Davide Burgarelli - Pioneer Investments

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Davide Burgarelli - Pioneer Investments
TENDENZE
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BUSINESS W
Maddalena Liccione
l migliori
f und selectors
italiani
FUNDS PEOPLE HA REALIZZATO UN SONDAGGIO FRA PIÙ DI 50 SOCIETÀ
DI GESTIONE INTERNAZIONALI PER SAPERE CHI SONO I MIGLIORI
PROFESSIONISTI ITALIANI DELLA SELEZIONE DEI FONDI.
A
distanza di un anno dal primo sondaggio realizzato da Funds People
per sapere chi sono i migliori specialisti italiani della selezione dei fondi,
molti sono i nomi che si riconfermano
nelle preferenze delle circa 50 società di gestione
internazionali intervistate. L'elenco dei più votati
supera la cifra dei 100 nominativi, segno che l'industria italiana del risparmio gestito conta su un
ampio gruppo di professionisti della selezione.
Sul podio troviamo Filippo Stefamm di Eurizon Capital SGR, Filippo Valvona di Pioneer Investments e Davide Bulgarelli di BNP Paribas Investment Partners e di seguito il profilo dei funds
selector presenti nella top 10 dei più votati.
Ma quali sono i fattori più importanti da prendere in considerazione nella selezione di un fondo?
Davide Burgarelli,
manager & fund selector in BNP Paribas Investment Partners, non ha
dubbi in proposito: "è l'aver chiaro
per quale utilizzo lo si sta selezionan32 Funds people Italia
do. Se per un prodotto a gestione attiva o passiva,
se per consigliarlo in amministrato o per un fondo
di fondi. In funzione di ciò, sarà a quel punto chiaro a quali caratteristiche quantitative e qualitative
dare maggior peso". Per Burgarelli, che si riconferma sul podio dei funds selector più votati e che
vanta una lunga esperienza nel settore dei fondi di
investimento, "selezionare un fondo è come abbinare un vino ad un piatto: bisogna conoscere bene
le esigenze del suo utilizzatore finale". E continua:
"nella nostra SGR abbiamo prodotti total return,
gestioni a benchmark, gestioni personalizzate per
clienti private e i parametri da privilegiare sono in
parte comuni. L'approccio è principalmente quantitativo ed è volto ad evidenziare i migliori fondi di
ciascuno dei nostri peer group, in termini di performance, drawdown e beta, ma non tanto in rapporto a dei benchmark, quanto con riferimento
all'insieme dei fondi appertenenti al pear group.
Inoltre l'analisi è fatta su diversi orizzonti temporali in modo da pesare il comportamento nel breve
e nel lungo termine, ma anche in determinate situazioni di mercato".
•
Davide Esuli
Valva
Stefanin
TENDENZE
BUSINESS
Flavia Bucci
Pioneer Investments
Alberto Melzi
BCC Risparmio&Previdenza
Dal 2010 è portfolio manager all'interno del team
Multi Asset Portfolios, Fund Selection & Advisory
di Pioneer Investments. In particolare Flavia
segue la selezione di fondi obbligazionari di case
terze specializzati nel segmento Euro IG, Euro
Flexible, Money Market e US Aggregate. Dal 2005
al 2010 Flavia si è occupata di gestione di portafogli per la clientela High Net Worth. In precedenza
ha lavorato in ING Baring Private Bank e Union
Bancaire Privée a Londra. .
Laureato presso l'Università commerciale Luigi Bocconi di Milano, dal 2002 entra a far par parte di BCC
Risparmio&Previdenza dove attualmente ricopre il
ruolo di head of Funds of Funds. Si riconferma tra i
funds selector italiani più votati e il fattore che considera più importante nel processo di selezione è "la
conoscenza approfondita dei veicoli selezionati, poiché l'aumento dell'offerta non garantisce qualità".
Cosa è cambiato nel processo di selezione di un
fondo dallo scoppio della crisi ad oggi? "Nulla nel
processo di selezione, tanto nell'industria dei fondi" dice Burgarelli. "Sono trent'anni che mi occupo di fondi ed alla fine l'obiettivo è sempre quello
di semplificare la complessità e non il contrario.
