Relazione tecnica-N.T.A disciplina opere pubbliche
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Relazione tecnica-N.T.A disciplina opere pubbliche
RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA Allegata Al Progetto Di Lottizzazione “Comparto Chiesa 1” In Collesalvetti (Livorno) INDICE: Pagina 3: Premessa Pagina 4: Criteri di progettazione a carattere generale e particolare_ tipologie edilizie_ descrizione delle opere di urbanizzazione Pagina 8: Pagina 9: Norme tecniche Descrizione delle opere di urbanizzazione, modalità e caratteristiche di esecuzione. RELAZIONE TECNICA ILLUSTRATIVA E NORME TECNICHE DI ATTUAZIONE Allegate Al Progetto Di Lottizzazione “Comparto Chiesa 1” In Collesalvetti (Livorno) Arch. Chiara. Ceccarelli *** PREMESSA L’area che interessa il progetto di lottizzazione è ubicata nel Comune di Collesalvetti, nell’area immediatamente retrostante la chiesa principale del paese, ed è compresa tra l’edificato frontestante Via Roma (a sud-ovest), la strada vicinale pedonale detta “Viottolaccio” (a sud-est), l’edificato limitrofo alla viabilità di salita che da Via Roma porta in Piazza della Repubblica (a nord-ovest) e l’area edificata posta a fianco della chiesa e dell’oratorio di recente costruzione (a nord-est), inserita tra l’edificato esistente. Oltre il viottolaccio si colloca l’altro comparto di lottizzazione detto Chiesa 2, posto ai limiti della campagna. La zona a forma di trapezoide piuttosto regolare e di costituzione collinare accentuata (siamo quasi all’apice del poggio in cima al quale è nato il borgo storico di Collesalvetti) interessa un’area che declina verso Via Roma (ex tratto urbano della storica Via Emilia), in una posizione abbastanza centrale per il paese e assai interessante dal punto di vista paesaggistico. L’area è interessata da dislivelli di quota importanti sostanzialmente concentrati nella fascia centrale individuando così due aree, una a monte e una a valle, pressoché pianeggianti (cioè meno scoscese). La zona limitrofa, presenta all’intorno un’edilizia adibita a civile abitazione costituita nella parte bassa prevalentemente da edifici unifamiliari di altezza massima due tre piani fuori terra - prevalentemente villette di recente costruzione circondate da giardino-, mentre nella parte più alta si caratterizza per un edificato più urbano, costituito da edifici in linea e condomini di modeste dimensione a tre-quattro piani fuori terra. L’edificio più interessante collocato nella parte bassa è la villa dei signori Nobili, essi stessi lottizzanti, di chiaro gusto inizi novecento, arricchita da stemmi, colonnini, mensole e cornici di pregevole fattura. Nella parte alta invece si nota l’imponenza del nuovo edificio posto a fianco della Chiesa: l’oratorio, forse un po’ troppo invasivo sul fianco della collina. In generale, a parte l’oratorio, che risulta essere un po’ troppo impattante sul territorio e sullo skyline della collina, il resto è costituito da un’edilizia ordinata e anche piuttosto piacevole dal punto di vista architettonico, ben calibrata nel verde e sulle pendici della collina. L’area prevalentemente destinata a residenza si pone in stretto rapporto prima che con la campagna circostante con l’edificato esistente. Le zone circostanti già costruite non presentano problematiche particolari che necessitino di essere risolte, fatte le problematiche legate al contenimento delle acque meteoriche derivanti dal versante soprastante, che verranno risolte secondo le indicazioni progettuali e gli accorgimenti derivati dallo studio idraulico allegato. Sono presenti ai margini tutte le reti dei servizi, compresa la fognatura bianca e nera e il gas. Gli enti preposti, contattati hanno rilasciato il loro parere. Nel complesso si può affermare che l’area si presenta in maniera molto interessante sia dal punto di vista architettonico che paesaggistico, ricca di vegetazione che nella parte centrale, quella più pendente, verrà mantenuta. Il terreno su cui sorgerà il nuovo intervento è rappresentato all’N.C.T. di Livorno, Comune di Collesalvetti, foglio 52, particelle 379, 994, 991, 995, 885, 884, 383, 382, 795, 796 come risulta da tavola 2 allegata, ed è inserito all’interno vigente P.R.G. comunale a zona “C” di nuova espansione residenziale Comparto denominato “chiesa 1”. CRITERI PROGETTUALI A CARATTERE GENERALE E PARTICOLARE_ TIPOLOGIE EDILIZIE_ DESCRIZIONE DELLE OPERE DI URBANIZZAZIONE Prima di passare alla proposta progettuale si sono affrontati alcuni problemi importanti ai quali si è cercato congrue soluzioni. Il problema principale che si è prospettato riguarda la non corrispondenza grafica tra situazione reale rilevata sul posto tramite strumentazione elettronica, estratto di mappa catastale e estratto di PRG; infatti tra i tre si rilevano delle difformità. Tra i tre si è scelto come riferimento la situazione reale rilevata sul posto. Problemi secondari sono derivati dal fatto di avere