progetto “siamo tutti sulla stessa barca”

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progetto “siamo tutti sulla stessa barca”
PROGETTO
“SIAMO TUTTI SULLA STESSA BARCA”
Introduzione
In ambito scolastico abbiamo sempre più a che fare con manifestazioni di intolleranza e
di competizione, nonché di violenza nel rapporto interpersonale.
Per tali problemi non esistono soluzioni istantanee e unilaterali e l’intero sistema che
ruota attorno al bambino è corresponsabile di una sua crescita sana ed equilibrata.
Con questo progetto si vuole proporre, all’interno della fascia scolastica elementare, un
momento di gioco comune e collaborativo, attraverso il quale, promuovere un maggiore
benessere cercando di farlo scaturire dal fare “qualcosa, insieme, bene”.
La Lega Navale opera nel settore dell’insegnamento della vela da anni. La metodologia
che gli istruttori utilizzano si basa sul gioco di squadra come importantissimo strumento
per apprendere le tecniche veliche e come motivo di raggiungimento di un obiettivo
comune attraverso la relazione e la collaborazione reciproca.
Nel caso dei corsi di vela l’obiettivo è quello di imparare ad avere un’autonomia nel
saper condurre una barca a vela.
La Lega Navale si pone ora l’obiettivo di esportare questa metodologia all’interno delle
scuole e di proporre il gioco di squadra come mezzo attraverso il quale insegnare che
stare insieme e riuscire a collaborare, nell’accettazione di se stessi e reciproca, fa scoprire
e apprezzare noi e l’altro e quanto questo ci permetta di raggiungere degli obiettivi.
Nella collaborazione di squadra mettiamo in gioco competenze personali e relazionali e
abilità sociali.
L’apprendimento si trasforma in “apprendimento cooperativo”, dove chi è coinvolto
apprende che cooperare ad uno scopo comune aiuta il suo raggiungimento e ci
arricchisce.
Il lavoro di gruppo permette una interazione continua attraverso la quale, implicitamente
ed esplicitamente, si imparano competenze ed abilità sociali: come stiamo, il rispetto dei
ruoli, l’importanza della chiarezza e dell’elasticità, in un continuo processo di scambio
relazionale ed emotivo.
Un altro obiettivo è quello per cui è importante che ognuno collabori con qualcun altro,
in un continuo e appassionante gioco di squadra.
Con tali propositi la Lega Navale di Desenzano del Garda vuole proporre questo
progetto con lo scopo di promuovere nelle scuole elementari la cooperazione e
collaborazione come importante momento di apprendimento di abilità sociali al fine di
prevenire quei fenomeni che prendono sempre più piede quali il bullismo e
l’aggressività.
2. Metodologia
o
Facilitatori: Due operatori della Lega Navale di Desenzano
Metodologia: lavoro in gruppi piccoli e grandi
o Numero incontri: 4
1. introduzione su cosa è la Lega Navale, presentazione, conoscenza, regole e
o
gioco di gruppo
2. gioco di gruppo
3. gioco di gruppo
4. grande gioco finale
Dopo il percorso si propone di incontrare l’insegnante/le insegnanti e restituire alcuni
elementi significativi che abbiamo osservato, se richiesto dai docenti stessi
o Periodo: un incontro ogni quindici giorni, della durata di un’ora circa ciascuno
(nel caso vi siano un ridotto numero di bambini sarà possibile unire due classi e
svolgere l’incontro in due ore)
o
o
o
o
Materiale: la Lega Navale metterà a disposizione il materiale necessario
Spazi: un’aula ed, eventualmente, la palestra per il quarto incontro
Costi: nessun costo a carico dell’Amministrazione Scolastica
Partecipanti: classi terze, quarte e quinte; una classe di alunni alla volta o,
come già detto, nel caso vi siano un ridotto numero di bambini sarà
possibile unire due classi. Nel quarto incontro si richiede la presenza di tutte
le classi partecipanti.
PRIMO INCONTRO
Nel primo incontro, circa 10 minuti saranno dedicati alla presentazione della Lega
Navale ed alla introduzione delle regole condivise per lo svolgimento dei giochi. Le
regole saranno decise con i bambini, secondo un percorso guidato da parte dei
facilitatori, ed improntate a:
1. divisione condivisa dei ruoli;
2. la cooperazione.
Il facilitatore coinvolgerà i bambini spiegando come si comporta un equipaggio in realtà e
facendo in modo che gli stessi possano estrapolare le due regole fondamentali.
