ESERCIZI 1. Corso Prof. Fabio Podest`a 1] Data la funzione f : {x
Transcript
ESERCIZI 1. Corso Prof. Fabio Podest`a 1] Data la funzione f : {x
ESERCIZI 1. Corso Prof. Fabio Podestà √ 1] Data la funzione f : {x ∈ R; x ≥ 0} → R data da f (x) = x − x, determinare la sua immagine e dimostrare che non e’ iniettiva. Trovare poi un sottoinsieme A del dominio di f in modo che la restrizione di f ad A sia iniettiva. 2] Dire quale delle seguenti affermazioni e’ vera (giustificando la scelta!!): a) ogni applicazione f : N → N che sia iniettiva e’ anche surgettiva; b) ogni applicazione f : N → N che sia surgettiva e’ anche iniettiva; c) ogni applicazione f : {0, 1, ..., 100} → {0, 1, ..., 100} che sia iniettiva e’ anche surgettiva; d) ogni applicazione f : {0, 1, ..., 100} → {0, 1, ..., 99} che sia surgettiva e’ anche iniettiva 3] Trovare l’estremo superiore ed inferiore dell’insieme A = {x ∈ R; e dire se si tratta di massimo e minimo. x2 −|x| 1+x < 1} 4] Dato l’insieme A dell’esercizio precendente, trovare tutti i punti di accumulazione di A che non appartengono ad A. 5] Trovare tutti i punti di accumulazione del dominio D di definizione della √ | x−|x|| √ funzione f (x) = che non appartengano a D. 2 |x−1|·(2x +5x−3) √ 6] Trovare tutti i punti interni dell’insieme A = { −x4 ≤ 0} ∪ {x2 − 2|x| ≥ 5}. 7] Data la funzione f : R → R dove f (x) = x3 + ax + 1, con a parametro reale, individuare tutti i valori del parametro a in modo che la funzione sia iniettiva. 8] Usando la definzione di limite, verificare che limx→1 1 x+2 9] Usando il teorema dei due carabinieri, calcolare limx→0 = 1/3. sin x·cos x 1+tan2 x Risposte 1]Immagine e’ data da {y ≥ − 14 }, A puo’ essere scelto come A = {x ∈ √ R; x ≥ 1}; 2] (c); 3] sup = 1 + √2 (non max), inf = −∞ perche’ √ l’insieme √ non e’ limitato inferiormente; 4] x = 1+ 2, −1); 5] 12 , 1; 6] (−∞, −1− 6)∪(1+ 6, +∞), 7] a ≥ 0; 9] 0. Typeset by AMS-TEX 1 2 ESERCIZI SUI LIMITI Corso Prof. Fabio Podestà Calcolare i seguenti limiti x · sin(3x3 ) ; x→0 1 − cos(x2 ) (1) lim 1 √ (2) lim sin( ) · x; x→0 x √ 1 + x − (1 + x2 ) sin(2 · x2 ) · (1 − cos3 (x)) √ ; (4) lim (3) lim x→0 x→0 x2 x10 + x9 + x8 (1 − cos(3x))2 ex·sin x − cos(2x) (5) lim 2 ; (6) lim x→0 x→0 x · (1 − cos x) 1 − cos x p p p p (7) lim ( x2 + 1 − x) · x2 + 2; (8) lim ( x2 + 2 + x) · x2 + 1 x→+∞ (9) lim x→0 log(cos x) ; x · sin(2x) (11) lim (1 + sin x)1/x ; x→0 x→−∞ sin(π · x) (x − 1) cos x − cos(2x) (12) lim x→0 1 − cos x 2 x − sin2 x (14) lim 2 x→0 x + sin(x2 ) (10) lim x→1 x2 + sin2 x ; x→0 x2 + sin(x2 ) √ √ 1+x− 41−x sin3 (2x) (15) lim ; (16) lim x→0 x→0 x − x · cos2 (3x) x + x2 √ cos x − cos x (17) lim 2x x→0 e + 1 − 2ex (18) lim (x + 1) · log(x + 1) − x · log x − log(2x + 3) (13) lim x→+∞ Risposte: (1): 6; (2): 0; (3): 3; (4): −1/8; (5): 81/2; (6): 6; (7): 1/2; (8): 1; (9): −1/4; (10): −π; (11): e; (12): 3; (13): 1; (14): 0; (15): 3/4; (16): 8/9; (17): 1/4; (18): 1 − log 2 NOTA: Ricordare i limiti notevoli: limx→0 x limx→0 e x−1 = 1; limx→0 log(1+x) = 1. x sin x x = 1; limx→0 1−cos x x2 = 1/2; 3 ESERCIZI SULLA CONTINUITÀ E CALCOLO DELLE DERIVATE Corso Prof. Fabio Podestà sin x 1] Data la funzione f (x) = x·(x−π) , dire se f è continua nel suo dominio D. Esiste un modo per definire f anche in tutti i punti esterni al dominio in modo che risulti una funzione continua ovunque ? 