una vasta area a disposizione con una ridotta potenzialità edificatoria, in posizione collinare, quindi con dislivelli di quote anche piuttosto importanti con cui dover fare i conti in fase progettuale. In particolare è stato necessario risolvere i problemi legati all’accessibilità dell’area e quindi alla viabilità interna; alla conformazione orografica del terreno, alla strutturazione tipologica dell’edificato proposto. Questi sono gli ordini di problemi sui quali abbiamo posto maggiormente attenzione. Per quanto riguarda la viabilità e l’accessibilità dell’area lo studio è stato esteso al comparto limitrofo, non potendo fare a mano di utilizzare in parte la viabilità che da esso deriva. Infatti orograficamente l’area è divisa in due zone piuttosto pianeggianti collocate una a monte e una a valle e quindi su due piani ben distinti. Tra esse vi è frapposta un’area con forte dislivello e che risulta essere pressoché inadatta a qualsiasi tipo di costruzione. Esclusa la possibilità di collegare direttamente la parte bassa e la parte alta, si è scelta la possibilità di avere una doppia viabilità : una che partendo da via Grandi desse accesso alle abitazioni e ai servizi collocati nella parte alta, e un’altra che provenendo dal comparto di lottizzazione limitrofo servisse i lotti collocati nella parte bassa. Le due strade rimangono comunque collegate pedonalmente tramite un percorso naturalistico nel verde realizzato sfruttando una balza naturale già attualmente utilizzata per l’accesso ai mezzi meccanici per la pulizia del terreno, tramite la fascia verde posta a ridosso del viottolaccio e tramite un tronco di viabilità a senso unico che collega in area del comparto limitrofo la viabilità di lottizzazione proposta con Via Grandi, rispondendo così alle indicazioni progettuali contenute nella scheda di PRG e PS. D’altra parte il senso unico appare essere il miglior compromesso per soddisfare le richieste e non gravare troppo via Grandi, inadatta per conformazione e sezione, a grossi flussi di traffico. Va anche aggiunto che storicamente la viabilità non taglia le curve di livello, ma le asseconda, avendo quindi una direzionalità ben precisa, nord-sud (vedi Via Roma, La Via per Fauglia), trasversalmente ci sono poi dei percorsi che mettono in comunicazione la parte in alto con quella bassa di tipo prevalentemente pedonale, mentre quelli carrabili sono di epoca successiva e caratterizzati da importanti pendenze. (vedi analisi tavola 00a). Per quanto riguarda le scelte tipologiche abbiamo preso spunto dal fatto che l’area in questione, se vista insieme con il comparto CHIESA 2 limitrofo, riguarda un’estensione tale che interessa vari tipi storici di aggregazione urbana. Infatti si passa dal centro urbano (area retrostante la chiesa), alla periferia per poi arrivare alla campagna (vedi area posta a confine con Fauglia). Ci siamo compiaciuti così di cercare in quello che proponevamo una progressiva disgregazione del tessuto urbano, che dalla residenza a schiera di tipo compatto, passasse attraverso un edificato a lotti singoli periurbani più densamente costruiti e di minori dimensioni a lotti suburbani di maggiori dimensioni e meno intensamente costruiti. Sulla scelta tipologica ha inciso poi anche un altro fattore non molto dissimile da quello esistente nel comparto adiacente, e cioè quello inerente l’indice di edificabilità dell’area, abbastanza ridotto, per le sue dimensioni. La scelta, quindi, è ricaduta su un’ipotesi di intervento che cercasse di dialogare con il luogo traendo da esso lo spunto per una progettazione di qualità volta al rispetto del territorio e ad uno sfruttamento abbastanza estensivo della volumetria così da spalmarla all’interno dell’intera area, rimodellando la collina così da sfruttare i dislivelli e le differenze di quota esistenti e andando ad incidere il meno possibile sulla sua corografia. Quello che è venuto fuori è un complesso edilizio fatto di piccoli edifici di tipo singolo e singolo-accorpato costruiti a piani sfalsati, in parte interrati per il lato che guarda il monte e in parte esterni per il lato che guarda la valle, costituiti da più piani incassati nelle pendici del pendio. Gli edifici, si è detto, vengono distribuiti prevalentemente sulla sinistra da due strade, una a monte e una a valle le cui caratteristiche sono già state descritte. Le due strade sono per lo più pianeggianti con piccole pendenze, tranne che per piccoli tratti in cui la pendenza massima non supera mai il 12%; il punto di maggior pendenza è posto in corrispondenza dell’incrocio con il viottolaccio, che essendo collocato circa 1,50 ml più in basso rispetto ai terreni limitrofi, costituisce di per sé un punto fisso rispetto al quale far passare la viabilità . Un ulteriore accesso carrabile privato può essere sfruttato in basso in luogo di uno stradello, posto parzialmente all’interno alla lottizzazione, già esistente e che dà accesso ad