
Uno spuntino serale potrà essere utile per chi è solito andare a letto tardi, non dimenticando la buona
regola del mangiare almeno 2 ore prima di coricarsi.
Gli alimenti dovranno essere freschi e di buona qualità: un cibo conservato a lungo o acquistato con tanto
anticipo arriverà sulla tavola povero di vitamine e di nutrienti utili all’organismo. Quindi, è bene fare la
spesa di frequente, almeno per cibi quali frutta e verdura che apportano alla nostra alimentazione
sostanze utili, ma tendenzialmente poco stabili e quindi soggette a deperimento.
Le buone regole seguite a tavola servono all’organismo per funzionare bene e per rispondere al meglio agli
stimoli a cui lo sottoponiamo dando ad esso i giusti substrati anche per favorire un aumento di massa
muscolare.
Nel parlare di allenamento, ricordiamo però che c’è una differenza sostanziale tra una persona magra di
costituzione e una persona magra perchè allenata.
Infatti, la persona magra che non ha mai praticato attività deve rispettare una giusta tempistica di
allenamento poiché il fisico non è abituato a fare attività (come non lo è quello di una persona in
sovrappeso, per intenderci). Quindi, per questi soggetti sono importanti, in generale, i principi base
dell’allenamento e cioè il principio del sovraccarico, che si basa sull’aumento progressivo dei carichi, ma
soprattutto il principio della specificità.
Quest’ultimo si riferisce al fatto che l’allenamento induce modificazioni metaboliche e fisiologiche
specificatamente connesse al tipo di sovraccarico imposto e quindi nel nostro caso, in cui l’obiettivo
principale è L’AUMENTO DELLA MASSA MUSCOLARE, bisogna seguire un allenamento specifico per
raggiungere l’obiettivo (correndo, camminando non stiamo facendo il nostro dovere!). Elemento
essenziale, come in tutti i tipi di allenamento è LA COSTANZA! Per raggiungere i primi risultati riguardanti
la massa, ci vorranno dai due ai quattro mesi (in base alle condizioni fisiche che variano da soggetto a
soggetto).
Senza andare troppo nello specifico: NON DIMENTICHIAMO DI ALLENARE NESSUN DISTRETTO
CORPOREO E QUINDI PETTO-BICIPITI-DORSO-TRICIPITI-GAMBE-SPALLE. PER OGNI DISTRETTO TRE
SERIE DA CINQUE-OTTO RIPETIZIONI CON RECUPERI BREVI (DA 1 A 2 MINUTI).
Per capire il carico iniziale dell’allenamento usiamo il metodo più semplice: la tecnica del sollevamento del
massimo peso in una sola ripetizione (1-RM), una volta determinato il massimo peso che riesco ad alzare,
lavoro con un carico pari 75-80% della forza massima!
In alternativa ai soliti macchinari isotonici, si possono svolgere attività come il Circuit training (specifico
per forza, potenza, resistenza) o l’Urban training (per i più allenati, volto principalmente alla
tonificazione).
All’inizio e alla fine di ogni seduta è bene fare esercizi aerobici, per ripristinare il flusso sanguigno, come
cyclette e tapis-roulant.
7
Dal numero scorso…
Franco
Marco
Articoli e rubriche curati da Cristina, Eugenio, Francesco, Lorenzo, Manuela, Mirko e Vincenzo Cipollone; Silvia D’Innocenzo; Alberta
Di Michele.
Grazie a Maria Rita, Adele Alfredo e Michele per le foto ed ai “consulenti” per il prezioso supporto.
Per informazioni, proposte, commenti e suggerimenti scrivete a: Redazione “La Voce delle Cese”,
Pro Loco Cese dei Marsi, Via C.Cattaneo 2, 67050 Cese di Avezzano (AQ) oppure a: [email protected] .
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