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Docimologia Prof. Giovanni Arduini Lezione n. 2 Anno Accademico 2015/2016 1 Vertecchi, Manuale della valutazione – Editori Riuniti Cap.VII – Fig.25. Aspetti della valutazione nel processo di insegnamento-apprendimento 2 1 I momenti della valutazione Le funzioni della valutazione • Diagnostica • Formativa • Regolativa • Sommativa • Orientativa • Selettiva • Proattiva • Prognostica Oggi la valutazione ha una funzione PLURIDIMENSIONALE 3 Valutazione predittiva Viene effettuata nella fase iniziale e precede l'avvio e la realizzazione dell'itinerario formativo. I docenti sono coinvolti in un insieme di operazioni finalizzate a conoscere le condizioni cognitive, relazionali e comportamentali di partenza di ciascun allievo. Si configura, pertanto, in una serie di procedure messe in atto allo scopo di accertare e verificare se gli allievi sono nelle condizioni di accedere all'apprendimento di un determinato obiettivo e riguardano la situazione iniziale, ovvero la conoscenza dei prerequisiti in possesso di ciascun allievo. La scuola e i docenti per programmare hanno bisogno di acquisire informazioni utili ed adeguate. 4 2 La valutazione diagnostica La valutazione diagnostica porta all'individuazione dei bisogni educativi di un soggetto o di un gruppo e si riferisce alle procedure connesse e funzionali all'accertamento delle difficoltà e delle carenze presenti nel soggetto o nei soggetti aventi lo scopo di delineare il modo più opportuno per superarle. Si tratta di riuscire a "scoprire e spiegare le debolezze", in modo da riuscire ad elaborare e disegnare una mappa dei bisogni (cognitivi, relazionali, comportamentali) e di riuscire ad individuarne e quantificarne le più importanti carenze o deprivazioni. Una volta individuati i punti deboli e quelli forti, si elabora e si attua la programmazione del successo, puntando sui punti forti, nel senso che diventa imprescindibile correlare gli obiettivi dell'apprendimento alle condizioni di partenza e favorire l'autovalutazione, puntando in tal modo alla centralità del soggetto che apprende. E' bene ricordare che il docente ha necessità di partire sempre da una situazione concreta per tornare alla stessa situazione per intervenire e modificarla, per seguire il modello induttivo prassi teoria prassi. Ogni azione educativa, infatti, parte dall'esperienza del soggetto per tornare a costituirsi come esperienza individuale e soggettiva. Da qui la necessità di strumenti in grado di registrare, conoscere, interpretare l'esperienza per potervi intervenire. 5 La Valutazione formativa Con questo termine vengono indicate le varie operazioni di verifica dell'attività didattica e corrisponde alla valutazione sistematica dei progressi dell'allievo nelle varie fasi dell'attività di apprendimento. Tale valutazione svolge pertanto un ruolo preponderante se intesa come principale soluzione metodologica per differenziare gli itinerari formativi attraverso percorsi didattici fondati sulla pluralità degli approcci per una impostazione individualizzata dell'apprendimento. 6 3 Le funzioni della valutazione Diagnostica Fornisce elementi sulle condizioni in cui determinate procedure vengono avviate e sul modo in cui esse si sviluppano Formativa (o di percorso), serve all’insegnante per la scelta di soluzioni metodologiche, atte a differenziare gli interventi didattici. Essa è quindi regolativa rispetto all’azione didattica. 