Farmaci, persi ogni anno 10 miliardi di euro per i medicinali contraffatti

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Farmaci, persi ogni anno 10 miliardi di euro per i medicinali contraffatti
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Farmaci, persi ogni anno 10 miliardi di euro per i medicinali contraffatti
venerdì 30 settembre 2016
I medicinali contraffatti costano al settore
farmaceutico dell’Unione Europea più di 10,2 miliardi di euro ogni anno. In
Italia persi quasi 4 mila posti di lavoro. Adoc invita i consumatori a stare
attenti agli acquisti via web: alto il rischio di comprare farmaci contraffatti
Secondo una nuova
relazione dell’Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà
Intellettuale (EUIPO) il 4,4 % delle vendite legittime di prodotti
farmaceutici, pari a oltre 10 miliardi di euro, va perso ogni anno nell’UE a
causa della contraffazione.
Le mancate vendite si traducono,
inoltre, in una perdita diretta di oltre 37mila posti di lavoro nel settore
farmaceutico dell’UE: i legittimi produttori e distributori di farmaci
impiegano infatti meno personale di quanto farebbero se non esistesse la
contraffazione. Al bilancio negativo si aggiungono ulteriori 53.200 posti di
lavoro persi in altri comparti dell’economia dell’UE.
Tra i Paesi più colpiti svettano
Germania e Italia: per la prima si stimano in oltre 1 miliardo di euro le
perdite causate dalla contraffazione, cui si aggiunge la perdita di circa 7mila
posti di lavoro diretti.
Da noi le mancate vendite del
settore farmaceutico causano ogni anno perdite fino a 1,59 miliardi di EUR,
pari al 5% delle vendite dell’industria italiana dei medicinali, cui si
aggiunge la perdita di quasi 4mila posti di lavoro diretti.
In Italia, inoltre, va detto che è
molto diffusa l’abitudine di acquistare medicinali via web, circa il 10% dei
consumatori nostrani ha usato tale modalità di acquisto per i farmaci. Ma con
l’alto rischio proprio di incappare in prodotti contraffatti.
“Invitiamo i consumatori a non
pensare esclusivamente alla possibilità di spendere meno per curarsi, ma di pensare
a spendere il giusto acquistando solo prodotti certificati e sicuri presso i
canali tradizionali – dichiara Roberto Tascini, Presidente dell’Adoc – va anche
detto che una delle cause scatenanti il fenomeno è l’alto costo dei medicinali,
rispetto alla media europea. Per esempio, i farmaci di fascia C, medicinali non
essenziali, senza obbligo di ricetta (S.O.P.) e completamente a carico del
consumatore, in Italia costano di più delle vicine Francia e Germania.
Mediamente, per l’acquisto di un farmaco da banco, in Francia si spende il 125%
in meno, in Germania il 94% in meno. Considerando che la spesa media annua di
una famiglia italiana, per l’acquisto di farmaci di fascia C, si attesta sui
120 euro, risulta che per lo stesso quantitativo di medicinali in Francia si
spendono 70 euro annui (il 71% in meno), in Germania 55 euro (il 118% in meno).
Ad esempio, una confezione di antipiretici in Italia si paga in media 4,50
euro, oltralpe 1,95 euro (-130%), in terra teutonica 2,40 euro (-87,5%).
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Differenze enormi di prezzo che gravano profondamente sui conti e sui bisogni
delle famiglie italiane. E che spesso le spingono ad avventurarsi in acquisti
poco sicuri e pericolosi”.
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