====== AVVERTENZE - Di la tua

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Newsletter settimanale di Avvertenze http://avvertenze.aduc.it
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Archivio dal 08-04-2015 al 14-04-2015
2015-15
In questo numero:
- Editoriale.
14-04-2015 15:20 Tribunali e sicurezza… come, ipocritamente, si sta facendo solo demagogia
http://avvertenze.aduc.it/editoriale/tribunali+sicurezza+come+ipocritamente+si+sta_23017.php
- Notizie.
http://avvertenze.aduc.it/notizia/
- La scheda.
13-04-2015 11:07 730 precompilato: una guida veloce per il cittadino
http://sosonline.aduc.it/scheda/730+precompilato+guida+veloce+cittadino_23012.php
- Giannino
14-04-2015 08:29 L'airport tax di Nardella
http://www.aduc.it/giannino/airport+tax+nardella_23015.php
- Comunicati
08-04-2015 09:22 Italia orribile. Liguria
http://avvertenze.aduc.it/comunicato/italia+orribile+liguria_23005.php
10-04-2015 10:19 Prostituzione. Aprire le case chiuse? Ci sono gia' quelle diffuse. Legalizzare!
http://avvertenze.aduc.it/comunicato/prostituzione+aprire+case+chiuse+ci+sono+gia+quelle_23008.php
10-04-2015 11:33 Orari negozi e feste. Perche' liberi fa bene a tutti
http://avvertenze.aduc.it/comunicato/orari+negozi+feste+perche+liberi+fa+bene+tutti_23009.php
10-04-2015 13:35 L'irriverente. Nuove tasse locali. Le illusioni o la presa in giro?
http://avvertenze.aduc.it/comunicato/irriverente+nuove+tasse+locali+illusioni+presa+giro_23010.php
13-04-2015 11:31 Mobili e formaldeide
http://avvertenze.aduc.it/comunicato/mobili+formaldeide_23013.php
14-04-2015 11:20 Presidente Inps Tito Boeri: quando si ha voglia di diventare ministro. Le proposte inutili e quelle utili
http://avvertenze.aduc.it/comunicato/presidente+inps+tito+boeri+quando+si+ha+voglia_23016.php
- Articoli
08-04-2015 11:52 Tossicodipendenza e riduzione del danno. Anche la Francia...
http://avvertenze.aduc.it/articolo/tossicodipendenza+riduzione+danno+anche+francia_23006.php
13-04-2015 13:02 730 precompilato: scheda/guida
http://avvertenze.aduc.it/articolo/730+precompilato+scheda+guida_23014.php
13-04-2015 13:46 Elettricità e gas, fatture di conguaglio esorbitanti. Quali diritti e come difendersi
http://avvertenze.aduc.it/articolo/elettricita+gas+fatture+conguaglio+esorbitanti_23011.php
- Notizie
08-04-2015 10:29 FRANCIA/Narcosale. Il Parlamento approva la sperimentazione
http://avvertenze.aduc.it/notizia/narcosale+parlamento+approva+sperimentazione_130965.php
08-04-2015 10:54 AUSTRALIA/Task force del Governo contro le metamfetamine
http://avvertenze.aduc.it/notizia/task+force+governo+contro+metamfetamine_130966.php
08-04-2015 10:57 ITALIA/Mini-serra di marijuana nell'armadietto del figlio 15enne. Mamma chiama polizia
http://avvertenze.aduc.it/notizia/mini+serra+marijuana+nell+armadietto+figlio+15enne_130967.php
08-04-2015 13:26 ITALIA/Legislazioni droghe. Libro di Mantovano, Serpelloni e Introvigne
http://avvertenze.aduc.it/notizia/legislazioni+droghe+libro+mantovano+serpelloni_130968.php
08-04-2015 13:32 ITALIA/Antitrust sanziona cartello del calcestruzzo
http://avvertenze.aduc.it/notizia/antitrust+sanziona+cartello+calcestruzzo_130969.php
08-04-2015 15:26 ITALIA/Sequestri droghe. Bilancio 2014 della Gdf
http://avvertenze.aduc.it/notizia/sequestri+droghe+bilancio+2014+della+gdf_130970.php
08-04-2015 15:28 ITALIA/Fecondazione e ricerca embrioni. Ass.Coscioni lancia due petizioni
http://avvertenze.aduc.it/notizia/fecondazione+ricerca+embrioni+ass+coscioni+lancia_130971.php
08-04-2015 15:48 ITALIA/Rc-auto. Ivass: prezzi medi in calo del 7,3%
http://avvertenze.aduc.it/notizia/rc+auto+ivass+prezzi+medi+calo_130972.php
08-04-2015 17:53 MONDO/Anonymous chiude siti e account twitter legati all'Isis
http://avvertenze.aduc.it/notizia/anonymous+chiude+siti+account+twitter+legati+all_130973.php
08-04-2015 18:22 ITALIA/Antibiotici. Aifa: consumo in crescita
http://avvertenze.aduc.it/notizia/antibiotici+aifa+consumo+crescita_130974.php
08-04-2015 18:29 ITALIA/Levo' il crocifisso dall'aula scolastica. Professore sospeso per un mese
http://avvertenze.aduc.it/notizia/levo+crocifisso+dall+aula+scolastica+professore_130975.php
08-04-2015 18:32 MONDO/Radioattivita' di Fukushima arriva in Canada
http://avvertenze.aduc.it/notizia/radioattivita+fukushima+arriva+canada_130976.php
08-04-2015 18:35 ITALIA/Progetto di legge d'iniziativa popolare per riconoscimento popoli Rom e Sinti
http://avvertenze.aduc.it/notizia/progetto+legge+iniziativa+popolare+riconoscimento_130977.php
09-04-2015 11:05 USA/La grande attivita' della DEA nelle intercettazioni telefoniche
http://avvertenze.aduc.it/notizia/grande+attivita+della+dea+nelle+intercettazioni_130978.php
09-04-2015 13:20 ITALIA/Salute in carcere. 70% detenuti affetti da almeno una patologia
http://avvertenze.aduc.it/notizia/salute+carcere+70+detenuti+affetti+almeno+patologia_130979.php
09-04-2015 15:36 U.E./Proteine. 68% ha ridotto consumo per motivi economici
http://avvertenze.aduc.it/notizia/proteine+68+ha+ridotto+consumo+motivi+economici_130980.php
09-04-2015 16:56 GRAN BRETAGNA/Piantagione marijuana in stabile famoso asile nido centro citta' Edimburgo
http://avvertenze.aduc.it/notizia/piantagione+marijuana+stabile+famoso+asile+nido_130981.php
10-04-2015 09:13 JAMAICA/Legalizzazione cannabis. Rasta chiede al presidente Obama...
http://avvertenze.aduc.it/notizia/legalizzazione+cannabis+rasta+chiede+al+presidente_130982.php
10-04-2015 09:51 ITALIA/Canapa Info Point. Il perche' di un'associazione
http://avvertenze.aduc.it/notizia/canapa+info+point+perche+associazione_130983.php
10-04-2015 11:50 ITALIA/Fecondazione eterologa a pagamento. Consiglio Stato boccia Regione Lombardia
http://avvertenze.aduc.it/notizia/fecondazione+eterologa+pagamento+consiglio+stato_130984.php
10-04-2015 14:49 ITALIA/Animali in citta'. Rapporto di Legambiente
http://avvertenze.aduc.it/notizia/animali+citta+rapporto+legambiente_130985.php
10-04-2015 14:59 ITALIA/Maggiori disfunzioni erettili nei giovani che fumano marijuana
http://avvertenze.aduc.it/notizia/maggiori+disfunzioni+erettili+nei+giovani+che_130986.php
11-04-2015 16:09 ITALIA/Droga e giovani. Colpa della famiglia. Indagine
http://avvertenze.aduc.it/notizia/droga+giovani+colpa+della+famiglia+indagine_130987.php
12-04-2015 17:13 SPAGNA/Incontro della principale ONG ispanoamericana sulle droghe
http://avvertenze.aduc.it/notizia/incontro+della+principale+ong+ispanoamericana+sulle_130988.php
13-04-2015 08:34 SPAGNA/Liberta' espressione e manifestazione con ologrammi
http://avvertenze.aduc.it/notizia/liberta+espressione+manifestazione+ologrammi_130989.php
13-04-2015 10:17 COLOMBIA/Arrestato boss del narcotraffico da estradare in Usa
http://avvertenze.aduc.it/notizia/arrestato+boss+narcotraffico+estradare+usa_130990.php
13-04-2015 10:44 GERMANIA/Donna 65 anni e 13 figli: incinta di 4 gemelli
http://avvertenze.aduc.it/notizia/donna+65+anni+13+figli+incinta+gemelli_130991.php
14-04-2015 11:53 SERBIA/Cannabis terapeutica. Verso la legge
http://avvertenze.aduc.it/notizia/cannabis+terapeutica+verso+legge_130992.php
14-04-2015 11:58 ITALIA/Procreazione assistita. Corte Costituzionale su diagnosi prempianto per coppie con patologie
http://avvertenze.aduc.it/notizia/procreazione+assistita+corte+costituzionale_130993.php
14-04-2015 12:05 ITALIA/Concorso esterno associazione mafiosa. Corte Strasburgo: non per Contrada
http://avvertenze.aduc.it/notizia/concorso+esterno+associazione+mafiosa+corte_130994.php
14-04-2015 12:20 USA/Cannabis terapeutica contro l'epilessia infantile. Studio
http://avvertenze.aduc.it/notizia/cannabis+terapeutica+contro+epilessia+infantile_130995.php
14-04-2015 12:41 JAMAICA/Possesso di cannabis fino a 56 grammi non e' piu' reato
http://avvertenze.aduc.it/notizia/possesso+cannabis+fino+56+grammi+non+piu+reato_130996.php
14-04-2015 13:03 ITALIA/Inflazione. Istat conferma stima preliminare di stabilita'
http://avvertenze.aduc.it/notizia/inflazione+istat+conferma+stima+preliminare_130997.php
14-04-2015 16:07 INDIA/Mobilitazione per neutralita' della Rete
http://avvertenze.aduc.it/notizia/mobilitazione+neutralita+della+rete_130998.php
14-04-2015 16:26 MONDO/Troppi parti cesarei. ONU
http://avvertenze.aduc.it/notizia/troppi+parti+cesarei+onu_130999.php
------------------------------------------LE PETIZIONI DELL'ADUC
Sono due, e sul sito c'è la documentazione che ne spiega i motivi e vi chiede di firmarle.
Vi riportiamo uno stralcio di quanto troverete sul sito.
ONU / VATICANO
La petizione chiede al Segretario generale delle Nazioni Unite di modificare lo status del Vaticano, da "Stato non
membro, Osservatore Permanente" con potere di voto, a Organizzazione non governativa con potere consultivo.
http://avvertenze.aduc.it/info/vaticano.php
PER L'ABOLIZIONE DEL CANONE RAI
La petizione rivolta a Camera e Senato chiede l'abolizione del canone/tassa Rai
http://tlc.aduc.it/rai/
------------------------------------------Ricordiamo ai lettori che sul portale sono in lettura sei canali tematici e sei sottocanali con informazioni e consigli
quotidiani, tutti editi dall'Aduc:
- Avvertenze
http://avvertenze.aduc.it
Per conoscere i propri diritti e combattere le arroganze di ogni tipo
Sottocanali:
- Rimborso Windows: http://avvertenze.aduc.it/rimborsowindows/
- Censura: http://avvertenze.aduc.it/censura/
- Immobili: http://avvertenze.aduc.it/immobili/
- Investire Informati
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Informazione e consulenza finanziaria
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Uno spazio di informazione e discussione basato su un principio essenziale: solo l'individuo può disporre della propria
salute. Oltre alla ricerca con le cellule staminali, alla clonazione, all'eutanasia e alla lotta al dolore, ADUC Salute
informa su temi come fecondazione assistita, interruzione di gravidanza, tossicodipendenza, contraccezione, sessualità,
etc.