La 'diversificazione delle perdite' è uno sport da
sempre molto praticato, ma un valido processo di
selezione deve riuscire a valorizzare i tanti ottimi
prodotti che le società di gestione hanno in gamma. L'offerta è oggi molto più sofisticata rispetto
al decennio scorso in cui era il benchmark a farla
da padrone". L'arrivo degli ETF, dei newcit's e
dei comparti multi-asset sta offrendo interes34 Funds people Italia
santi opportunità ai fund selector, ma "occorre
saperle cogliere" afferma il gestore, "perché sono
richieste competenze diverse da quelle necessarie
all'analisi di fondi long only. Avere esperienza
di modelli quantitativi permette di distinguere
'black box' da approcci sostenibili ed efficaci o
quantomeno capire a quali tipi/fasi di mercato
sono più adatti".
Inoltre il mercato italiano sta registrando l'arrivo di molte nuove società di asset management
ma "per chi era già abituato ad avere un ambito di
analisi e di ricerca realmente aperto, i nuovi arrivi
rappresentano solo una comodità e non l'apertura
di nuovi orizzonti".
TeodorNaoumov
Ubi Pramerica SGR
Barbara Costa
Pioneer Investments
Laureato in Economia Internazionale e Finanza
e Chartered Financial Analyst (CFA) dal 2004, ha
iniziato la sua carriera professionale nel 1995
come broker nella Borsa di Sofia, Bulgaria.
Successivamente, tra il 1997 e il 1998, è stato
analista finanziario presso la Securities and Stock
Exchanges Commission di Sofia. Ha lavorato
in San Paolo Asset Management (oggi Eurizon
Capital). Attualmente ricopre la carica di head of
Quantitative Portfolio Management.
Dal 2010 è Portfolio manager all'interno del team
Multi Asset Portfolios, Fund Selection & Advisory di
Pioneer Investments. In particolare Barbara si occupa di selezione di fondi obbligazionari di case terze
specializzati nel segmento IG Euro, Corporate Bonds e
Global Bonds. Dal 2005 al 2010 Barbara si è occupata
di gestione di portafogli per la clientela High Net Worth.
In precedenza ha lavorato in UniCredit Private Asset
Management SGR, Banca Esperia e Banco di Sardegna.
FiliPPO ValVOna, fund selector di Pioneer Investments da oltre
10 anni, si riconferma tra i professionisti della selezione che ha ottenuto maggiori voti. "Per la scelta di
un fondo da inserire nei portafogli,
il nostro processo di fund research prevede inizialmente una fase quantitativa, durante la quale l'universo dei fondi presenti sul mercato viene
riclassificato in gruppi omogenei, per essere poi
esaminato tramite diversi indicatori di performance e rischio su più orizzonti temporali",
spiega Valvona."Il vero cuore del processo di
selezione è rappresentato dalla fase successiva a
quella quantitativa e ad essa accedono solo i fondi che superano la prima analisi ed e qui che entrano in gioco fattori qualitativi e soggettivi.
Iniziano infatti gli incontri diretti con i gestori
per esaminare alcune caratteristiche che determineranno le nostre decisioni come, ad esempio,
la filosofia di gestione adottata, la robustezza del
processo di investimento, il numero e le competenze delle persone della struttura coinvolte nella gestione, il turnover dei gestori". E aggiunge:
"se con l'analisi quantitativa riusciamo a definire ì driver della performance passata di ciascun
fondo, con quella qualitativa cerchiamo di spostarci sul futuro per verificare se i risultati pasFunds people Italia 35
V.
TENDENZE
BUSINESS
Giorgio Bensa
ErselAMSGR
Roberta Gastaldello
Euromobiliare SGR
Responsabile del team fondi multimanager.
Ritiene che "dallo scoppio della crisi economica
ad oggi il lavoro del fund selector è diventato
più complesso. La selezione di nuove strategie
che sfruttano strumenti e tecniche innovative
impone un costante studio dei cambiamenti in
atto nell'industria, per non perdere opportunità
di investimento interessanti, né trascura rare
potenziali criticità".