2] Si consideri la funzione ( f (x) = 1− √ | cos(ax)| x2 2 x +a per x > 0, per x ≤ 0 Dire per quali valori di a ∈ R la funzione f è continua ovunque. 3] Data la funzione f (x) = x · log(1 + x) − 2 sin(x2 ), (a) provare che f (x) è negativa in un opportuno intorno del punto 0, tranne che per x = 0 (dove f vale 0) (Sugg.: Dividere la funzione per x2 e fare il limite per x → 0); (b) provare che esiste xo > 0 con f (xo ) = 0. 4]√Trovare il valore minimo della funzione f : [0, +∞) → R data da f (x) = x − x. (Sugg.: trovarne l’immagine.) 5] Di una funzione f : [−1, 1] → R si sa che è continua e che f (0) = 0, f (−1) = 3 f (1) = 2. L’equazione f (x) = 1 possiede allora almeno quante soluzioni ? 6] Dimostrare che tra tutti i rettangoli di area fissata 1, quelli di perimetro minimo sono i quadrati. 7] Sia data la funzione f (x) = √ √ 3 1+ax− 1+x x sin x−x x 0 per x > 0, per x < 0 per x = 0 Dire per quali valori di a ∈ R la funzione f è continua ovunque. 8] (a) Dire per quali valori del parametro reale α > 0 la funzione f (x) = |x|α · sin(x) è derivabile nel punto xo = 0 (si noti che è definita per x ∈ R). Cosa si può dire negli altri punti x ∈ R diversi da 0? (b) Data la funzione f (x) = x · sin(|x|α ) per x 6= 0 e f (0) = 0, dove α ∈ R, dire quando tale funzione è continua e quando è derivabile. 4 9] Calcolare le derivate delle seguenti funzioni: 2 x log x; logx x ; sinx x ; (sin x)2 · cos x; sin(x2 )/x; x · tan(2x); x2x ; (sin x)cos x ; x · ex − √ √ 2 x (e−x /x); x · 1 − x2 ; log x2 10] Sia f (x) = x2 · sin( x1 ) per x 6= 0 e f (0) = 0. Provare che f è derivabile ovunque, ma la funzione derivata f 0 (x) non è continua in x = 0. 11]* Sia f : R → R una funzione continua tale che limx→±∞ f (x) = 0. Provare che esiste almeno un punto di massimo o di minimo. Traccia: Se la funzione e’ identicamente nulla, non c’e’ nulla da dimostrare, nel senso che ogni punto sarà di massimo e di minimo. Sia allora xo ∈ R un punto con f (xo ) 6= 0 e supponiamo f (xo ) > 0. Chiamiamo A = f (xo ). (i) Provare che esiste a ∈ R, a > 0, tale che f (x) < A per ogni x > a e per ogni x < −a. (ii) La funzione nell’intervallo [−a, a] assume un valore massimo M (perche’ ?). Provare che f (x) ≤ M per ogni x ∈ R e quindi M è il valore massimo. Cosa succede se invece f (xo ) < 0 ? 12]* Usando le stesse idee usate nell’esercizio precedente, provare che se f : (0, 1) → R è una funzione continua tale che limx→0 f (x) = limx→1 f (x) = +∞, allora esiste un punto c ∈ (0, 1) tale che f (c) sia il valore minimo di f .Trovare 1 quindi il valore minimo della funzione f (x) = x(1−x) per x ∈ (0, 1) (se ne trovi l’immagine) Risposte. 