Pasquale Laureani - Comune di Filadelfia

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Pasquale Laureani - Comune di Filadelfia
Pasquale Laureani fondatore della "Società Operaia di Filadelfia"
antica Istituzione tutt'ora presente e attiva
Ho investigato e ricercato su tutto ciò che potesse dar luce alla figura dell'illustre
Pasquale Laureani: uomo provvisto di finissima sensibilità culturale, fortemente
attaccato ai doveri dello Stato che ha dato un contributo essenziale alla crescita del
nostro paese, pur non essendo nativo di Filadelfia. A lui il merito di aver qui fondato
nell'anno 1874 "La Società Operaia di Mutuo Soccorso", Istituzione prestigiosa
tutt'ora attiva.
Stemma della famiglia Laureani
Ecco a voi lettori il risultato della ricerca.
Partiamo dallo stemma della famiglia Laureani: scudo azzurro coronato da corona
imperiale, nel cui centro un alloro, fiancheggiato da due leoni, color di oro, i quali
cercano da due lati salirvi, e tre stelle dorate a quattro raggi per ciascuna al di
sopra.
Quanto detto, l'ho estrapolato da un volume pubblicato Cenno Genealogico della
Famiglia Laureani da Nicotera del 1780, pubblicato a Napoli nel 1867dalla
Tipografia Vara.
Andiamo ora alla scoperta del personaggio.
Pasquale Laureani, discendente da antico e nobile casato, nasce a Nicotera nel
1814 da Gregorio e da Olimpia Brancia, gentildonna meridionale che muore in fama
di santità.
Sposa una certa Naso Chiara, appartenente al patriziato siciliano, famosissima
famiglia che, trasferitasi (un ramo) in Calabria, diede alla chiesa numerosi prelati.
Dal felice matrimonio, nascono Gregorio Maria, valente conoscitore della lingua e
letteratura francese, morto a Messina il 1908, e Francesco di Paola, che fu per
parecchi anni pretore, morto il 1920 a Nicotera.
Il Laureani, dopo aver percorso tutto l'iter degli studi per raggiungere il dottorato
in giurisprudenza, ed aver superato brillantemente una serie di prove di esami nel
settore giudiziario, raggiunse la prestigiosa carica di Pretore, mansione che svolse con
grande imparzialità ed incredibile zelo.
In gioventù, si mostrò particolarmente attratto dalla poesia, tanto da scrivere una
raccolta di liriche intitolata "Poesie", le composizioni sono di vario genere ed il
volume venne pubblicato a Napoli nel 1840 dalla Tipografia Porcelli. (In alto il
frontespizio dell'opera).
Come gran parte dei funzionari del Regno, si mantenne fedele al governo
Borbonico e, a dimostrazione di ciò, nel 1860 pubblicò un volumetto intitolato:
"Omaggio di un suddito fedele al suo signore".
La citazione, inserita nelle prime pagine del volume è molto significativa e diretta:
Viva il Re- Viva il Principe Erede al Regno- Viva la Reale Famiglia. La raccolta
comprende una Cantata, un'Ode, e due Sonetti dedicati a Ferdinando II, Re del Regno
delle due Sicilie; altri componenti li dedica alla famiglia Reale.
Nel 1861, da Nocera Terinese, quale Pretore Mandamentale,
venne trasferito a Monterosso Calabro, dove scrisse e pubblicò
una interessante monografia: "Cenno storico sulla terra di
Monterosso della Calabria Ultra 2^".
Il volume, custodito nel mio archivio, risulta di fondamentale importanza per la
ricostruzione della storia locale monterossina.
Quale dotto avvocato, scrisse ed espose con chiarezza "Poche
osservazioni sul Codice di Procedura Civile Italiano".
Il volume, pubblicato nel 1868 a Napoli presso la Tipografia
Vara, lo dedicò ai figli.
In questo scritto, il cui frontespizio è qui accanto riprodotto, il
Laureani proponeva di modificare alcune disposizioni
legislative di procedura civile, "correzioni che andrebbero
applicate per il bene dei popoli". L'autore, con alle spalle una
solida preparazione giuridica, forniva in questo sua
esposizione una serie di motivazioni chiare e convincenti.
Nel 1871, prima di lasciare definitivamente il piccolo
comune Gimigliano, dove era stato nominato Pretore, scrisse
un volumetto dal titolo "Notizie Storiche di Gimiliano".
Questo lavoro, dedicato al Commendatore Carlo Dott.
Venturini, traccia una storica descrizione della piccola
cittadina, menzionando luoghi, personaggi, fatti e date.
L'opuscolo, risulta di notevole interesse per i cultori di
storia patria. Nello stesso, è inserito dall'autore un sonetto
dedicato alla cittadina di Gimigliano, ed a conclusione di
questa sua ricerca, inserisce un'ode di addio al paese che, con
amore, dedizione e competenza servì da dotto Giudice del Regno. Nello stesso
volume, è interessante leggere la scheda biografica, che, il Comm. Prof. N. Portalupi
fa del Laureani.
