Tunisia e Grecia, partire o annullare il viaggio?

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Tunisia e Grecia, partire o annullare il viaggio?
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Tunisia e Grecia, partire o annullare il viaggio?
mercoledì 01 luglio 2015
Cosa deve fare chi ha prenotato un viaggio in Tunisia?
Innanzitutto consultare costantemente il sito della Farnesina www.viaggiaresicuri.it.
Al momento il Ministero degli
Esteri non sconsiglia di partire, ma raccomanda assoluta prudenza e di
attenersi alle indicazioni delle autorità locali. Chi invece vuole cancellare
il viaggio?
Anche se la situazione è in continua
evoluzione, ad oggi non c’è
un’indicazione ufficiale del nostro Ministero degli Esteri che vieta di
viaggiare in Tunisia. Per questo
– spiega Altroconsumo
– chi vuole cancellare il viaggio non può giustificare l’annullamento per causa
di forza maggiore e quindi non può recedere dal contratto senza che
l’applicazione di penali. Bisogna comunque monitorare continuamente
il sito ufficiale del Ministero e se
in queste ore dovesse cambiare la situazione, il Codice del Turismo prevede di:
usufruire di un altro
pacchetto turistico di qualità equivalente o superiore senza supplemento
di prezzo o di un pacchetto turistico qualitativamente inferiore previa
restituzione della differenza del prezzo;
ottenere il rimborso
entro 7 giorni lavorativi dalla data di cancellazione.
Vista la situazione i principali
tour operator sono comunque propensi a offrire soluzioni alternative, quindi Altroconsumo
consiglia di contattare l’agenzia o il tour operator e di provare a farsi
sostituire il pacchetto vacanze acquistato o a farsi rimborsare la somma già
pagata.
Chi decide
di partire deve seguire le indicazioni delle autorità locali, registrando
la vacanza nella sezione Dove siamo
nel Mondo e alla sede diplomatica italiana a Tunisi, inviando
un’e-mail all’indirizzo [email protected]. Il Ministero raccomanda inoltre la massima cautela
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per quanto riguarda le escursioni all’interno del territorio tunisino:
consiglia di affidarsi solo a tour operator professionali che rispettino le
norme di sicurezza dettate dalle autorità competenti, partecipando in gruppi
numerosi e non viaggiando di notte. In caso di urgente necessità contattare
l’Ambasciata d’Italia a Tunisi allo 0021698301496 o la sala operativa
dell’Unità di Crisi allo 0636225.
Secondo
l’Unione Nazionale Consumatori gli avvisi della Farnesina “sono troppo
poco” visto che le Autorità
di sicurezza tunisine hanno ulteriormente innalzato il livello di allerta
terrorismo in tutto il Paese, in particolare nelle aree ad elevata
presenza turistica. “Ha
dell’incredibile l’avviso relativo a Sousse: si consiglia di evitare
anche i sobborghi delle città di Sousse
e Sfax”. “Dopo quello che è successo?” si chiede l’Associazione che invita il Ministero degli Esteri a
modificare immediatamente gli avvisi, riservandosi azioni legali a
tutela dell’incolumità degli italiani.
“Non è la
prima volta che la Farnesina, invece di rischiare di peccare in prudenza, per
proteggere maggiormente i nostri connazionali, minimizza i rischi, con
colpevoli ritardi” ha dichiarato Massimiliano Dona, segretario dell’Unione
Nazionale Consumatori. Innumerevoli
i precedenti: Turchia nel 2003 (attentati), Maldive nel dicembre 2004
(tsunami), bombe a Londra nel luglio 2005, Dahab nell’aprile 2006, Giamaica
nell’agosto 2007 (uragano), Kenia nel dicembre 2007, Messico nell’aprile 2009
(influenza suina), Libia, Egitto (rivoluzione) e Giappone (centrale nucleare)
nel 2011.
L’associazione ricorda ai turisti
che non vogliono più partire per la Tunisia, quanto prevede il Codice del
Turismo (Decreto Legislativo 23 maggio 2011, n. 79), all’art. 42: in caso di pacchetto turistico, il
consumatore che non vuole più partire ha diritto al rimborso integrale di
quanto versato. Non si tratta, infatti, di una rinuncia volontaria,
ossia di “colpa del turista”, ma di una causa di forza maggiore. Per questo il
turista ha diritto al rimborso integrale, salvo decida (è una sua facoltà, non
un obbligo) di accettare in alternativa un cambio di destinazione, di data o un
bonus. Se sceglie il rimborso, la somma
di denaro già corrisposta deve essere restituita entro 7 giorni lavorativi dal
recesso. Non si ha diritto, invece, ad un risarcimento del danno,
essendo un caso di forza maggiore. Chi avesse bisogno di assistenza può
contattare i consulenti dell’UNC attraverso lo sportello dedicato al Turismo (http://www.consumatori.it/sportello-turismoviaggi/).
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E c’è
anche un altro Paese, in questo caso europeo, da tenere sotto controllo: la
Grecia. In vista del referendum indetto
dal Parlamento greco per il 5 luglio, potrebbero verificarsi disagi
nei principali centri urbani del Paese. Le banche saranno chiuse fino al 6 luglio e ci
sono limitazioni sui prelievi allo sportello. Ma queste misure di controllo non si applicano alle transazioni o ai
prelievi effettuati presso gli sportelli automatici degli istituti di credito
locali attraverso carte bancomat o di credito emesse da banche estere.
Vi potrebbe tuttavia essere una ridotta funzionalità delle carte di credito,
oltre che dei bancomat (momentanea interruzione del servizio, scarsa
disponibilità di liquidità, code d’attesa, difficoltà di accettazione degli
strumenti di pagamento elettronico, ecc).
Si
consiglia di verificare che – nei periodi previsti soggiorno in Grecia – i
servizi siano forniti regolarmente (porti, aeroporti, ferrovie, banche,
ospedali, ecc.). Si
raccomanda di usare prudenza durante il soggiorno, prestando attenzione a
eventuali avvertenze delle autorità greche ed evitando luoghi di possibili
assembramenti nelle maggiori città del Paese. Ad Atene le manifestazioni si svolgono tradizionalmente in piazza
Syntagma (davanti al Parlamento), in piazza Omonia e dintorni, nel quartiere di
Exarchia e vicino al Politecnico, in prossimità del Museo archeologico.
Si consiglia ai connazionali di registrare i dati relativi al viaggio sul sito DoveSiamoNel
Mondo.
“A seguito
delle numerose segnalazioni pervenute nei giorni scorsi alle nostre sedi di
Adiconsum e senza generare allarmismi riteniamo che possa essere di aiuto ai
consumatori un breve Vademecum su come
muoversi in maniera attenta vista l’instabilità della situazione
politico-economica nel Paese” dichiara Pietro Giordano, Presidente
nazionale Adiconsum.
Ecco i consigli dell’Associazione:
·
Soldi: è bene partire anche con un po’ di
contanti (il limite massimo è di 10mila euro a persona), perché bancomat
e carte di credito POTREBBERO avere una limitata operatività
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·
Documenti:
oltre alla carta d’identità, portare con sé anche il passaporto,
nell’ipotesi remota che la Grecia dovesse uscire dall’UE
·
Assicurazione: valutare l’eventualità di sottoscrivere una
polizza assicurativa a copertura dei rischi
·
Viaggiaresicuri.it: prima di
partire, consultare il sito www.viaggiaresicuri.it, il servizio fornito dal Ministero
degli affari esteri per verificare se è in vigore un eventuale “sconsiglio”.
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