1] Si; f (0) = f (π) = − π1 ; 2] a = 0, 4; 3] Si ha limx→0 fx(x) = 2 1 − 2 = −1 e quindi per il teorema di permanenza del segno esiste un intorno I di xo = 0 tale che per ogni x ∈ I, x > −1 e x 6= 0 si abbia fx(x) < 0, ovvero 2 2 f (x) < 0. Poiche’ poi limx→+∞ f (x) = limx→+∞ x · (log(1 + x) − 2 sin(x x ) = +∞, esiste almeno un punto dove f (x) > 0 e quindi il teorema degli zeri si applica; 4] L’immagine di f è data da {y ∈ R; y ≥ −1/4} e quindi il valore minimo è −1/4; 5] Ne possiede almeno due ; infatti basta applicare il teorema degli zeri alla funzione g(x) = f (x) − 1; 6] Se x, y sono i lati del rettangolo si ha x · y = 1 e il semiperimetro e’ dato da f (x) = x + 1/x. Posto z = x + 1/x (z è positivo!) si √ z± z 2 −4 ricava che x = e se z ≥ 2, allora y ∈ Im(f ). Quindi il valore minimo 2 è 2 ottenuto per x = 1 e y = 1, cioè un quadrato; 7] a = 3/2; 8] (a) E’ sempre derivabile in 0 per ogni α ≥ 0; infatti il limite del rapporto incrementale in 0 α vale limx→0 |x| xsin x = limx→0 |x|α = 0. E’ derivabile in ogni punto di R; (b) è sempre continua e derivabile per x 6= 0. Per x = 0, è continua per ogni α (teorema dei due carabinieri), mentre è derivabile in 0 se e solo se α ≥ 0; 9] 1 + log x; 2 2 2 1−log x x cos x−sin x ; ; sin x·(2−3 sin2 x); 2x cos(xx2)−sin(x ) ; tan(2x)+2x(1+tan2 (2x)); x2 x2 2 2(1+log x)·x2x ; (sin x)cos x · cos 1−4 √log x ; 2x3 log x x−(sin2 x)·log(sin x) ; sin x 2 2 ex (1+2x2 )+e−x (2+ x12 ); 1−2x2 √ ; 1−x2 10] Il limite del rapporto incrementale in x = 0 vale limx→0 x·sin(1/x) = 0 per il teo. dei due carabinieri. Si ha che f 0 (x) = 2x sin(1/x) − sin(1/x) che non ammette limite per x → 0; 12] il valore minimo richiesto vale 4. 5 ESERCIZI SULLA DERIVATA E SUE APPLICAZIONI Corso Prof. Fabio Podestà 1] Si consideri la funzione g(x) = ex − 1 − x. Trovare dove è crescente, decrescente e il suo valore minimo. Dedurre che ex ≥ 1 + x per ogni x ∈ R. 2] Si consideri la funzione f (x) = ex − 1 − x − x2 /2. Usando l’esercizio precedente, dimostrare che f (x) ≥ 0 per x ≥ 0 e f (x) ≤ 0 per x ≤ 0. Dedurre infine che limx→+∞ ex /x = +∞ 3] Trovare il massimo e il minimo della funzione f (x) = x · log2 x nell’intervallo [1/2, 2]. Data poi l’equazione f (x) = a con a ∈ R, dire per quali valori di a tale equazione ammette una ed una sola soluzione x ∈ [1/2, 2]. 4] Provare che −1/e ≤ x·log x ≤ 0 per ogni x ∈ (0, 1].Dedurre che limx→0 x1 +log x = +∞. 5] Determinare al variare di a ∈ R il numero di soluzioni dell’equazione x1 +log x = a (usare l’esercizio precedente). 6] Data la funzione f (x) = ex e la retta y = α(x − 1) con α ∈ R, trovare α in modo che la retta sia tangente al grafico di f in qualche punto xo . 7] Calcolare massimo e minimo della funzione f (x) = 1−2x 1+x2 nell’intervallo [0, 1]. Dire poi per quali valori del parametro reale α la funzione f (x) = 1+αx 1+x2 è decrescente nell’intervallo [0, 1]. 8] Discutere al variare del parametro reale α il numero di soluzioni dell’equazione 1 3 1+α 2 3 x − 2 x + αx − α = 0. 