Mare sporco, i commenti dei turisti

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Mare sporco, i commenti dei turisti
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Martedì 27 maggio 2014
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Vibo provincia
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NICOTERA Molte le lamentele anche sullo stato di degrado delle aree circostanti
Mare sporco, i commenti dei turisti
Le recensioni sulla città tratte dai siti specializzati in viaggi e vacanze
di ENZA ELL’ACQUA
NICOTERA - Fine maggio, l’estate è alle porte. Liceali ansiosi
di mettersi il latinorum alle spalle, mentre i primi vacanzieri già
assaggiano l’acqua splendida
del mare tirreno, diversa e sempre uguale da decenni, specchio
di spiriti liberi e cornice di storie,
personali e popolari.
Da un ventennio le storie sono
però sempre le stesse, o meglio la
storia. Tutti si domandano se le
acque a luglio diventeranno ancora marroni, di mucillaggine
per le autorità, di fogna per il resto dell’ecumene, che pur nel rispetto della scienza ufficiale, si
arrende alla proprie percezioni.
E di storie di questo tipo, su Nicotera Marina, internet è pieno.
Tutte tremendamente, stranamente, concordanti. Alle 9.3010 acqua marrone, fogna a cielo
aperto e kaput: Nicotera i turisti
non la vogliono più vedere.
Bei racconti sull’ospitalità popolare,
potenzialità a iosa,
ma oltre alla fogna
proprio non va giù la
storia di essere squadrati nei bar deserti e
di stare a passeggiare tra le decine di
bancarelle sul lungomare, abusive, rumorose, disordinate, nello squallore di una città «tenuta
male». Quasi un pezzo d’Africa
sofferente: assenza di servizi,
strade trascurate, quando la
spazzatura e i tombini maleodoranti non completano il quadro.
Su internet, ma anche nella piazza reale, se ne dicono tante e se ne
denunciano ancora
di più. Gli esposti, le
telefonate alla capitaneria, alla procura, non si contano,
nelle mattinate con
35° gradi all’ombra e
un mare da schifo. I
capitani
giurano
che di funghi si tratta, traendo
spunto da rigorosissime analisi,
che di più non si può.
Ma il turista non si vuol convincere. Ma c’è chi giura che non
si tratta di fogna. Ne è convinto il
primo cittadino, che lo scorso
hanno ha denunciato e battagliato, ripresosi dall’attentato,
contro chiunque si fosse azzardato a denigrare la sua Nicotera.
Ma ecco qualche stralcio rac-
Una veduta della costa di Nicotera e una foto di repertorio dell’ormai abituale fenomeno del mare sporco
colto dalle varie recensioni su
Nicotera, tratta da siti e forum
sul tema delle vacanze. Trip Advisor, il noto portale viaggi dei
vacanzieri, ne regala a iosa.
Quasi tutti i commentatori concordano sulle condizioni,
assai critiche, del mare nostrum. Dito
puntato anche contro la pineta: «non curata», sentenziano i
visitatori. «Il mare è
forse la nota più dolente - osserva
Federico di Gallarate - dopo le ore
10.30 l’acqua assume un colorito marrone/verde e molte volte
con tratti di schiuma e sporcizia
varia. La pineta è poco utilizzabile vista l’assenza di manutenzione».
Chiara racconta: «Purtroppo
ci sono ricascata: a distanza di
tre anni sono tornata
a Nicotera Marina.
Ho trovato il mare ancora più sporco. La
mattina dopo le 9,30
circa il mare diventa
di colore marrone. La
spiaggia è quasi sempre pulita, ma la pineta dietro la spiaggia stessa è diventata quasi una discarica. Circa 15 o 20 anni fa, quand’ero
bambina e ci venivo con i miei genitori, era quasi un paradiso terrestre. L’unico aspetto positivo:
l’ospitalità della gente del posto... sempre straordinaria».
Ancora Angelocos: «Nota dolentissima: il mare. Presenza di
acqua sporca, strisce scure, effetto salmastro e con bolle colorate. C’è qualcosa che non qua-
Già di mattina
colore dell’acqua
marrone
Giudizi
negativi
da tutta Italia
dra per questo tratto di mare,
forse la vicinanza al porto di
Gioia Tauro e quindi liquami o
scarichi che non davano una bella impressione e la sensazione di
un mare pulito».
Un altro vacanziere tuona:
«Spero che il mare sia pulito perchè ho speso 2000 euro per una
casa a Nicotera e gli altri anni era
una (bip) allo stato puro. Ma possibile che i cittadini che hanno
interessi economici non si lamentano?».
Gabriele di Roma: «Mare che
puntualmente verso le 11 diventa sporco e inquinato, per liquami provenienti da qualche scarico lì vicino». Francesco di Roma:
«Una chiazza marrone che esce
tutti, e dico tutti, i giorni alle
10,30 circa». E altre decine di
commenti più o meno dello stesso tenore. Interessante anche la
recensione inserita da Binnie, le
cui osservazioni spaziano anche
sul resto della città.
