L`Isola dell`Amore: gli Autori L`Isola dell`Amore: la critica

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L’Isola dell’Amore: gli Autori
Francesco Hoch
Nato a Lugano il 14 febbraio 1943.
Diploma di composizione
con F. Donatoni e di canto
presso il Conservatorio
G.Verdi di Milano e studi di
direzione d’orchestra e di
musica elettronica. Corsi di composizione anche con
S.Bussotti, K.Stockhausen e G.Ligeti. Esecuzioni delle sue
composizioni nella maggior parte dei paesi europei, in Russia,
U.S.A., Giappone, Medio Oriente e America Latina.
Riconoscimenti e premi ( Parigi’73, Siena’74, Biennale Venezia e “Angelicum” Milano’75, Berna’76, Pro Helvetia ’80-05,
Ginevra’87, U.E.R.’87, UBS Giubileo’91, Zurigo’95, Lucerna’96, S. Pietroburgo’03).
Ha pubblicato un’ottantina di opere strumentali, vocali, teatrali, per scene, danza, elettroniche presso le Edizioni Suvini
Zerboni Milano.
Fondatore dell’Associazione per la musica contemporanea,
OGGIMUSICA di Lugano, per numerosi anni ha svolto attività didattiche musicali sperimentali e insegnato Musica nei
Licei nel Cantone Ticino. Vive a Savosa presso Lugano
(Svizzera).
Periodi creativi: ’68-’70“Attorno all’indeterminazione” , ’70’75 “Ricerca polidirezionale”, ’75-’80 “Musica figurale”, ’80’83 “Ostinati variabili”, ’83-’85 “Il tempo della dissoluzione”,
’87-’88 “Silenzio”, ‘86/ ’89-’93 “Opere postume”, dal ’94
“L’impietoso presente del cieco navigare a vista”.
Gabriele Alberto Quadri
Gabriele Alberto Quadri nasce a
Vaglio il 7 febbraio del 1950 da
madre cremonese e padre ticinese.
Consegue il brevetto di docente di
italiano e francese all'Università di
Zurigo, dove segue i corsi di Dante
Isella. Prosegue quindi gli studi
all'Università di Pavia. Poeta in
dialetto e in lingua. Fin da molto
giovane, scrive numerose opere per il teatro tra cui "Il
testamento della signora Contessa" con la regia di Carlo
Nobile (1989), "La nomina del Pievano" regia di Fausto Sassi,
musiche da scena di Irlando Danieli, "Francesco Borromini",
messo in scena dal regista italiano recentemente scomparso
Fabio Battistini (1999), "Le fontane di Santa Lucia", regia di
Pietro Aiani, musiche da scena di Antonio Eros Negri (2006)
o ancora "Domenico Trezzini e la Città ideale" con Fabio
Battistini (2010). Autore di parecchie raccolte dialettali e di
alcune opere in prosa, nel 2010 ha pubblicato l'antologia
"Poeti dialettali del canton Ticino e dalla Lombardia". È stato
insignito di numerosi premi fra cui il prestigioso Premio
Schiller nel 1986 e il Premio Insubria nel 2003.
L’Isola dell’Amore: la critica
Dal “Corriere del Ticino”, 25 gennaio 1999
(Critica musicale di Andrea Meni alla prima rappresentazione tenuta
nel Teatro Sociale di Bellinzona il 23 gennaio 1999)
"Il folto pubblico accorso al Teatro Sociale di Bellinzona ha
potuto apprezzare le qualità dell'Orchestra a plettro "Mauro e
Claudio Terroni" di Brescia e soprattutto la prima esecuzione
mondiale del racconto fiabesco di Gabriele Alberto Quadri
drammatizzato e musicato da Francesco Hoch, "L'Isola
dell'Amore". Un lavoro molto interessante e coinvolgente,
dotato di grande forza espressiva e di un'accattivante struttura formale che ne esalta le potenzialità evocatrici.
Nella realizzazione musicale ideata da Francesco Hoch il
carattere onirico, astratto e introspettivo del testo viene posto
in primo piano da una "punteggiatura" musicale che sfrutta al
meglio le possibilità tecniche e timbriche di una formazione
di mandolini, mandole, chitarre e contrabbasso. Un'odissea
dello spirito che s'invola verso l'Amore Assoluto, un racconto
epico in versi, fra cui l'endecasillabo, dal sapore volutamente
arcaico, con similitudini dantesche e ardite metafore per un
poema che in qualche modo ricorda lo slancio lirico della
Ballata del vecchio marinaio di Samuel Coleridge.
Versi appassionati che affascinano e tendono ad evocare
immagini cangianti, grazie alla superba interpretazione della
voce recitante principale, l'ispiratissimo e bravissimo Luciano
Bertoli.
La musica sottolinea puntualmente i turbamenti interiori del
misterioso Capitano e accresce il fascino opaco dei passaggi
più tormentati, quando orrende creature minacciano il lieto
fine simboleggiato dal matrimonio del protagonista...Il
racconto fiabesco "L'Isola dell'Amore" animerà senza dubbio
molti altri teatri, e tra l'altro ha illustrato con efficacia un
modo diverso e stimolante di concepire il rapporto tra parole
e musica, ossia il tema dominante della stagione organizzata
al Teatro Sociale di Bellinzona.”
(Gabriele Alberto Quadri)
“potrei aggiungere che mi sono ispirato alla grande tradizione
letteraria italiana (che per certi aspetti non ha nulla da
invidiare a quella anglosassone), in particolare per le reminiscenze ariostesche e per un certo modo di trattare la materia
sonora del linguaggio (il testo è ricco di fonosimbolismi e
di altre sperimentazioni formali).”