Prelievi, il computer non ama la lettera `P`
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Prelievi, il computer non ama la lettera `P`
La Provincia www.laprovinciacr.it SPAZIO APERTO Il Pd, la Cgil e lo scontro: meglio pensare a quand’ero giovane Signor direttore, scorrendo i giornali di leggo che il capo del governo, nonché del Pd, chiede severamente conto alla Cgil (con un accusatorio «…dove eravate voi?») del fatto che in Italia ci sono davvero troppi disoccupati e precari. Sul più modesto terreno locale avevo letto nelle lettere alla ‘Provincia’ che un ex ufficiale fascista cremonese era contento perché ha chiuso ‘l’Unità’ senza che nessuno piangesse. Neppure Lui – cioè M - era riuscito a tanto! Lo confesso: nemmeno io – che ho letto l’Unità da ragazzo fino alla attuale tarda età e che ne ho diffuso migliaia di copie domenicali – non so se devo piangere. Se penso che oggi – 20 settembre 2014 – la mia Unità avrebbe potuto titolare la prima pagina con una sparata renziana contro la Cgil, mi dico: «meglio che ti ricordi quando eri giovane…». Giuseppe Azzoni (Cremona) .......................................................... Per gli stranieri ci sono diritti Qualcuno sta aiutando Boni? Egregio direttore, lunedì 15 il suo giornale, sulla pagina del Casalasco, rinnovava l’appello per il signor Annibale Boni, originario di Casalmaggiore, ora a Torino, che si trova in una condizione disagiata, con problemi di salute ed economici. Sarò breve e non vorrei apparire retorica, ma concretamente qualcuno si sta interessando al suo caso? Scusi, ma ormai queste cose ce le chiediamo in tanti: per moltissimi stranieri ci sono le case, la pensione minima ai loro anziani che si ricongiungono e non hanno mai versato contributi in Italia. Per non parlare di forniture di cibo (che magari poi si trovano nei cassonetti dell’immondizia) e il pagamento di bollette, nonché altre agevolazioni che spesso noi ci sogniamo, solo perché abbiamo una casetta di proprietà, sudata con tanti sacrifici. Possibile che un uomo solo, con i problemi descritti nell’articolo, non abbia altrettanti diritti ? Maria Pia Superti (Gerre de’ Caprioli) ................................................................................... . Mangiabanane e vu cumprà non sono termini fuorilegge Egregio direttore, Carlo Tavecchio con «mangiabanane», Angelino Alfano con «orde di vu cumprà», Silvio Berlusconi, a suo tempo, con «Presidente abbronzato» (riferito all’inquilino della Casa Bianca), una concittadina con «negretto». Queste espressioni riferite da personaggi più o meno noti principalmente ai colorati, che non so se chiamare neri o negri per non incorrere anch’io nel novero dei ‘reietti’, hanno sollevato reazioni sdegnate soprattutto da parte di chi è affetto da gravi sintomi di suscettibilità. Queste definizioni, forse con rammarico di qualcuno, non sono tuttavia ancora penalmente perseguibili. Ciò che viceversa accade a chi definisce terrone un meridionale piuttosto che polentone un settentrionale. I due termini infatti si equivalgono derivando rispettivamente da terra ad indicare l’attaccamento ad essa al punto quasi di nutrirsene e da polentaad indicare mangiatore di polenta o persona lenta e goffa. Tradisce ovviamente le sue origini chi, legiferando e giudicando in modo unilaterale, intende punire un supposto sopruso. Un giudice, purtroppo defunto, sosteneva saggiamente che non è tanto la parola in sé a creare offesa ma l’irruenza e l’intento offensivo con cui viene proferita. Nanni Papadia (Cremona) ................................................................................... . Immigrazione e pace Da ridistribuire la ricchezza Egregio direttore, l’inarrestabile immigrazione di persone e intere famiglie provenienti dalle zone più povere della terra che fuggono da guerre, miseria