La Formica Lola - “Luigi Settembrini” San Leucio del Sannio

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La Formica Lola - “Luigi Settembrini” San Leucio del Sannio
MISURE DI ACCOMPAGNAMENTO 2013-2014
PROGETTO DI FORMAZIONE E RICERCA
Rete Scolastica
INNOVARE RINNOVANDO – LA RETE CHE ACCOGLIE
RICERCA-AZIONE
DESCRIZIONE DELL’ESPERIENZA
Nome della scuola
I.C.”L.Settembrini”San Leucio del Sannio
Tipo di Scuola
PrimariaDocente/i
Fierro Sofia -De Rosa Angela –Luigina Ausilia Di Matteo
Classe coinvolta
classe seconda
PROCESSO COGNITIVO: ........
Tipologia di esercitazione:
Processi attivati: Induttivi – dialettici - creativi
Tipologia di esercitazione: grappolo associativo -decodifica e codifica di un testo argomentativo –
scrittura creativa
Modalità, fasi e strumenti di realizzazione
Dalla lettura lineare alla lettura reticolare
Fasi di realizzazione
-Osservazione ed esplorazione dell’ ambiente esterno
(Cortile della scuola)
-Problematizzazione della situazione: esempio pratico di come si fa
cultura educando e non dando soluzioni.
-Partendo dalle osservazioni dirette ( una busta della merendina
gettata a terra da un bambino) segue una sequenza di riflessioni e di risposte al quesito:
“Perché la busta è di ostacolo alle formiche?”
-Dal desiderio di salvare le formiche nasce la produzione fantastica
di un testo narrativo.
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-Promozione di nuove modalità di configurazione dello spazio di comunicazione e
cooperative learning tra gli alunni.
-Creazione dell’ipertesto.
del
-Utilizzo della lavagna interattiva come tavolo di assemblaggio
delle conoscenze e nello stesso tempo come ponte in grado di far dialogare, in un contesto
più familiare ed efficace, l’alunno con l’insegnante e i compagni tra di loro.
Modalità e strumenti di realizzazione
Nello svolgimento delle attività le insegnanti ricercatrici hanno mirato, dal punto di vista
organizzativo, al lavoro di gruppo degli allievi.I gruppi, misti per sesso,sono stati composti
mettendo insieme bambini con diversi livelli di profitto scolastico per favorire l’inclusione.
Si sono attivate, tra gli alunni di ogni gruppo, relazioni di tutoraggio di tipo simmetrico (tra
pari) e di tipo asimmetrico (con compagni più esperti) e di altre classi.
Le attività sono iniziate portando i bambini nel cortile della scuola dove sono stati lasciati liberi
di esplorare l’ambiente intorno a loro. Alcuni allievi si sono seduti vicino ad una delle aiuole,
hanno toccato piantine, sassi e mattoni ed hanno scoperto che sotto ad uno di essi c’era un
formicaio. L’interesse è aumentato quando hanno visto dirigersi verso di loro una piccola
formica, attirata dalle briciole delle merende cadute sul terreno
Di qui è stato intenzionalmente posto il problema da parte delle
docenti: ”Che cosa vuole fare la formica? Qual è il suo compito?”
I bambini hanno avanzato le loro ipotesi e dato le loro risposte ed hanno chiesto qualche
notizia in
più
sul
piccolo animale. Si è così partiti con l’idea di raccogliere
maggiori informazioni sulle formiche usufruendo anche della tecnologia .
Successivamente gli alunni hanno prodotto un testo fantastico che aveva come protagonista la
piccola formica vista in cortile.
Tutti gli studenti hanno dato il loro personale contributo in un percorso centrato sulla
cooperazione. Il problema intorno al quale si è sviluppata la vicenda è stato l’inserimento, da
parte di un ipotetico alunno scorretto, di una busta di plastica all’ingresso del formicaio. Come
questo avvenimento influisce sull’attività delle formiche?Come liberare le formiche e
consentire loro di continuare il proprio lavoro?
In una prima versione del testo, i bambini hanno risolto il problema grazie all’intervento di una
bambina che, avendo notato la busta e la formichina che vi girava intorno, era intervenuta
eliminando l’ostacolo.