un lotto edificabile posto nella adiacente area B2. Da qui, oltre che da altri punti (incrocio strada di lottizzazione-viottolaccio a metà percorso e in corrispondenza con innesto su Via Grandi), si ha anche accesso all’area verde di progetto che costeggia il viottolaccio pedonale sopra menzionato. Per quanto riguarda i parcheggi essi sono stati collocati prevalentemente lungo la viabilità che in entrambi i casi presenta delle rotatorie finali per l’inversione di marcia, una delle quali atta anche a permettere le manovre dei mezzi meccanici per la raccolta dei rifiuti, in ottemperanza al parere della REA. Si è ritenuto giusto, a causa dello scarso incremento urbanistico dell’area in oggetto commisurato alla superficie stessa dell’area, non sovradimensionare più di tanto le aree da cedersi al comune come standards. Per quanto concerne la regimazione delle acque piovane e di percolazione, si fa presente che lo studio idraulico approntato ha messo in evidenza le problematiche da risolvere, tenuto di conto anche delle notevoli superfici drenanti a verde privato che rimarranno a corredo delle abitazioni di progetto. In alternativa alle due cisterne di accumulo delle acque meteoriche derivanti da eventi eccezionali da collocarsi in corrispondenza dei punti di innesto della viabilità di lottizzazione a valle con Via Roma, molto complesso e quasi ineseguibile dal punto di vista logistico, soprattutto nel viottolaccio, si è preferito valutare dei sistemi di contenimento alternativi meglio descritti nel progetto idraulico predisposto e allegato. Si è optato per l’inserimento nei giardini di ogni lotto serbatoi di accumulo delle acque piovane per un loro successivo riutilizzo nei giardini e/o per alimentare le cassette di scarico dei WC. Per quanto riguarda le opere pubbliche all’interno della strada sono previste delle canalette a zanella laterali poste a fianco dei marciapiedi provviste di griglie e pozzetti con caditoie e sistema di fognatura bianca posto al centro della strada. Negli spazi a verde è previsto un sistema di fognatura bianca e pozzetti grigliati di raccolta acqua piovana. Il sistema di smaltimento delle acque piovane è stato opportunamente dimensionato e valutato da un ingegnere con specializzazione idraulica a cui è stato dato l’incarico. Gli spazi a verde pubblico, concentrati lungo il percorso pedonale comunale esistente (per il quale si prevede una sistemazione da farsi insieme al comparto di lottizzazione adiacente) sono studiati per contrapporsi a quelli che verranno realizzati nel comparto adiacente. Essi devono fare i conti con forti dislivelli di quota che verranno superati da un insieme di scalinate e muretti a retta che seguono le curve di livello del terreno. Lungo il percorso verde che li attraversa verranno mantenute le essenze arboree esistenti, mentre sul lato opposto all’interno del Comparto adiacente, ma in alternanza al comparto CHIESA 1, si allocheranno delle panchine e l’illuminazione. Il percorso si svilupperà dall’alto verso il basso mettendo in comunicazione le due zone di Collesalvetti. Un’altra area a verde è posta in prossimità del parcheggio nella parte più alta e panoramica del comparto in diretta comunicazione con esso e con gli spazi retrostanti la chiesa. Da qui si diparte il percorso pedonale naturalistico che collega la parte alta a quella bassa della lottizzazione. Per quanto concerne le reti dei servizi essi verranno derivati dalle linee esistenti poste ai limiti dei comparti secondo le modalità e nei punti indicati dalle aziende fornitrici sia per scritto che verbalmente. Venendo al progetto molto importante nella sua definizione quindi sono stati sia la conformazione orografica dei luoghi, sia le prescrizioni volumetriche indicate dalle NTA. del P.S. Per quanto concerne la definizione dei lotti e delle tipologie queste sono state dettate sia dalla conformazione dei luoghi sia dalle prescrizioni contenute all’interno delle NTA sia dalla contestualizzazione. Si sono creati in tutto sette lotti edificabili di varie dimensioni e in grado di ospitare alcuni edifici monofamiliare di tipo a schiera o a corte, altri anche tipologie di ville singole ma componibili in strutture bifamiliari o quadrifamiliari a schiera o a villa anche a struttura complessa in grado di sfruttare i dislivelli del terreno e l’orientamento delle curve di livello. In tutto si prevede la realizzazione di un numero totale di unità immobiliari a carattere indipendente pari a 24. Altri suggerimenti progettuali, come ad esempio l’uso di piani sfalsati e di garage e locali interrati, ci sono venuti dalla particolare conformazione del terreno particolarmente in pendenza. Gia in questa fase, ma con l’obiettivo di perfezionare le scelte architettoniche e tecnologiche In fase esecutiva, si è prevista la possibilità di progettare edifici con caratteristiche bioclimatiche e tecnologie eco e bio-compatibili, questo anche grazie