A questo punto la classe verrà divisa in equipaggi (il numero dipende da quanti sono gli
alunni presenti), composti mediante estrazione a sorte; sempre a sorte in ciascun
equipaggio verranno individuati i ruoli di comandante, navigatore e marinai. Negli
incontri successivi i ruoli, all’interno dello stesso equipaggio saranno scambiati.
Successivamente i bambini verranno coinvolti nel gioco “Prepariamoci a partire”.
Il gioco consiste nel simulare la preparazione di una barca per una navigazione: i
facilitatori porteranno un cartello sul quale sono indicate le cose/attività utili e cose non
opportune da portare.
L’equipaggio, dopo la spiegazione, avrà 10 minuti per riunirsi e organizzarsi in
autonomia; al termine elabora un elenco di cose che ritiene necessario portare sulla
propria barca.
Le diverse soluzioni saranno spiegate agli altri equipaggi da parte del comandante di
ogni squadra.
L’obiettivo è la condivisione delle scelte, la delega alla esposizione e il confronto tra idee
diverse.
L’incontro si chiuderà con il gioco dell’onda, nel quale tutti i bambini sono sdraiati a
terra uno accanto all’altro. Ad un segnale, il primo della fila si alza, appena è in piedi si
alza il secondo e così via. L’ultimo che si è alzato si sdraia di nuovo seguito dagli altri,
uno di seguito all’altro a ritroso. E’ importante mantenere il movimento ondulare che
richiede molta concentrazione e attenzione reciproca.
SECONDO INCONTRO
Il secondo incontro si apre con la ripetizione del gioco dell’onda.
I facilitatori illustreranno sinteticamente e brevemente le regole principali della
navigazione.
Si formeranno gli equipaggi, sorteggiando i ruoli e verrà illustrato il gioco “Navighiamo
insieme”; nel gioco sarà fornito ad ogni equipaggio la stilizzazione di una barca di
polistirolo e verranno creati dei semplici percorsi con ostacoli da evitare.
Gli equipaggi verranno bendati e solo il navigatore non lo sarà, in quanto con le sue
indicazioni dovrà fare in modo che la barca raggiunga la destinazione fornendo le
indicazioni necessarie.
L’obiettivo è creare fiducia nel compagno (il navigatore) e creare fiducia e senso di
responsabilità individuale.
Si chiude spiegando che questo gioco è molto importante per la regata finale.
TERZO INCONTRO
L’incontro si apre con il gioco dell’onda.
I facilitatori spiegheranno brevemente quatto nodi: gassa d’amante, nodo savoia, nodo
piano e nodo paletto.
Si formeranno gli equipaggi, sorteggiando i ruoli, e verrà illustrato il “ Gioco dei nodi”,
nel quale ciascun equipaggio dovrà realizzare i nodi spiegati. Solo il comandante potrà
chiedere chiarimenti ai facilitatori.
Tutti i nodi saranno appesi in un riquadro, suddiviso per squadre, che potrà essere
conservato come ricordo in classe.
L’obiettivo è quello di sviluppare l’attenzione, il coordinamento e il rispetto delle regole,
al fine di costruire un prodotto finale con l’apporto di tutti.
Nel caso in cui avanzi tempo la classe sarà coinvolta nel gioco della tempesta, nel quale i
bambini vengono fatti accomodare in cerchio ed ogni equipaggio dovrà simulare il tuono,
il vento, la pioggia e la grandine. Il facilitatore, con ruolo di voce narrante, simula una
navigazione invitando ciascun equipaggio, quando coinvolto, a simulare il rumore
assegnato.
L’obiettivo è la concentrazione, lo sviluppo dell’immaginazione, la collaborazione ed il
divertimento collettivo.
QUARTO INCONTRO
Tutte le classi vengono riunite in palestra, dopo aver sorteggiato in classe i ruoli di
ciascun equipaggio ed averli formalizzati su una lista.
L’incontro si apre con il gioco dell’onda.
I facilitatori spiegano brevemente le regole del gioco “Match race a staffetta”.
Il gioco si sostanzia nella esecuzione del gioco fatto nel secondo incontro, con la variante
per cui ogni classe è squadra e, all’interno di ogni classe, l’equipaggio è staffetta.
In palestra sarà organizzato un percorso ed il navigatore di ogni staffetta, i cui
componenti saranno bendati, dovrà condurli con la voce al traguardo.
L’obiettivo è far comprendere che ogni singolo è importane nell’equipaggio e che ogni
equipaggio è importante nella squadra (Classe).
L’incontro si chiude con il gioco della tempesta.