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- Eutanasia: http://salute.aduc.it/eutanasia/
- Cellule staminali: http://salute.aduc.it/staminali/
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http://droghe.aduc.it
Notizie quotidiane sulle droghe con attenzione alla situazione internazionale, alle diverse realtà, ai traffici,
all'andamento della "war on drugs", ai sistemi di produzione e di spaccio delle sostanze stupefacenti.
- Telecomunicazioni
http://tlc.aduc.it
I diritti degli utenti di tv, Internet e telefonia
Sottocanali:
- Stop al canone Rai: http://tlc.aduc.it/info/specialecanonerai.php
- Immigrazione
http://immigrazione.aduc.it
Diritti degli stranieri in Italia
------------------------------------------EDITORIALE
14-04-2015 15:20 Tribunali e sicurezza… come, ipocritamente, si sta facendo solo demagogia
La confusione e le file chilometriche all'ingresso dei tribunali in questi giorni (1) post-fatti di Milano
sono lo specchio di un Paese che non riesce ad affrontare i problemi, ad avere la necessaria lucidita' e fermezza per
evitare di farsi ancora e piu' male.
L'istinto di pancia (sembra quasi per tutti) sembra sia questo: quanto accaduto al tribunale di Milano e' colpa della
mancanza di sicurezza contingente, quindi di questa o quella amministrazione, di questo o quell'altro corpo di vigilanza
(3), etc.., il rimedio e' attivare la sicurezza li' dove crediamo sia piu' necessario (tribunali), quasi come se stessimo
controllando l'ingresso in un aeroplano in aeroporto… e siamo arrivati a quello che sta accadendo agli ingressi di tutti i
tribunali d'Italia, con o senza metaldetector.
Quanto sta accadendo è figlio di una profonda ipocrisia… se si vogliono i tribunali (tutti) con controlli approfonditi
all'entrata per ciascuna persona senza intralciare le udienze, si stanzia qualche miliardo di euro per assumere e formare
il personale e per comprare l'attrezzatura (metaldetector ecc.). Ma dopo aver speso miliardi per la sicurezza dei
tribunali, non bisognerebbe fare lo stesso (o anche di piu') per i musei, le scuole, i municipi, le stazioni ferroviarie, le
fermate dell'autobus ecc.? O si pensa che questi ultimi non possano essere obiettivi sensibili per gli squilibrati di varia
tacca?
Insomma, si può davvero pensare che un intero Paese possa essere a prova di questi squilibrati e che si possa prevenire
qualsiasi atto di follia? (4) E vale la pena spendere miliardi per prevenire l'occasionale atto di follia, oppure sarebbe
meglio spenderli per avere, visto lo specifico che ha determinato quanto accade, una giustizia che funzioni? Certo, non
e' la soluzione finale, perche' comunque gli squilibrati potrebbero, per esempio, ammazzare gli studenti di un intero
edificio scolastico dove, anche se ci fosse il metaldetector questo sarebbe scarsamente efficace (5). Non e' la soluzione
finale, ma sarebbe un modo e un metodo per affrontare il problema cercando di “estirparlo” alla fonte (cioe' li' dove -la
mente umana e l'appartenenza civica- cresce quel disagio e quella rabbia che poi alimenta i soggetti piu' squilibrati).
E' questa la domanda che ci si deve porre, invece di continuare a far finta che i controlli ci sono se non fosse per
qualche vigilante distratto.
(1) le immagini e i fatti di Napoli, facilmente leggibili visibili su giornali e web, sono una fotografia che vale per tutti.
(2) con coro di buona parte dei magistrati: siamo stati lasciati soli…
(3) e' bene ricordare, come denunciato dalla specifica associazione dei vigilantes per Milano, al loro servizio che
costava 100, e' stato scelto un servizio assimilabile a quello di portierato, che costava 50.
(4) non ci riesce neanche Israele... ed e' tutto dire...
(5) non fanno cosi' quelli dell'Isis, oppure il problema non esiste perche' per ora lo fanno “solo” in Yemen o Pakistan o
Nigeria?
(Vincenzo Donvito)
------------------------------------------LA SCHEDA PRATICA
13-04-2015 11:07 730 precompilato: una guida veloce per il cittadino
Dal 15/4/2015 sarà possibile scaricare dal sito dell'Agenzia delle entrate l'ormai famoso 730 precompilato, la cui
sperimentazione inizia quest'anno per poi perfezionarsi e assestarsi a regime nei prossimi.
Della precompilazione si è occupata l'Agenzia delle Entrate utilizzando i dati presenti nell'anagrafe tributaria
(dichiarazioni precedenti) aggiungendovi i dati relativi agli oneri detraibili e deducibili trasmessi da terzi (interessi
passivi mutui, premi assicurativi, contributi, etc.) e i dati contenuti nelle certificazioni dei sostituti di imposta (cud)
relativi ai redditi da lavoro. Lo scambio dati avviene attraverso il SID, “sistema di interscambio dati”, che l'Agenzia già
utilizza per vari scopi, prima tra tutti la lotta all'evasione fiscale.
Per il 2015 (redditi 2014) la dichiarazione precompilata non conterrà alcuni oneri deducibili come le spese mediche, che
dovranno essere aggiunte dal contribuente, autonomamente o con l'aiuto di un professionista (commercialista, CAF,
etc.).
Per l'inserimento automatico delle spese mediche si dovrà attendere il 2016 e negli anni successivi i dati che
confluiranno automaticamente sul 730 precompilato dovrebbero aumentare. Una volta a regime le spese mediche
dovrebbero pervenire all'Agenzia delle entrate attraverso il “sistema tessera sanitaria”.
Indice scheda
CHI RIGUARDA
COME SI SCARICA, CANALI DI INFORMAZIONE
DATI PRESENTI E LORO MODIFICA/INTEGRAZIONE
COME SI PRESENTA
ESITO DELLA LIQUIDAZIONE
RIFERIMENTI NORMATIVI
LINK UTILI
CHI RIGUARDA
In termini generali il 730 precompilato riguarda lavoratori dipendenti e assimilati (come i titolari di contratti a tempo
determinato) nonchè pensionati che abbiano presentato il 730/2014 e che abbiano ricevuto dal sostituto di imposta
(datore di lavoro, erogatore di pensione) la Certificazione Unica 2015 (ex Cud).
Non riguarda invece i titolari di partita iva e coloro il cui 730 dovrebbe essere presentato da altra persona (es.minorenni
o incapaci).
Ai coniugi che l'anno scorso hanno presentato un unico modello 730/2014 vengono rese disponibili due dichiarazioni
distinte; per la presentazione del 730/2015 precompilato congiunto i coniugi dovranno rivolgersi ad un CAF o ad un
professionista abilitato.
COME SI SCARICA, CANALI DI INFORMAZIONE
Il 730 precompilato per i redditi 2014 viene reso disponibile telematicamente dal 15/4/2015 (data che rimarrà fissa per
scaricare i 730 successivi).
Lo si potrà quindi scaricare dal sito dell'Agenzia delle Entrate, direttamente o delegando un centro di assistenza fiscale
(CAF) o un professionista abilitato (commercialista, consulente del lavoro).
Per scaricarlo si dovrà ottenere una password ed un PIN relativi al servizio telematico Fisconline, reperibili online,
presso gli uffici dell'Agenzia o per telefono. Vanno bene, per chi già le ha, anche le credenziali per l'accesso ai servizi
online dell'INPS.
Per agevolare il contribuente l'Agenzia delle entrate ha messo a punto un sito dedicato, un servizio di webmail e un
numero di telefono:
Sito dedicato con informazioni e accesso al servizio di web mail: https://info730.agenziaentrate.gov.it
Numero di telefono: 848.800.444.
Informazioni potranno essere chieste anche presso gli uffici territoriali, fissando un appuntamento.
DATI PRESENTI E LORO MODIFICA/INTEGRAZIONE
Il contribuente, una volta scaricato il 730 precompilato, potrà accettarlo e presentarlo così com'è o apportarci modifiche.
Come già detto il 730/2015 precompilato contiene sia i redditi di lavoro percepiti (desunti dalla dichiarazione unica ex
CUD) sia gli oneri deducibili limitatamente a quelli inerenti premi di assicurazioni sulla vita, interessi passivi su mutui,
contributi previdenziali e assistenziali.
Vengono inoltre considerate tutte le “pendenze” relative alle dichiarazioni presentate l'anno precedente 8730/2014,
Unico, Unico Mini) come le eccedenze di imposta, i residui di crediti di imposta, le rate relative ad oneri sostenuti negli
anni precedenti (detrazioni rateizzate come per esempio quelle del 50% e del 65% relative ad interventi edilizi), gli
eventuali maggior crediti relativi alla liquidazione automatizzata.
Per quanto riguarda terreni e fabbricati vengono inseriti i dati presenti nella dichiarazione dell'anno precedente, integrati
con le eventuali modifiche risultanti al catasto.
Mancano del tutto gli oneri diversi da quelli detti, tra i quali le spese mediche (visite mediche, scontrini farmacia, ticket,
etc.), le spese per lo sport dei figli, le detrazioni fiscali per ristrutturazioni edilizie e per interventi di risparmio
energetico, etc.
I dati mancanti possono essere inseriti direttamente o tramite CAF o professionisti abilitati.
Allo stesso modo possono essere corretti o integrati i dati già presenti, anagrafici e non.
Ovviamente se si apportano modifiche l'esito della liquidazione (credito o debito) viene ricalcolato e riproposto prima
dell'invio/presentazione della dichiarazione.
Per ultimo, se si accetta la dichiarazione proposta senza alcuna modifica va barrata la casella “Dichiarazione
Precompilata - Accettata”; se invece sono state fatte integrazioni o modifiche si deve barrare la casella “Dichiarazione
Precompilata – Modificata”.
COME DI PRESENTA
La presentazione del 730 può avvenire a partire dal 1/5 ed entro il 7 Luglio (2015 per le dichiarazioni dell'anno 2014) in
una di queste modalità:
- per via telematica all'Agenzia delle entrate con controlli, correzioni e integrazioni fatte direttamente dal contribuente;
- presso il proprio datore di lavoro (tramite il consulente del lavoro se questi presta assistenza fiscale) consegnando una
delega per scaricare il 730 precompilato e tutta la documentazione necessaria;
- presso un CAF o un professionista abilitato (commercialista), consegnando una delega per scaricare il 730
precompilato e tutta la documentazione necessaria.
Come già detto il contribuente può presentare il 730 così com'è o apportarci modifiche/integrazioni, presentando la
documentazione necessaria. Nel primo caso non vengono effettuati determinati controlli (a parte quelli sulla sussistenza
dei requisiti per beneficiare delle detrazioni), nel secondo, se le modifiche incidono sul reddito o l'imposta, scattano tutti
i controlli necessari in base alla documentazione, soprattutto relativamente agli oneri deducibili.
Responsabilità
Vi sono differenze anche sulla responsabilità. Se il contribuente presenta il 730 da solo dopo aver apportato modifiche
e/o integrazioni la responsabilità per eventuali errori è sua, se invece tutto è stato fatto tramite un terzo (centro di
assistenza fiscale, consulente del lavoro, professionista) la responsabilità è di chi ha compilato la dichiarazione
rilasciando il visto di conformità (attestazione che garantisce la regolarità del 730).
In caso di visto di conformità infedele scatta una grossa novità introdotta dalle nuove norme: i centri di assistenza
fiscale sono tenuti al pagamento allo Stato dell'imposta, delle sanzioni e degli interessi che sarebbero stati richiesti al
contribuente, a meno non possa dimostrarsi che l'infedeltà del visto è stata causata dalla condotta dolosa o colposa del
contribuente stesso.
In ogni caso, se entro il 10/11 dell'anno in cui è stata commessa la violazione il CAF trasmette una dichiarazione
integrativa del contribuente, ovvero trasmette una comunicazione dei dati relativi alla rettifica (nel caso in cui il
contribuente non intenda presentare la nuova dichiarazione) la somma dovuta è pari alla sola sanzione (ridotta se pagata
entro lo stesso 10/11).
Si ricorda che i CAF sono obbligati ad assicurarsi contro i casi suddetti e che i massimali dei rimborsi, fissati per legge,
dal 2015 sono stati incrementati.
