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LA NUOVA SFIDA PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA:
IL CURRICOLO E LE COMPETENZE
LE CARATTERISTICHE CHE DEVE AVERE IL CURRICOLO
PER LA SCUOLA DELL’INFANZIA

ORIZZONTALE
la famiglia é :portatrice di risorse che vanno valorizzate , contenitore e promotrice di esperienze su cui il bambino
ha costruito saperi comuni , corresponsabile della formazione
va aiutata a prendere coscienza del suo ruolo di mediatore dei saperi

VERTICALE
all’interno della scuola dell’infanzia e all’ordine di scuola successivo
Quali obiettivi privilegiare con i bambini di 3 ,4,5 anni per il raggiungimento dei traguardi ?
Trguardi da intendersi non solo come risultati attesi ma come processi da interpretare e stimolare come aiuto per
gli insegnanti per orientare l’azione che danno senso all’apprendimento
Il termine sviluppo richiama richiama la visione dinamica e di processo dell’apprendimento e l’attenzione all’area
di sviluppo potenziale dei singoli
 STRUTTURANTE -TRASVERSALE
-L’obiettivo fondamentale della scuola dell’infanzia è sostenere
LA COMPRENSIONE DEI SAPER-FARE E DEI SAPER DIRE
La scuola deve creare le condizioni per la comprensione (favorire la concettualizzazione delle conoscenze di
natura procedurale )
Quali scelte per costruire un curricolo con queste caratteristiche ?
DEVE DIVENTARE CENTRALE
1-L’ organizzazione dell’apprendimento e la consapevolezza del proprio processo di apprendimento competenza
imparare ad imparare
2 devono essere messi al centro -i nodi concettuali che attraversano le discipline e l’educazione cognitiva
Perché ?
Differenza tra concetti e concettualizzazione
QUANDO SI PADRONEGGIANO I CONCETTI SI COMPRENDONO I CONTENUTI
(da bambini meta cognizione e apprendimento )
PER RIDURRE LE DIFFERENZE TRA ALLIEVI TEMA DELL’INCLUSIONE
CENTRALE È LA COMPRENSIONE DI QUELLO CHE SI FA E SI DICE
DARSI OBIETTIVI COGNITIVI
ACQUISIZIONE DI STRATEGIE COGNITIVE E META COGNITIVE DI RAGIONAMENTO
3-7 anni concettualizzazione delle conoscenze procedurali
LA CONCETTUALIZZAZIONE AIUTA A NON CONFONDERE TRA MEZZI E OBIETTIVI
Cosa implica ?
Pensare diversamente gli apprendimenti favorire le strategie cognitive e metacognitive di ragionamento
Analizzare i compiti in chiave cognitiva
Ripensare alla mediazione dell’insegnante
Struttura della situazione insegnamento apprendimento
Metodologie cognitive
Condizioni favorenti
–situazioni problema hanno l’obiettivo di aiutare la concettualizzazione
Individuare i nodi concettuali trasversali presenti nelle discipline
Funzionamento di relazione: d’ordine, quantitative, spaziali, categoriali
Il curricolo scolastico – a cura di Pezzin Mirella – febbraio 2015
Attenzione ai processi cognitivi sottostanti gli obiettivi di uno specifico curriculo per conoscere:
-la natura degli approcci
-individuare le sfide
- le indicazioni per la pratica

CONTESTUALIZZATO
COME RISPOSTA AI BISOGNI DELL’UTENZA E DEL TERRITORIO

INTENZIONALE NELLE SCELTE (ORGANIZZAZIONE,ESPERIENZE SIGNIFICATIVE
,METODI, STRATEGIE INTEGRAZIONI ,TRASVERSALITÀ E INTERCONNESSIONI TRA CAMPI
D’ESPERIENZA-DISCIPLINE ,VALUTAZIONE COERENTI CON I TRAGUARDI)
 OPPORTUNITA’ DI RICERCA E INNOVAZIONE EDUCATIVA
 PROGRESSIVO E CONTINUO
COGLIERE LO SVILUPPO E L’APPROFONDIMENTO POSSIBILE
L’IMPORTANZA DI OSSERVARE
il bambino per definire il curriculo attraverso la conoscenza
 dei suoi interessi
 delle attitudini
 delle intelligenze prevalenti
 degli stili
Attraverso
Il gioco strutturato
•
•
•
osservare il bambino (i tempi di cui ha bisogno, le strategie messe in atto, l’autocontrollo, le
difficoltà e i punti di forza, la motivazione,…)
creare momenti mirati di mediazione e riflessione cognitiva (utilizzare consapevolmente e
intenzionalmente il gioco trasformandolo in strumento didattico educativo)