all’orientamento del pendio rivolto verso sud-ovest, che si presta a sfruttare energie alternative derivate dal sole. Di questa possibilità si è tenuto conto nel dimensionare le volumetrie assegnate ad ogni lotto. Nel prevedere lo sviluppo di detto intervento edificatorio dal punto di vista prettamente architettonico è stato quasi doveroso cercare un linguaggio progettuale che dialogasse da una parte con le memorie storiche della campagna e dei paesaggi toscani, dall’altra con le esigenze progettuali di un’architettura moderna e incentrata sulle tematiche della bioedilizia e della ecologia ambientale legata all’uso di sistemi energetici alternativi e a basso impatto ambientale, quali i pannelli fotovoltaici, le serre solari passive, i pannelli solari ecc.. L’intervento, completamento edilizio di un’area ai bordi già edificata, si articola come dicevamo, in ventiquattro unità immobiliari ripartite in sette edifici che possono in parte essere anche accorpati tra loro in maniera tale da ricreare quelle situazioni tipiche urbane a carattere complesso e in parte tali da costituire edifici prevalentemente bi-trifamiliare a tipologia a villa. I lotti 4, 5 e 6 accolgono in tutto 16 unità immobiliari con tipologia a schiera, variamente aggregabili tra loro; i lotti 1, 2 e 3 accolgono una tipologia edilizia di tipo urbano compatta e con tipologia bifamiliare per un totale di sei alloggi complessivi. Essendo anche i lotti più prossimi a Via Roma e alla villa Nobili il progetto cercherà dei richiami e riferimenti con alcuni elementi architettonici caratteristici della villa stessa; il lotto 7 invece accolglie in tutto 2 unità immobiliari di tipo periurbano studiabili per terreni con forte pendenza. In ogni caso i vari lotti si prestano a composizioni composite costituite da due/tre/quattro residenze singole ognuno che si possono aggregare a formare delle bifamiliari o delle villette a schiera o anche sistemi più complessi di edifici singoli aggregati in deroga alle distanze. In ogni caso sono privilegiate le visuali panoramiche e l’affaccio a sud-ovest. In particolare l’insieme architettonico appare mosso e volto ad una chiara individuazione di ogni singola residenza; inoltre la collocazione sul terreno tiene di conto dell’orientamento verso il sole e il panorama e delle curve di livello. Le composizioni architettoniche definiscono volumi che nascono per aggregazione di ambienti e destinazioni d’uso diverse, che trovano lontane radici nelle costruzioni spontanee delle campagne e dei borghi rurali toscani, ma la cui ispirazione primaria prende riferimento dall’architettura contemporanea anche di oltre confine. La posizione panoramica e dominante, la vicinanza con la campagna da una parte e quella con il mare dall’altra si prestano a progetti caratterizzati da ampie pareti finestrate, coperture a terrazza e solarium, coperture inclinate ad una o più falde, loggiati, pergolati, estensioni verso l’esterno di uno spazio abitativo interno di dimensioni abbastanza contenute a causa della scarsa volumetria totale. L’orientamento dominante e la conformazione del terreno, che porta a concentrare la volumetria nelle parti di esso meno scoscese, portano a progettare edifici prevalentemente a due piani fuori terra, oltre al piano seminterrato, dotati di elementi in grado di funzionare da cannocchiali visivi, in parte incassati nel terreno, discretamente sviluppati in verticale, con serre bioclimatiche passive o verande vetrate orientate verso il sole e per le quali si prevedono dei sistemi di schermatura sia invernale che estiva, corti interne e ampi scannafossi per isolare l’edificio dal terreno retrostante. Spazi ulteriori di vita si ritrovano nei piani seminterrati che grazie alla naturale conformazione del terreno si aprono verso la vallata su di un lato. Dal punto di vista distributivo ogni unità abitativa si può sviluppare per un massimo di tre piani complessivi tra fuori e dentro terra, sfalsati + eventuale sottotetto. Gli spazi esterni sono occupati da giardini piuttosto ampi (ricordiamoci che siamo comunque all’interno di un centro urbano) con spaziosi posti auto. I materiali predominanti sono intonaco, pietra, laterizio a vista, vetro. Le pavimentazioni di spazi esterni, le recinzioni, le finiture e l’esecuzione di muri a retta eventuali, le divisioni tra varie proprietà saranno realizzate nel pieno rispetto della conformazione orografica del terreno, cercando il minor impatto possibile sul paesaggio. La struttura portante potrà essere con muratura portante oppure in cemento armato, legno o ferro. Quanto agli spazi da cedere alla pubblica Amministrazione la strada sarà asfaltata e dotata di illuminazione pubblica; gli spazi a parcheggio e i marciapiedi latistanti ad essa saranno pavimentati con bitumi (per il marciapiede si prevede l’utilizzo di bitume colorato), mentre i posti auto saranno definiti da opportuna segnaletica pitturata. Il cordonato del