I controlli relativi al visto di conformità sono eseguiti dall'AE entro il secondo anno successivo a quello di trasmissione
della dichiarazione.
Costi
I costi sono liberi, fissati autonomamente da centri di assistenza fiscale e/o professionisti. Da indagini svolte dal Sole 24
ore risulta che il costo medio per un 730 presentato con modifiche tramite un centro di assistenza fiscale è di 45 euro,
che scendono a 34 euro se si è associati. Si trovano però anche costi molto più alti in caso di dichiarazioni complesse,
con molti immobili o detrazioni particolari (per ristrutturazioni edilizie) oppure per le dichiarazioni congiunte.
Alcuni CAF propongono tariffe diverse a seconda della fascia di reddito, e “prezzari” con costi ordinari ed extra a
seconda della quantità dei dati da inserire.
Il 730 ordinario
Si ricorda che in ogni caso il contribuente rimane libero di rivolgersi ad un CAF facendogli compilare il 730 ex novo
oppure presentando il 730 compilato autonomamente, quindi ignorando il 730 precompilato, sempre entro il 7 Luglio.
Ciò ovviamente rimane la strada obbligata per tutti coloro a cui non “spetta” il 730 precompilato, per esempio i
neoassunti nel 2014.
Anche in questo caso scatta la novità della responsabilità diretta dei centri di assistenza fiscale in caso di visto di
conformità infedele (vedi sopra) e i costi variano da Caf a Caf.
ESITO DELLA LIQUIDAZIONE
L'esito della presentazione del modello 730/2015 può essere un debito o un credito.
Se il contribuente ha un sostituto di imposta (datore di lavoro) che possa effettuare il conguaglio, tale esito viene gestito
da questo soggetto con addebiti o accrediti in busta paga.
In caso contrario (se per esempio il contribuente ha perso il lavoro nel corso del 2015) il contribuente può, tramite una
funzionalità attivabile online in sede di invio della dichiarazione precompilata, pagare con il modello F24 (reso
disponibile già precompilato) oppure può indicare coordinate bancarie per ricevere il rimborso.
Nel caso di 730 precompilato accettato senza modifiche dal quale derivi un credito maggiore di 4.000 euro non scattano
i controlli preventivi dell'Agenzia delle entrate.
Si ricorda infatti che normalmente (730 modificato o tradizionale) quando il credito supera i 4000 euro (dovuto a
detrazioni per carichi di famiglia) il rimborso è sospeso e viene effettuato direttamente dall'Agenzia delle entrate dopo
controlli specifici, al massimo entro il settimo mese dalla scadenza della dichiarazione dei redditi.
(vedi Legge 147/2013 art.1 commi 586/589 e Legge 190/2014 art.1 comma 726)
RIFERIMENTI NORMATIVI
- Legge 23/2014 (legge delega)
- D.lgs.175/2014 (decreto di semplificazione fiscale)
- Dm 29/12/2014 (rimodulazione compensi)
- Provvedimento AE 23/2/2015 (accesso alla dichiarazione precompilata)
- Circolare AE n.7/E del 26/2/2015 (disciplina del “visto di conformità” rilasciato da chi offre assistenza fiscale)
- Circolare AE n.11/E del 23/3/2015 (Risposte a quesiti)
LINK UTILI
- Sito guida dell'Agenzia delle entrate, INFO & ASSISTENZA
(Rita Sabelli)
------------------------------------------GIANNINO
14-04-2015 08:29 L'airport tax di Nardella
------------------------------------------NOTIZIE
08-04-2015 10:29 FRANCIA/Narcosale. Il Parlamento approva la sperimentazione
L'Assemblea nazionale ha approvato, martedi' 7 aprile di sera, dopo quattro ore di vivo dibattito tra la sinistra e l'UMP,
la sperimentazione per sei anni delle sale di consumo di droghe per la riduzione del danno, comunemente chiamate
narcosale.
L'articolo 9 del progetto di legge per la modernizzazione del sistema sanitario, di cui fa parte questo provvedimento, e'
stato approvato con 50 voti contro 24. Queste narcosale, gia' sperimentate in altri Paesi, sono destinate a
tossicodipendenti maggiorenni che si drogano in condizioni di precario igiene, spesso per strada o negli ingressi dei
palazzi.
Riduzione dei danni legate alle iniezioni
“Persone che sono sparite dai radar della nostra societa'”, e sfuggono a tutti i dispositivi esistenti, secondo il presidente
del Partito Socialista della commissione affari sociali Catherine Lemonton, farmacista di professione “con 15 anni di
esperienza nell'ambito di una rete di riduzione del danno a Toulouse”.
Oltre alla riduzione dei danni legati alle iniezioni (infezioni da Hiv, epatite C, etc..) e' un miglioramento dell'accesso alle
cure da parte dei consumatori di droghe piu' marginalizzati. Queste narcosale hanno anche, tra l'altro, l'obiettivo di
creare maggiore sicurezza negli spazi pubblici.
Si trattera' di locali gestiti dai professionisti dei centri d'accoglienza e di accompagnamento alla riduzione dei danni
presso i consumatori di droghe (Carrud), dove sara' autorizzato il consumo di sostanze illegali portate dagli stessi
tossicodipendenti col limite delle loro quantita' di consumo, sotto la supervisione di una équipe pluridisciplinare formata
da professionisti della sanita' e del settore medico-sociale.
“Paradisi artificiali ufficiali”
I tossicodipendenti in possesso di droga per il loro unico consumo e che consumano degli stupefacenti in queste
narcosale, non possono essere perseguiti per uso e detenzione illegale. Nel contempo, i professionisti che sono in queste
narcosale non possono essere perseguiti per complicita' nel consumo di uso illegale di stupefacenti, quando di attengono
conformemente alla loro funzione di supervisione.
Il costo di queste sale e' stimato in circa 800.000 euro all'anno, basandosi sul progetto della sperimentazione a Parigi, ha
detto il ministro della Sanita' Marisol Touraine, rispondendo alle critiche della destra, facendo notare che il Governo
dedica 388 milioni di euro ogni anno alla prevenzione e alla lotta alle dipendenze.
L'UMP, che ha difeso alcuni emendamenti di soppressione di queste disposizioni, pronunciandosi a favore di politiche
contro l'uso di queste sostanze e per l'astinenza, ha denunciato queste sale come incapaci di diminuire il numero di
tossicodipendenti o a far uscire gli stessi dalla loro dipendenza. Il gruppo, che considera queste norme come un
semaforo verde ai “paradisi artificiali ufficiali” e “un primo passo verso la depenalizzazione” della droga, ha allertato
sui rischi di possibili overdose all'interno delle sale e la creazione di “zone di illegalita'” all'esterno.
Dopo il voto in prima lettura, l'Assemblea dovrà pronunciarsi il 14 aprile sull'insieme del testo per la modernizzazione
del sistema della salute che prevede, tra l'altro, le nuove misure per i tossicodipendenti.
08-04-2015 10:54 AUSTRALIA/Task force del Governo contro le metamfetamine
Il governo australiano ha annunciato una task force nazionale per affrontare il problema crescente della dipendenza da
una forma di metanfetamina che crea rapida e forte dipendenza, soprannominata 'ice', o 'crystal meth'. Secondo la
polizia il suo tasso di uso è quasi raddoppiato nel paese lo scorso anno, mentre i cartelli internazionali della droga sono
attratti dai prezzi relativamente alti che gli australiani sono disposti a pagare. L'ex commissario di polizia dello stato di
Victoria avrà l'incarico di coordinare gli sforzi a livello locale, statale e federale contro l'uso, la vendita, la produzione e
l'importazione di questa droga, oltre a identificare forme di educazione e prevenzione. La task force svilupperà una
strategia nazionale e presenterà un primo rapporto al premier Tony Abbott per metà dell'anno. "L''ice' crea molta più
dipendenza e causa più danno di qualsiasi altra droga illecita", ha detto Abbott. "La possibilità di funzionare se si
assume regolarmente è quasi zero. La propensità alla violenza, e la propensità a una grave malattia mentale significa
che siamo di fronte a un'epidemia senza precedenti", ha aggiunto. Su una popolazione di 24 milioni di persone, 400 mila
hanno assunto la droga lo scorso anno, e di questi, 100 mila la usano almeno una volta la settimana. Gli arresti legati a
questo tipo di metanfetamina sono aumentati del 25% negli ultimi anni.
08-04-2015 10:57 ITALIA/Mini-serra di marijuana nell'armadietto del figlio 15enne. Mamma chiama polizia
Trova le piantine di marijuana nascoste nell'armadio del figlio adolescente e chiama la polizia. La protagonista è una
mamma piacentina 30enne che ieri pomeriggio, mentre sistemava la stanza del figlio 15enne, aprendo l'armadio ha
scoperto tra i vestiti una piccola serra di marijuana, con alcune piantine nei rispettivi vasi e anche una luce per
mantenerle al caldo e garantirne la crescita. La donna però invece di chiedere spiegazioni, ha intuito subito che si
trattava di qualcosa di illegale e ha chiamato il 113. A casa sono quindi arrivati gli agenti della questura di Piacenza che
hanno sequestrato tutto e inviato alcuni campioni di foglie in laboratorio per le analisi del principio attivo. Se i risultati
fossero superiori ai limiti consentiti dalla legge, l'adolescente potrebbe essere denunciato per coltivazione di sostanze
stupefacenti.
08-04-2015 13:26 ITALIA/Legislazioni droghe. Libro di Mantovano, Serpelloni e Introvigne
La storia della legislazione sulla droga in Italia, "40 anni di successi e sconfitte", fino alla "rivincita dell'ideologia postsessantottina" che ha portato nel 2014 allo "stravolgimento" della riforma del 2006 e alla reintroduzione della
distinzione tra 'droghe leggere' e 'droghe pesanti'. Poi la teoria, suffragata da ricerche e dati, secondo cui dallo spinello si
passa ad altre sostanze. Infine, l' importanza di "un'opera di restaurazione culturale ed educativa" per non cadere più
nelle trappole della droga. Questi i temi di "Libertà dalla droga", 120 pagine, scritte per le edizioni Sugarco a sei mani
da Alfredo Mantovano, magistrato ed ex sottosegretario all'Interno, Giovanni Serpelloni, ex responsabile del
Dipartimento politiche antidroga, e Massimo Introvigne, sociologo esperto di movimenti religiosi. Delle norme e delle
politiche sulla droga si occupa il saggio di Alfredo Mantovano che, ripercorrendo le fasi che vanno dalla 'modica
quantità' all'"uso personale" giunge alla "devastante" ed "erronea" reintroduzione della distinzione tra droghe leggere e
pesanti, prevista nel 2014 dalle norme di modifica alla legge del 2006. "Il primo concreto segnale di inversione di
tendenza - sostiene Mantovano - rispetto a un orientamento che, sembrava in anni passati, aver frenato la deriva
libertaria". Secondo il magistrato, chi ha così riscritto la legislazione sulla droga ci ha fatto tornare indietro di 40 anni, a
quella deriva post sessantottina secondo cui "libertà alla fine ha il significato di fare tutto ciò che si vuole, incluso darsi
la morte". Sul fatto che la cannabis sia una 'droga di passaggio', insiste il saggio di Serpelloni che, citando una ricerca
neozelandese, sostiene come "a 15 anni coloro che consumano cannabis settimanalmente hanno una probabilità di
passare all'uso di altre sostanze illecite 60 volte maggiore rispetto a chi non la usa". Per poi passare al fatto che, "l'uso
precoce risulta pericoloso per la materia bianca del cervello in fase di sviluppo". E ancora, negli adolescenti "porta ad
un declino del funzionamento neuropsicologico che persiste anche dopo aver smesso il consumo di sostanza". Dunque,
sostiene Serpelloni, la cannabis fa male, e non solo a chi la consuma: secondo uno studio norvegese è forte
l'associazione "tra il consumo di cannabis in età adolescenziale ed il successivo coinvolgimento in attività criminali".
Infine, è il sociologo, ed esperto di sette, Massimo Introvigne a dichiarare che in una società civile, non si può essere
liberi di drogarsi. Per questo "contro la rivoluzione della droga" serve una "contro-rivoluzione". "Certo - scrive - sono
auspicabili opportuni interventi medici e giuridici. Certo, è necessaria un'opera di restaurazione culturale ed educativa.
