34 In scena in festival di Piano U

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34 In scena in festival di Piano U
P A G I N A
34
MASSMEDIA
IL SETTIMANALE DELLA DIOCESI DI COMO - 11 SETTEMBRE 2010
GRAVEDONA
In scena in festival di Piano
U
n pubblico attento ed
entusiasta ha accolto
con calorosi applausi
la pregevole performance del giovane pianista francese François Dumont
(nella foto) che si è tenuta domenica scorsa presso la Sala Centrale del Palazzo Gallio di Gravedona all’interno della programmazione della rassegna Festival Pianomaster.
In occasione delle celebrazioni
del bicentenario dalla nascita del
compositore polacco Fryderyc
Chopin (Zelazowa Wola, Varsavia, 1810 – Parigi 1849) Dumont
ha scelto di interpretarne un ricco e accattivante repertorio
spaziante dalla Sonata n°3 in Si
minore Op.58 (vedi scheda) alla
enigmatica Polacca - Fantasia
del 1846: un programma di sala
ben strutturato e di immediata
fruizione che ha accompagnato il
pubblico alla scoperta di alcuni
tra i più celebri e interessanti
brani della letteratura per pianoforte della prima metà dell’Ottocento. La Sonata n°3, ad esempio, è un componimento della
maturità dell’artista che, nella
sua costruzione molto classica,
trasuda vitalità nonostante appartenga ad un periodo della vita
privata di Chopin caratterizzato
da precarie condizioni fisiche e
LA GENTE E I MEDIA
Dopo tanto conformismo
Siamo richiamati a “produrre
un nuovo pensiero” e a “esprimere nuove energie”, a intraprendere un “discernimento” caratterizzato da “realismo”, a immaginare “soluzioni nuove”.
Frammenti, ripresi dalla “Caritas in Veritate” e posti, non a
caso, nel documento preparatorio della 46ª Settimana Sociale.
Riletti, quasi in controluce, nel
torrente delle notizie agostane
hanno rafforzato il desiderio di
guardare oltre, senza per questo
estraniarsi dalla realtà.
“Produrre un nuovo pensiero”,
proprio a ragione di tanta turbolenza politica e mediatica, è
l’impegno oggi da riamare e
sostanziare anche sul piano dell’informazione. Senza presunzione e senza timore.
Tra il non dire - che è altro rispetto al silenzio - e il lasciarsi
trascinare nel vortice di parole
e immagini, un’alternativa deve
essere possibile, anzi doverosa.
Per amore della gente.
È la fiducia nella intelligenza e
nel buon senso di molte persone,
che tengono insieme e fanno crescere il nostro Paese, a incoraggiare percorsi professionali e
culturali alternativi a quelli che
oggi appaiono vincenti secondo
la statistica.
Merita rispetto tanta gente
semplice, seria e serena, che in
una quotidianità operosa e non
priva di difficoltà e problemi si
attende anche dai media un aiuto nella ricerca della verità e
nella costruzione del bene comune.
A fronte di polemiche, grida e
show cresce l’esigenza di “un
nuovo pensiero”. Senza uscire
dalla cronaca, dalla storia, dal
mondo. A guida di questo movimento interiore è l’etica, che rimanda al primato della coscienza, alle sue più profonde radici,
alla sua resistenza a pressioni e
condizionamenti.
È la coscienza retta, che la maggioranza della gente non ha rimosso, a portare in alto lo sguardo, a cercare strade alternative
a quelle offerte dall’effimero e
dall’apparenza.
È sempre questa coscienza a
chiedere che, oltre la denuncia
del male, si indichi o almeno si
tratteggi la direzione verso il
bene.
È ancora questa coscienza a
chiedere ai media non un incentivo a schierarsi da una parte o
dall’altra ma uno stimolo a pensare, valutare e decidere con lungimiranza e saggezza.
Un passo, questo, che chiede a
tutti un supplemento di competenza, di sensibilità di capacità
di lettura dei segni dei tempi.
Vale tutto ciò ancor più per chi
opera nei campi della comunicazione: non si può rimanere al
palo dell’autoreferenzialità mentre la vita, i problemi e la speranza sono altrove.
“Ribelli per amore” venivano
chiamati coloro che nella Resistenza lottavano con la forza delle idee contro la violenza.
“Ribelli per amore” - la definizione non vuole essere forzata perché richiama anche sacrifici
estremi - è oggi la scelta di quanti intendono rompere con “un
nuovo pensiero” la crosta del
conformismo e della mediocrità.
Un impegno di non poco conto
ma é la gente a chiederlo.
Per rendersene conto basta stare sulle strade, nelle case, nei supermercati, negli ospedali, delle
scuole, nei luoghi di lavoro e di
incontro…
Qualcuno ha delle risposte.