marciapiede sarà in cls. I percorsi pedonali interni all’area verde limitrofa il “viottolaccio” saranno in ghiaino, così come quelli interni al viottolaccio che sarà caratterizzato da alcune parti rifinite in cls colorato (le scalinate più ripide) e da alcune parti sistemate con ghiaino (le scalinate più dolci). Negli spazi verdi prevarrà il mantenimento delle essenze arboree esistenti e la sistemazione a prato in cui i dislivelli naturali saranno contenuti o da scarpate armate o da muri a retta in cls lavato e colorato, al quale sarà possibile far aderire delle piante rampicanti, al cui interno potranno anche essere ricavate delle sedute. Gli spazi a verde saranno inoltre arricchiti con illuminazione pubblica costituita da piccoli lampioncini da giardino di limitata altezza e/o dai soliti lampioni utilizzati lungo la viabilità. Tutti questi interventi risultano essere meglio dettagliati nella tavola n. 5 allegata alla presente. Art. n.1 parametri urbanistici • • • • • • • • • • • • • • NORME TECNICHE Volume assegnato (da NTA del P.S.) : 6.500 mc Superficie lottizzazione : 14.153,55 mq Indice territoriale (da progetto) : 0,4592 mc./mq, Incentivo bioclimatico max + 10% 650 mc Rapporto di copertura (da NTA del P.S.): non assegnato Rapporto di copertura (da progetto) : 30% Altezza massima (da NTA del P.S.): non assegnato Altezza massima (da progetto) : mt 10,00 Distanza dai confini del lotto urbanistico: mt. 1,00 Distanza dai confini di proprietà: mt. 5,00 Distanza tra edifici : art. 60 RE, capitolo distanze, comma 3 Distanza edifici dalla via di lottizzazione (ampiezza superiore a 7,50 ml): mt.7.50 Distanza edifici dalla via di lottizzazione (ampiezza inferiore a 7,50 ml): mt.5.00 Distanza da verde, parcheggi, e spazi pubblici interni alla lottizzazione: mt. 5,00 Per quanto non specificato valgono le indicazioni del Regolamento edilizio vigente al 30 luglio 2008 e delle NTA del Piano Strutturale . Art. n.2 indicazioni normative Valgono le indicazioni del Regolamento edilizio vigente al 30 luglio 2008 e delle NTA del Piano Strutturale . Art. n.3 dati urbanistici Tabella riassuntiva delle superfici minime richieste come da D.M. del 2 Aprile 1968 n.1444 per il soddisfacimento degli standards urbanistici e superfici di progetto. • • • • • Superficie complessiva di lottizzazione: mq. 14.153,55 Volume max. realizzabile: mc. 6500.00 Incentivo volumetrico bioclimatico max + 10% mc. 650,00 Totale volume max realizzabile mc. 7150,00 Numero max. abitanti: 71,50 Art. n.4 standards richiesti Superfici standards di progetto Verde:min. (71,50x9) mq. 643,50 di progetto mq. 921,00 Parcheggi: min. mq. (71,50x2,5) mq.178.75 di progetto mq. 291,00 Totale mq. 1212,00 Viabilità di lottizzazione S1 strada di lottizzazione S2 marciapiedi Totale mq. 1.656,00 mq. 359,00 mq. 2015,00 Superfici e volumi ammessi nei lotti Lotto Sup. lotto: Sup. coperta Volume If Numero unità Mq max: Mq. max: Mc. (mc/mq) immobiliari 1 590,00 0.49 2 1.210,00 363.00 2 659,00 197.70 584,00 0.89 2 3 589,00 173.40 572,00 0.97 2 4 872,00 261.90 871,00 0,99 3 5 885,00 265.50 628.00 0,71 3 6 3344,25 0,96 10 3.477,00 1043,10 7 856,00 256,80 560,75 0,66 2 vp 2.160,00 0,00 0,00 0,00 0 Ac1+2 245,00 0,00 0,00 0,00 0 Total 10.953.00 2561,40 7150.00 0.81 24 Gli incrementi del 10% _che hanno portato la volumetria consentita massima da 6500 mc a 7150 mc sono legati alla previsione di utilizzo degli incentivi così come previsti agli artt. 43, 44, 45 e 46 del Regolamento edilizio comunale. L’indice di fabbricabilità per lotto è stato conteggiato in virtù dell’utilizzo dell’incentivo massimo. Ai fini della suddivisione dei lotti, pur rimanendo inalterata la SF, si precisa che i lotti stessi possono essere oggetto sia di accorpamento tra loro che di ulteriore frazionamento. Infatti essi sono distribuiti in modo tale da poter spostare semplicemente i confini senza alterare o modificare la Superficie fondiaria totale e in maniera tale che ne sia comunque garantito l’accesso tramite strada pubblica. E’ possibile spostare, concentrare e/o trasferire da un lotto all’altro volumetria e Superficie Coperta, rimanendo sempre all’interno dei massimi concessi all’interno dell’intero piano attuativo. DESCRIZIONE DELLE OPERE DI URBANIZZAZIONE, MODALITA’ E CARATTERISTICHE DI ESECUZIONE. Strade e parcheggi: La strada e le zone a parcheggio, dovranno essere costruite nel seguente modo: • Sterri e/o riporti di terreno, per il raggiungimento delle quote stradali previste dal progetto compreso il trasporto, lo stendimento, il rullaggio in più fasi e l’annaffiamento; • Opere in elevazione armate in conglomerato cementizio, a retta dei riporti di terreno da effettuare, compreso forniture e formazione di casseformi ed il successivo disarmo, fornitura e lavorazione del ferro di armatura, getto; • Scavo di sbancamento a sezione aperta, eseguito con mezzi meccanici per una profondità media di cm. 40; • Fondazioni stradali e dei