Ma tutto questo non è sufficiente: nelle trappole della droga si continua a cadere se non si porrà mano a una profonda
opera di restaurazione morale della società, di ascesi del corpo sociale". Una battaglia che si può vincere, secondo il
sociologo, sotto l'insegna di tante imprese cristiane: "il timore di Dio è l'inizio di ogni vera saggezza".
08-04-2015 13:32 ITALIA/Antitrust sanziona cartello del calcestruzzo
L'Antitrust ha multato per oltre 12,5 milioni di euro otto società produttrici di calcestruzzo operanti in Friuli Venezia
Giulia. Le aziende coinvolte - si legge in una nota dell'Autorità - "tra il 2010 e il 2014, hanno attuato due intese per
fissare i prezzi e spartirsi la clientela: una, nelle province di Udine, Pordenone, Gorizia e nella provincia di Treviso a
sinistra del Piave; l'altra, nella provincia di Trieste. Il procedimento ha avuto origine dalla richiesta di applicazione del
programma di clemenza della società Calcestruzzi S.p.A. cui l'Autorità garante della Concorrenza e del Mercato ha
riconosciuto l'immunità totale dall'ammenda ai sensi della 'Comunicazione sulla non imposizione e sulla riduzione delle
sanzioni'". ''Le due intese erano finalizzate in particolare alla ripartizione dei cantieri di fornitura del calcestruzzo e alla
fissazione dei prezzi di vendita nei due mercati geografici del Friuli sopra indicati. In entrambi i casi, il coordinamento
ha determinato il mantenimento della clientela storica di ogni concorrente e la fissazione di prezzi più alti di quelli che
si erano registrati prima del 2010, un periodo caratterizzato già dal 2008 da una contrazione significativa della domanda
e da una maggiore concorrenza di prezzo tra i produttori. Le concertazioni hanno interessato i principali operatori delle
aree geografiche coinvolte, rappresentativi di circa l'80% per quanto riguarda l'area di Udine-Pordenone e di circa il
60% per quella di Trieste'', continua l'Antitrust.
''Il meccanismo delle due intese, gestite da Intermodale, includeva lo scambio di informazioni sulle quote storiche (precrisi) e informative di cantieri aperti o in apertura, raccolte da Intermodale in tabulati riepilogativi, in cui erano utilizzati
codici cifrati per individuare i produttori. Questi documenti venivano distribuiti e discussi nel corso di riunioni
settimanali, diverse per le due intese, includendo spesso anche il prezzo di riferimento della fornitura. Il coordinamento
prevedeva inoltre l'irrogazione di sanzioni da parte della società di consulenza a carico delle imprese devianti'', prosegue
l'Antitrust. ''Anche Intermodale è stata sanzionata dall'Antitrust per aver fornito un contributo attivo e volontario alle
intese tra i principali produttori di calcestruzzo del Friuli Venezia Giulia. Nella quantificazione delle sanzioni, sono stati
applicati i principi espressi nelle Linee Guida adottate il 22 Ottobre 2014'', conclude la nota.
08-04-2015 15:26 ITALIA/Sequestri droghe. Bilancio 2014 della Gdf
Nel 2014 la Guardia di finanza ha sequestrato 128.592 chili di droga: 123.797 di hashish e marijuana, 3.630 di cocaina,
362 di eroina, 21 di sostanze psicotrope e 782 di 'altre sostanze'. Sono alcuni dei dati contenuti nell'ultimo "Rapporto
annuale" delle Fiamme gialle. Sempre nell'attivita' di contrasto al narcotraffic, sono state denunciate 6.702 persone,
2.005 delle quali in stato di arresto.
08-04-2015 15:28 ITALIA/Fecondazione e ricerca embrioni. Ass.Coscioni lancia due petizioni
Due petizioni, lanciate da giuristi e scienziati, per consentire la ricerca sugli embrioni e l'accesso dei malati non sterili
alla fecondazione assistita. L'iniziativa, promossa dall'Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica, è
stata presentata oggi a Roma nel convegno 'Staminali e fecondazione assistita: evoluzione giurisprudenziale dei diritti
della persona'. Il prossimo 14 aprile la Corte Costituzionale deciderà sul divieto della legge 40 del 2004 all'accesso alle
tecniche di Pma a coppie fertili ma portatrici di patologie genetiche. Successivamente si pronuncerà sul divieto di
ricerca sulle cellule staminali embrionali. "La Corte costituzionale si appresta a decidere su temi fondamentali - afferma
Filomena Gallo, segretario dell'Associazione Luca Coscioni - come la ricerca sugli embrioni e l'accesso alla
fecondazione assistita di pazienti non sterili. Qualunque sia la decisione della Corte, il Parlamento italiano potrebbe in
ogni caso intervenire per rimuovere divieti che danneggiano la ricerca e la salute. Il ruolo della Corte Costituzionale e
dei tribunali è stato fino ad ora determinante, ma ora tocca la legislatore riformare la legge e dare vita ad una normativa
più laica e liberale. Questo il motivo delle due petizioni al Parlamento che oggi lanciamo". La prima petizione, che vede
come prima firmataria Filomena Gallo, chiede al Parlamento italiano ed al Governo di presentare ed approvare le
necessarie proposte legislative e regolamentari "al fine di garantire l'accesso alla fecondazione assistita per le coppie
non sterili affette da patologie genetiche e cromosomiche". Come hanno mostrato gli esperti di fecondazione assistita e
di diagnosi preimpianto (Dgp) presenti oggi al convegno tante persone affette da invalidanti patologie genetiche.
"Se il divieto di accesso alla Dgp per le coppie fertili ma portatrici di patologie genetiche venisse cancellato - precisa
Gallo - sarebbero dunque migliaia le coppie che potrebbero tentare di procreare un bambino sano, evitando la
trasmissione della malattia ed eliminando il rischio dell'aborto terapeutico". Secondo Marco Cappato, tesoriere
dell'Associazione Coscioni, "10 anni fa il comitato promotore referendum per abolire la legge 40 era sostenuto da gran
parte dalla sinistra, Democratici di sinistra e Cgil. Oggi molti di loro sono Parlamentari e membri di Governo - osserva mi auguro che colgano l'occasione di questo incontro per unirsi alla nuova fase di questa campagna che noi non
abbiamo mai abbandonato".
08-04-2015 15:48 ITALIA/Rc-auto. Ivass: prezzi medi in calo del 7,3%
Il prezzo medio delle assicurazioni Rc Auto nel quarto trimestre dello scorso anno e' diminuito del 2,8% rispetto al
trimestre precedente, con un mediano a -2,7%, mentre e' sceso del 7,8% su base annua, con un mediano di -7,3%. Lo
afferma l'Ivass che ha pubblicato i risultati dell'indagine Iper sull'andamento dei prezzi efefttivi delle assicurazioni Rc
Auto negli ultimi tre mesi dello scorso anno. Il premio medio, prosegue l'indagine, e' pari a 475 euro: nello stesso
periodo, la meta' degli assicurati ha pagato piu' di 428 euro per la copertura Rc Auto. La clausola di ispezione
preventiva, aggiunge l'Ivass, e' raramente presente nei contratti, mentre la clausola di risarcimento in forma specifica e'
presente nel 10,7% dei contratti, sottoscritti solo da 7 compagnie. Nel 2014 l'importo medio dei massimali assicurati e'
aumentato; nei contratti con massimale unico esiste una correlazione negativa tra livello dei massimali e prezzi. Quanto
ai dati su base territoriale gli andamenti per provincia indicano le seguenti variazioni annuali: Milano -7,8%, Bologna
-7,4%, Roma -7,5%, Napoli -8,7%,Palermo -5,8%.
08-04-2015 17:53 MONDO/Anonymous chiude siti e account twitter legati all'Isis
In pochi mesi Anonymous ha attaccato 233 siti internet, bloccandone 85, e ha terminato 25mila account Twitter. E'
questo il bilancio parziale del lavoro svolto fino ad oggi da parte del collettivo impegnato nella "#OpIsis", tesa a
combattere il Daesh su internet. Inoltre, ha pubblicato migliaia di nomi di simpatizzanti del movimento terroristico,
smascherando 14mila profili Twitter di affiliati o a supporters dei jihadisti e al una settantina di siti internet. A questo
proposito, il gruppo hacktivista ha pubblicato un messaggio in cui si sottolinea che "questi siti internet sono spesso usati
dallo Stato Islamico attraverso Twitter o altre piattaforme dei social media per scopi propagandistici, religiosi, di
reclutamento, di comunicazione e per rilevare informazioni d'intelligence. E' nostra sincera speranza - prosegue
Anonymous - che i media usino questa lista come uno strumento per mostrare al mondo che lo Stato Islamico e'
ovunque in forme diverse e che le aziende non sono a conoscenza dei contenuti che pubblicano i loro clienti o chiudono
gli occhi per un facile profitto, accettando cosi' denaro insanguinato. CloudFlare e' il sito piu' pericoloso di questa lista.
Sono stati avvertiti dei contenuti che stanno proteggendo, ma hanno scelto di bloccare i nostri tentativi di contattarli per
risolvere questo problema".
08-04-2015 18:22 ITALIA/Antibiotici. Aifa: consumo in crescita
L'Italia si abbuffa di antibiotici e alimenta l'esercito dei 'superbatteri' resistenti ai medicinali. "Secondo il Rapporto
Osmed sul consumo di farmaci in Italia, curato ogni anno dall'Aifa, il nostro Paese è il maggior consumatore di
antibatterici in Europa e il trend, nonostante gli allarmi, è ancora in crescita con un aumento del consumo di oltre il 5%
nell'ultimo anno". Lo sottolinea Giuseppe Spriano, presidente della Società italiana di otorinolaringoiatria e chirurgia
cervico-facciale (Sioechcf), intervenuto oggi a Milano a un incontro sulle resistenze batteriche, dopo l'allarme lanciato
nei giorni scorsi dal Regno Unito. "Come evidenziato dall'Oms nel primo Rapporto globale sulla resistenza
antimicrobica del 2014 - conferma Enrico Magliano, direttore scientifico dell'Associazione microbiologi clinici italiani
(Amcli) - la resistenza batterica rappresenta oggi una minaccia reale per la salute pubblica". E "l'uso inappropriato di
antibiotici ha portato alla crescita di questo problema soprattutto in Italia, dove la resistenza agli antibiotici è al di sopra
della media europea". In cima alla lista dell'abuso "ci sono le malattie dell'apparato respiratorio che rappresentano il
40% delle prescrizioni di antibiotici - spiega Spriano - e le malattie del sistema genito-urinario con oltre il 18%. In
particolare, la cistite rappresenta l'infezione con il maggior numero di prescrizioni (quasi il 10% del totale), seguita
dalla faringite (oltre l'8% di prescrizioni)". (segue) "In otorinolaringoiatria e urologia c'è il massimo uso e abuso di
antibiotici, come rilevato dall'Aifa nel Rapporto Osmed 2013 - prosegue l'esperto - con un uso inappropriato del 49,3%
nelle laringotracheiti e del 36,3% nelle cistiti. E' quindi proprio in questi ambiti che vanno maggiormente combattute le
resistenze batteriche e, sulla base delle raccomandazioni dell'Agenzia europea del farmaco Ema, è diventato necessario
promuovere lo sviluppo di presidi terapeutici alternativi ed efficaci". Le infezioni delle vie urinarie, frequenti soprattutto
nelle donne sotto forma di cistite, "rappresentano circa il 40% di tutte le infezioni ospedaliere e l'Italia è il Paese a più
alto tasso di infezioni urinarie da germi multiresistenti di tutta Europa", osserva Renzo Colombo del Dipartimento di
urologia dell'università Vita-Salute, ospedale San Raffaele Milano. "Non ho mai prescritto antibiotici per trattare
infezioni in assenza di febbre o di sintomi che suggerissero il pericolo di una sepsi", testimonia Monica Sommariva,
Divisione di urologia dell'ospedale Fornaroli di Magenta-Ao di Legnano (Milano), che come alternativa promuove
l'impiego di "capsule molli contenenti acido ialuronico, condroitin solfato, curcumina e quercetina. La terapia è adatta a
essere impiegata per lunghi e ripetuti periodi senza controindicazioni".