fare una valutazione dinamica (valutare il potenziale di apprendimento)
l’osservazione gioco libero
creare contesti in cui vedere in azioni le intelligenze
valutazione dinamica basata sul curricolo
raccolta dati del potenziale di apprendimento- attenzione ai processi in bambini che
presentano delle difficoltà (Tzuriel-Carl Haywood-Carol Lidz)
prove strutturate
conoscere i suoi contesti estrascolastici ( attraverso il colloquio con la famiglia ) per cogliere le
sue conoscenze ed esperienze reali
per orientare gli insegnanti verso la scelta di situazioni problematiche ed esperienze con un forte
legame con quelle dei bambini per dare senso e motivazione all’apprendimento
Il curricolo scolastico – a cura di Pezzin Mirella – febbraio 2015
Che cos’è il curricolo di scuola?: una mappa concettuale
che rappresenta le dimensioni essenziali delle competenze
e da una o più rubriche valutative in rapporto al profilo
atteso degli alunni di quel territorio (prevede scelte)
da Castoldi
Per la costruzione del curricolo di scuola si passa dalla rivisitazione del proprio lavoro di aula nella
prospettiva di progetti didattici
Si parte dalla sfida di
1 - RIVISITAZIONE DEI TRAGUARDI DI SVILUPPO METTENDOLI IN RAPPORTO ALLE COMPETENZE
CHIAVE EUROPEE
PASSA DALL’ANALISI DELLA COMPETENZA
ALLA ELABORAZIONE DI UNA O PIÙ RUBRICHE VALUTATIVE in rapporto ai diversi anni scolastici
in risposta alla domanda :
DI COSA HA BISOGNO IL BAMBINO PER SVILUPPARE LA COMPETENZA?
QUALI PROCESSI COGNITIVI ED EXTRACVOGNITIVI DEVE MOBILITARE PER SVILUPPARE LA
COMPETENZA
SPOSTA IL FOCUS DALL’INSEGNAMENTO ALL’APPRENDIMENTO DAI CONTENUTI AI PROCESSI
Premessa per una progettazione formativa
ESEMPIO elaborazione della mappa sulla competenza dell’oralità effettuata dalle insegnanti della scuola
dell’infanzia E 15 I C.Padre Gemelli –To
Competenza dell’oralità
Dimensioni della competenza
Dimensione relazionale
Atteggiamenti con cui si pone
Adeguamento della
comunicazione al destinatario
Intenzionalità e motivazione
Dimensione comunicativa
Consapevolezza di essere in un
atto comunicativo
Conosce il ruolo che assume
emittente –destinatario
Pianificazione organizzazione
delle idee
Logicità
Strutture morfosintattiche
Dimensione autocontrollo
Controllo dell’emotività
Controllo motorio
Pone attenzione
Ascolta
Risponde
Adegua il linguaggio
Risponde in modo adeguato
Interviene spontaneamente
focus dello sguardo verso chi
parla
Risponde con un tono appropriato
Da risposte pertinenti
Riformula frasi per farsi capire
Rispetta il turno
Successione temporale di fatti ed
eventi
Pertinenza dell’affermazione
Messa in relazione degli elementi
Frasi sintatticamente corrette
Lessico adeguato
Linguaggio specifico
Uso corretto dei connettivi
Fluidità del parlato
Postura adeguata
Superamento dei blocchi emotivi
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Dimensione auto valutativa
Rubrica
Mettersi in discussione
Assunzione di responsabilità nella
comunicazione
in situazioni nuove
Si pone domande sull’efficacia
della sua comunicazione
Riconosce l’accettabilità delle
frasi prodotte
Rimodula la propria
comunicazione
livelli in relazione alla competenza nella comunicazione orale
LIVELLO PARZIALE:
Mantiene il focus con la mediazione dell’adulto;risponde solo a domande dirette su argomenti che lo
interessano. Esprime il proprio pensiero in modo confuso;formula frasi semplici solo in caso di bisogni
personali. Nell’atto comunicativo parla senza rispettare il turno, fatica ad ascoltare.
ESSENZIALE
Pone attenzione per un tempo limitato. Argomenta se sollecitato. Difende maggiormente i pensieri legati alle
proprie esperienze. Le frasi sono semplici, corrette ed essenziali; utilizza un lessico di base. Fatica a
rispettare i turni. Necessita di mediazione per capire se la comunicazione è efficace. L’emotività porta a
rendere confuso il pensiero e la sua esposizione.