Inizia il suo percorso professionale come
Risk manager in Bipiemme Gestioni SGR;
successivamente entra in Euromobiliare
Alternative Investments e dal 2009 in Euromobiliare Asset Management ricoprendo la
funzione di fund analyst.
sati sono ripetibili o addirittura migliorabili negli anni successivi".
A seguito delle crisi che si sono susseguite,
prima nel 2008, e dopo nel 2012, Valvona spiega che "abbiano radicalmente cambiato il modo
e le tecniche di gestione dei rischi. Se prima ci si
focalizzava maggiormente sul rischio di mercato associato a ogni singola asset class, da qualche anno il focus si è spostato sull'analisi di altri
fattori di rischio che in passato non rivestivano
un ruolo importante come adesso. Mi riferisco
in particolare ai cosiddetti rischi di 'controparte'
e di 'liquidità' che anche nella nostra attività di
fund selection stanno assumendo sempre maggiore rilevanza. Per questo motivo, nell'ambito
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Funds people Italia
del nostro processo di investimento, ci siamo dati
delle regole molto restrittive per salvaguardare i
portafogli".
FNiPPO S t e f anìnì responsabile hedge funds & manager Selection di Eurizon Capital SGR
vanta 15 anni di esperienza nel
mondo dell'asset management.
"Per selezionare un fondo bisogna
prima capire quale gap vogliamo andare a colmare
e chiarire il più possibile che uso vogliamo fare del
fondo che cerchiamo" spiega a Funds People.
"Fatto questo, conviene poi pensare ad un
fondo come ad una strategia di investimen-
Paolo Biamino
Euromobiliare SGR
Valentina Madama
Symphonia SGR
i essere passato pervarie società di gestione
internazionali, nel 2006 entra a far parte di Euromobiliare Asset Management, come head of Fund
Selection. "il processo di selezione si basa su tre
pilastri: la coerenza tra gli obiettivi e i mezzi per
raggiungerli, la trasparenza del processo e delle
fonti e la liquidità degli investimenti. Selezioniamo i fondi più adeguati alle nostre esigenze e non
i migliori in assoluto".
Laureata in Economia e Commercio presso
l'Università di Pavia, inzia il suo percorso
professionale in Banca Intermobiliare, nel
dipartimento di Wealth Management. Entra in
Symphonia SGR nel 2007, occupando inizialmente il ruolo di Fund Selector e successivamente di Portfolio Manager nella divisione
multimanager della società, seguendo soprattutto il segmento Emerging Markets Equity e
Flexible Product.
to offerta all'interno di un veicolo legale. In
quest'ottica, innanzitutto, si analizza la capacità
del gestore di implementare la sua strategia di
investimento in modo ripetibile nel tempo e disciplinato, verificando, contemporaneamente,
l'esistenza di presidi di gestione del rischio sia
ex-ante sia ex-post.
Successivamente, si valuta in quale veicolo legale è inserita la strategia. Infatti, è molto
importante capire se la struttura del veicolo
che viene offerto ben si adatta alla strategia di
investimento, soprattutto in termini di liquidità offerta ai clienti e di pricing. Quest'ultimo,
inoltre, dev'essere coerente con l'alpha generato
dal gestore".
Nell'ultima parte del processo, "ci si focalizza
sull'analisi di posizionamento del fondo rispetto a prodotti simili in termini di stile, bias e
pricing. La valutazione di tali aspetti è delicata e richiede una grande esperienza" sottolinea
Stefanini. Dallo scoppio della crisi finanziaria
ad oggi, l'industria dell'asset management si è
mossa nella direzione della maggiore trasparenza ed è aumentato il livello di tutela offerto dalla normativa UCITS agli investitori in fondi.
"In questo senso, oggi la nostra due diligence
operativa si è adattata ai mutamenti normativi,
rivedendo il processo di selezione per recepire e
gestire un bagaglio informativo più ricco e approfondito", conclude.
a
Funds people Italia 37