"Per quanto riguarda le infezioni respiratorie - continua Roberto Mattina, ordinario di microbiologia e microbiologia
clinica all'università degli Studi di Milano - nel 2013 è stato attuato in 9 regioni italiane (progetto Ares) un
monitoraggio delle resistenze dei più frequenti agenti patogeni, che ha confermato l'esistenza di una forte resistenza
batterica a livello nazionale. In Campania, invece, è appena partito il progetto di monitoraggio Ocra che durerà 3 anni.
L'utilità degli osservatori è quella di fornire in tempi rapidi informazioni ai medici sull'andamento delle resistenze,
consentendo loro di attuare opportune strategie in grado di rallentare questo fenomeno o addirittura farlo regredire. E'
pertanto auspicabile l'istituzione di molteplici osservatori locali". Anche per le vie respiratorie l'acido ialuronico
rappresenta una speranza, precisano gli specialisti. "Ha portato a interessanti risultati- dice Matteo Gelardi,
otorinolaringoiatra e citologo nasale del Policlinico universitario di Bari - Le forme ricorrenti o croniche delle infezioni
alle vie respiratorie sono spesso dovute alla mancata guarigione di infezioni acute e questo è dovuto alla permanenza di
biofilm batterici, cioè di batteri che in condizioni favorevoli aderiscono a una superficie e iniziano a produrre una sorta
di scudo gelatinoso in grado di resistere sia all'azione del sistema immunitario che agli antibiotici". "In questo ambito si
inserisce l'impiego dell'acido ialuronico ad alto peso molecolare, somministrabile per via aerosolica, la cui azione
terapeutica sulle mucose delle alte vie aeree in caso di tonsilliti, laringiti, faringiti, sinusiti, riniti e tracheiti è stata
dimostrata da importanti lavori pubblicati su riviste internazionali", conclude.
08-04-2015 18:29 ITALIA/Levo' il crocifisso dall'aula scolastica. Professore sospeso per un mese
Un mese di sospensione per il professor Francesco Coppoli, il docente di un istituto di Terni che tolse dall'aula il
crocifisso. Il provvedimento è stato firmato dal dirigente Domenico Peruzzo a qualche mese dal fatto.
I Cobas della scuola, che da sempre hanno appoggiato la sua battaglia esprimono solidarietà e definiscono la decisione
''di stampo inquisitoriale''.
Il provvedimento, secondo i Cobas, “conferma che in Italia è ancora vietato rivendicare la separazione tra Stato e chiesa
e spazi educativi senza simboli religiosi. Continua la crociata integralista, discriminatoria e diseducativa, di quelli che
pretendono di imporre la connotazione religiosa delle aule scolastiche pubbliche, nonostante non esista alcuna legge o
regolamento che impongano la presenza del crocefisso nelle aule”. La motivazione per un provvedimento disciplinare
“così grave” è che togliere un crocefisso è “una violazione dei doveri connessi alla posizione lavorativa cui deve essere
improntata l’azione e la condotta di un docente”. “Ma ai sensi di quale legge? Di quali doveri si parla? – si chiedono i
Cobas -. I pubblici dipendenti non sono servi che obbediscono ai presidi-padroni, ma alle leggi: e non esiste alcuna
norma che imponga la presenza del crocefisso”. Tra l’altro a dicembre a Trieste, il prof. Davide Zotti, ricordano i Cobas,
per lo stesso comportamento, è stato sanzionato con una semplice censura dall’USR Friuli. “Forse l’USR umbra pensa
di essere ancora sotto lo stato pontificio! E’ stato il fascismo a collocare nelle scuole e nei tribunali i crocefissi: ma
pensavamo che il clericofascismo fosse relegato al passato, anche perché negli ultimi tempi la Corte di Cassazione ha
giudicato la presenza dei crocifissi nelle scuole incompatibile con il principio di laicità dello Stato (Cassazione penale,
sentenza Montagnana) e lesiva dei diritti di coscienza del pubblico impiegato, al punto da giustificare l'autodifesa del
lavoratore (Cassazione civile, sentenza Tosti)”. I Cobas esprimono la loro totale solidarietà - insieme all’appoggio in
ogni sede, a cominciare da quella legale, “per contestare l’iniquo provvedimento - con la battaglia civile dei docenti
Franco Coppoli e Davide Zotti e del giudice Luigi Tosti, contro la presenza del crocefisso nelle scuole e nei pubblici
uffici, affinché si realizzi pienamente la distinzione tra Stato e chiesa e gli ambienti formativi siano liberi da qualsiasi
simbolo religioso e da qualsiasi arroganza integralista”.
08-04-2015 18:32 MONDO/Radioattivita' di Fukushima arriva in Canada
Tracce di radioattività provenienti dalla centrale nucleare di Fukushima sono state trovate nell'acqua di mare al largo del
Canada. E' la prima volta che accade dall'incidente che nel 2011 colpì la centrale nucleare giapponese, scossa dal sisma
di magnitudo 9, ha spiegato l'Integrated Fukushima Ocean Radionuclide Monitoring (InFORM), un network del quale
fanno parte scienziati, ong e militanti ambientalisti. Il campione, raccolto a febbraio, contiene livelli di Cesio "ben al di
sotto di quelli che potrebbero mettere in pericolo la salute dell'uomo o dell'ambiente".
Era l'11 marzo 2011 quando un terremoto di magnitudo 9 provocò uno tsunami della velocita' di 750 chilometri orari,
con onde fino a 30 metri di altezza: nel giro di poche ore furono distrutte citta' e villaggi lungo 400 km di costa e due
reattori di una centrale nucleare nella provincia di Fukushima vennero seriamente danneggiati da esplosioni, con
conseguente dispersione di agenti contaminanti.
L'incidente, come Greenpeace valutò per prima, venne classificato dall'AIEA (Agenzia internazionale per l'energia
atomica) al grado 7, il massimo grado della scala, prima raggiunto solo dal disastro di Cernobyl.
"Attualmente - si legge in una nota - 120 mila persone non hanno ancora fatto ritorno nelle loro case e il processo di
decontaminazione sembra non conoscere fine. Le colline, le montagne e le foreste della Prefettura di Fukushima sono
fortemente contaminate. Il risultato è che il materiale radioattivo viene dilavato attraverso i corsi d'acqua e raggiunge
anche aree precedentemente decontaminate, ricontaminandole".
08-04-2015 18:35 ITALIA/Progetto di legge d'iniziativa popolare per riconoscimento popoli Rom e Sinti
Nella Giornata internazionale dei Rom e dei Sinti pubblichiamo l’appello del comitato promotore della legge di
iniziativa popolare per la tutela e le pari opportunità della minoranza dei Rom e dei Sinti Rom e Sinti sono la più grande minoranza europea – oltre 12 milioni distribuiti in tutti i Paesi -; non hanno una terra di
riferimento, neppure l’India delle lontane origini, non hanno, come altre minoranze, rivendicazioni territoriali, quindi
non hanno mai fatto guerre per rivendicare una patria, non hanno sedi di rappresentanza, sono cittadini del luogo nel
quale vivono. Rappresentano quindi il perfetto popolo europeo, ma ciononostante sono il popolo più discriminato
d’Europa.
In Italia sin dal 1400 Rom e Sinti sono la minoranza storico-linguistica più svantaggiata e più stigmatizzata nonostante
gli obblighi internazionali e comunitari dell’Italia e gli interventi di numerose organizzazioni internazionali, tra cui il
Consiglio d’Europa, l’OSCE e l’Unione europea. In Italia Rom e Sinti sono circa 150.000, oltre metà cittadini italiani,
ma ciononostante continuiamo ad essere considerati fondamentalmente come “estranei” e “nomadi”. Il “nomadismo”
moderno è piuttosto rappresentato dall’essere ancora un popolo che vive ai “confini”, non solo fisici, nel tentativo di
costruire dei rapporti di pacifica convivenza e di mantenimento della propria identità, che consiste anche in una
concezione di vita, che si può anche definire uno stato dell’anima, un modo di vedere il mondo, lo spazio e il tempo che
non si possono omologare.
Anche per questa “irriducibilità” all’omologazione, le amministrazioni pubbliche non hanno mai fatto una politica che
non fosse quella del contenimento e della marginalizzazione delegandone la gestione al privato sociale. Eppure la
partecipazione di rom e sinti alla vita collettiva con il proprio contributo umano e culturale è fondamentale per superare
l’esclusione, la marginalizzazione di un popolo che ha attraversato secoli di discriminazione fino allo sterminio razziale
e che non deve rimanere confinato nei ghetti fisici e spirituali, nei quali troppo spesso viene relegato destinandolo
all’assistenza e non alla propria responsabilità.
La proposta di legge di iniziativa popolare “NORME PER LA TUTELA E LE PARI OPPORTUNITA’ DELLA
MINORANZA STORICO-LINGUISTICA DEI ROM E DEI SINTI “ presentata da 14 cittadini italiani in
rappresentanza di 47 associazioni rom e sinte il 15 maggio 2014 presso la Corte di Cassazione vuole realizzare gli
articoli 3 e 6 della Costituzione che prevedono la pari dignità sociale e l’eguaglianza davanti alla legge, senza
distinzione di sesso, di etnia, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali; la tutela di
tutte le minoranze storico-linguistiche con apposite norme; contrastare discriminazione e pregiudizio nei confronti della
minoranza rom e sinta che sono causa della scarsa integrazione nella società e soprattutto della marginalizzazione
sociale ed economica anche per il loro mancato riconoscimento istituzionale come minoranza.
Il disegno di legge di iniziativa popolare si articola in diversi punti:
1. la specifica tutela del patrimonio linguistico-culturale della minoranza rom e sinta, con istituti analoghi a quelli
previsti dalla legge n. 482/1999 per tutte le altre minoranze (diritto allo studio e all’insegnamento della lingua,
diffusione della cultura e delle tradizioni storico-letterarie e musicali);
2. l’incentivo e la tutela delle associazioni composte da Rom e Sinti, conforme alla libertà di associazione prevista
dall’articolo 18 della Costituzione per favorire la partecipazione attiva e propositiva alla vita sociale, culturale e politica
del Paese;
3. il diritto di vivere nella condizione liberamente scelta di sedentarietà o di itineranza, di abitare in alloggi secondo una
pluralità di scelte secondo le norme della Convenzione-quadro per la tutela delle minoranze nazionali di Strasburgo
dell’1 febbraio 1995, le raccomandazioni del Consiglio d’Europa, dell’OCSE e della Commissione europea e la
Strategia nazionale d’inclusione dei Rom, dei Sinti e dei Caminanti;
4. norme che sanzionino le discriminazioni fondate sull’appartenenza ad una minoranza linguistica in attuazione del
principio costituzionale di eguaglianza senza distinzione di lingua e di etnia.
Chi condivide questo appello condivide la convinzione che il riconoscimento della minoranza rom e sinta, della sua
storia, della sua cultura, insomma della sua identità consente di accogliere rom e sinti nella comunità più generale
insieme con tutte le altre identità che costituiscono il nostro patrimonio nazionale.
Promotori della proposta di legge di iniziativa popolare:
Dijana Pavlovic, Davide Casadio, Saska Jovanovic, Ernesto Grandini, Manuel Solani, Cen Rinaldi, Yose Bianchi,
Giorgio Bezzecchi, Concetta Sarachella, Donatella Ascari, Massimo Lucchesi, Carlo Berini, Paolo Cagna Ninchi,
Alessandro Valentino
Per aderire: [email protected]
09-04-2015 11:05 USA/La grande attivita' della DEA nelle intercettazioni telefoniche
Il governo degli Stati Uniti ha iniziato a tracciare le telefonate degli americani verso l'estero quasi un decennio prima
degli attacchi terroristici dell'11 settembre 2001, sotto la presidenza di Bill Clinton prima ancora che sotto quella di
George W. Bush, raccogliendo miliardi di chiamate in un programma divenuto un modello per il sistema di sorveglianza
della National Security Agency (Nsa).