Nel corso della sua attività professionale, prestò servizio in
qualità di Pretore in ben sette Mandamenti: Nocera Terinese,
Monterosso Calabro, Dipignano, Serra San Bruno, Mileto,
Gimigliano, ed infine, con decreto del 23 dicembre 1871,
venne meritoriamente promosso dalla 26a alla 16a categoria
con nomina di Regio Giudice nel mandamento di Filadelfia.
La notizia fu riportata nel giornale qui accanto riprodotto:
"Gazzetta Ufficiale del Regno d'Italia" del 6 febbraio 1872 .
Nel dicembre del 1871 con decreto emanato dal Ministro
della Giustizia del Regno d'Italia, venne trasferito da
Gimigliano al mandamento di Filadelfia.
Qui, oltre a svolgere egregiamente il compito di Giudice del
Regno, da storico attento e da indagatore paziente e
scrupoloso, attratto dall'antico sito di Castelmonardo e della
fondazione della
nuova Città, scrisse nel 1873 una
monografia dal titolo: Abbozzo Storico di Filadelfia in
Calabria Ultra II.
Il volume di notevole pregio e di difficile reperibilità è
custodito nel mio archivio.
In questo lavoro (che riporto solo una sintesi), il Laureani
descrive la posizione geografica del territorio, tratta le origine del nome di
Castelmonardo, elenca e mette in luce il valore di alcuni personaggi illustri, espone le
vicende politiche, parla di episodi di vita locale, dei terremoti, si sofferma sulla
fondazione della Nuova Filadelfia, ed a conclusione del suo lavoro, chiude il sipario
della sua ricerca, fornendoci ragguagli storici e geografici sui territori limitrofi di
Montesoro, Francavilla Angitola, Acconia e Polia.
Ed ancora:
da studioso e appassionato ricercatore di memorie storiche, scopre nella chiesa di San
Teodoro una lapide sepolcrale portata da Castelmonardo con l'iscrizione 1B22,
ritenuta dall'eminente storico, scrittura greco-romana e tradotta in 1222.
Descrive lo stemma Comunale, la sua storia e il significato degli elementi araldici che
lo compongono. Parla di un antico monastero dipendente dalla Chiesa di Calavrici o
Calavrici (oggi contrada nel comune di Curinga, confinante con il comune di
Filadelfia), dove si svolgeva una fiera, e si diceva di una Badessa che andando a
trovare il suo amante fu divorata dai lupi.
Naturalmente, questi, sono solo alcuni degli argomenti trattati.
Ora passiamo alla fondazione della Società Operaia.
Il Laureani, grazie alle sue vedute innovative, fonda a Filadelfia (città dove
svolge le mansioni di Pretore mandamentale) la prima Società Operaia di Mutuo
Soccorso (maschile).
Il Sodalizio nasce nel 1874, Presiedente lo stesso Laureani, Vice Presidente Giovanni
Gemelli, appartenente a onorata e antica famiglia del luogo (allora direttore capo
divisione al Ministero dell'Interno, di poi, promosso Prefetto del Regno).
Giovanni Gemelli
L'istituzione divenne in breve tempo la base unificante di vari ceti sociali. Qui
confluirono molti cittadini, alcuni divenuti personaggi illustri, uomini che lasciarono
un segno indelebile nei vari settori della vita umana.
Il 27 Settembre dello stesso anno, il Laureani pronunciò il
Discorso augurale sottolineando l'importanza del Sodalizio
e, con la collaborazione e la competenza di altre figure
appartenenti alla società filadelfiese, scrisse lo Statuto
andato in vigore nell'anno successivo.
L'opuscolo venne stampato nel 1875 a Catanzaro dalla
Tipografia dell'Orfanotrofio e, per l'occasione, pronunciò un
secondo Discorso.
Frontespizio dello Statuto
Pagina interna dello Statuto con la firma del Presidente:
Cav. Com. Pasquale Laureani
Una Tessera d'epoca
L'istituzione ha, senza ombra di dubbio, una lunga ed illustre storia,
ed un elevato valore civile e sociale.
E' bene evidenziare, per chi ha voglia di saperne di più, che un
volume di notevole importanza storica per la quantità di
informazioni relative alla nobile Istituzione è stato pubblicato nel
1994: 120° Anniversario della nascita della Società Operaia di Mutuo Soccorso
Filadelfia.
A curare la realizzazione del libro, raccogliendo e ordinando con precisione storica
la documentazione esistente nell'archivio della Società è stato il Rag. Luciano
Maiolo.
La presentazione del volume è stata affidata all'illustre ben noto e stimato Prof.
Angelo Rocco Galati.