Il Vangelo ha parole chiare,
inequivocabili e di estrema attualità su conformismo e non
conformismo.
Nella concretezza e alla loro luce,
la Chiesa italiana sta indicando
due percorsi che si pongono al
servizio e nella prospettiva di
“un pensiero nuovo”: l’impegno
educativo con gli Orientamenti
pastorali per il decennio in corso
e l’impegno per la città con l’imminente Settimana Sociale dedicata alla speranza, al futuro, alle
nuove generazioni.
C’è in questa tappa del cammino
delle Chiesa italiana la volontà
di “produrre un nuovo pensiero”,
di “esprimere nuove energie”, di
intraprendere un “discernimento” caratterizzato da “realismo”,
di immaginare “soluzioni nuove”.
C’è, in questa scelta, un dono di
fiducia, di progetto e di cultura.
Anche per i media si presenta
un’occasione per cercare nuove
strade, nuovi linguaggi, nuove
immagini per raccontare la realtà, per camminare con tanta gente che, non avendo mai smesso di
pensare, sa distinguere la ricerca della verità e del bene comune dalla ricerca di qualcosa d’altro.
PAOLO BUSTAFFA
psichiche: l’aggravarsi della tisi
e la rottura della relazione con la
scrittrice francese George Sand.
L’Allegro iniziale è basato su un
tema di carattere sinfonico, ben
scandito ritmicamente e su una
seconda idea tematica molto
cantabile, mentre lo Scherzo successivo richiede all’interprete un
raffinato e sapiente uso del “jeu
perlé”. Lo splendido Largo in si
maggiore è caratterizzato da
un’elegantissima linea melodica
che viene rielaborata in diversi
momenti con il supporto di audaci e inaspettate modulazioni. Il
tema del Finale,molto ritmato e
in forma di Rondò, è introdotto
con un effetto drammatico di
grande efficacia da quattro serie
di accordi in ottave. Il giovane e
già affermato talento francese,
attualmente allievo effettivo della prestigiosa International Piano Academy – Lake Como di
Dongo, ne ha dato un’interessante ed attenta interpretazione
ponendo particolare cura, grazie
ad una solida tecnica, alla ricerca del fraseggio e del suono e riuscendo anche ad eludere le non
poche difficoltà create dalla pessima acustica offerta dalla sala.
Per chi volesse ascoltare dal
vivo François Dumont ed altri
talenti della International Piano
Academy – Lake Como sono in
programma due momenti musicali presso il Conservatorio di
Lugano, in via Soldino 9, per sabato 11 settembre: il primo alle
ore 18:00 e il secondo alle ore
21:00. Entrambi i concerti sono
ad ingresso libero.
Chopin
Sonata n. 3 in si minore
op. 58 per pianoforte
L
a Sonata n. 3 in si minore, op. 58 è stata composta da Fryderyk Chopin
(1810-1849) durante
l’estate del 1844, poco prima della separazione definitiva da George Sand, mentre
progrediva implacabilmente
la malattia che lo avrebbe portato alla morte. La Sonata op.
58 fu pubblicata dall’editore J.
Meissonnier nel 1845 a Parigi
e contemporaneamente a
Lipsia e Londra. Al contrario
della Sonata n. 2, op. 35 (v. Settimanale della Diocesi del 31
luglio 2010), una composizione
tragica e cupa, la Sonata in si
minore è una pagina risplendente di vita ed energia. E’
suddivisa nei tradizionali
quattro movimenti.
L’Allegro maestoso, nel tempo di 4/4 – primo movimento –
introdotto da arpeggi di taglio
quasi sinfonico, espone un
tema principale formato da
brevi incisi di quattro battute.
Il secondo tema, in re maggiore (“Sostenuto e molto espressivo”), è concepito in stile quasi
beethoveniano. Lo sviluppo ha
un
aspetto
simile
all’improvvisazione e i temi
non vengono particolarmente
elaborati. Come già nella seconda Sonata, Chopin tralascia deliberatamente la
riesposizione del tema principale e accentra la sua attenzione sul secondo tema, trasposto nella tonalità di si maggiore.
Il secondo movimento
–
Scherzo
(Molto Vivace), nel ALL'ASCOLTO
tempo di 3/
4 - è in forma tripartita. La seconda par- GRAMMA
te, in si
maggiore, è
caratterizzata da lunghi accordi tenuti.
Il Largo, in 4/4 – terzo movimento – nella tonalità di si
maggiore, è una sorta di “Lied”.
Introdotto da solenni ottave,
espone un tema prettamente
cantabile, dall’andamento sognante. Termina con una
“Coda”, trasognata e serena.