Secondo quanto riportato dai media statunitensi, il Dipartimento di Giustizia e la Drug Enforcement Administration
(Dea) hanno raccolto dati sulle telefonate fatte dagli Usa a ben 116 Paesi legati al traffico di droga. Tali Stati - hanno
spiegato diversi funzionari coinvolti nell'operazione, che hanno chiesto di mantenere l'anonimato - sono mutati nel
tempo, ma sono compresi per esempio Paesi 'amici' come Canada, Messico e la maggior parte delle Nazioni di Centro e
Sud America. L'operazione ha rappresentato il primo sforzo del governo Usa di raccogliere dati in massa sui cittadini
americani, costituendo un modello per il contestato sistema di sorveglianza capillare lanciato poi dall'Nsa per
identificare i terroristi dopo gli attacchi dell'11 settembre e svelato infine nella sua dimensione dalle recenti denunce e
fughe di notizie.
09-04-2015 13:20 ITALIA/Salute in carcere. 70% detenuti affetti da almeno una patologia
Il 70% dei detenuti, circa 16 mila persone, nelle carceri di Toscana, Veneto, Lazio, Liguria, Umbria e negli istituti
penitenziari dell'Azienda sanitaria di Salerno, è affetto da almeno una patologia: soprattutto disturbi psichici, malattie
infettive e dell'apparato digerente. L'11,5% ha una patologia infettiva e parassitaria, l'epatite C costituisce la malattia
infettiva più diffusa. Sempre il 70% è fumatore (contro il 23% della media della popolazione generale). E' la fotografia
scattata dall'indagine che l'Agenzia regionale di Sanità (Ars) della Toscana condotta nel 2014 in collaborazione con il
Servizio sanitario delle sei regioni coinvolte. L'indagine, finanziata dal Centro controllo malattie del ministero della
Salute, ha verificato lo stato di salute della popolazione detenuta nelle carceri. I risultati saranno presentati domani
Roma nel corso del convegno 'Salute e malattia nei detenuti in Italia: i risultati di uno studio multicentrico'. Secondo il
rapporto, i detenuti sono affetti soprattutto da disturbi di natura psichica: oltre il 40% è risultato essere affetto da almeno
una patologia psichiatrica, con differenze notevoli a seconda della regione considerata. "Fra i disturbi psichici - precisa
Fabio Voller, dirigente dell'Ars Toscana e coordinatore scientifico del progetto - prevalgono quelli da dipendenza da
sostanze, diagnosticati nel 24% di tutto il campione e i disturbi nevrotici e di adattamento". Ai disturbi di salute mentale
seguono per frequenza le malattie dell'apparato gastrointestinale, che si collocano al secondo posto per numero di
diagnosi riscontrate, affliggendo il 14,5% degli arruolati. Si sottolinea come circa il 40% dei disturbi di questo grande
gruppo di malattie sia costituito dalle patologie dei denti e del cavo orale, storicamente estremamente diffuse all'interno
delle strutture penitenziarie e il 37,5% sia rappresentato da esofagiti, gastriti e ulcere gastro-duodenali, spesso legate
allo stress anche all'utilizzo eccessivo di alcuni farmaci, come i Fans.
Fra le malattie infettive e parassitarie, che colpiscono l'11,5% di tutti i detenuti sottoposti a visita, l'epatite C costituisce
la malattia infettiva più diffusa all'interno delle strutture penitenziarie partecipanti al nostro studio, con una prevalenza
del 7,4%, seguita da epatite B e Aids che colpiscono entrambe il 2% degli arruolati. "L'epatite C - commenta ancora
Voller - è probabilmente legata alla tossicodipendenza, ed incredibilmente riguarda in misura maggiore i detenuti
italiani. Ma questo potrebbe dipendere solo dalla maggiore reticenza degli stranieri a sottoporsi agli screening
infettivologici". I tentativi di suicidio ed i gesti di autolesionismo rappresentano un'emergenza nel sistema carcerario
italiano. Secondo quanto rilevato dai clinici, su 13.781 detenuti che presentavano questa informazione in cartella, 666
hanno messo in atto almeno un gesto autolesivo nel corso dell'ultimo anno di detenzione raggiungendo il valore
complessivo di 4,5 atti ogni 100 detenuti. Spesso inoltre l'atto autolesivo è reiterato: mediamente infatti ogni detenuto
ha compiuto questo gesto circa 2 volte. Secondo quanto rilevato dal nostro studio, il numero di detenuti che nel corso
dell'ultimo anno di detenzione hanno tentato almeno una volta il suicidio è di 143 (l'1% del totale).
Su tutti i detenuti 'nuovi giunti da libertà', con o senza precedenti, che accedevano a 6 strutture detentive dal 3 febbraio
al 3 giugno 2014, è stato effettuato uno screening, rappresentato da uno degli strumenti maggiormente utilizzati in
questo ambito (scala di Blaauw). Nel caso di positività al test veniva applicato un protocollo specifico di prevenzione,
con il coinvolgimento di una mini-équipe multidisciplinare integrata tra personale sanitario, del sociale e della giustizia.
Circa il 53% dei nuovi giunti arruolati e sottoposti a valutazione per il rischio suicidio è risultato positivo: il 44% circa
dei detenuti positivi alla scala di Blaauw presentava almeno una patologia e il 56% delle diagnosi rilevate era
rappresentato dai disturbi psichici, soprattutto dal disturbo da dipendenza da sostanze. "Nel nostro campione - sottolinea
Caterina Silvestri, ricercatrice dell'Ars Toscana - oggetto dell'intervento di prevenzione non si sono verificati tentati
suicidi durante la rilevazione". Nello studio sono state coinvolte 6 strutture detentive per minori, per un totale di 86
detenuti minorenni (65% ragazzi e 35% ragazze). L'età media è stata 17 anni e il gruppo etnico più rappresentato quello
dell'Europa dell'Est (45% circa, con una percentuale che sfiora l'80% per quanto riguarda le femmine). Il livello
scolastico è risultato molto basso, con il 20% dei ragazzi che non ha conseguito alcun titolo di studio, suggerendo il
fatto che questi minori sembrano sfuggire al controllo sociale, vivendo spesso in un grave stato di abbandono non solo
familiare ma anche istituzionale. Circa il 40% del totale dei minori arruolati ha manifestato almeno una malattia, in
particolar modo sono risultate essere maggiormente frequenti le patologie psichiatriche, coinvolgendo il 18,6% dei
minorenni detenuti. Da sottolineare come si siano verificati 10 gesti autolesivi e 2 suicidi in questo gruppo: un
fenomeno che evidenzia la necessità di intervenire, ancor più che nella popolazione detenuta adulta, con azioni volte a
favorire il recupero sociale di questi soggetti.
09-04-2015 15:36 U.E./Proteine. 68% ha ridotto consumo per motivi economici
Secondo un'inedita indagine SWG, il 68% delle famiglie europee ha ridotto i consumi di proteine a causa della crisi
economica. Due intervistati su tre indicano ricerca e tecnologia come elementi prioritari per la sostenibilita' alimentare.
Dall'indagine di SWG sul tema dell'accesso al cibo nei Paesi Europei, commissionata dal Movimento Enough di Elanco
e svolta su un campione di 2000 individui, rappresentativo della popolazione nazionale di Italia, Germania, Francia e
UK, emerge che - a livello di percezione generale sulle proprie abitudini alimentari e su quelle dei propri concittadini circa il 50% degli intervistati ammette di non avere una dieta equilibrata. In particolare, tra gli alimenti piu' spesso
assenti dalle diete, o consumati meno di una volta a settimana, spiccano le carni (di vitello e di manzo, soprattutto,
seguite da quella di maiale) e il pesce. "Si tratta di una carenza non legata solo a scelte e preferenze individuali, ma
dettata soprattutto da ragioni economiche - commenta Maurizio Pessato, presidente di SWG -. Le criticita' maggiori si
osservano in Italia e Francia: in Italia, dove la crisi economica e' stata piu' forte, la percezione e' che si siano ridotti tutti
i consumi di carne, con un picco sulle carni di vitello (79%, in Francia 62%) e di manzo (78%, in Francia 68%)". "Sono
dati che esprimono la percezione di un'opinione pubblica molto toccata dalla crisi - spiega ad Italpress Maurizio Pessato
-. Le persone intervistate condividono l'idea che la riduzione dei consumi, soprattutto per quanto riguarda carne e pesce,
sia molto elevata". "Oltre alle conseguenze della crisi - aggiunge il Presidente SWG - e' aumentata la sensibilita' al tema
dello stile di vita. I dati confermano questa accresciuta sensibilita', un fenomeno nuovo rispetto ai decenni scorsi. E'
quindi necessario che questa accresciuta consapevolezza sul tema della nutrizione sia usata non solo per rispondere alle
necessita' economiche, ma per migliorare la qualita' dell'alimentazione e di conseguenza la salute di tutti".
In tutti i Paesi coinvolti nella rilevazione, la maggior parte degli intervistati ritiene, in generale, che i comportamenti di
consumo alimentare siano profondamente cambiati, con una ridefinizione delle diete con l'uscita degli alimenti piu'
costosi. Per gli intervistati il tema dell'accesso al cibo e della sostenibilita' alimentare sono una questione seria, i cui
effetti non sono solo in proiezione futura, ma gia' ben evidenti allo stato attuale: una convinzione ancora piu' forte in
Italia, dove riguarda l'84% degli intervistati. L'analisi SWG ha rilevato nelle opinioni dei cittadini due strade percorribili
e complementari, che si muovono tra il piano individuale e quello globale. Se riduzione dello spreco di cibo e
realizzazione di azioni educative sono tra le priorita' di intervento maggiormente condivise, si riscontra una
condivisione anche sul fronte dell'innovazione tecnologica e del commercio. Complessivamente due intervistati su 3
sono favorevoli a un maggiore investimento in ricerca e tecnologia, per ridurre il problema della sostenibilita'
alimentare, migliorando l'efficacia delle produzioni agricole e dell'allevamento. L'impatto di questo cambiamento nei
consumi e nelle abitudini alimentari sulla salute dei cittadini europei e' gia' evidente, soprattutto se si considera l'obesita'
come conseguenza della malnutrizione. In Europa, dagli anni '80, il tasso di obesita' e' triplicato e la percentuale di
bambini italiani obesi, o in sovrappeso, si attesta intorno al 35%. La situazione e' allarmante anche in termini di costi, se
si pensa che ogni anno quasi tre milioni di cittadini europei muoiono a causa di malattie dovute a uno stato di
sovrappeso; con un aumento considerevole di malattie croniche (ad es. diabete, ipertensione e cardiopatie), legate anche
all'alimentazione, cui viene destinato il 7% dei budget sanitari nazionali.
E' in questo scenario complesso di accesso al cibo e malnutrizione, diffuso non solo nei Paesi in via di sviluppo ma
anche in Europa, che si introduce il Movimento ENOUGH, ponendo l'accento sulla necessita' di difendere il diritto
all'accesso e alla scelta in tema di alimentazione. L'iniziativa, promossa da Elanco, azienda leader mondiale del settore
dell'animal health, promuove una battaglia a favore della sicurezza alimentare con l'intento di far si' che le persone in
ogni angolo del mondo possano seguire un'alimentazione adeguata, ricca di proteine, sia oggi sia nei decenni a venire.
"Si stima che nel 2050 il nostro pianeta avra' 9 miliardi di abitanti. - dichiara Ramiro Cabral Regional Leader, Europe,
Middle East and Africa (EMEA), Elanco -. La sfida del Movimento ENOUGH (#Feedthe9) si propone di rendere
sostenibile e accessibile per queste persone la produzione di carne, latte o uova, proponendo soluzioni orientate allo
sviluppo e all'innovazione nella produzione agroalimentare. Si tratta - aggiunge Cabral - di ampliare la produzione di
cibo, e in particolare di proteine, riducendo le risorse impiegate. La collaborazione da parte di tutti gli attori coinvolti
nei processi produttivi e dei policy makers, unita all'innovazione nelle tecniche produttive, sara' la chiave per un
successo globale".