1 9] Dire per quali a ∈ R la funzione f (x) = x2 −log x−a è definita per ogni x > 0. q 1 10] Sia f (x) = 1+x + log( 1+x 2 ). Dire quale affermazione è vera. (A) Se x ∈ (0, 1], il minimo di f non esiste e il massimo vale 1; (B) se x ∈ (0, +∞) la funzione non è limitata e x = 0 è punto di minimo; (C) l’equazione f (x) = 1/2 ha due soluzioni; (D) se x ∈ (−1, 2), la funzione è sempre positiva; (E) nell’intervallo (0,3/2) la funzione è iniettiva. Risposte: 1] La derivata vale ex − 1 che è positiva se e solo se x > 0; quindi x = 0 è punto di minimo in cui la funzione vale 0; ne segue che f (x) ≥ 0 per ogni x. 2] Si ha f 0 (x) = ex − 1 − x che è sempre non negativa per l’esercizio precedente. Quindi f è sempre crescente e la tesi segue dal fatto che f (0) = 0;3] min = 0, max = 2 log2 2; 21 log2 2 < a ≤ 2 log2 2 oppure a = 0; 4] La derivata è 1 + log x che è positiva se e solo se x > 1/e. Quindi 1/e è il punto di minimo dove f vale −1/e; si noti poi che f (x) ≤ 0 per ogni x ∈ (0, 1]. Si ha che 1 − 1e ≤ 1 + x log x ≤ 1 per ogni x ∈ (0, 1] e si usi il teorema dei due carabinieri; 5] due soluzioni per a > 1, una per a = 1 e nessuna per a < 1. 6] α = e2 , xo = 2; 7] max = 1, min = −1/2; α ≤ 0 [si tratta di vedere per quali α il polinomio −αx2 − 2x + α ≤ 0 per ogni x ∈ [0, 1]; Facendo il limite per x → 0, troviamo α ≤ 0; si calcolino poi le radici e si imponga 6 che [0, 1] stia all’interno del’intervallo delle radici.] 8] 1 soluzione per α > 0 oppure α < −1/3; due sol. per α = 0 e α = −1/3 e tre sol. per −1/3 < α < 0 [I punti di max e min sono {1, α} (non nell’ordine!) e f (α) > 0 se e solo se α < 0, mentre f (1) > 0 se e solo se α < −1/3]. 9] a < 12 (1 + log 2). 10] (D) ESERCIZI SU de L’HOPITAL1 , E LA FORMULA DI TAYLOR2 Corso Prof. Fabio Podestà 1] Usando il teorema di De L’Hopital (se possibile) calcolare i seguenti limiti: lim ( x→0 1 1 − ); x sin x tan x − sin x ; x→0 x3 lim lim x · log( x→+∞ lim ( x→0 1 1 − ); 2 x tan2 x lim ( x→0 x3 sin x + sin4 x ; x→0 (1 − cos x)2 lim 1 1 − log( )). x x x3 (log x)2 x→+∞ ex lim 1 x+1 sin x 12 log(sin x) + sin x − 1 ); lim ( ) x ; lim (ex + e3x ) x ; lim x→+∞ x − 1 x→0 x (x − π/2)2 x→π/2 2] Usando la formula di Taylor e il principio di sostituzione degli infinitesimi, calcolare gli sviluppi di Taylor nel punto xo = 0 delle seguenti funzioni fino all’ordine specificato in parentesi quadre. f (x) = sin(x2 · cos x) [6]; f (x) = 1/ cos x [4]; f (x) = cos( f (x) = e2x sin x [6]; 3] Calcolare il lim x→0 x ) [4] 1+x f (x) = log(2ex − cos x) [4] x ) − e2x sin x cos( 1+x x · log(2ex − cos x) 4] Dato il limite limx→0 x1α ( sinx x − sinx x ), dire quale delle seguenti affermazioni è vera (una sola lo è!): (A) il limite esiste solo se 0 < α ≤ 2; (B) il limite vale +∞ se α > 2; (C) il limite esiste se α ≤ 2; (D) esiste α ∈ R tale che il limite valga 1; (E) il limite esiste se e solo se α = 0. Risposte. 1] Nell’ordine: 0; 2/3; +∞; 1/2; 8; 0; 2; e−1/6 ; e3 ; −1; 1 2 4 4 2] Nell’ordine: x2 − 12 x4 − 18 x6 + o(x6 ); 1 − 12 x2 + x3 − 35 24 x + o(x ); 1 + 2 x + 5 4 5 4 41 6 1 2 1 4 4 2 6 4 24 x + o(x ); 1 + 2x + 3 x + 60 x + o(x ); 2x − 2 x + 4 x + o(x ) 3] − 54 . 4] (C). 1 Guillaume 2 Brook Francois Antoine de l’Hopital (1661 - 1704) Taylor (1685-1731) 7 ESERCIZI DI RICAPITOLAZIONE Corso Prof. Fabio Podestà 1] Tracciare un grafico approssimativo della funzione f (x) = xx + x−x . 