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PRESIDENTE:
Martedì 26 giugno, all’età di 95 anni, si è spenta Adriana Locatelli, conosciuta come “Lalla l’eroica
partigiana”, da tutti apprezzata e stimata per la sua generosità ed il coraggio.
Nata il 26 ottobre 1911, segue presto l’esempio del padre impegnato nella lotta clandestina entrando,
dopo l’8 settembre del 1943, nella Resistenza bergamasca.
Catturata il 26 febbraio 1944 viene trasferita a Palazzo Baroni con le accuse di: intelligenza col nemico,
spionaggio organizzato, costituzione di banda armata, traffico clandestino d’armi, sabotaggio, aiuto ai
prigionieri ed ai partigiani.
Nonostante le torture e le sevizie subite che la segneranno, anche fisicamente, per tutta la vita non rivela
ai tedeschi nessun nome. A chi in seguito le chiedeva come avesse fatto a resistere, a non tradire
rispondeva: “Meglio una donna rovinata che tanta gente impiccata”.
Internata nel carcere di Sant’Agata, a causa delle condizioni fisiche è trasferita all’Ospedale Maggiore
fino al termine della guerra.
Nella sua biografia “Diario di una partigiana” racconta l’inizio della sua esperienza, della decisione di
costituire la “Banda della Maresana”, del suo grande impegno nella Resistenza, del tradimento e delle
torture subite.
Donna dolcissima e generosa, durante la sua vita non dimentica mai l’impegno verso i meno fortunati,
donando la sua casa di Torre Boldone alla Diocesi per la creazione di Casa Raphael a favore dei malati di
AIDS.
Per i suoi ideali di libertà ed i meriti ottenuti, le viene conferito il grado di sergente maggiore.
Donna fiera del suo passato, delle sue azioni in favore della Resistenza antifascista, compie un gesto di
perdono singolare ed importante alla morte della spia che la fece arrestare, consentendone la sepoltura nel
cimitero di Torre Boldone accanto alla tomba della sua famiglia.
Il suo impegno si traduce, attraverso l’Associazione Nazionale Partigiani, in una costante presenza,
soprattutto nelle scuole dove, insieme al racconto della sua esperienza, tiene viva la memoria di quei tragici
anni, invitando sempre i giovani a conoscere, ma soprattutto a non dimenticare.
Per i suoi meriti nella lotta per la libertà e la continua testimonianza, il Comune di Bergamo le conferisce
nel 1998 la Medaglia d’oro che Adriana Locatelli ha sempre gelosamente conservato insieme all’Attestato
del Comandante delle Forze Armate alleate del Mediterraneo nel quale viene espressa la gratitudine per
l’aiuto dato ai membri delle Forze Armate degli Alleati.
Il Consiglio comunale, nell’esprimere profondo cordoglio, ringrazia Lalla, eroica partigiana, che
rappresenterà per sempre l’apporto delle donne alla Resistenza bergamasca.
Con un minuto di silenzio la salutiamo, con l’impegno di non dimenticarla insieme a tutti coloro che si
sono spesi per la libertà e la democrazia.
(Il Consiglio comunale osserva, in piedi, un minuto di raccoglimento).