La governance della formazione
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La governance della formazione
Milano Roma Bari Napoli La gestione del piano della formazione. Un’opportunità per il cambiamento organizzativo Forum P.A. 2003 – Ezio Lattanzio Intervento al convegno del 9 maggio 2003 “Il programma di formazione per l’Alta dirigenza” www.lattanzioeassociati.it [email protected] Lattanzio e Associati ha compiuto la scelta strategica di focalizzarsi sui settori delle amministrazioni pubbliche e delle aziende di servizi di pubblica utilità, ricoprendo un ruolo primario nel supporto al processo di riforma e modernizzazione di questi anni. Lattanzio e Associati, nel periodo 1999 – 2003, ha affiancato oltre 100 enti pubblici a tutti i livelli istituzionali (Ministeri, Regioni, Province, Comuni e Aziende di servizi di pubblica utilità) e in tutte le aree geografiche del paese realizzando oltre 150 progetti d’innovazione. 2 La base esperienziale Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Funzione Pubblica, Ministero dell’Economia e delle Finanze, Ministero della Giustizia Ministero per i Beni e le attività culturali, ecc. Regione Lombardia, Regione Basilicata, Regione Calabria, Regione Campania, Regione Emilia Romagna, Regione Lazio, Regione Liguria, Regione Sicilia, Regione Umbria, ecc. Provincia di Milano, Provincia di Roma, Provincia di Savona Comune di Milano, Comune di Pesaro, Comune di Parma, Comune di Matera, ecc. 3 I servizi per la formazione PROGRAMMAZIONE E PIANI FORMATIVI Supporto agli uffici formazione, in stretto raccordo con il vertice dell’Amministrazione, finalizzato a pianificare e governare l’utilizzo della leva della formazione in coerenza e sinergia con il progetto complessivo di cambiamento INTERVENTI FORMATIVI AD HOC Il servizio copre tutte le fasi di un progetto formativo: progettazione in risposta ai fabbisogni, organizzazione e logistica, coordinamento didattico, docenza, valutazione SEMINARI Organizzazione di momenti di confronto culturale ed esperienziale tra operatori della amministrazione 4 Il contesto di riferimento La formazione quale leva strategica per il cambiamento Nella riforma istituzionale in atto nella Pubblica Amministrazione la leva della formazione è considerata una delle principali leve per innovare gli enti pubblici. La Direttiva Frattini del 2002 ha riproposto la centralità del piano di formazione, come strumento di coerenza con gli indirizzi strategici Attraverso la formazione, infatti, l’amministrazione sviluppa le proprie risorse umane. La formazione, quindi, è un fattore strategico di successo per la riforma di una amministrazione. 5 Le principali criticità nelle amministrazioni Le “carenze” • 6 mancanza di sistemi che consentano un monitoraggio delle attività formative ed una consuntivazione delle risorse assegnate alla formazione • mancanza di una metodologia comune di analisi dei fabbisogni formativi nelle diverse Aree/Settori dell’Amministrazione e la conseguente disparità qualitativa tra le diverse realtà che impedisce di individuare delle priorità tra i diversi interventi da realizzare • scarsa armonizzazione degli interventi di formazione a livello trasversale e locale coerenti con lo sviluppo del modello organizzativo dell’Ente, in carenza di un sistema di governo che possa consentire una gestione dell’attività formativa complessiva dell’Amministrazione I punti interrogativi per gli addetti ai lavori 7 • la formazione risponde alle esigenze dell’Ente o tende ad appiattirsi sulle richieste dei singoli ? • qual’è l’effettivo rapporto costi – benefici ? • quale rapporto tra i contenuti del piano della formazione e il contributo al cambiamento ? • come viene valutato il processo formativo nel suo complesso ? • come organizzare le funzioni degli uffici centrali con gli uffici/risorse dedicati interni alla “line” ? L’approccio tradizionale alla formazione Le metodologie quale unica risposta alle criticità Nelle amministrazioni pubbliche, sino ad oggi, si è cercato di risolvere tali criticità attraverso specifiche metodologie quali l’analisi dei fabbisogni formativi e/o le diverse modalità di valutazioni dell’apprendimento, della soddisfazione, ecc. Tale approccio non ha portato a grandi risultati poichè non risolve il principale problema inerente il “governo” della formazione nel suo complesso. 