Porzûs - LICEO ARTISTICO MUNARI Vittorio V.to
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Porzûs - LICEO ARTISTICO MUNARI Vittorio V.to
Porzûs -un luogo -un fatto -un film perché la MEMORIA sia RICORDO e IMPEGNO a cura della classe 5^A ! ! ! ! ! ! ! UN LUOGO ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! UN FATTO ! ! ! ! ! ! ! ! ! UN FILM ! L'eccidio di Porzûs si riferisce allo scontro fratricida fra due brigate di partigiani, di diverso orientamento politico, avvenuto il 7 febbraio 1945 nel Friuli orientale. L'episodio, che costituisce uno dei momenti più controversi della Resistenza italiana ed è ancora oggi oggetto di studi e riflessioni, si inquadra nel contesto storico internazionale conseguente alla suddivisione dei confini e delle sfere di influenza degli Alleati. Nasce dalle accuse, rivolte dal Comandante della Brigata Garibaldi ai membri della Divisione Partigiana Osoppo, di aver intavolato trattative con i nazifascisti per impedire l'annessione alla Jugoslavia dei territori del Friuli Venezia Giulia e Istria, accuse che si conclusero con la fucilazione dell'intera divisione partigiana. ! Un film prodotto nel 1997, del quale la RAI ha subito acquistato i diritti per mandarlo in onda, però, solo nel 2002! Un film tanto discusso, definito impreciso sotto il profilo storico, che, però, ispirandosi all’eccidio di Porzȗs (i nomi dei due personaggi che raccontano, rivivendo il passato, sono inventati ma è evidente che richiamano Aldo Bricco, l’unico sopravvissuto, e Mario Toffanin che ha eseguito il massacro) ha contribuito a far conoscere i fatti e a risvegliare le coscienze addormentate! ! Prime sequenze Inizi anni ’70. L’anziano Umberto Pautassi (STORNO), nella realtà Aldo Bricco detto Cèntina, arriva in un paesino dell’alta Slovenia per incontrare un suo coetaneo che vive lì da tempo, Carlo Tofani (GEKO), nella realtà Mario Toffanin detto Giacca. Riprendono i loro soprannomi e si rinfacciano le loro verità, quella dell’unico scampato e quelle del capo dei GAP che eseguì il massacro. Che cosa fu la RESISTENZA? Fu un grande movimento di opposizione al nazi-fascismo sviluppatosi nei Paesi occupati dall’esercito dell’Asse durante la seconda guerra mondiale ! Coinvolse tutte le classi sociali, esprimendo: ! - esigenza di solidarietà tra tutti i popoli - aspirazione ad una società più giusta - desiderio di libertà dall’oppressore, dalla paura, dalla miseria - rinnovata fiducia nella ragione, contro la violenza e l’odio ! La Resistenza in Italia ebbe dei caratteri particolari perché fu anche guerra civile dopo l’8 settembre 1943. Essa affonda le sue radici nell’antifascismo degli anni Venti e nella lotta clandestina degli anni Trenta. ! Si può distinguere una: - Resistenza attiva - Resistenza passiva guerriglia partigiana della popolazione civile - Resistenza nei campi di concentramento dei soldati italiani che dopo l’8 settembre 1943 si rifiutarono di aderire alla Repubblica di Salò e di collaborare con i Tedeschi ! In Italia si affermò il più forte movimento partigiano dell’Europa occidentale che coinvolse migliaia di giovani, operai, contadini, intellettuali di diverse ideologie politiche ! - Riscatto, di fronte al mondo, dalla vergognosa alleanza con il nazismo ! - Faticosa riconquista della libertà ! - Fondazione Repubblica democratica ! Gli studi più recenti (dopo il crollo del comunismo nei Paesi dell’Est) hanno messo in luce che la Resistenza è stata un fenomeno storico, articolato e complesso, fatto anche di contraddizioni e violenze. ! Porzȗs ne è una testimonianza. ! L'eccidio di Porzûs si riferisce allo scontro fratricida fra due brigate di partigiani, di diverso orientamento politico, avvenuto il 7 febbraio 1945 nel Friuli orientale. L'episodio, che costituisce uno dei momenti più controversi della Resistenza italiana ed è ancora oggi oggetto di studi e riflessioni, si inquadra nel contesto storico internazionale conseguente alla suddivisione dei confini e delle sfere di influenza degli Alleati. Nasce dalle accuse, rivolte dal Comandante della Brigata Garibaldi ai membri della Divisione Partigiana Osoppo, di aver intavolato trattative con i nazifascisti per impedire l'annessione alla Jugoslavia dei territori del Friuli Venezia Giulia e Istria, accuse che si conclusero con la fucilazione dell'intera divisione partigiana. ! ! ! ! ! Bibliografia ! M. Cesselli, Porzus. Due volti della Resistenza, La Pietra, Milano 1975 ! L’eccidio di Malghe Porzus, cronologia storica a cura dell’associazione partigiani “Osoppo – Friuli” ! A. Buvoli, Venezia Giulia 1943/1945. Foibe e deportazioni, in "Quaderni della Resistenza", Istituto friulano per la storia del movimento di liberazione, n. 10, Udine 1998 ! Galliano Fogar, Sotto l'occupazione nazista nelle province orientali, Del Bianco, Udine 1963 ! Gianni Oliva, Foibe. Le stragi negate della Venezia Giulia e dell’Istria, Mondadori, Milano 2002 Oliva G., La resa dei conti. Aprile-maggio 1945: Foibe, Piazzale Loreto e giustizia partigiana, Mondadori, Milano 1999 M. Pacor, Confine orientale. Questione nazionale e resistenza nel Friuli-Venezia Giulia, Feltrinelli, Milano 1964 Arrigo Petacco, L'Esodo, La tragedia negata degli Italiani d'Istria, Dalmazia e Venezia Giulia, Le Scie Mondadori, Milano 1999 ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! ! Spunti di riflessione per il confronto dopo la proiezione del film ! ➢ Ricostruisci la sequenza cronologica dei fatti ed esprimi una valutazione sulle scelte narrative utilizzate dal regista. ! ➢ “Quello di Martinelli è un grande film sulla Resistenza. E anche un film contro il fanatismo e sulla pietà umana”. Così scriveva Gian Paolo Pansa su L’Espresso il 5 agosto 1997. Ti sembra di poter condividere il suo giudizio? ! ➢ Ancora prima che il film venisse presentato alla Mostra di Venezia del 1997, Il Corriere della sera e Panorama si espressero usando la pellicola in funzione anticomunista, trasmettendo il messaggio che “in fondo partigiani e fascisti erano tutti uguali”. In base alle tue conoscenze, rifletti su tale generalizzazione dei processi storici e prova a sostenere o a confutare questa tesi. ! ➢ Esprimi il tuo giudizio personale sul film e prova a formulare un consiglio di visione. ! ! ! ! !