7 Le funzioni della valutazione Sommativa Controlla la consistenza dei risultati raggiunti dagli alunni e verifica i criteri stabiliti per misurare il loro livello di profitto, in rapporto a tutte le risorse utilizzate ed ai risultati da essi raggiunti. Secondo De Landsheere, essa ha carattere pubblico, in quanto svolge una funzione di comunicazione istituzionale nei confronti degli alunni e delle famiglie 8 4 Le funzioni della valutazione Orientativa Predispone le condizioni affinché l’alunno, nel tempo ed attraverso la conoscenza di sé, possa maturare scelte autentiche e ponderate Selettiva Dà ragione del non raggiungimento del successo scolastico o formativo Proattiva Indica la strada da percorrere, gli strumenti da utilizzare, le strategie da impiegare per raggiungere i traguardi formativi attesi 9 Le funzioni della valutazione Prognostica È volta ad individuare il livello culturale dell’alunno come equivalente o non rispetto al livello di studi raggiunto; in altri termini, se lo studente è in possesso di conoscenze, capacità, competenze necessarie per affrontare lo studio di nuove discipline o gradi di istruzione superiori. 10 5 Le distorsioni della valutazione con le prove tradizionali 11 Limiti strutturali delle prove tradizionali (stimolo aperto – risposta aperta) Effetto di alone Effetto di contagio Effetto di contrasto Effetto della distribuzione forzata dei risultati Effetto di Pigmalione Effetto di stereotipia 12 6 Effetto di alone Elementi estranei alla prestazione manifestata ne influenzano, a volte in maniera determinante, la valutazione. L’effetto si produce quando un giudizio precostituito sul soggetto influenza in maniera determinante (sia positivamente sia negativamente) la valutazione di una sua specifica prestazione 13 Effetto di alone l’effetto di alone si ha quando il giudizio su una prova è influenzato da quelli di prove precedenti per cui gli insegnanti tendono a valutare migliori le prove di chi ha ottenuto già buoni risultati, questo effetto è “nascosto” anche nell’abitudine ad utilizzare la media aritmetica per assegnare i giudizi di fine quadrimestre o di fine anno dove un quattro iniziale finisce, ingiustamente, per pesare molto di più di una sufficienza finale (vedrete comunque che tale pratica è infondata statisticamente in quanto applicata a una scala di misura ordinale quale è il voto); 14 7 Effetto di contagio La valutazione espressa da un persona di cui si ha stima influenza quella di un'altra. 15 Effetto di contrasto Si sovrastima o si sottostima una prova che contrasta con lo standard ideale del docente o con una prestazione immediatamente precedente, contestuale o seguente di un altro allievo, che funge da paragone. l’effetto di contrasto è determinato dall’influsso delle prove di altri allievi corrette immediatamente prima o dopo, per cui il compito visionato di seguito a uno particolarmente brillante può ottenere un giudizio inferiore rispetto a quello che avrebbe ottenuto rispetto a uno scarso 16 8 Effetto della distribuzione forzata dei risultati deriva dalla convinzione errata che i risultati della formazione non possano non rispecchiare l’andamento della curva normale (o di Gauss) per cui solo pochi tra gli alunni potrebbero raggiungere livelli ottimi, una percentuale analoga otterrebbe risultati scarsi e la maggioranza si situerebbe su posizioni mediane. 17 Effetto di Pigmalione E’ una specie di profezia che si avvera quando sulla scorta di alcuni elementi informativi i docenti predicono il successo o l’insuccesso di un alunno e coerentemente alla predizione adeguano il loro comportamento, sia pur inconsapevolmente. L’allievo si adegua alle aspettative dell’insegnante. l’effetto della profezia che si autoadempie o effetto Pigmalione è quello per cui certe predizioni del successo o dell’insuccesso di un alunno finiscono per orientare i comportamenti dell’insegnante e quelli dell’alunno stesso, spesso gli atteggiamenti non verbali, paralinguistici (tono della voce, calma, …) o anche verbali del docente nei confronti di determinati alunni finiscono per influire sui loro risultati scolastici 18 9 Effetto di stereotipia La valutazione è influenzata da un'opinione precostituita che non tiene conto della reale prestazione dell'allievo e che induce il docente a non cambiare opinione nei suoi confronti e a protrarre, perciò, lo stesso atteggiamento l’effetto di stereotipia si ha quando il giudizio è alterato dall’opinione generale che si ha dell’alunno, simili sono l’effetto di pregiudizio, di empatia; 19 10