e fame, è destinata a continuare finché i potenti non capiranno che bisognerà ridistribuire le risorse naturali. La pace si ottiene anche con un’equa distribuzione di risorse e benefici. Il mondo infatti è ancora diviso in sfruttati e sfruttatori. Oggi la distribuzione delle risorse a livello mondiale resta uno dei problemi principali. In molti paesi in via di sviluppo, per esempio in Africa o in Oriente, le risorse ci sono, ad esempio sono ricchi di giacimenti di materie prime minerarie, accumuli di materie preziose, ma purtroppo vengono sfruttate da altri Paesi già molto ricchi ed evoluti, così i benefici non hanno la giusta ricaduta, non vengono cioè usati per migliorare l’economia dei Paesi che le forniscono. Sono quindi necessari un nuovo modello di cooperazione e una maggior onestà politica per far sì che quegli Stati possano utilizzare al meglio le proprie risorse economiche e umane, creando loro le condizioni per crescere e fondare il proprio sviluppo socio-economico. Pierfranco Arisi (Castelponzone) ................................................................................... . Al compleanno dell’Mdv Sgarbi è stato un cafone Gentile direttore, ho assistito con enorme soddisfazione al concerto celebrativo del primo anniversario del MdV,che in presenza del sindaco Galimberti, dell’ex sindaco Corada, del cavalier Arvedi insieme a diverse personalità del mondo liutario e musicale della città svoltosi il passato 14 settembre. Tra gli ospiti c’era anche l’insigne critico d’arte Vittorio Sgarbi che, forse scambiando la poltrona per una sedia sdraio da spiaggia, con incredibile sfacciataggine e fare insofferente, non faceva altro che armeggiare con il suo cellulare, questo quando non si toglieva le scarpe o dormicchiava, tutto questo in prima fila accanto a suddette LA POLEMICA MARTEDÌ 23 SETTEMBRE 2014 IL CASO Commenta su www.laprovinciadicremona.it/spazioailettori Prelievi, il computer non ama la lettera ‘P’ Caro direttore, chiedo gentilmente ospitalità alla sua rubrica per raccontare un fatterello che è capitato a me e a diverse altre persone nonché per un piccolo sfogo. Giovedì scorso, dovendo fare alcuni esami del sangue, mi reco presso il Centro prelievi dell’Ospedale maggiore. Alle ore 7 del mattino ritiro il mio biglietto con il numero P027 . Attendo il mio turno ed alle 7.55, dopo le pratiche di routine, entro nella sala di attesa per il prelievo. E qui viene il bello. L’altoparlante chiama le lettere ed i numeri per i prelievi. Chiama la lettera A e poi la B, la C, la D per poi riprendere da capo. Della lettera P nemmeno a parlarne! Dopo un po’ il malumore di coloro che hanno il biglietto con la P comincia a serpeggiare, finché una signora in attesa da tempo del suo turno, non si decide ad andare a chiedere spiegazioni. Le viene risposto che a decidere l’ordine di chiamata è... il computer! Dopo un buon quarto d’ora finalmente quei benedetto computer si decide a far apparire la lettera P, ma si tratta di un attimo, perché vengono chiamati 2 numeri soltanto e poi si ricomincia con le altre lettere. Gli animi allora si surriscaldano e L’insofferenza prende piede. C’è gente che deve recarsi al lavoro e si fa tardi. Le lascio immaginare le proteste. Per farla breve, alle 9 l’altoparlante chiama finalmente il mio numero. Faccio il prelievo ed alla fine constato che la lettera P nella mattinata autorità rischiando anche di importunare i musicisti impegnati nell’esecuzione. Ho sperato che magari altre persone, molto più autorevoli di me scrivessero qualcosa nel vostro giornale, dato che tale comportamento è stato notato da tutti. Mi domando: solo perché si tratta di un noto personaggio pubblico dobbiamo permettere tale comportamento? Cafone! Adriana Smalzi (Cremona) ................................................................................... . Ai