Ed ora torniamo al nostro personaggio.
nel mese di aprile del 1877,il Laureani, recatosi a Polia, comune del mandamento di
Filadelfia, per motivi di lavoro, dopo aver fatto a piedi il viaggio, mediante le
pessime strade, sudò, fu colto anche dalla pioggia e, a causa di ciò, si ammalò
gravemente di polmonite.
Ritornato nella sua patria, Nicotera, dopo 33 giorni di malattia con la speranza di
trovare nel paese natio quel giovamento che l'arte medica non aveva saputo prestargli,
trovò invece la morte!
Si sono espressi con parole di elogio e commozione il periodico Il Salvatore di
Napoli; l'opera storica di Turpin De Sansay, Le Sauveteurs Cèlèbres;
Il Bartolomeo Borghesi, stampato a Milano, dove, il chiarissimo
Letterato Comm. Napoleone Portalupi, redattore del giornale, così
scriveva:
Il nome di questo illustre Patrizio Nicoterese deve suonare
ben caro agl'Iataliani ed a coloro che pongono ogni lor cura a
coltivare le storiche ed economiche discipline. Il Comm.
Laureani è un uomo come se ne danno pochi: amorosissimo
padre, cittadino benemerito, funzionario integerrimo, e storico
coscienzioso....................................
Fu sempre abitudine del Comm. Laureani di illustrare la Storia delle Città,
nelle quali era chiamato per ragioni di uffizio; e siffatte monografie andarono
per tutto meritatamente stimate..
Questo è quanto si legge nel periodico napoletano Il
Corriere di Napoli, giornale politico-letterariocommerciale-biografico-artistico, Anno XVI, Napoli 2
Giugno 1875, N. 10, pag, 3:
L'illustre cavaliere Sig. Pasquale Laureani fu Gregorio, ricopre la carica di
primo Presidente della Società operaia di mutuo soccorso in Filadelfia ...
Egli è pure decorato dell'Ordine Equestre Nichan-Ifthiar di Tunisi, di cui è
Cavaliere-Uffiziale (questa bella onorificenza, di cui vengono insigniti illustri
personaggi, gli fu conferita con Firmano 22 Rebia Elula - 19 maggio 1873con facoltà del Re d'Italia per fregiarsene, conceduta nell'Udienza del 31
Agosto 1873- N.1670.
Aggiungiamo che fu pure Egli nominato Commendatore Gran- Maestro del
venerabile Ordine di San Salvatore di Mont-Rèal, Gerusalemme, Rodi e
Malta), ed accoppia a sì bella onorificenza anche la qualità di Patrizio della
Repubblica di San Marino.
Ma se ammirevole è tanto per le distinzioni che il fregiano, non meno degno il
troviamo per doti dell'animo e dell'intelletto, essendo filantropo e virtuoso
oltremodo e possedendo del pari una intelligenza ed una letteraria erudizione,
che maggiormente il fa singolare e diletto d'intorno..
Qui accanto il frontespizio del volume: Cenni sulla
Venerabile Istituzione Dè Cavalieri di S. Salvatore di MontReal, Gerusalemme Rodi e Malta, Napoli, Tipografia di
Antonio Cons, 1871. Nell'elenco compare il nome
dell'illustre Nobile Cavalier Laureani Pasquale
Dotte e commoventi parole, furono pronunziate dal degno
Pretore del Mandamento di Nicotera Signor Antonio Marzano-Englen in elogio
dell'esimio trapassato suo collega. Il nobile ed erudito Professore ginnasiale Signor
Francesco Brancia fu Diego, valentissimo cultore della lingua di Cicerone, fece
leggere sul feretro del caro estinto la seguente bellissima iscrizione latina, che tanto
piacque in Nicotera:
D. O. M.
PASCHALIS LAUREANI
EQUES COMMENDATARIUS
MONTIS TITANI REIPUB: PATRICIUS,
PHILADELPHIAE INTEGERRIMUS PRAETOR,
BONAEQUE FIDEI HOMO,
QUI
LITERAS MORIBUS, MORES LITERIS EXCOLUIT
IMMEDICABILI MORBO IMPLICITUS
FATO CESSIS
ANNO SUAE AETATIS LXII- R. S. MDCCCLXXVII
Luigi Accattatis, considerato uno dei maggiori rappresentanti della storiografia
calabrese, nell'indagare sull'operato del Laureani così scriveva:
Necessità di esser brevi ci vieta di trascrivere i titoli delle molte produzioni
inedite del valoroso scrittore Pasquale Laureani; ma possono dessi leggersi
nel Giornale Napoletano: Il Salvatore, Anno I° N° 11° dove si rinvengono
altresì la lunga serie delle onorificenze da lui meritate.
L'illustre Magistrato, il cittadino benemerito e filantropo, il padre amorosissimo
chiuse gli occhi alla luce nel giorno il 20 marzo 1877.
Una morte così inaspettata, lasciò la famiglia e gli amici immersi nel più profondo
dolore.
E qui concludo la mia ricerca, perché ogni ulteriore aggiunta annoierebbe il lettore.
Antonio Paolillo