parcheggi, da eseguirsi con materiale arido di cava, con pezzatura da mm. 0/200 per una profondità media di cm. 40, steso e compattato; • Massicciata stradale con stabilizzato di cava di pezzatura mm. 0/50, steso e compattato, dello spessore medio di cm.20; • Strato di tessuto non tessuto, sopra il terreno minerale; • Stesura a mezzo macchina vibro-finitrice, di binder in conglomerato bituminoso del tipo chiuso dello spessore compatto di cm.8; • La superficie della strada e dei parcheggi dovrà inoltre essere rifinita mediante stesura come sopra di manto a finire completo di tappeto di usura in conglomerato bituminoso a caldo del tipo chiuso dello spessore soffice di cm.3; • Le strade e le zone a parcheggio dovranno essere delimitate da cordonato in cls, delle dimensioni circa cm. 10x25x50/100, con adiacente zanella in cemento prefabbricato di cm. 6x25x100, murati con malta cementizia a q.li 350 di cemento con Rck 325, fondazioni in cls. Rck 150 compreso stuccature dei giunti; • La pavimentazione dei marciapiedi, verrà eseguita mediante massicciata in pietrame dello spessore cm.15, soprastante massetto in calcestruzzo, dosato con Kg.250 di cemento per mc. d’impasto per uno spessore di cm.10; sopra il massetto verrà eseguita la pavimentazione in conglomerato bitumoso a caldo colorato del tipo chiuso dello spessore soffice di cm.3. Il tutto come riportato nelle tavole di progetto. Percorsi pedonali interni alle aree verdi: • La pavimentazione dei percorsi pedonali interni alle aree verdi, verrà eseguita mediante massicciata in pietrame dello spessore cm.15, soprastante strato di stabilizzato di cava spessore 4/7 per cm 5 circa di spessore, impastato con cls magro. A rifinitura superiore verrà steso strato di ghiano fine per uno spessore di circa cm 2/3. • I cordonati a bordo dei percorsi pedonali così definiti saranno in cordonato di cls delle dimensioni circa cm. 10x25x50/100; quelli posti in testa agli scalini delle scalinate più dolci saranno costituiti da una tavola di massello di legno dello spessore cm 6/7 bloccata ai lati e in fronte da elementi in ferro inseriti al loro interno e fissati alla base, delle dimensioni circa cm. 6x25x250; le scale più ripide saranno realizzate con soletta di cls armata e gradino gettato complete di fondazioni in cls. Rck 300 compreso stuccature dei giunti. La finitura superiore sarà in cls colorato rigato antiscivolo. Stessa rifinitura per le parti immediatamente adiacenti all’ultimo e primo scalino, il tutto come meglio dettagliato dal progetto allegato. • Alcune parti potranno essere rifinite in terra battuta. Il tutto come riportato nelle tavole di progetto. Fognatura nera: Premesso che è fatto obbligo ad ogni insediamento costruttivo di possedere in numero e dimensioni adeguate corpi ricettori per lo smaltimento delle acque nere, (il tutto da approvarsi di volta in volta secondo la normale procedura vigente al momento che verranno presentate dagli interessati le singole domande di costruzione), le opere da realizzare sono le seguenti: • Provvista e posa in opera di tubazione per fognatura nera in PVC diam. 200, con pendenza dal1 a 3 per mille, comprensivo dello scavo del terreno, del rinfianco di cm. 20 e del sottofondo in calcestruzzo cementizio, a 200 Kg/mc., del successivo reinterro, e compattazione del terreno, • Pozzetti d’ispezione, in muratura di mattoni pieni, intonacati internamente a cemento, platea in calcestruzzo cm.20, e chiusino in ghisa, idoneo a sopportare carichi pesanti, con la scritta “Fognatura Comunale” ubicati alla distanza media di circa mt. 30,00; • Fornitura e posa in opera di pozzetti laterali di raccordo con le utenze private tipo “SIT” prefabbricati, completi di chiusino in ghisa carrabile, collegatati alla fognatura. • Le fognature si immetteranno nel tratto di fognatura comunale preesistente sia sul “viottolaccio” che su Via Roma, poste al limitare della lottizzazione. • Qualora sia richiesto dall’ente gestore un potenziamento delle dimensioni delle fognature esistenti fuori comparto (acque nere) per poter accogliere gli scarichi del nuovo insediamento residenziale, o qualora venga richiesto dall’ente gestore un qualsiasi altro contributo per potenziamento di strutture preesistenti esterne al comparto di lottizzazione stesso (fognature e depuratore) questo farà carico all’A.C., oppure la sua realizzazione sarà a cura dei lottizzanti unitamente alle altre opere di lottizzazione, e la relativa spesa sarà scomputata dagli oneri di urbanizzazione secondaria di ogni singolo lotto in ragione della sua volumetria, l’eventuale eccedenza sarà refusa dall’A.C. ai lottizzanti. Fognatura bianca: Premesso che è fatto obbligo ad ogni insediamento costruttivo di possedere in numero e dimensioni adeguate corpi ricettori per lo smaltimento delle acque bianche, nonché i relativi fognoli di raccolta ed adduzione delle acque bianche alla fognatura stradale (il tutto da approvarsi di volta