trafficanti i soldi dei migranti A noi italiani restano le spese Egregio direttore, gli investigatori della squadra mobile di Ragusa hanno svolto indagini su quattro egiziani, presunti scafisti, componenti l’equipaggio del natante con a bordo 244 clandestini L’ospedale di Cremona di giovedì ha avuto oltre 80 richieste! Mi chiedo quindi se è possibile che al giorno d’oggi, con le tecnologie di cui si dispone, per un semplice prelievo occorrano due ore. Non sarebbe possibile, su quattro sale prelievo a disposizione, dedicarne una alla famigerata lettera P? Resterebbero tre sale (e non mi sembrano poche) per le altre lettere. Mi consola il fatto che, al di là di ogni polemica, la signora che mi ha fatto il prelievo è stata bravissima. Ennio Pagliari (Cremona) he si tratti di un computer arabo? C Il dubbio sorge dal fatto che chi parla quella lingua ha difficoltà a pronunciare la consonante «p»? Scherzi a parte, meno male che gli addetti al prelievo sanno fare bene il loro lavoro. siriani (fra i quali molti minorenni e neonati) soccorsi in acque internazionali da una motovedetta e successivamente fatti sbarcare a Pozzallo (Ragusa) dal mercantile Nos Taurus. Secondo quanto dichiarato dai testimoni, gli organizzatori hanno incassato 2.800 dollari per ogni passeggero adulto, per un totale di 700mila dollari, praticando riduzioni del prezzo per i nuclei familiari. I migranti hanno cambiato imbarcazioni più volte e, una volta in acque internazionali, hanno chiesto soccorsi, essendo in serio pericolo per le pessime condizioni del natante. In loro aiuto sono intervenuti mezzi navali coinvolti nell’operazione Mare Nostrum. Agli italiani le spese, ai trafficanti di carne umana tanti guadagni. Su quali coscienze dovrebbero pesare gli 800 morti degli ultimi giorni, annegati 9 nelle acque del Mediterraneo (2500 dall’inizio dell’anno)? Enrico Rossi (Cremona) ................................................................................... . Chiedo di essere contattata da Linea Distribuzione Buonasera signor direttore, sono ancora qui a sottolineare l’inefficienza più assoluta di Linea Distribuzione/Aem/Linea Group/Enel. Le avevo scritto per un amico a cui avevano tolto il contatore del gas per mancati pagamenti poi saldati, ebbene, se prima era infastidita e basita, ora sono arrabbiata e sconsolata. A tutt’oggi nonostante abbia cercato in tutti i modi conosciuti possibili, e cioè telefonate alle aziende sopraindicate, essermi rivolta alle associazioni tutela consumatori, (quest’ultime, poi, dopo un primo contatto telefonico non le ho più sentite! E sto scrivendo di quelle ubicate in Via Dante e Via Palestro), non sono riuscita ad ottenere nulla. Il problema è alla base: Linea Distribuzione non è contattabile, rimani minuti interminabili al telefono ad aspettare e non ottieni nulla. Ora le chiedo, è possibile pubblicare il mio «help»? Chiedo a Linea Distribuzione di contattarmi. (...) Emanuela Ferrari (Malagnino) ................................................................................... . A ogni manifestazione Crema è un vespasiano a cielo aperto Egregio direttore, Sabino Cesare Vespasiano imperatore che portò a Roma un lungo periodo di stabilità e pace, che fece abbellire la stessa con monumenti che ancora oggi possiamo visitare e il mondo ci invidia come il nuovo Foro, il Tempio della Pace, il Colosseo ecc. , viene ricordato per i ‘vespasiani’ bagni pubblici. A Crema, ad ogni manifestazione, notti rosa , bianca o bleu, che l’Amministrazione organizza o da il suo benestare, le vie parallele al centro storico vengono usate come ‘vespasiani’, pisciatoi a cielo aperto. Ci si chiede, come sia possibile organizzare manifestazioni dove si prevede una ricezione di qualche migliaia di persone, perlopiù giovani (grandi bevitori di birra), senza