INTERMEDIO
Tiene il focus della comunicazione, rispetta i turni, partecipa spontaneamente e ponendo domande. Esprime
il proprio pensiero in modo adeguato anche nel lessico. E’ capace a tenere conto dell’opinione altrui.
Esprime un giudizio sul suo livello di comunicazione. Controlla l’emotività.
AVANZATO
Tiene il focus della comunicazione. Rispetta i turni di parola e partecipa in modo spontaneo argomentando e
sostenendo il proprio pensiero. Fa domande di chiarimento e rende viva l’interazione. Si rende conto se la
sua comunicazione è efficace ed eventualmente la rimodula. Utilizza un linguaggio adeguato/ specifico.
Controlla l’emotività.
Altro esempio
MAPPA CONCETTUALE SULLA COMPETENZA DELLA PROGETTAZIONE
MOBILITARE SAPERI E CONOSCENZE
RELAZIONARSI AGLI ALTRI
OPERARE SCELTE
PROGETTARE
PIANIFICARE
ASSUMERE RUOLI
ORGANIZZARE ED ORGANIZZARSI
VALUTARE /AUTOVALUTARSI
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RUBRICA VALUTATIVA
DIMENSIONI
Mobilitare saperi
CRITERI
Ipotizzare
Riconoscimento di un problema
Analisi e ricerca di soluzioni
Organizzare
Orientarsi per la ricerca di risorse e
materiali
Pianificazione
Sequenza mentale delle operazioni
Scegliere le strategie
Assunzione di ruoli
Consapevolezza del proprio
contributo
Riconoscimento delle capacità degli
altri
Relazione con gli altri
Assunzione di punti di vista diversi
Cooperazione
Valutare /valutarsi
Verifica delle azioni intraprese
Atteggiamento critico
INDICATORI
Sa fare ipotesi
Riconosce gli elementi del
problema
Sa individuare le soluzioni
Sa mettere in relazione
Sa individuare risorse ,materiali
,spazi
Sa individuare il proprio contributo
Sa individuare le fasi
Sa collocare le tappe nel tempo
Sa rappresentarsi le tappe
mentalmente e verbalizzarle
Sa rappresentare le tappe
sa operare delle scelte coerenti
Sa assumersi un ruolo dato e
mantenerlo
Sa riconoscersi delle capacità e le
riconosce agli altri
Porta a termine
Porta il suo contributo
Tiene conto del punto di vista
degli altri
Sa modificare il proprio punto di
vista
Coopera
Riflette su suo operato
Ha consapevolezza di cosa ha
fatto e lo esprime
Riconosce se le scelte fatte sono
state corrette o no
Livelli
Riconosce un problema, sa
fare ipotesi e individua
soluzioni
Organizza il lavoro utilizzando
correttamente le procedure e
individuando i materiali e le
risorse necessarie
Porta a termine
autonomamente
Esplicita il percorso attuato e
sa rappresentarne le tappe
Motiva le sue scelte,
riconosce le proprie capacità
e quelle degli altri e modifica
spontaneamente il proprio
Coglie il problema e i bisogni e si attiva
autonomamente ma necessita di mediazione
per mettere in relazione e per trovare
soluzioni
Sa ascoltare e accoglie i punti di vista diversi
Non sempre organizza il proprio lavoro
autonomamente, riesce ad utilizzare i
materiali e le risorse quando ha compreso
bene la consegna
Non è sempre in grado di esplicitare il
percorso attuato e di giustificare il suo operato
Si assume un ruolo ma non sempre è in grado
di mantenerlo
Non sempre sa valutare se le proprie scelte
sono adeguate, necessita dell’adulto per
Si attiva solo su richiesta,
Non sa dare risposte ai problemi
perché è in difficoltà a cogliere
relazioni tra gli elementi
Non sa fare ipotesi
Fatica a individuare i materiali e le
risorse necessarie per affrontare il
compito che porta a termine con
difficoltà
Non riesce a rappresentare le tappe
del lavoro e non sa procedere con
ordine
Tende a non fare scelte e ad
adeguarsi alle scelte degli altri
Fatica ad assumere altri punti di vista e
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punto di vista
Sa valutare il suo operato.