in volta secondo la normale procedura vigente al momento che verranno presentate dagli interessati le singole domande di costruzione), le opere da realizzare sono le seguenti: • Provvista e posa in opera di tubazione per fognatura bianca in cls o PVC (a seconda dei casi) e di varie dimensioni, con pendenza minima dal 1 al 3 per mille, comprensivo dello scavo del terreno, del rinfianco di cm. 20 e del sottofondo in calcestruzzo cementizio, a 200 Kg/mc., del successivo reinterro, e compattazione del terreno, • Pozzetti d’ispezione, in muratura di mattoni pieni, intonacati internamente a cemento, platea in calcestruzzo cm.20, e chiusino in ghisa, idoneo a sopportare carichi pesanti, con la scritta “Fognatura Comunale” ubicati alla distanza media di circa mt. 30,00; • Fornitura e posa in opera di pozzetti laterali, per la raccolta delle acque meteoriche della sede stradale, muniti di caditoia, collegatati alla fognatura principale. • Le fognature si immetteranno nel tratto di fognatura comunale preesistente sia sul “viottolaccio” che su Via Roma, poste al limitare della lottizzazione. • Le tubazioni delle acque piovane in rispetto delle prescrizioni che potranno essere impartite dalla Società di gestione delle acque chiare e dal Comune di Collesalvetti verranno immesse nel tratto di fognatura bianca (se esistente), preesistente sia sul “viottolaccio” che su Via Roma, poste al limitare della lottizzazione, altrimenti convoglieranno nella fognatura bianca già esistente. • Realizzazione di bacini di contenimento in ogni singolo lotto delle acque meteoriche per eventi eccezionali, come da progetto dell’ingegnere idraulico allegato. • Qualora sia richiesto dall’ente gestore un potenziamento delle dimensioni della fognatura esistente fuori comparto per poter accogliere gli scarichi del nuovo insediamento residenziale, questo farà carico all’A.C., oppure la sua realizzazione sarà a cura dei lottizzanti unitamente alle altre opere di lottizzazione, e la relativa spesa sarà scomputata dagli oneri di ogni singolo lotto in ragione della sua volumetria, l’eventuale eccedenza sarà refusa dall’A.C. ai lottizzanti. Il tutto come meglio dettagliato e descritto nel progetto redatto dall’ing. Idraulico e di seguito allegato Acquedotto: • La rete di adduzione acqua potabile, avrà inizio da Via Roma in corrispondenza sia del “Viottolaccio” che dell’innesto della viabilità di lottizzazione, secondo quanto concordato con l’Ente gestore, con allacciamento alla tubazione esistente. Ulteriore allaccio alla rete esistente è previsto sul limite nord dell’area di lottizzazione in corrispondenza del passaggio di una tubazione di grossa portata esistente. La tubazione avrà la dimensione stabilita dall’Ente gestore del servizio che è stata preventivamente calcolata in una tubazione di diametro 110 mm e come riportato sulle tavole di progetto, si distribuirà ai • • lotti con una linea di adduzione che sarà collocata ad una profondità media di 1,00 dal piano stradale, completa di giunti, pezzi speciali, etc. Lungo l’acquedotto saranno costruiti pozzetti un muratura di mattoni pieni, della dimensione riportata nelle tavole di progetto, intonacati a malta cementizia, su idonea platea in calcestruzzo, che accoglieranno saracinesche in ghisa, a corpo ovoidale, per l’eventuali manovre di emergenza. Inoltre dovranno essere predisposti per ogni lotto già in fase di esecuzione i relativi attacchi in pozzetti prefabbricati ubicati lungo il marciapiede. Illuminazione Pubblica: • La rete di pubblica illuminazione verrà così realizzata: • I punti luminosi saranno nel numero e nella posizione indicate dal progetto, posti lungo i bordi del marciapiede su dei sostegni tubolari, conici in acciaio zincato ancorati a plinti in calcestruzzo di cemento titolo 325 con Rck 200, per fondazioni a sacco, completi di reattori, armatura stradale a fungo, lampada a bassa pressione antinquinamento luminoso a bulbo a vapore di mercurio a luce bianca della potenza di 250 W, scatola di alimentazione con fusibile con riflettore in alluminio fuso brillantato, corpo in alluminio presso-fuso verniciato, portalampada in porcellana, impianto di messa a terra con paline in acciaio zincato, corda in rame, morsetti, pozzetto di derivazione dimensione cm. 50x50, con chiusino in cemento. La scelta dei corpi illuminanti sarà effettuata a cura dei lottizzanti sentito il parere dell’ufficio comunale competente. Lungo i percorsi pedonali è prevista l’installazione di alcuni lampioncini da arredo. La scelta dei corpi illuminanti sarà effettuata a cura dei lottizzanti sentito il parere dell’ufficio comunale competente • Scavi a sezione ristretta obbligata per la posa delle canalizzazioni in corrugato a doppia camera del diametro di mm. 90 per l’alloggio dell’impianto elettrico, debitamente posate su letto continuo di sabbia dello spessore non inferiore a cm.10, ricoperto con sabbia, sempre dello spessore di cm.10, protezione