Ma, in una seconda versione, gli alunni hanno inserito un folletto che, con la magia, trasforma il
bambino scorretto in una formica e lo fa entrare nel formicaio facendogli scoprire le leggi
che ne regolano il funzionamento e il danno arrecato dal suo gesto.
Con una sequenza di riflessioni e risposte suscitate dal testo, gli allievi hanno così “liberato
le
formiche”
comprendendo
che
la
vera soluzione al problema sta
nel rispetto dell’ambiente e di tutti gli esseri viventi che hanno diritto di vivere in libertà.
Riflessioni dei bambini per decodificare e codificare il testo argomentativo.
Conferma della soluzione
Problema
Soluzione
Le Formiche non possono uscire
dal formicaio.
“Può la busta della merendina
essere
di
ostacolo
alle
formiche?”
Rispetto dell’ambiente e di tutti
gli esseri viventi che hanno
diritto di vivere in libertà.
Argomenti
Io dico che
-Forse era meglio non uscire in
cortile a fare merenda.
Non dobbiamo privarci di
gustare all’aperto le merendine; i
bambini scorretti non vanno
puniti, ma educati a rispettare
l’ambiente.
Altri diranno
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-E’ bello stare in cortile: si respira
aria pura, si può giocare, si
ammirano i fiori, però non si può
consumare nessuna merenda!
Le merendine allora
vanno consumate solo
in classe oppure a casa.
Ma
-Ma, se nel cortile non possiamo
mangiare, non ci sono briciole e
avanzi per la provvista delle
formiche.
-Allora come risolvere il probl
-Basta togliere la busta e le
formiche sono libere.
Senza dubbio
-Siamo sicuri che sono libere per
sempre?
No, non credo.
-Perché?
-Perché ci sono altri bambini
scorretti che gettano le carte a
terra.
-Allora i bambini scorretti vanno
puniti.
Per favorire
la
scoperta
delle potenzialità espressive
e
Comunicative
utilizzando l’integrazione di
più
linguaggi,
orale, iconico e
scritto , è stato attuato un percorso di narrazione verbo- visiva con la LIM. La pratica
della lettura è
stata proposta
come momento
di
socializzazione
divertente, per facilitare l’apprendimento dei contenuti e l’acquisizione del lessico.
E’ stato fatto notare che si poteva lavorare sul testo inserendo un collegamento: pulsanti e
parole calde che avrebbero permesso di navigare all' interno dell'ipertesto alla ricerca di nuove
informazioni o collegamenti e un bambino ha proposto l’uso di una freccia.
Parlando del formicaio si è chiesto agli allievi di dire cosa fosse e a che cosa servisse.
“Perché le formiche vi entrano ed escono continuamente?”Molti bambini hanno
definito il formicaio “la casa delle formiche”.
Di qui il quesito:”Cos’è una casa?”
Le
insegnanti hanno rilevato che nel gruppo classe non tutti avevano ben chiaro il concetto di
casa come spazio polifunzionale e ,per promuovere il processo di astrazione che consente di
far proprio questo concetto, si sono attivate diverse esperienze di cooperazione.
I bambini hanno realizzato dei giochi di carte con i simboli base
dell’arredamento di ogni stanza. Ciascuna immagine doveva essere inserita all’interno di cerchi
concentrici che partivano da concetti più semplici (aggregazione) per giungere a concetti via via
più ampi (generalizzazione).
Si è poi costruito un grappolo associativo delle idee sulla casa dove i bambini, organizzati in
coppie asimmetriche, sono stati invitati a sistemare i vari elementi nella giusta posizione.
In una seconda fase gli alunni, partendo dai nomi inseriti nel testo fantastico, sono stati
impegnati in esercitazioni di scrittura creativa e i prodotti ottenuti sono stati trasferiti nelle
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diapositive, al fine di consentire una lettura ipertestuale.