individuare le criticità
Esprime il suo punto di vista dietro
sollecitazione dell’insegnante
a difficoltà ad assumersi un ruolo
Non sempre sa valutare se la risposta
è stata adeguata né coglie i punti di
criticità
Altro esempio
COMPETENZA IMPARARE AD IMPARARE: Sapersi relazionare
Dimensioni / criteri /indicatori
Dimensioni
Disponibilità ad apprendere
Criteri
Ascolto
Motivazione
Relazione
Consapevolezza del traguardo
Chiarezza obiettivo
Riflessione
Controllo di sé
Recupero del sapere pregresso
Trasferire saperi e abilità
pregresse
Individuare risorse o mancanze
Organizzazione del contesto
Piano d’azione tempi spazi
Attivazione di strategie
Intenzionalità
Flessibilità
Autovalutazione
Comunicazione
Linguaggio verbale e non verbale
Indicatori
Ascolta i compagni esigenze –
problemi
Riconosce le emozioni
Disponibilità a relazionarsi
Disponibilità ad aiutare
Sa chiedere aiuto
Riconosce il problema
Sa cosa vuol vedere succedere
Sa cosa deve fare
Sa valutare se il suo intervento è
stato efficace
Sa controllare l’insuccesso
Richiama esperienze vissute
Riconosce limiti o carenze
Confronta esperienze pregresse
con la nuova situazione
Applica il sapere pregresso nella
nuova situazione
Tiene conto delle informazioni
Organizza situazioni di gioco e di
aiuto
Gestisce spazi e tempi
Sa trovare la modalità giusta per
entrare in rapporto
Osserva e analizza ciò che
accade
Modifica il suo intervento
Individua ciò che funziona e ciò
che non funziona
Si modifica tenendo conto delle
risposte dell’altro
Introduce nuove strategie
Attribuisce pensieri diversi dai
suoi e sospende il giudizio
Adegua il linguaggio a chi ha
davanti
Riconosce e attiva codici
comunicativ diversificati
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Rubrica valutativa
Livelli di competenza:
Basso
Occorre la mediazione dell’adulto per cogliere le esigenze proprie ed altrui.
Necessita di guida per riconoscere i problemi, per individuare l’obiettivo, per capire come agire.
Ha bisogno di confrontarsi con altre procedure per comprenderle e trovare un’adeguata modalità per entrare
in relazione in contesti diversi,
E’ in difficoltà ad individuare ciò che ha o non ha funzionato e a gestire l’insuccesso.
Manca la consapevolezza dei codici comunicativi adeguati alle diverse situazioni.
Medio
Sa ascoltare le esigenze dei compagni, ma occorre la mediazione dell’adulto per attivare strategie in risposta
ai bisogni.
Non sempre ha un’adeguata consapevolezza dei propri bisogni.
Occorre l’intervento delll’adulto per adeguare il proprio comportamento all’obiettivo da raggiungere e
fronteggiare l’eventuale insuccesso.
Accetta un punto di vista diverso da l proprio per entrare in relazione in contesti diversi, se vengono
esplicitate le motivazioni.
Con l’aiuto di un compagno o di un adulto riesce a valutare cosa ha -o non ha- funzionato del proprio
intervento.
Utilizza codici comunicativi adeguati solo nei contesti conosciuti.
Alto
Sa ascoltare ed accogliere le esigenze dei compagni e si attiva per rispondere ai bisogni; è in grado di
riconoscere i propri bisogni e di chiedere aiuto utilizzando un pensiero flessibile in considerazione delle
risposte ricevute dal contesto.
Ha chiaro l’obiettivo da raggiungere, sa adeguare il proprio comportamento e gestire l’insuccesso e il
successo.
Sa valutare cosa ha funzionato del suo intervento.
Ha consapevolezza dei codici comunicativi e sa utilizzarli.
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2 - CONTENUTI CULTURALI
RICERCARE I COLLEGAMENTI TRA COMPETENZE E SAPERI CAMPI D’ESPERIENZA E
DISCIPLINARI quale contributo può dare ogni campo d’esperienza?
Es. lingua
COMPETENZA
EUROPEA
PROFILO AL
TERMINE
DEL 1° CICLO
La comunicazione nella madrelingua è la capacità di esprimere e interpretare concetti, pensieri,
sentimenti, fatti e opinioni in forma sia orale sia scritta (comprensione orale, espressione orale,
comprensione scritta ed espressione scritta) e di interagire adeguatamente e in modo creativo
sul piano linguistico in un’intera gamma di contesti culturali e sociali, quali istruzione e formazione,
lavoro, vita domestica e tempo libero.