2] Discutere al variare di k ∈ R il numero delle soluzioni dell’equazione 1 x · e log x = k. 3] Tracciare un grafico approssimativo delle funzioni seguenti 1 f (x) = x x −1 ; f (x) = (sin x)sin x ; f (x) = log(|1 − sin x|) − 2 log(| cos x|). 4] Dire quante soluzioni hanno le seguenti due equazioni x2 − 4x + 2 + √ x = 0, x−1 x2 − 2x · log x − 2 = 0. 5] Provare che per ogni x > 0 vale x2 + 1 x2 ≥ . 8 (x + 1)2 (Sugg. Studiare il grafico della funzione differenza e di questa funzione trovarne il valore minimo.) 6] Calcolare il seguente limite √ cos( x) − e−x/2 lim . x→0 log(cos2 x − x2 ) (Risposta: 1/24.) 7] Calcolare il seguente limite lim 2x3 log( x→+∞ x2 + 1 ) − 2x2 − 3x x2 − x (Sugg. Porre x = 1/t e considerare il limite quando t → 0, usando Taylor. Il limite vale 2/3) 8 ESERCIZI GEOMETRIA I. 1] Dire per quali valori del parametro reale k ∈ R i vettori di R3 dati da v1 = t (1, 2, −1), v2 = t (−1, 0, 2) e v3 = t (k, 2, 1) sono linearmente indipendenti e calcolare dim L(v1 , v2 , v3 ). 2] Sia dato U = {t (x, y, z) ∈ R3 ; 2x+y−5z = 0} e V = {t (x, y, z) ∈ R3 ; x+6y+2z = 0}. Trovare una base per U e V ed una base per l’intersezione U ∩ V . 3] Sia U l’insieme dei polinomi p(x) a coefficienti reali di grado minore o uguale a 3 tali che p(1) = 0. Provare che U e’ uno spazio vettoriale; trovarne una base e la dimensione. 4] Sia V = {t (x, y, z) ∈ R3 ; 3x − 2y + 4z = 0} e sia W = L(t (3, −1, 0), t (1, 1, 1)). Trovare una base di V ∩ W e un’equazione del piano W . 5] Dato il vettore t (1, 2, 1) ∈ R3 , completarlo ad una base di R3 . 6] In R4 si consideri il sottoinsieme V = {(x, y, z, t) ∈ R4 ; x+2y−t = 0, 2x−z+3t = 0}. Provare che V e’ un sottospazio e trovarne una base; completare quindi la base trovata ad una base di R4 . Dato poi il sottospazio W = {t (x, y, z, t); 10x + 16y + kz − 5t = 0}, discutere al variare di k la dimensione di V ∩ W . 7] Sia f : R2 → R2 una applicazione lineare tale che f (t (1, 2)) = t (1, 2) e f (t (1, 3)) = t (−1, −2). Trovare l’espressione di f (t (x, y)) per ogni t (x, y) ∈ R2 . Trovare quindi l’immagine di f e il suo nucleo. 8] Sia f : R3 → R2 data da f (t (x, y, z)) = t (2x + y, ky + 2z). Calcolare l’immagine di f e il suo nucleo al variare del parametro reale k ∈ R. 9] Sia f : R2 → R3 un’applicazione lineare tale che f (t (1, 1)) = t (1, 1, 1) e f (t (1, 0)) = t (1, a, 1). Dire al variare di a ∈ R se f e’ iniettiva e calcolare l’immagine di f . 10] Sia f : R3 → R3 l’applicazione lineare data da f (t (x, y, z)) = t (2x + y − z, kx − y, −x + 2y − z). Calcolare al variare del parametro reale k ∈ R la dimensione dell’immagine e del nucleo. 9 SOLUZIONI ESERCIZI GEOMETRIA I 1] I vettori v1 e v2 sono lin. indip. perche’ v1 = av2 implica 2 = a · 0 = 0, assurdo. Quindi basta guardare quando v3 = av1 + bv2 per certi a, b ∈ R. Questo si traduce nel sistema dato da a − b = k, 2a = 2, −a + 2b = 1 che e’ equivalente a a = 1, b = 1 e 1 − 1 = k; quindi se k = 0 i vettori sono li. dip. e la dimensione dello spazio da essi generato vale 2 perche’ v1 , v2 sono una base; se k 6= 0, i tre vettori sono lin. indip. e la dimensione cercata vale 3. 