8 Una nuova “vision” per la formazione La formazione quale fattore strategico di successo e “valore aggiunto” per: 9 • l’innovazione organizzativa e gestionale dell’amministrazione attraverso lo sviluppo delle proprie risorse umane • il miglioramento dei servizi verso il cittadino in termini di qualità, efficienza ed efficacia delle prestazioni L’approccio proposto L’approccio da noi proposto è di gestire la formazione attraverso un vero e proprio “sistema di governance” che consenta all’Amministrazione di orientare effettivamente la propria attività formativa verso gli indirizzi strategici che persegue, in coerenza con lo sviluppo del modello organizzativo e in linea con le esigenze derivanti dal contesto. 10 La Governance della formazione L’insieme di strumenti, procedure, metodologie che possano garantire la gestione della attività formativa in tutte le fasi: programmazione, realizzazione, monitoraggio e valutazione: • • • 11 costruire un sistema che consenta una programmazione e un monitoraggio delle risorse destinate alla formazione attraverso un collegamento del Piano della formazione agli indirizzi individuati in sede di Piano strategico e in sede di budgeting per l’assegnazione delle risorse; introdurre una metodologia che consenta di selezionare le priorità formative che provengono dalle diverse aree dell’amministrazione e introdurre una valutazione, non solo legata alla soddisfazione o all’apprendimento dei partecipanti, ma soprattutto di verifica dei risultati che si ottengono in termini di effetti sulle attività nell’organizzazione; definire le relazioni tra centro e periferia sia rispetto alle responsabilità, sia in termini di procedure/processi per la programmazione, la gestione, l'erogazione e la valutazione dell’attività formativa Le variabili da considerare nell’approccio proposto Si propone un approccio che prenda in considerazione: • la “missione” che l’Ente intende perseguire Essendo la formazione una ”leva” con la quale gestire l’amministrazione, diviene necessario la sua pianificazione in coerenza con gli indirizzi strategici dell’Ente. 12 • il modello organizzativo prescelto Ogni modello organizzativo ha proprie caratteristiche gestionali che debbono essere supportate da specifici profili di ruolo, sia a livello centrale che periferico. • le esigenze individuali delle risorse umane. Bisogna considerare oltre alle esigenze dell’amministrazione anche le esigenze del personale quale destinatario della formazione. In quanto la formazione è diretta a sviluppare le potenzialità dei singoli individui. Il ciclo della formazione PROGETTAZI ONE Predispo sizion e Piano della formazione Progettazion e capitolati di g ara GESTI ONE Effettuazion e gare Erogazion e in terventi formativi 13 VALUTAZIONE Risu ltati I mpatto MONI TORAGGI O Temp i, qualità, costi Il processo per la predisposizione del piano della formazione PASSI RISULTATI ATTESI 1. Inquadramento del contesto strategico e delle ricadute organizzativo-gestionali Presa d’atto delle priorità rispetto al quadro strategico Individuazione delle aree di intervento nelle quali la leva formativa è più efficace 2. Esplicitazione e diagnosi delle esigenze formative 3. Elaborazione iterativa della proposta di Piano 2003 4. Formalizzazione dei contenuti del Piano 2003 14 Esplicitazione delle politiche formative trasversali Esplicitazione delle esigenze nelle singole D.C. come differenza tra competenze necessarie e disponibili Quadro complessivo delle esigenze formative Definizione struttura e contenuti Simulazione dei costi Approvazione del budget della formazione Contenuti Tempificazione di massima Modalità di gestione Un percorso per l’introduzione dell’approccio proposto Le metodologie Fase 0: l'analisi/diagnosi Analisi/diagnosi delle esigenze Fase 1: la progettazione Fase 1.1 M odello logico e manuale operativo Metodologie per l'analisi dei fabbisogni Fase 1.2 Action Plan Fase 2: la realizzazione/sperimentazione Fase 3:la ritaratura Fase 2.1 Analisi fabbisogni Metodologie per la progettazione degli interventi Metodologie per la gestione interventi M odello Fase 2.2 Consolidamento Piano della formazione Fase 2.3 Gestione Piano 15 Fase 2.4 Monitoraggio e Valutazione M anuale istruzioni Action plan ecc. Metodologie per la valutazione Ecc..