«Lo scorso anno ho trascorso a
Nicotera le mie vacanze, due settimane nel mese di agosto: io, fidanzato e cane. Pensavamo che
sarebbe stato un periodo rilassante, senza sveglie che suonassero e orari da seguire ed invece
così non è stato. Per riuscire a
farci un benedetto bagno al mare
dovevamo puntare la sveglia!
Ebbene sì signori, il mare ha gli
orari come il capoufficio. Spiego
subito il motivo, il mare fino le 10
del mattino al massimo era pulito, più tardi compariva una striscia marrone che non se ne andava per tutta la giornata. Non è
bello nemmeno prendere il sole
davanti alla fogna galleggiante.
Nicotera superiore e la zona della Marina
Il resto il paese - osserva ancora
Binnie - è lasciato un po’ andare:
il lungomare è abbastanza nuovo, ma i caseggiati in “centro”
non sono tenuti molto bene. Ci
sono poi ristoranti e bar soprattutto sul lungomare, peccato
che la sera siano tutti stranamente vuoti. Per carità, non voglio dire che si debba uscire solo
per andare al bar, ma quella volta che ti capita non devi sembrare un alieno. La sera la gente la
passa seduta sul muretto del
lungo mare, oppure passeggiando avanti indietro sempre
sul marciapiede guardando le
bancarelle degli abusivi, ce ne
sono tantissimi, probabilmente
tutti quelli che gli altri scacciano
dai loro comuni si ritrovano lì.
Un po’ triste come scenario.. Pec-
cato per un posto che ha tutte le
potenzialità per essere bello,
proprio di fronte allo Stromboli
con un panorama fantastico,
una collina alle spalle e un mare
perfetto».
A detta dei vacanzieri, cui molti hanno sporto denuncia per la
vacanza andata male, v’è l’assoluta certezza delle potenzialità di
Nicotera, ma anche del degrado
imperante, a cominciare dal mare: intollerabile quel colore verde-marrone che scolora le acque
di questo imboscato scorcio di
Tirreno. Ma, per dirla con Fabrizio De Andrè, si ricordino prima
di straparlare che “dai diamanti
non nasce niente, dal letame nascono i fior.”
Le gioiellerie di Capri sono avvisate!
CESSANITI Iniziativa promossa dall’associazione culturale di Favelloni
La “Murales” accoglie i ragazzi delle scuole
I ragazzi accolti dall’associazione
di GIUSY D’ANGELO
CESSANITI - Favelloni è
conosciuto nella provincia
vibonese per essere un piccolo centro in cui, nel corso
del tempo, si è valorizzata
la sfera artistica grazie al-
la presenza di numerosi
murales, realizzati da artisti di fama nazionale ed internazionale.
La piccola frazione del
comune di Cessaniti, in
concomitanza con l’apertura della stagione estiva,
apre le porte a studenti, visitatori, gruppi di turisti.
Il fine dell’associazione
“Favelloni murales” è proprio quello di fare conoscere ed apprezzare al di là del
territorio
provinciale
quanto di artistico il paese
è riuscito ad esprimere nel
corso della sua storia. Nei
giorni scorsi, il presidente
dell’associazione Demetrio Rosace, ha guidato i
ragazzi della Scuola media
di Soverato alla riscoperta
dei murales che vivacizzano le vie del borgo. Scene di
vita bucolica, tematiche religiose e i scenari riguardanti il terremoto che colpì
Favelloni sono le rappresentazioni che ricorrono
con più frequenza. Ad ogni
opera è collegata la spiegazione del tema
e la storia del
suo ideatore e
realizzatore.
Rosace, profondo conoscitore del territorio, ha poi condotto i ragazzi
a visitare Favelloni vecchio distrutto in buona
parte dal terremoto del
1905.
Qui sono ancora visibili i
ruderi ed lo storico frantoio appartenente alla fa-
miglia Vangeli. A conclusione della visita i ragazzi
sono stati ospiti del ristorante Pueblo Espanol. Soddisfazione
è
stata espressa
dal presidente
il quale ha invitato altri istituti
scolastici,
centri anziani,
turisti alla visita del paese:
«Sicuramente - dichiara
Rosace - si tratta di una gita istruttiva culturalmente che fa appassionare i
giovani studenti al mondo
dell’arte che trasmette
sempre forti emozioni in
Soddisfatto
il presidente
Rosace
chi è in grado di percepirle.
In questo periodo di crisi è
importante e non dispendioso riscoprire luoghi vicini e belli da visitare come
questo».
Definito una galleria
d’arte a cielo aperto, il piccolo borgo di Favelloni è situato a pochi chilometri
dal mare, e quindi dal capoluogo Briatico. Adagiato
sulla collina circostante
«anche chi visita le nostre
coste - la chiosa del presidente - può approfittarne
ed immergersi per qualche ora nel mondo dell’arte».
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