vive sano chi va piu` piano - DELFO - Forlì

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vive sano chi va piu` piano - DELFO - Forlì
VIVE SANO CHI VA PIU’ PIANO
C’era una volta- ma non tanto tempo fa- in un grande bosco ombroso, un gruppo di
formiche nere nere
che lavorava duramente senza mai fermarsi! Esse erano moderne
e tecnologiche (non come quelle della favola antica) e, nel formicaio, erano fornite di un
sacco di COMPUTERS, DS 3d, IPAD di ultima generazione, che usavano per contare e
amministrare tutti i chicchi di grano e le briciole di pane che avevano raccolto in estate.
Volevano vantare un RECORD: essere gli insetti con il maggior numero di scorte di cibo!
Vicino alla casa delle formiche c’era il giardino della lumaca Calmina.
Lei era l’esatto
contrario delle formiche: non andava mai di fretta (infatti si dice “lento come una lumaca”)
e si fermava spesso con le sue antennine ritte e i suoi piccoli occhietti, a osservare le
stagioni che cambiavano, con i loro colori e i loro profumi. Calmina giocava con le farfalle
variopinte,
si chiedeva come fosse possibile che avessero quelle ali così geometriche e
quei colori sfavillanti!
Durante il giorno lei si riuniva a bere il tè
con le sue amiche lumache e insieme
chiacchieravano dei bei tempi passati, quando erano giovani e andavano alla “Slow
school” e imparavano a conoscere la natura e a rispettarla. Ricordavano i loro vecchi
maestri, così saggi, che le avevano aiutate a capire le cose che contano nella vita: l’amicizia,
l’affetto e il rispetto.
“Collegati, connettiti, vai entra nel file e guarda la differenza fra l’accumulo di scorte
dell’anno precedente e quello di quest’anno, dobbiamo sempre superarci! Veloci,
forza!”
Così parlava ogni giorno Velocix, la direttice, rivolgendosi alle formiche, dalla sua
postazione principale. Le colleghe, con il capo chino, lavoravano sui loro
computers
senza interrompere mai il lavoro.
Calmina, dal suo giardino, sentiva sempre il tichettio delle tastiere e la voce di Velocix che
dava ordini e si chiedeva come facessero quelle poverette a stare sempre chiuse là dentro,
quando fuori c’era un mondo meraviglioso!
Così, una mattina, Calmina decise di andarle a trovare:
“Ciao a tutte, amiche formiche, perché non vi fermate un po’ e salite sulla mia casetta a
chiocciola per godervi il panorama e vi riposate facendo due chiacchiere con me?”
“Cosa ?? Noi dobbiamo lavorare, altro che storie! Noi siamo instancabili. Dobbiamo
tenere il conto delle nostre scorte e tenerci in contatto con i nostri simili per sapere
sempre quanto stiamo accumulando! Vogliamo battere anche l’organizzazione delle
Api! Noi possediamo la tecnologia e siamo imbattibili” rispose Velocix
Calmina, con la sua calma, ribattè:
“ Ma perché ogni tanto non vi riposate per leggere un bel libro
, per stare in
compagnia degli amici, per fare una sana passeggiata? O magari per sfogliare un album dei
ricordi…
Ma ci pensate mai ai bei tempi passati quando in inverno ve ne stavate al
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calduccio a riposare con il cibo a sufficienza, senza tutta quest’ansia che ora vi porta solo a
lavorare chiuse lì dentro come prigioniere?”
“Ma quali ricordi! Non ce ne è il tempo: mai guardarsi indietro, sempre avanti!
Vogliamo che tutti ci guardino con invidia e ammirazione!” replicò Velocix.
Calmina, delusa, stava per andarsene quando vide, in un angolo, un grosso interruttore
generale e le venne un’IDEA…
Ad un certo punto si sentì come un tonfo e poi…….. BUIO, tutto nero, più nero delle
formiche: era un BLACK OUT!
Improvvisamente ci fu un silenzio assoluto; i computers non funzionavano più e tutto
sembrava morto.
Le formiche smisero di lavorare e, alla spicciolata, uscirono fuori dal loro quartier generale
per vedere cos’era successo.
Videro una luce abbagliante, sentirono il profumo dell’erba
e il dolce soffio del
vento … Quant’era bello lasciarsi accarezzare da quella brezza e respirare quell’aria pura!
Velocix guardò le sue amiche sorridere e parlare tra di loro; poi vide Calmina che piano si
avvicinava muovendo le sue antennine.
Si ricordò della saggezza delle lumache in tutte le favole che la mamma le aveva letto da
piccola, di come la lumaca con la sua calma e onestà vivesse da sempre tranquilla e
rispettata. E fosse sempre da tutti ricordata per via di quella sua casetta dove si ritirava a
pensare e a meditare, lontano dalla confusione.
Così Velocix radunò tutte le formiche e parlò:
“Care amiche, ha ragione Calmina… Forse stiamo lavorando troppo! Ci stiamo
dimenticando delle cose belle che sono intorno a noi. Prendiamoci una vacanza e
andiamo a zonzo con le nostre amiche lumachine a respirare un po’ di aria buona e a
riscoprire quello che abbiamo dimenticato!”
Tutte le altre si guardarono e poi gridarono in coro: “Brava, ben detto, sì!!!
Finalmente!”
E così fecero tutte quante, stringendosi in un grande abbraccio, mentre Calmina, dentro la
sua chiocciolina, le spiava commossa.
Dopo quella vacanza le formiche furono per sempre diverse.
Ma allora…. chi si ferma non è perduto:
riscopre piccole cose che prima non vedeva, sente suoni che prima non sentiva, gusta sapori
che prima non conosceva. Chi si ama si ferma. E soprattutto…
Vive sano chi va più piano!
S.Vittore, 13 Marzo 2012
Classe 3°A Scuola primaria “Giovanni Pascoli” S.Vittore di Cesena (FC)
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