Il finale – Presto non tanto, in
6/8 – strutturato secondo la forma del “Rondò”, contrasta con il
carattere introspettivo dei movimenti che lo hanno preceduto. Ad ogni ripetizione del tema,
i ritornelli esprimono con sempre più intensa frenesia la loro
gioia di vivere. Il ritmo s’intensifica progressivamente, le
terzine della mano destra volteggiano sopra le biscrome
(note del valore di 1/32) della
mano sinistra sino a esplodere
come fuochi d’artificio negli accordi finali.
GUIDA
PEN
TA
a cura di
ALBERTO CIMA
ELENA OREGGIONI
Tele
IL
comando
Domenica 12. A sua
immagine, Rai1, 10,30. Ricomincio da capo, C5,
11,00. Commedia originale e
gradevole con Bill Murray
condannato a rivivere lo stesso giorno. L’uomo e il diavolo, La7, 14,00. Film classico
con G. Philipe. Il seme del
tamarindo, Rai3, 16,40.
Film d’avventura con J. Andrews e Omar Sharif. Il giro
del mondo in 80 giorni, It1,
19,00. Film d’avventura con
J.Chan. Raffaella Carrà e
Corrado, Rai Storia, 21,00. I
grandi della tv, documenti.
Colorado, It1, 21,10. Varietà. Pronto Elisir, Rai3,
22,20. Programma di medicina con M.Mirabella. Presa
diretta,
Rai3,
21,00.
Evasori, inchiesta. Niente
di personale, La7, 21,30.
Speciale Ambrosoli. Segue
alle 23,45. Un eroe borghese con F. Bentivoglio. Il papà
di Giovanna, C5, 23,30. Bel
film di Pupi Avati.
Lunedì 13. Romeo e
Giulietta finalmente sposi. R4, 16,55. Commedia.
L’infedele, La7, 21,10. Attualità con Gad Lerner. Vi
presento Joe Black, R4,
21,10. Film drammatico sulla morte che ha il fascino di
Brad Pitt. Frantic, Rai3,
21,10. Film giallo di Polanski
ambientato a Parigi.
Lo
spaccacuori, C5, 21,10. Film
commedia con Ben Stiller. Le 4
giornate di Napoli, Rai Storia
21,00. Film storico. Certo, certissimo, anzi… probabile, Iris,
22,40. Con C.Cardinale.
Martedì 14. Showtime, R4,
21,10. Film commedia con De
Niro. Io canto, Camale5, 21,10.
Presenta J. Scotti. Ballarò,
Rai1, 21,05. Attualità politica.
La guerra dei mondi, It1,
21,10. Fantascienza con Tom
Cruise. La casa degli spiriti,
R4, 23,10. Film di B. August con
M. Streep. Correva l’anno,
Rai3, 23,15. Dalla ricostruzione
al made in Italy.
Mercoledì 15. Boeing,
boeing, La7, 14,00. Film commedia con T. Curtis. A proposito di Schmidt, La7, 21,10. Film
drammatico con un ottimo Jack
Nicholson. Out of fire, R4,
21,10. Thriller con Denzel Washington. Oro Nero, Rai Storia
21,00. Documentario.
Giovedì 16. Visita del papa
alla regina Elisabetta II, Rai1,
11,55. La congiura degli innocenti, R4, 16,40. Un giallo anomalo di Hitchcock. Ho sposato
uno sbirro 2, Rai1, 21,10.
Fiction. Solo 2 ore, Rai3, 21,05.
Film d’azione con B. Willis. Ben
Hur, La7, 21,10. Miniserie.
C’era una volta, Rai3, 22,55.
Non vale, documentario.
Venerdì 17. Viva Evita, Rai Storia, 21,00. Documenti. I migliori anni,
Rai1, 21,10. Musicale con C.
Conti. NCIS, Rai2, 21,05.
Telefilm. Il giudice e il commissario, R4, 21,10. Tv poliziesco francese. Star Trek II:
L’ira di Khan, Rai4, 21,10.
Continua l’epopea galattica.
Nessuna verità, It1, 21,10.
Film di spionaggio di R. Scott
con Di Caprio e R. Crowe.
Tv7, Rai1, 23,35. Attualità.
Sabato 18. Sulla via di
Damasco , Rai2, 10,15. Riprende la rubrica religiosa di
don G. D’Ercole. Lemony
snicket, It1, 19,00. Film fantastico per ragazzi. Ti lascio
una canzone, Rai1, 21,20.
Spettacolo musicale con A.
Clerici. Cercatori di Tesori:
la scoperta di Troia, Rai3,
21,05. Doc. di Superquark.
Cold case, Rai2, 21,05. Sempre interessanti i casi affrontati. Harry Potter e il calice di fuoco, It1, 21,10.
Fantasy allo stato puro, un
po’ paurosa. L’ispettore
Barnaby, La7, 21,30. Il villaggio in miniatura. Tel. Poliziesco. Tg2 Dossier, Rai2,
23,35.
il settimanale
il settimanale
a cura di
TIZIANO RAFFAINI