2] U e’ dato da tutti i vettori del tipo t (x, 5z−2x, z) = xt (1, −2, 0)+z t (0, 5, 1) mentre V e’ dato dai vettori del tipo t (−6y − 2z, y, z) = y t (−6, 1, 0) + z t (−2, 0, 1). Per l’intersezione bisogna mettere a sistema le due equazioni, ottenendo y = 5z−2x, x = −6y − 2z e quindi y = 5z − 2(−6y − 2z) = 9z + 12y, x = −6y − 2z, ovvero z = −11/9y, x = −6y + 22/9y = −32/9y. Quindi l’intersezione ha come base il vettore t (−32/9, 1, −11/9) o, se si preferisce, t (−32, 9, −11). 3] Se p1 (x), p2 (x) ∈ U , allora (p1 + p2 )(1) = p1 (1) + p2 (1) = 0 + 0 = 0; inoltre a · p1 (1) = a · 0 = 0. Se p(x) = ax3 + bx2 + cx + d e’ un polinomio di grado minore o uguale a tre, allora p ∈ U se e solo se a + b + c + d = 0, ovvero p(x) = ax3 + bx2 + cx − a − b − c = a(x3 − 1) + b(x2 − 1) + c(x − 1) e la base e’ data da x3 − 1, x2 − 1, x − 1, quindi la dimensione e’ 3. 4] Troviamo un’equazione {ax + by + cz = 0} di W . Abbiamo che i vettori base di W devono soddisfare l’equazione e quindi 3a − b = 0, a + b + c = 0, ovvero b = 3a, c = −4a e l’equazione e’ a(x+3y −4z) = 0 ovvero x+3y −4z = 0. Mettendo a sistema con l’equazione di V si ha x = 4z−3y e 3(4z−3y)−2y+4z = 16z−11y = 0, cioe’ y = 16/11z, x = 4z − 48/11z = −4/11z ed una base dell’intersezione e’ t (−4/11, 16/11, 1). 5] Prendiamo un vettore che non stia sulla retta generata da t (1, 2, 1), ad esempio t (1, 0, 0) = v2 . Troviamo ora l’equazione del piano generato da questi due vettori: ax + by + cz = 0 deve essere soddisfatta dai due vettori, ovvero a = 0, a + 2b + c = 0, cioe’ a = 0, c = −2b e l’equazione e’ y−2z = 0. Basta allora prendere il terzo vettore che non soddisfi a questa equazione, ad esempio t (0, 1, 0). 6] Risolvendo il sistema di equazioni che definiscono V abbiamo t = x+2y, z = 2x+ 3t = 5x + 6y e quindi i vettori di V sono tutti e soli quelli della forma xt (1, 0, 5, 1) + y t (0, 1, 6, 2). Prendiamo un terzo vettore che non stia in V , ovvero non soddisfi ad almeno una delle due equazioni. Lo scegliamo in modo che non soddisfi ad una delle equazioni, ma soddisfi all’altra. Ad esempio, prendiamo v3 = t (0, 0, 1, 0). Allora lo spazio generato dai tre vettori e’ contenuto nello spazio {x + 2y − t = 0}; poiche’ hanno la stessa dimensione (ovvero 3), essi coincidono. Per scegliere il quarto vettore, basta prendere un vettore che non soddisfi a {x + 2y − t = 0}, es. t (1, 0, 0, 0). Mettendo a sistema l’equazione di W , abbiamo t = x + 2y, z = 2x + 3t = 5x + 6y, 5x(1 + k) + 6(1 + k)y = 0. Ne segue che se k 6= −1, 5x = −6y, t = −2/3y, z = 0 e V ∩ W e’ generata da t (1, −5/6, 0, −2/3). Se invece k = −1 l’ultima equazione e’ un’identita’ e quindi V ⊂ W e la dimensione dell’intersezione e’ due. 7] Notiamo che t (1, 2), t (1, 3) e’ una base di R2 ; dato t (x, y) scriviamolo come una comb. lineare di questi vettori. Abbiamo t (x, y) = at (1, 2) + bt (1, 3). Risolvendo il 10 sistema in a, b si trova a = 3x−y, b = y−2x. Quindi f (t (x, y)) = (3x−y)f (t (1, 2))+ (y − 2x)f (t (1, 3)) = t (5x − 2y, 10x − 4y). Il nucleo e’ dato da {5x = 2y} che ha dimensione uno. L’immagine, che ha dimensione uno, e’ generata da t (1, 2). 