09-04-2015 16:56 GRAN BRETAGNA/Piantagione marijuana in stabile famoso asile nido centro citta'
Edimburgo
Sconcerto a Edimburgo per la scoperta fatta dalla polizia della citta' scozzese, che in seguito a un raid ha trovato una
vera e propria piantagione di marijuana nel piano superiore di un asilo per bambini molto esclusivo, in una delle aree di
maggior pregio della citta'. Secondo quanto riporta il quotidiano Scotsman, i genitori dei bimbi che frequentano la
struttura Tiki Tots erano completamente ignari della presenza delle oltre novanta piante, che sul mercato avrebbero un
valore commerciale di circa 100mila euro. Per il raid la polizia scozzese ha utilizzato la sua squadra contro il crimine
organizzato, che e' arrivata nell'asilo alle tre del pomeriggio di martedi' scorso, quando l'edificio era ancora pieno di
bambini. Ancora non si sa chi sia l'ignoto coltivatore criminale e la direzione dell'asilo si e' rifiutata di parlare con la
stampa.
10-04-2015 09:13 JAMAICA/Legalizzazione cannabis. Rasta chiede al presidente Obama...
Dopo una visita al museo Bob Marley, Barack Obama ha fatto conoscenza, giovedi' 10 aprile, con
un'altra figura tipica della Jamaica: un rasta con tanto di capelli “dreadlocks” che gli ha domandato la sua opinione sulla
legalizzazione della cannabis. Che, nel proprio dialetto locale, ha detto: “Grazie! Salve, signor Presidente! Vita e
benedizioni per lei e per la sua famiglia”. “Mi chiamo Miguel Williams. Io sono un delinquente. E' sufficiente,
brav'uomo”.
La depenalizzazione non e' l'arma assoluta
Assolutamente non infastidito dai fischi del pubblico, Williams ha espresso le sue opinioni per la legalizzazione della
cannabis, di cui i rastafari ne fanno un uso che alcuni considerano non-moderato. “Ma perche' mi aspettavo questa
domanda?”, ha risposto Obama in modo gentile.
“Molte persone credono che sia sufficiente la depenalizzazione per ridurre i soldi che alimentano il traffico
internazionale, per far crescere le prescrizioni e creare dei posti di lavoro. Le devo dire che non e' l'arma assoluta”, ha
risposto, in modo piu' serio, il presidente degli Usa.
“Io credo fermamente che la direzione che abbiamo preso negli Stati Uniti in quella che si chiama guerra contro la
droga, ha dato spazio ad un ampio ricorso alla carcerazione che e' stata controproducente”, ha continuando,
sottolineando che due Stati -Colorado e Washington- hanno deciso per la depenalizzazione e che il resto del Paese sta
osservando queste “esperienze”. “Non mi aspetto che il Congresso cambi subito la legge federale”, ha precisato il
presidente americano.
Prima visita di un presidente americano dal 1982
Questa visita “e' stata una delle piu' stimolanti tra tutte quelle che ho fatto da quando sono presidente”, ha concluso.
Nessun presidente americano si era recato in Jamaica dopo Ronald Reagan nel 1982. Alla fine di questa breve visita,
Obama si e' diretto a Panama per assistere venerdi' 10 aprile al Summit delle Americhe.
La legislazione in materia di cannabis sta rapidamente cambiando in Usa, dove continua ad essere una droga illegale per
le autorita' federali, ma puo' essere acquistata in 23 Stati per uso terapeutico, e in due Stati, Colorado e Washingotn,
anche a fini ricreativi.
In Jamaica, il Parlamento ha autorizzato lo scorso febbraio il possesso di 57 grammi di marijuana per persona. L suo uso
a fini medici, o religiosi per i rastafari, e' regolamentato da una specifica legge.
10-04-2015 09:51 ITALIA/Canapa Info Point. Il perche' di un'associazione
La fiera Canapa Mundi è stata provvidenziale per dare l’impulso necessario affinché il progetto ASCIA, per la
costituzione dei Canapa Info Point, prendesse corpo trovando la collaborazione tra ASCIA e Over Grow
(www.overgrow.it), la comunità di growers con la quale ASCIA ha da sempre stabilito un’alleanza naturale e il sostegno
logistico di Grow Shop Italia, auspicando che l’esempio venga seguito anche da altri Grow Shops in tutto il territorio
nazionale, perché siamo convinti che il vero volto della canapa possa essere mostrato con orgoglio proprio dai posti
dove, attualmente, genera soprattutto diffidenza nella pubblica opinione.
L’idea di organizzare una rete territoriale, che portasse le motivazioni antiproibizioniste alla portata di tutti e non solo
della rete militante, è nata dopo l’assemblea generale di Encod, dove la necessità di preparare il terreno per l’apertura
dei Cannabis Social Clubs, è stata posta come obiettivo prioritario nella lotta di liberazione dall’ottuso proibizionismo
che ci opprime da troppo tempo.
In Italia, la memoria storica sugli utilizzi della canapa, è stata distrutta negli ultimi decenni da una insensata
demonizzazione della pianta e dei suoi estimatori, ed è proprio la riconquista di quella memoria che vogliamo
recuperare attraverso il lavoro dei Canapa Info Point.
Gli avversari e gli ostacoli che abbiamo davanti hanno le sembianze di un mostro dalle molteplici teste, contro cui è
molto difficile combattere, basti pensare che ai forti interessi delle industrie del petrolio, della chimica e della carta da
deforestazione, si sono aggiunti negli ultimi anni anche quelli dell’industria farmaceutica, non dimenticando inoltre, gli
introiti e i profitti che il proibizionismo porta alla criminalità organizzata.
A causa di tutti questi perversi interessi economici, un naturale reinserimento della canapa nel contesto sociale ed
economico attuale risulta dunque essere un obiettivo ancora difficile da raggiungere, ma siamo convinti che attraverso
una costante informazione nel territorio, su: per cosa e come la canapa può essere utile alle persone e all’ambiente, si
possa raggiungere anche nel nostro Paese quel livello di accettazione e tolleranza che in altre nazioni è già stato
raggiunto con la semplice applicazione del buon senso e della conoscenza.
L’Associazione Canapa Info Point è un’associazione no profit con finalità di promozione sociale e culturale, non
svolgerà alcuna attività commerciale, ma attraverso dibattiti, conferenze, proiezioni, degustazioni, intrattenimenti
artistici, mostre ed eventi, sarà uno strumento in prima linea per combattere questa battaglia di civiltà, per il diritto alla
cura e per il rispetto delle libere scelte sull’autoconsumo.
Direttivo ASCIA
10-04-2015 11:50 ITALIA/Fecondazione eterologa a pagamento. Consiglio Stato boccia Regione Lombardia
"L'esecuzione dei provvedimenti impugnati è suscettibile di produrre l'effetto della perdita, da parte di coloro che non
sono in grado di sostenere l'onere economico ivi previsto, della possibilità di accedere alle tecniche in parola dovuta al
superamento dell'età potenzialmente fertile durante il tempo occorrente per la definizione del giudizio nel merito". E'
quanto evidenzia il Consiglio di Stato, nell'ordinanza in cui ha bocciato la decisione della Regione Lombardia di far
pagare ai pazienti con problemi di sterilità e infertilità il ricorso alla fecondazione eterologa, mentre quella omologa è
gratuita. Secondo il Consiglio di Stato "il pregiudizio lamentato, il quale non può essere ragionevolmente limitato ad
aspetti puramente patrimoniali in sé risarcibili, deve ritenersi dotato dei prescritti caratteri di gravità e irreparabilità" e
per questo "ricorrono i presupposti per l'accoglimento" del ricorso presentato dall'associazione Sos Infertilità onlus,
rappresentata e difesa dagli avvocati Massimo Clara, Lorenzo Carmelo Platania e Cinzia Ammirati, contro la Regione
Lombardia, per la riforma dell'ordinanza cautelare del Tar Lombardia. Il Consiglio di Stato ordina dunque che il Tar
della Lombardia, "che non aveva preso ancora un decisione sui ricorsi, rimandando con una sospensiva la decisione nel
merito - spiega all'Adnkronos Salute l'avvocato Ammirati - fissi invece in maniera sollecita l'udienza di merito, affinché
venga presa una decisione in tempi brevi. Ma nella sua ordinanza il Consiglio di Stato sembra già dare ragione alle
coppie in attesa di avere accesso alla fecondazione eterologa, che potrebbero fra l'altro superare l'età" consentita dalla
legge per la copertura da parte del Ssn. "Miravamo ad avere prima possibile il giudizio di merito - conclude il legale - e
il Consiglio di Stato ha detto al Tar che deve fissarlo subito. Penso che in un paio di mesi questo sarà fatto".
Il Consiglio di Stato ''ristabilisce pieno rispetto dei diritti delle coppie sterili''. Lo afferma Filomena Gallo, segretario
dell'Associazione Luca Coscioni per la libertà di ricerca scientifica, commentando la sospensione da parte del
Consiglio di Stato della delibera della Lombardia che prevede che il costo per le tecniche di eterologa siano a totale
carico dei cittadini. ''Il Consiglio di Stato - afferma Gallo - ha emesso l'unica sentenza possibile grazie al lavoro delle
associazioni di pazienti e dei colleghi con cui in questi anni abbiamo lavorato per la tutela dei diritti delle persone che
vorrebbero avere una famiglia con dei bambini. Già la legge 40 ha per anni discriminato le coppie rispetto all'accesso
alle tecniche: perché il Consiglio regionale avrebbe voluto continuare sulla stessa strada prevedendo disparità di
trattamento tra chi chiede di accedere ad una fecondazione omologa e chi ad una eterologa?''. Ora, sottolinea Gallo, ''ci
attende un appuntamento importante: il prossimo 14 aprile la Corte Costituzionale si pronuncerà su un altro divieto
della legge 40 del 2004, quello che vieta l'accesso alla diagnosi pre-impianto alle coppie fertili ma portatrici di patologie
genetiche. Fino ad ora i tribunali e la Corte sono stati fondamentali. Spetterebbe ora alla politica agire''. Per questo,
conclude, ''abbiamo lanciato insieme ad altre associazioni un appello al Parlamento e Governo , tramite una petizione
presente sul nostro sito, in cui chiediamo che questo divieto venga cancellato prima dell'intervento della Consulta''.
10-04-2015 14:49 ITALIA/Animali in citta'. Rapporto di Legambiente
Pochi servizi e informazioni ai cittadini, controlli scarsi e politiche troppo disomogenee. Questo il quadro messo a punto
dal nuovo rapporto di Legambiente 'Animali in città' sulle attività dei Comuni capoluogo e delle Aziende sanitarie locali
per gli amici a quattro zampe (dati ottenuti su 85 capoluoghi pari al 77%, e 74 aziende sanitarie locali cioè il 50%) da
cui emerge però che per esempio alcuni comuni come Prato e Terni vanno bene, mentre la miglior Asl è quella di Napoli
1 Centro. Il 90% dei comuni italiani ha un assessorato dedicato agli animali e l'82% delle aziende sanitarie ha il canile
sanitario o l'ufficio di igiene urbana veterinaria. Ma il 59% delle città offre ancora servizi e informazioni insufficienti.
Soltanto il 35% delle città è sufficiente, il 3,5% (Modena, Ferrara e Verona) arriva a buono, il 2,5% ottimo (Terni e
Prato). Tra le aziende sanitarie migliori, 22 su 74 arrivano alla sufficienza (30%); 13 sono buone (17,5%) - tra cui
Avezzano-Sulmona-L'Aquila, Firenze, Roma G, Milano, Ausl Umbria 2 - ma Napoli 1 Centro supera tutto.
Legambiente però avverte: si deve "fare di più, le politiche diventare patrimonio diffuso". C'è una "grande" differenza
tra città e aziende sanitarie delle regioni: "la spesa pubblica dichiarata dagli 85 comuni è di 27.083.871 di euro nel 2013,
con un costo medio di 1,74 euro a persona"; la stima della spesa a carico delle aziende sanitarie locali per il 2013 si
aggira intorno ai 151.956.670, in media 2,5 euro a testa.