Dimostra una padronanza della lingua italiana tale da consentirgli di comprendere enunciati e
testi di una certa complessità, di esprimere le proprie idee, di adottare un registro linguistico
appropriato alle diverse situazioni
ABILITÀ DI RICEZIONE E PRODUZIONE: dai traguardi
PARLARE
Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e
discorsi, fa ipotesi sui significati.
Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti, argomentazioni attraverso il linguaggio
verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative.
Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni, inventa nuove parole e analogie tra i suoni e i
significati (infanzia)
L’allievo partecipa a scambi comunicativi (conversazione, discussione di classe o di gruppo) con
compagni e insegnanti, rispettando il turno e formulando messaggi chiari e pertinenti, in un
registro il più possibile adeguato alla situazione (primaria)
LEGGERE
STUDIARE
ASCOLTARE
L’allievo interagisce in modo efficace in diverse situazioni comunicative, attraverso modalità
dialogiche sempre rispettose delle idee degli altri; con ciò matura la consapevolezza che il
dialogo, oltre ad essere uno strumento comunicativo, ha anche un grande valore civile e lo
utilizza per apprendere informazioni ed elaborare opinioni su problemi riguardanti vari ambiti
culturali e sociali.
Usa la comunicazione orale per collaborare con gli altri, ad esempio nella realizzazione di giochi
o prodotti, nell’elaborazione di progetti e nella formulazione di giudizi su problemi riguardanti vari
ambiti culturali e sociali. (secondaria 1°)
Legge e comprende testi di vario tipo, continui e non continui, ne individua il senso globale e le
informazioni principali, utilizzando strategie di lettura adeguate agli scopi.
Legge testi di vario genere facenti parte della letteratura dell’infanzia, sia a voce alta sia in
lettura silenziosa e autonoma e formula su di essi giudizi personali.
(primaria)
Legge testi letterari di vario tipo (narrativi, poetici, teatrali) e comincia a costruirne
un’interpretazione collaborando con compagni e insegnanti. (secondaria 1°)
Utilizza abilità funzionali allo studio: individua nei testi scritti informazioni utili per l’apprendimento
di un argomento dato e le mette in relazione; le sintetizza, in funzione anche dell’esposizione
orale, acquisisce un primo nucleo di terminologia specifica.
Capisce e utilizza nell’uso orale e scritto i vocaboli funzionali e quelli di alto uso; capisce e
utilizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio
(primaria)
Usa manuali delle discipline o testi divulgativi (continui, non continui e misti) nelle attività di
studio personali e collaborative, per ricercare, raccogliere e rielaborare dati, informazioni e
concetti; costruisce sulla base di quanto letto testi o presentazioni con l’utilizzo di strumenti
tradizionali e informatici.
Espone oralmente all’insegnante e ai compagni argomenti di studio e di ricerca, anche
avvalendosi di supporti specifici (schemi, mappe, presentazioni al computer etc.) (secondaria 1°)
Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni, usa il
linguaggio per progettare attività e per definire regole. (infanzia)
Ascolta e comprende testi orali “diretti” o “trasmessi” dai media, cogliendone il senso, le
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informazioni principali e lo scopo (primaria)
SCRIVERE
Ascolta e comprende testi di vario tipo “diretti” e “trasmessi” dai media, riconoscendone la fonte,
il tema, le informazioni e la loro gerarchia, l’intenzione dell’emittente. (secondaria 1°)
Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione attraverso la
scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media
(infanzia)
Scrive testi corretti nell’ortografia, chiari e coerenti, legati all’esperienza e alle diverse occasioni di
scrittura che la scuola offre; rielabora testi parafrasandoli, completandoli, trasformandoli.
(primaria)
RIFLETTERE
SIULLA LINGUA
Scrive correttamente testi di tipo diverso (narrativi, descrittivi, espositivi, regolativi, argomentativi)
adeguati a situazione, argomento, scopo, destinatario.
Produce testi multimediali, utilizzando in modo efficace l’accostamento dei linguaggi verbali con
quelli iconici e sonori.
Comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base (fondamentale; di alto
uso; di alta disponibilità).
Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso.
Adatta opportunamente i registri formale e informale in base alla situazione comunicativa e agli
interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate. (secondaria 1°)
Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lingue diverse, riconosce e sperimenta la pluralità dei
linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia.(infanzia)
Riflette su testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del lessico;
riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni comunicative.
È consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue differenti
(plurilinguismo).
Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative
all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice, alle parti del discorso (o categorie
lessicali) e ai principali connettivi (primaria)
LESSICO
Riconosce il rapporto tra varietà linguistiche diverse (plurilinguismo) e il loro uso nello spazio
geografico, sociale, comunicativo.
Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico, alla
morfologia, all’organizzazione logico-sintattica della frase semplice e complessa, ai connettivi
testuali; utilizza le conoscenze metalinguistiche per comprendere con maggiore precisione i
significati dei testi e per correggere i propri scritti. (secondaria 1°)
Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico, comprende parole e
discorsi, fa ipotesi sui significati. (infanzia)
Capisce e utilizza nell’uso orale e scritto i vocaboli fondamentali e quelli di alto uso; capisce e
utilizza i più frequenti termini specifici legati alle discipline di studio.
Riflette sui testi propri e altrui per cogliere regolarità morfosintattiche e caratteristiche del
lessico; riconosce che le diverse scelte linguistiche sono correlate alla varietà di situazioni
comunicative.
È consapevole che nella comunicazione sono usate varietà diverse di lingua e lingue differenti
(plurilinguismo). (primaria)
Comprende e usa in modo appropriato le parole del vocabolario di base (fondamentale; di alto
uso; di alta disponibilità).
Riconosce e usa termini specialistici in base ai campi di discorso.
Adatta opportunamente i registri informale e formale in base alla situazione comunicativa e agli
interlocutori, realizzando scelte lessicali adeguate.
Riconosce il rapporto tra varietà linguistiche/lingue diverse (plurilinguismo) e il loro uso nello
spaziogeografico, sociale e comunicativo
Padroneggia e applica in situazioni diverse le conoscenze fondamentali relative al lessico.
(secondaria 1° grado)
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Profilo in uscita
DALLA SCUOLA
DELL’INFANZIA
ALLA SCUOLA
PRIMARIA
(lingua italiana)
SCUOLA
DELL’INFANZIA
(lingua italiana)
Al termine del percorso triennale della scuola dell’infanzia, è ragionevole attendersi che
ogni bambino abbia sviluppato alcune competenze di base che strutturano la sua
crescita personale
…….
Sa raccontare, narrare, descrivere situazioni ed esperienze vissute, comunica e si
esprime con una pluralità di linguaggi, utilizza con sempre maggiore proprietà la lingua
italiana.
……..
Il bambino usa la lingua italiana, arricchisce e precisa il proprio lessico,
comprende parole e discorsi, fa ipotesi sui significati.-INTERPRETARE
Sa esprimere e comunicare agli altri emozioni, sentimenti argomentazioni attraverso il
linguaggio verbale che utilizza in differenti situazioni comunicative.
Sperimenta rime, filastrocche, drammatizzazioni; inventa nuove parole, cerca
somiglianze e analogie tra suoni e significati.
Ascolta e comprende narrazioni, racconta e inventa storie, chiede e offre spiegazioni,
usa il linguaggio per progettare e definirne regole.
Ragiona sulla lingua, scopre la presenza di lu8ngue diverse, riconosce e sperimenta la
pluralità dei linguaggi, si misura con la creatività e la fantasia.
Si avvicina alla lingua scritta, esplora e sperimenta prime forme di comunicazione
attraverso la scrittura, incontrando anche le tecnologie digitali e i nuovi media.
AMBITI DELLA LINGUA
ORALITA’
PRODURRE TESTI
TRASVERSALE
LETTURA
TRASVERSALE
ARGOMENTARE
ESPRIMERE
RACCONTARE
DESCRIVERE
NARRARE
INTERPRETARE
SCRITTURA
RIFLETTERE
COMPRENDERE
TRASVERSALE
MESSAGGI –TESTI
ASCOLTO
TRASVERSALE
COGLIERE RUOLI
PIANIFICAZIONE TESTI
ANTICIPAZIONE
ANALISI
IPOTESI
CONFRONTARE
ANALIZZARE
ORDINARE
CORRISPONDENZE
QUANTIFICARE
SERIARE
METTERE IN RELAZIONE
INFERENZIARE
ANTICIPARE
PREVEDERE
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Incrocio con i traguardi per lo sviluppo delle competenze disciplinari
ESPRESSIONE ORALE
il sé e l’altro
Immagini e suoni
Lingua
Sa espriemre in modo
adeguato esigenze e
sentimenti
Argomenta
Fa domande esistenziali
Esprime emozioni
Racconta
Inventa storie
Si esprime in modo
personale con creatività
usa la lingua precisa il
lessico
fa ipotesiu sui significati
esprime e comunica agli
altri emozioni e
sentimenti
argomenta
usa linguaggio per
progettare e definire
regole
negozia il significato
si esprime in modo
personale
La conoscenza del
mondo
Riferisce correttamente
eventi del passato
recente,sa dire cosa
potrà succedere in un
futuro immediato
Formula ipotesi descrive
le esprerienze
Gli oggetti
Fa domande sui
fenomeni ecc
Chiede spiegazioni
Analisi dei processi chiave
ATTEGGIAM ENTO
P OSITIVO
R EVISIONE
C ONTESTUALIZZAZIONE
P IANIFIC AZIONE
R EALIZZAZIONE
INTER AZIONE C ON GLI ALTR I
Aspetti dell’azione linguistica (aspetti operativi)
Si possono esaminare gli atti linguistici secondo vari aspetti, che si concentrano su competenze parziali
diverse a seconda dell’atto linguistico. Nel modello di competenza della lingua scolastica, per i primi cinque
atti linguistici si distinguono gli aspetti situare, pianificare, realizzare, valutare e riparare.