con getto di calcestruzzo di cemento Rck. 150, e riempimento dello scavo con materiale arido di cava. • Cavo elettrico FG70R per la realizzazione dell’impianto con linea tutta notte, e linea mezza notte, secondo le norme CEI. • Quadro elettrico per alimentazione, comando e controllo delle linee elettriche, armadietto in vetroresina a tenuta stagna, adatto a contenere oltre alle apparecchiature di comando anche gli apparecchi di misurazione dell’ENEL, sportello apribile a cerniera e chiusura, accessori, teleruttori ad orologeria, crepuscolare, valvole e morsetterie, il tutto comunque secondo le indicazioni dell’ENEL. • L’impianto dovrà essere conforme alle norme CEI. Rete Enel: La società lottizzante dovrà realizzare a sua completa cura e spesa, secondo le prescrizioni dell’ENEL, tutte le opere necessarie per allacciare la zona alla linea di alimentazione elettrica, nonché a costruire la linea per la distribuzione dell’energia elettrica ai singoli fabbricati. • Verrà realizzata la preparazione per il passaggio dei cavi secondo le indicazioni e prescrizioni della ENEL, nel modo che segue: • L’allacciamento alla rete esistente prevede la realizzazione di una cabina elettrica per la trasformazione della media tensione in bassa tensione; • Fornitura e posa in opera di tubazione in corrugato polietilene flessibile a doppia parete per la rete, previo scavo fino alla profondità di 1 mt, il filo guida zincato, il rinfianco in • • calcestruzzo, per uno spessore di cm.10, il riempimento dello scavo e quant’altro necessario; Fornitura e posa in opera di tubazioni in corrugato per la rete previo scavo fino alla profondità minima di 0,60 mt, il filo guida zincato, il rinfianco in calcestruzzo per uno spessore di cm.10, il riempimento dello scavo e quant’altro necessario, Fornitura e posa in opera di pozzetti c.a.p. per utenze Enel, completi di chiusino carrabile, compreso scavo, alloggiamento, rinterro e quant’altro necessario e secondo quanto descritto nel computo metrico estimativo. Rete Telefonica: • Verrà realizzata la preparazione per il passaggio dei cavi secondo le indicazioni e prescrizioni della Telecom, nel modo che segue: • Allacciamento alla rete esistente; • Fornitura e posa in opera di tubazione in corrugato flessibile a doppia parete ø 125 e ø 63 di colore blu per la rete secondaria Telecom, previo scavo fino alla profondità necessaria, il filo guida zincato, il rinfianco in calcestruzzo, per uno spessore di cm.10, il riempimento dello scavo e quant’altro necessario; • Fornitura e posa in opra di basamenti in c.a.p. per installazione armadietti Telecom, delle misure di cm. 120x60, installazione compresa, completi di tubazioni di collegamento dal pozzetto cm. 120x60, al pozzetto di cm. 40x40, come da prescrizioni dell’Ente, compreso ogni genere di scavo, di fondazione, getti, armature e quant’altro necessario; • Fornitura e posa in opera di pozzetti c.a.p. di sezione utile cm. 40x40 per utenze Telecom, completi di chiusino con scritta “Telecom”, compreso scavo, alloggiamento, rinterro e quant’altro necessario. Rete Gas Gpl: • Verrà realizzato secondo le indicazioni e prescrizioni dell’Azienda che gestisce il servizio a ciò preposta. La realizzazione verrà effettuata direttamente dalla detta azienda a propria totale cura e spese. Verde Pubblico: La sistemazione delle aree verde pubblico previste negli elaborati di progetto dovranno essere realizzate con riporto di terreno vegetale e successiva concimazione e semina di prato per formazione di manto erboso. Dovrà essere provveduto all’annaffiatura del prato ed al taglio dell’erba fino alla sua consegna al Comune e comunque fino al secondo taglio. A delimitazione delle aiole e delle aree a verde pubblico dovrà essere realizzata una cordonatura con le stesse modalità previste per le cordonature dei marciapiedi. Si prevede l’utilizzo mediante decespugliatura, potatura e pulizia delle essenze arboree esistenti poste lungo il viottolaccio e all’interno dell’area a verde pubblico di progetto. I percorsi pedonali all’interno delle aree a verde saranno realizzati in ghiaino secondo le modalità indicate precedentemente. I muri di contenimento del terreno limitrofo aventi altezza massima cm 50 fungeranno anche da panchina. In questo caso il c.a. sarà lasciato a vista e lisciato superiormente. 08 febbraio 2010 F.to Arch. Chiara Ceccarelli: _________________________ studio di progettazione architettura e urbanistica architetto Chiara Ceccarelli via G. Bruno, 16 56025 Pontedera Tel./fax.:0587 59345 www.ca-studio.it e-mail:[email protected] Comune di Collesalvetti prov. di Livorno piano attuativo di lottizzazione denominato COMPARTO CHIESA 1 Proprietà:Cantore Ada Guidoni Giovanni Sergio Guidoni Laura Guidoni Michele Guidoni Norma Nobili Raffaello Nobili Rosamaria Pippia Katiuscia Pippia Manola Del Gratta Esmeralda Immobiliare PA.LO. srl RELAZIONE TECNICA DESCRITTIVA DISCIPLINARE OPERE PUBBLICHE