Acrostici
Agli alunni è stato proposto di giocare con i nomi organizzandoli in acrostici. I legami tra le parole
appartenenti a ciascun acrostico dovevano essere di tipo semantico.Gli allievi, disposti in cerchio,
hanno lavorato in massima libertà esprimendo le proprie idee in un clima disteso e caratterizzato
dal rispetto reciproco.
Rime
Per abituare i bambini a manipolare le parole con creatività, sono stati svolti giochi collettivi
finalizzati alla realizzazione di una rima contenente NOMI ALTERATI. Modalità di esecuzione:un allievo formula la frase;
-l’altro risponde in rima
Giochi fonologici
Gli allievi, organizzati in tre piccoli gruppi eterogenei, sono stati invitati ad effettuare inversioni
fonologiche.Ciascun gruppo aveva a disposizione dei cartoncini con le
singole lettere che compongono la parola FORMICAIO con le quali ha potuto
produrre parole spostando liberamente i cartoncini.L’unica regola che era stata data era: ciascuna
lettera poteva essere usata secondo il numero di volte presente nella parola formicaio.Gli
alunni hanno poi trascritto le
parole con un lavoro di collaborazione, finalizzato al
coinvolgimento di tutti i componenti del gruppo, utilizzando il programma PowerPoint per poi
condividere con i compagni il lavoro svolto da ogni singolo gruppo.
I campi semantici
Raggruppamenti di parole che sono legate da rapporto di significato
Dopo aver terminato l’attività sul testo inventato gli alunni sono stati invitati a dire tutte le parole
che venivano loro in mente partendo dalla parola“ formica” Le parole sono state scritte alla
lavagna poi è stato proposto il gioco dei legami di significato .Si è provato a spiegare che i termini
trovati presentavano due tipi di legami:
legami di significato: cioè tutte quelle parole che sono venute in mente perché sono collegate alla
parola “ formica” per il loro significato;
legami di segno : parole che sono collegate alla parola perché si somigliano non solo nel
significato, ma anche nella forma.
Sono stati infine trascritte le parole in due sottoinsiemi.
Prodotto ottenuto (l’elaborato degli alunni, le risposte degli alunni, schema, mappa concettuale, diapositive)
Lavoro in Power Point
Valutazione degli alunni (libera, debriefing)
Gli alunni hanno dimostrato una grande curiosità per il mondo sconosciuto delle formiche.
I bambini hanno notato che la lettura alla lavagna interattiva era più facile e anche
divertente.
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Si sono divertiti moltissimo quando hanno scoperto che potevano,collegando una
parola ad una diapositiva, andare avanti e indietro nel testo. E’ stata un’attività molto
gratificante ed entusiasmante per gli alunni che hanno mostrato stupore e hanno
esclamato”E’ esaltante.” - “Noi rifacciamo a casa quello che facciamo a scuola”. Lo
stupore della scoperta li ha resi più desiderosi di continuare a sperimentare nuovi
approcci.
Valutazione dell’insegnante
Le nuove tecnologie sono state usate in vari momenti intrecciando le fasi di attività nel
laboratorio con quelle disciplinari svolte nella classe, per offrire nuove opportunità verso la
costruzione di apprendimenti integrati e significativi e consentire agli allievi di navigare tra le
conoscenze e di imparare a comunicare tra universi di conoscenza.
Si è voluto utilizzare un ipertesto per far conoscere agli alunni una forma testuale che
consentisse,oltre alla lettura sequenziale (dall’inizio alla fine), una lettura in cui le parti
del testo potessero essere visitate secondo degli itinerari associativi :
costruire una rete semantica e concettuale attorno ad un testo dando la possibilità di
organizzare i saperi in reti semantiche percorribili secondo logiche diverse.
Lettura non lineare ma reticolare
Conclusioni
Quello che un insegnante non deve mai perdere di vista è la voglia di
sperimentare con gli alunni strade nuove,
di essere creativi, innovativi e
soprattutto , non far mai perdere o offuscare quella luce per il sapere, per la
conoscenza, che illumina il volto di ogni bambino per far
si che rimanga per
tutta la vita il desiderio di apprendere.
ALLEGATO: DESCRIZIONE DETTAGLIATA
DELL’ESPERIENZA
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