• Situare: ciascun atto linguistico è rivolto al raggiungimento di un obiettivo più o meno consapevole. Ciò
significa che ogni atto linguistico presenta un'intenzione comunicativa il cui riconoscimento o la cui
attuazione è di cruciale importanza ai fini della ricezione e della produzione linguistica. Chi agisce in modo
competente con la lingua è in grado di situare un atto linguistico in un contesto e di riconoscere un'intenzione
comunicativa nell'atto linguistico.
• Pianificare: saper pianificare gli atti linguistici è una competenza centrale per la produzione linguistica
(produzione orale e scrittura): scegliere i contenuti per l'intervento in una conversazione o per un testo e
strutturarli prima della produzione vera e propria. Per capire un testo bisogna essere consapevole, prima di
mettersi a leggere o ad ascoltare, di cosa si vuole ricavare dal testo e di cosa già si sa dell’argomento del
testo. Ciò può richiedere anche che si dia una scorsa mirata al testo scritto. Chi agisce in modo competente
a livello linguistico è quindi in grado di pianificare un atto linguistico e di attivare le conoscenze pregresse.
Il curricolo scolastico – a cura di Pezzin Mirella – febbraio 2015
• Realizzare: gli atti linguistici devono essere realizzati. Con ciò ci si riferisce all’aspetto che nella normale
accezione identifica l’ascolto, la lettura, l’espressione orale, la partecipazione a una conversazione e la
scrittura. Ascolto e lettura indicano la comprensione delle parole e delle frasi, la costruzione della
comprensione di un testo o della comprensione orale. Per la produzione orale e la scrittura ciò significa p.es.
articolare, esprimere oralmente o scrivere i pensieri e le comunicazioni.
• Valutare e riparare: scrivere dei testi significa rielaborarli. Chi è competente nella scrittura è capace di
elaborare le prime versioni del testo, di leggersi in modo critico, di focalizzare quanto scrive
specificatamente. E anche chi parla corregge i lapsus, precisa le affermazioni, spiega quanto non è stato
capito, ‹rielabora› il proprio contributo ecc. Chi agisce dunque in modo competente nell’ambito della
produzione linguistica è in grado di analizzare criticamente quello che ha scritto o detto, di valutare quanto
ha espresso e di ripararlo di conseguenza. E chi sa agire con
competenza a livello ricettivo, valuta la propria comprensione del testo o comprensione orale, legge di nuovo
o chiede se non ha capito, amplia e ripara la propria comprensione del testo, critto o orale.