predisporre bagni chimici sparsi per il centro, come ai concerti, visto che a Crema di ‘vespasiani’ bagni pubblici non c’è esistenza (neanche a pagamento). Rachele Ogliari (Crema) ................................................................................... . ella lettera a firma di Claudio Fedeli N pubblicata ieri, lo storico comunista citato Banfi, non Bandi come erroneamente pubblicato. Ce ne scusiamo con l’interessato e con tutti i lettori. ....................................................................................... . Commenta su www.laprovinciadicremona.it/spazioailettori Caro direttore, sono Piergiuseppe Bettenzoli, dirigente dell’Unione Sindacale di Base, le scrivo sulla vicenda dell’infermiera della Fondazione Benefattori Cremaschi, licenziata senza preavviso e con effetto immediato, per aver utilizzato impropriamente un permesso della Legge 104/92, andando a ballare. Premesso che ho assistito la lavoratrice nel procedimento disciplinare, come in 30 anni di attività sindacale ho assistito decine di lavoratori/lavoratrici in procedimenti disciplinari, e che è un diritto del lavoratore impugnare le sanzioni, soprattutto quando sono di entità sproporzionata, come nel caso in oggetto, trattandosi di licenziamento senza preavviso, per questo come Unione Sindacale di Base abbiamo affidato al legale di fiducia del sindacato il ricorso contro il licenziamento. Il 2 settembre ho personalmente assistito la dipendente, davanti all’ufficio per i IN PERMESSO VA A BALLARE: LICENZIATA ECCO PERCHÉ L’USB LA DIFENDE procedimenti disciplinari (dr. Foina e dottoressa Dedè), come Usb ho presentato una memoria/denuncia scritta per violazione della privacy, la dipendente ha presentato le controdeduzioni in forma scritta. Il sottoscritto ha ampiamente motivato la posizione della lavoratrice, confutando la ricostruzione dei fatti. La dipendente non ha mai ricevuto prima di questa incresciosa vicenda contestazioni, o avvertimenti, orali o scritti, sull’uso improprio dei permessi previsti dalla Legge 104/92. E’ pertanto totalmente falso, non corrispondente al vero quanto sostenuto dal ‘s in d a c al i s t a’ della funzione pubblica della Cisl Mauro Tresoldi in data 6 settembre sul quotidiano da lei diretto: «In questo caso però l’amministrazione della Fondazione ha più volte concesso alla donna la possibilità di riparare a quanto fatto in passato». Ribadisco che mai prima di questa vicenda, la Fondazione ha contestato oralmente o in forma scritta alla dipendente abusi nell’utilizzo dei permessi della 104/92. Ed è grave che un ‘sindacalista’ che dovrebbe tutelare i lavoratori affermi impunemente il falso, incentivando la gogna mediatica e avallando l’assurda richiesta dei cosidetti «dipendenti onesti» di licenziare la collega. Nessun precedente, eppure il dr. Foina e il nuovo presidente della Fondazione Paolo Giovanni Bertoluzzi non hanno avuto scrupoli a licenziare, avrebbero po- tuto sospendere per un periodo, senza stipendio, la dipendente, dando un segnale, tenendo conto che non c’era la recidiva. La lavoratrice ha prestato e presta una assistenza continuativa, adeguata e sistematica ai due genitori anziani. La Corte d’Appello di Torino, il 9 gennaio 2014, con sentenza n.35, ha stabilito che non è illegittimo il comportamento del lavoratore che, nel periodo temporale comunicato al datore di lavoro per la fruizione dei permessi della Legge 104/92, svolga attività diverse dall’accudimento del disabile, quando risulta in ogni caso provata la prestazione di una assistenza continuativa in favore del disabile. La Fondazione non ha neppure accettato la richiesta della lavoratrice di sentire come testimone il padre e con una rapidità inconsueta e degna di miglior causa, in meno di due giorni, ha deciso il licenziamento. Piergiuseppe Bettenzoli (Usb, Crema)