8] Il nucleo e’ dato da {y = −2x, k(−2x)+2z = 0}, ovvero e’ generato da t (1, −2, k) ed ha dim. 1. L’immagine ha dimensione due e quindi f e’ surgettiva per ogni k. 9] L’immagine e’ generata da t (1, 1, 1) e t (1, a, 1). Questi sono lin. dipendenti se e solo se a = 1. Quindi l’immagine ha dimensione due se e solo se a 6= 1 ed e’ iniettiva se e solo se a 6= 1. Se a = 1 l’immagine e’ la retta generata da t (1, 1, 1), mentre se a 6= 1 l’immagine e’ il piano x = z. 10] Calcoliamo il nucleo ponendo a sistema 2x+y−z = 0, kx−y = 0, −x+2y−z = 0, ovvero y = 3x, z = 7x, y = kx. Quindi se k 6= 3 l’unica soluzione e’ x = y = z = 0 e il nucleo ha dimensione 0 e f e’ surgettiva, mentre se k = 3 il nucleo ha dimensione 1 e dim Imf = 2. SISTEMI LINEARI 1] Per ciascuno dei seguenti sistemi lineari, si dica se il sistema e’ risolubile e si trovi la dimensione dello spazio di soluzioni al variare di k ∈ R. ½ ½ 2x + 2y − kz = 1 2x + 3y − kz = 1 x + ky − 3z = 1 4x + 6y − 2z = −1 4x + 6y − 2z = −1 kx + y − 2z = −1 x−y =2 (Sol.:(1) se k 6= 1 ∞1 -soluzioni; se k = 1 ∅. (2) ∞1 sol. ∀k ∈ R. (3) 1 sola sol. per k 6= 4/5; se k = 4/5, ∅.) 2] Sia dato un sistema lineare con n incognite e k equazioni. Dire quale delle seguenti affermazioni e’ vera: A) se il sistema e’ omogeneo e k = n + 1 allora vi sono almeno ∞1 - soluzioni; B) se il sistema e’ non omogeneo e n = k + 1 vi sono almeno ∞1 -soluzioni; C) se il sistema e’ omogeneo e n = k + 2 vi sono almeno ∞2 -soluzioni; D) se il sistema e’ non omogeneo e k = n + 2, vi sono almeno ∞2 -soluzioni; E) nessuna delle precedenti e’ vera. 11 ESERCIZI GEOMETRIA II 1] Discutere al variare del parametro reale k la risolubilita’ dei seguenti sistemi lineari, indicando anche la dimensione dello spazio delle soluzioni. =1 y−z−t = 1 2x − y + 4z + kt = −2 ky − z 2x − y + 3z = k kx − y + 3z + 5t = 1 −2x + y − 7z + t = −1 2x + 2z =2 2x + kz + 4t =k 4x − 2y + 5z + 4t = k (Sol.nell’ordine: (1) 1 soluzione per k = 6 1, ∞1 - sol. per k = 1; (2) ∞1 -sol. per k 6= 2 e ∞2 -sol. per k = 2; (3) ∞1 -sol. per k 6= 1 e ∅ per k = 1.) 2] Calcolare la caratteristica delle seguenti matrici al variare del parametro k ∈ R. k+1 1 1 1 −1 0 −2 2 k 1 −1 k + 2 k 2 + 1 2 3 1 4 6 2k 1 1 (Sol. nell’ordine: (1) car = 3 se k 6= −1, car = 2 per k = −1 ; (2) car = 3 se k 6= ±1, car = 2 se k = ±1.) 3] Calcolare i determinanti delle seguenti 1 1 1 0 1 2004 2 2 2 0 0 π 3 3 4 −1 0 0 4 5 6 matrici: 1 1 3 1 5 1 7 −1 −1 1 −1 1 1 −1 −1 18 1 −1 1 1 (Sol. nell’ordine: −π; −1; −8.) 4] Calcolare al variare di a, b ∈ R le caratteristiche delle seguenti matrici: 1 2 a −1 2 −1 1 b 1 −1 1 b a 1 b 1 −1 3 0 3 0 a 0 −2 (Sol. nell’ordine: car = 2 per √(a, b) = (5/2, −11/5), altrimenti car = 3; car = 2 per √ 1+ 5 √ 1−√5 (a, b) = (−2, −1), (1 + 5, 2 ), (1 − 5, 2 ), altrimenti car = 3.) 5] Date le due rette r = {x − y = 1, 2x − 3z = 1} e s = {x = 3t + 2, y = 3t + 1, z = at + b, t ∈ R} dire per quali valori dei parametri a, b le due rette coincidono (Sol. a = 2, b = 1). Dato poi il punto P = (1, 1, −2), scrivere un’equazione cartesiana della retta passante per P e parallela a r (Sol.:{x = y, 2x − 3z = 8}). 