(Materiali Harmos, Standard di base per la lingua di scolarizzazione, 2010)
3 - VALUTAZIONE
IMPOSTARE LA LA PROPOSTA CURRICOLARE PER COMPETENZE NECESSITA DI UNA
IMPLEMENTAZIONE DI UN IMPIANTO VALUTATIVO PER INDIVIDUARE IL LIVELLO DI SVILUPPO
DELLE COMPETENZE
Le cui caratteristiche sono :
valutazione dinamica orientata osservare come il bambino attivato il proprio sapere per risolvere situazioni
problema di vita reale
Capacità di muoversi in contesti operativi
Passaggio da una valutazione dell’apprendimento a una valutazione per l’apprendimento nella logica dello
sviluppo
valutazione come dispositivo di retroazione rubrica valutativa capovolta la sequenza di progettazione si
parte dalla valutazione
costruire prove di verifica dei saperi e abilità insieme a quelle trasversali d’istituto
Valutazione trifocale –insegnante –soggetto –genitori
4- PROGETTARE PER COMPETENZE IMPLICA RIPENSARE ALL’AZIONE DIDATTICA
Dimensione organizzativa
1. risorse
2. Rielaborazioni personali
3. Apertura verso l’esterno
Dimensione progettuale
1. Dare senso all’apprendimento
2. Percorsi in base alle attività
3. Orientare verso prodotti significativi
4. Coerenza tra traguardi e percorsi
Dimensione metodologica
1. Far emergere preconoscenze
2. Aiutare a mobilitare i saperi davanti ai problemi
3. Aiutare a gestire le informazioni
4. Dare strategie di progettazione e di il controllo dell’apprendimento
5. Proporre sfide
6. Prevedere attività di trasfert
Dimensione valutativa
1. Promuovere la riflessione e la consapevolezza
2. Valutazione dinamica
3. Pluralità di strumenti valutativi
Dimensione relazionale
1. Lasciare spazio decisionale
2-Stimolare l’interazione sociale
3-Sostenere l’allievo sul piano cognitivo ed emotivo
Il curricolo scolastico – a cura di Pezzin Mirella – febbraio 2015
4 -Sviluppare le autonomie
Capitolo 5 criteri di qualità della didattica da progettare per competenze di Castoldi ed Carrocci
LA COSTRUZIONE DEL CURRICOLO
NECESSITA


UNA RIFLESSIONE COLLEGIALE
SULL’IDEA CHE SI HA DI UN BAMBINO IN USCITA DALLA SCUOLA DELL’INFANZIA
SULLA CONTINUITÀ ORIZZONTALE COSA FARE CON I BAMBINI DI 3-4 ANNI PER IL
RAGGIUNGIMENTO DEI TRAGUARDI
 CONTINUITÀ VERTICALE CONFRONTARSI SUL CONCETTO DI UNITARIO
ATTRAVERSO LA CONOSCENZA RECIPROCA DEGLI ORIDINI DI SCUOLA,LA LETTURA IN
VERTICALE E TRESVERSALE DEI DOCUMENTI UFFICIALI ,LA CONOSCENZA EPISTEMIOLOGICA
DEI CAMPI D’ESPERIENZA E DELLE DISCIPLINE ,INDIVIDUARE I NESSI DI CONGIUNZIONE
,CONDIVISIONE DEL CONCETTO DI COMPETENZA ,PROGETTAZIONE E VALUTAZIONE PER
COMPETENZE
 INTERROGARSI SUL CONCETTODI STRUTTURANTE ,QUALI NODI CONCETTUALI FORMARE PER
I FUTURI APPRENDIMENTI (RELAZIONE D’ORDINE,QUANTITATIVE,CATEGORIZZZIONE ECC )
 QUALI STRUMENTI ABBIAMO A DISPOSIZIONE PER CONOSCERE I BISOGNI DEI BAMBINI
 SUI CONTENUTI SUI METODI ,SULL’ORGANIZZAZIONE
 QUALE PESO HA LAVALUTAZIONE NELLA SCUOLA DELL’INFANZIA ,VALUTARE COSA?
 COME SI COLLOCA LA SCUOLA DELL’INFANZIA IN RAPPORTO ALLA COSTRUZIONE DELLE
COMPETENZE EUROPEE E DI CITTADINANZA



QUALE CONTRIBUTO POSSONO PORTARE I CAMPI D’ESPERIENZA NELLA COSTRUZIONE DELLE
COMPETENZE ?
QUALE RAPPORTO TRA LA MIA PRATICA E I TRAGUARDI DI SVILUPPO
COME FAR EVOLVERE LE POTENZIALITÀ INDIVIDUALI
DIVENGONO FONDAMENTALI GLI ELEMENTI SU CUI COSTRUIRE LA
CONTINUITA’ VERTICALE LA CONDIVISIONE
LA LETTURA DEL TERRITORIO E DELL’UTENZA
LE COMPETENZE (FORMAZIONE CONGIUNTA )
IL CONFRONTO SULLE METODOLOGIE
LA CONDIVISIONE DEL MODELLO PROGETTUALE
L’INDIVIDUAZIONE DEI NODI CONCETTUALI PER LA COSTRUZIONE DEL
CURRICOLO
LA CONDIVISIONE DI MODELLI DI VALUTAZIONE
LO STUDIO E FORMAZIONE CONGIUNTA IN COMMISSIONI ,DIPARTIMENTI ECC
Il curricolo scolastico – a cura di Pezzin Mirella – febbraio 2015