6] Dati i due piani π1 = {x − y = 1} e π2 = {2x − y + z = 3} e il punto P = (1, 1, 1), scrivere un’equazione cartesiana della retta passante per P e parallela ai due piani. (Sol. {x = y, y = 2 − z}.) 7] Dati i piani π1 = {x − z = 18}, π2 = {2x − 3y + z = 2} e data la retta r = {y = z, x = y + z} trovare l’equazione del piano parallelo a π1 e passante per il punto di intersezione r ∩ π2 . (Sol:{x − z = 1}.) 8] Scrivere l’equazione del piano passante per (1, 2, 1) e parallelo alle due rette r = {x−y = 1, 2x+3z = 18} e s = {x−2y = 0, 2x+z = 1} (Sol.:10x−8y+3z = −3.) 12 ESERCIZI GEOMETRIA III 1] Date le due rette r = {x+y = z, z +x = 2y +7} e s = {z −3x = 4, y −ax = a+1}, dire per quali valori di a ∈ R le due rette sono parallele e per quali ortogonali. Possono essere perpendicolari ? (Sol. a = 2, a = −5 rispettivamente; no) 2] Dato il piano π = {x + 2y − 3z = 10} e il punto P = (1, −1, 1), trovare il piede H della perpendicolare abbassata da P al piano π. Trovare quindi il punto P 0 simmetrico di P rispetto al piano π. (Sol: H = (2, 1, −2) e P 0 = (3, 3, −5)) 3] Data la retta r in forma parametrica r = {x = 1 − t, y = 2 − t, z = −1 + 2t; t ∈ R} e il punto P = (1, 1, k), determinare l’equazione del piano π passante per P e contenente r; trovare poi i valori del parametro k ∈ R in modo che π sia perpendicolare al piano x + 2y − 4z = 18 (Sol:(1 − k)x + (k + 1)y + z = k + 2; k = 1). 4] Trovare l’equazione del piano passante per i punti P = (1, 1, 1), Q = (2, 1, −1) e R = (1 + t, −t + 2, 2t + 1) e trovare i valori del parametro t ∈ R in modo che il piano trovato sia parallelo alla retta {z = 1; x + y = 0} (Sol: 2(1 − t)x − 4ty + (1 − t)z = −7t + 3; t = −1). 5] Date le due rette r = {x − y = 1, z − x = 1} e s = {x + y = 2, y + z = 0} trovare gli eventuali punti P ∈ r e Q ∈ s tali che la retta che congiunge P con Q sia contemporaneamente perpendicolare alla retta {x = z = 0} e parallela al piano {4x + 3y − z = 4} (Sol: P = (2, 1, 3), Q = (1, 1, −1)). 6] Date le due rette r = {x − y = 1, 2x − z = 2} e s = {3x + z = 1, y + 2z = 0} verificare che sono sghembe e trovare un piano che contiene r ed e’ parallelo a s (Sol: 3x − y − z = 3). 7] Date le due rette r = {x − y + z = 0, ax + y + z = a} e s = {2x − y + az = 1, x + y + z = 0}, discutere al variare di a ∈ R la loro posizione reciproca (Sol: √ sghembe per a 6= 1±2 5 , incidenti altrimenti, mai ortogonali). 8] Date le due rette r = {x + y + z = 1, 2x − z = 0} e s = {x = −t, y = t − 1, z = 2t + 1; t ∈ R} e dato il punto P = (1, 0, 1), individuare se possibile una retta passante per P che intersechi contemporaneamente r e s. (Sol: si trova la retta che congiunge P con il punto (0, −1, 1) ∈ s, quindi {z = 1, x = y + 1}.) 9] Si trovi la retta passante per il punto (2, 1, −1), ortogonale alla retta {x−y+2z = 1, 2x + y − z = 0} e anche incidente la retta {x = z + 1, y = −z + 1} (Sol.: {x − 5y − 3z = 0, x + 2y + z = 3} ed ha come vettore direttore (1, −4, 7).)