La gran parte dei costi è dovuta alla gestione dei cani nei canili-rifugio, ritenuti da Legambiente, ''strutture
indispensabili ma oggettivamente fallimentari'': i Comuni spendono oltre l'80% del bilancio destinato al settore per i
canili (85 milioni di euro per il 2013). Tra le altre categorie nella suddivisione delle strutture autorizzate (77,6%) si
contano 58 canili sanitari, 24 gattili sanitari, 87 canili rifugio, 6.988 colonie feline, 51 allevamenti di cani, 61 campi di
educazione e addestramento cani. Sono invece 181 i canili sanitari delle Aziende sanitarie; ci sono 45 gattili sanitari,
311 canili rifugio, 17.303 colonie feline, 488 allevamenti di cani. C'è anche il tema, su cui è ''urgente intervenire con
controlli e sanzioni'', dell'anagrafe canina di competenza delle Aziende sanitarie locali. Il costo ''più significativo a
carico della collettività'' è rappresentato dai cani vaganti, sia padronali che randagi: in media, nei capoluoghi nel 2013,
ogni 4 cani catturati 3 hanno trovato felice soluzione (a Catanzaro il caso peggiore, l'eccellenza a Verbania). Nel caso
delle Aziende sanitarie locali, ogni 3 cani catturati 2 hanno trovato sistemazione (qui la peggiore è la Asl di Cremona, la
migliore la Asur 2 di Ancona). In generale i Comuni che hanno dichiarato di avere cani liberi controllati (in tutto ne
vengono dichiarati 7.118) sono nell'87,5% dei casi al sud, nel 12,5% al centro e in zero casi al nord Italia. Quasi tutte le
Aziende sanitarie locali dichiarano di intervenire per il rispetto delle regole e il contrasto del maltrattamento degli
animali (89%) e praticamente tutte affermano di aver fornito di lettori microchip il proprio personale (97,2%). Ancora
basso il livello di conoscenza della biodiversità animale sui territori urbanizzati: meno di 1 Comune su 5 ha una mappa
delle specie animali presenti e meno di 1 su 3 mette in atto azioni di prevenzione. Il 50,5% dei Comuni ha dichiarato di
avere spazi aperti dedicati agli animali d'affezione: 422 aree dedicate ai cani, cioè un'area ogni 16,88 kmq.
10-04-2015 14:59 ITALIA/Maggiori disfunzioni erettili nei giovani che fumano marijuana
Il 48% degli studenti delle scuole medie superiori di Padova e provincia dichiara di aver avuto fumato marijuana con
frequenza sporadica, il 40% almeno una volta al mese, il 20%, almeno una volta a settimana il 25%, e una volta al
giorno il 12%. E' l'identikit dei 893 giovani consultati dall'equipe del Prof Carlo Foresta, direttore dell'Uoc Servizio per
la patologia della riproduzione umana dell'Azienda Università - Ospedale di Padova. Lo studio elaborato attraverso dei
test ha dimostrato che dal punto di vista andrologico questo gruppo di soggetti presenta un incidenza maggiore delle
alterazioni della sessualità, soprattutto disfunzione erettile (5,7% contro 1,8% dei non consumatori) ed eiaculazione
ritardata, 4% contro lo 0,6% dei non consumatori.
11-04-2015 16:09 ITALIA/Droga e giovani. Colpa della famiglia. Indagine
A spingere sempre più adolescenti verso alcol e droghe, al di là della curiosità innata nei giovani, è soprattutto la
mancanza di comunicazione all'interno delle famiglie. Un problema grave, che per essere superato potrebbe fare appello
anche all'aiuto del pediatra. Lo hanno sottolineato gli esperti dell'Osservatorio Nazionale sulla salute dell'infanzia e
dell'adolescenza (Paidòss) nel corso di una delle scuola di perfezionamento che si svolgono a Capri, durante la quale
sono stati presentati i dati di uno indagine Datanalysis su mille genitori di ragazzi tra 13 e 17 anni. Se si considera il
ruolo della famiglia e le relazioni tra genitori e figli (in questo caso ancora adolescenti), dalle interviste è emerso che il
motivo principale per cui i giovani sono maggiormente esposti al rischio di dipendenza da alcol e droghe, è nella
"difficoltà a comunicare all'interno della famiglia" (33,2% del campione, con più elevata incidenza nel Nord Ovest) e, in
subordine, nello "scarso/assente controllo della famiglia" (24,9%, con picco percentuale nel Sud Isole). L'unico aspetto
che ha una percentuale maggiore è la "tendenza a sperimentare/la curiosità" (36,5%, con più alta percentuale nel Sud
Isole).
"Quello della mancanza di dialogo nelle famiglie è l'aspetto più importante - afferma Giuseppe Mele, presidente
dell'Osservatorio Paidòss - Da questi numeri, infatti, traspare una incapacità di padri e madri di gestire gli adolescenti
nel momento in cui questi diventano più chiusi o prendono strade diverse. In questo il pediatra può avere un ruolo
preventivo, aiutando le famiglie, a patto che riveda il suo ruolo che non può essere solo di 'riparare' qualcosa che non
va, ma deve prevenire. Per questo bisogna aprire gli studi e far crescere una cultura del pediatra 'adolescentologo'". Se si
chiede ai genitori di indicare le responsabilità principali nei comportamenti sbagliati dei figli è proprio sulla famiglia
che si indirizzano per la maggior parte (35,3%, specie nel Nord Ovest) e poi la società (30,4%, in modo particolare nel
Sud Isole) e gli amici (25,6%), mentre la personalità conta per il 6,8%. "In realtà anche la società ha una responsabilità
forte - spiega Mele - a cominciare dalla scuola, che deve dare un'offerta formativa in linea con i tempi".
Tre studenti su quattro, secondo lo studio Espad Italia, hanno fatto, almeno una volta nella vita, uso di droghe o abusato
di alcol, psicofarmaci o gioco d'azzardo, e fra questi il 17% ha già un comportamento a rischio di dipendenza, una quota
in crescita. Per il 25,6% dei genitori intervistati tra le cause del boom c'è la 'incapacità della società a mettere in atto
azioni per combattere le dipendenze', mentre il 23,3% punta il dito sulla 'facilità di reperire queste sostanze' e il 21,3%
pensa che alla base ci sia un 'atteggiamento di tolleranza e permissivismo' da parte della società stessa. "Ai genitori conclude Mele - dico di non interrompere mai la comunicazione parlare sempre con i propri figli, senza essere 'amici',
ma padri e madri".
12-04-2015 17:13 SPAGNA/Incontro della principale ONG ispanoamericana sulle droghe
La citta' di Cordoba accogliera', a partire da domani lunedi' 13 aprile e fino al successivo venerdi', piu' di 150 specialisti
dell'America Latina e della Spagna che dibatteranno sulle prospettive di salute pubblica nell'ambito delle droghe. La
RIOD (rete latinoamericana di ONG che trattano di tossicodipendenza) e la Fundacion Ermet Rco Iris sono gli
organizzatori.
Cosi' come fa sapere l'organizzazione in un comunicato, il direttore della Commissione Intermericana per il Controllo
dell'Abuso di Droghe dell''Organizzazione degli Stati Americani (OEA), Paul Simons, e il delegato per la Spagna del
Plan Nacional Sobre Drogas, Francisco de Asís Babín, inaugureranno l'evento, insieme alla colombiana Margarita
Maria Sanchez Villegas, presidentessa del RIOD; María Luisa Ceballos Casas, presidentessa della Diputación, e
Alfonso Fernández Zamorano, presidente della Fundación Emet Arco Iris.
RIOD e' l principale ONG, tra America Latina e Spagna, che si occupa di droghe. Raggruppa 45 entita' (tre di esse sono
federazioni, per cui rappresenta 400 associazioni senza scopo di lucro).
13-04-2015 08:34 SPAGNA/Liberta' espressione e manifestazione con ologrammi
Nella sera di venerdì 10 aprile si è tenuta a Madrid la prima manifestazione mai organizzata con degli ologrammi. La
manifestazione è stata “indetta” dal gruppo No Somos Delito per protestare contro una legge sulla sicurezza approvata
dal Parlamento che entrerà in vigore il prossimo primo luglio: la legge vieta, tra le altre cose, di bruciare la bandiera
nazionale e protestare fuori dal Parlamento. È stata sostenuta dal Partito Popolare spagnolo, il partito del primo ministro
conservatore Mariano Rajoy, mentre è stata criticata dalle opposizioni, che l’hanno definita “legge bavaglio”.
La manifestazione con gli ologrammi è stata messa in piedi usando circa 2mila immagini mandate a No Somos Delito
da persone di tutto il mondo. Le immagini sono state proiettate proprio di fronte al Parlamento: hanno mostrato molte
persone marciare e cantare slogan, e tenere in mano dei cartelli di critica alla “legge bavaglio” che chiedevano “libertà
di espressione”.
El Pais ha scritto che la legge non ha raccolto grande consenso tra la popolazione spagnola: già alla fine dello scorso
anno c’erano state manifestazioni di migliaia di persone in diverse città spagnole contro la legge. Secondo un sondaggio
di Metroscopia, realizzato per l’organizzazione non governativa Avaaz.org, l’82 per cento degli spagnoli chiede che
venga modificata o cancellata. In particolare, le opposizioni credono che la legge sia una minaccia per le assemblee
politiche pubbliche e altre forme di protesta.
Qui il video
13-04-2015 10:17 COLOMBIA/Arrestato boss del narcotraffico da estradare in Usa
La Polizia antinarcotici della Colombia ha arrestato, nella citta' di Barranquilla (nord) Carlos Enrique Samuels Durin,
alisa Samy, presupposto capo di una organizzazione internazionale dedita al narcotraffico e la cui estradizione era stata
chiesta dagli Stati Uniti. Samuels, che ha anche la nazionalita' tedesca ed era ricercato dall'Interpol con la “circolare
rossa”, era dedito al traffico di stupefacenti e al lavaggio dei relativi introiti, cosi' come fa sapere un comunicato della
Polizia. Secondo le autorita'. Samuels e' il capo di una banda che agisce nella costa atlantica della Colombia, alla
frontiere col Venezuela, ed era alleata con bande criminali del Centroamerica, Europa, Africa e Medio Oriente, cosi'
come con alcuni gruppi armati della Colombia. Samuels, richiesto dalla Corte del Distretto Sud di New York, utilizzava
lance ed aerei per inviare droga dalla Colombia in Usa, usando come rotta il Venezuela e Paesi del Centroaemrica. Il
narco aveva contatti, tra gli altri, con narcotrafficanti in Honduras, Venezuela, Messico, Usa, Olanda, Germania e
Spagna, riciclando denaro che poi veniva investito in cocaina da inviare loro. Il business dell'organizzazione criminale
di Samuels era di una o due tonnellate di cocaina ogni mese, ed ogni anno riciclava proventi di circa 100 milioni di
dollari.
13-04-2015 10:44 GERMANIA/Donna 65 anni e 13 figli: incinta di 4 gemelli
Ha 65 anni, è madre di 13 figli, nonna di sette nipoti e ora è incinta di quattro gemelli. Accade a Berlino, secondo i
media tedeschi. Se la gravidanza di Annegret Raunigk, ora alla 21esima settimana, arriverà al termine, la donna sarà la
più anziana ad aver dato alla luce quattro gemelli. Professoressa di russo e inglese in procinto di andare in pensione, è
rimasta incinta dopo essersi sottoposta a diversi trattamenti di fecondazione assistita all'estero. Critiche sono piovute
sulla 65enne per la sua decisione di diventare di nuovo madre in età avanzata.
"Credo che questa sia una cosa che ciascuno deve decidere per sé, senza lasciare che la gente cerchi di convincerti.
Pensino ciò che ritengono, ciò che io penso è corretto per me", risponde. La donna aveva già fatto notizia dieci anni fa,
quando a 55 anni era diventata la madre più anziana della Germania. Aveva dato alla luce la sua 13esima figlia, nata
senza bisogno di trattamenti ormonali. In Germania la sanità pubblica copre la metà dei costi per la riproduzione
assistita delle coppie, ma il limite di età della donna è 40 anni. Perciò molte aspiranti madri si sottopongono ai
trattamenti all'estero.
14-04-2015 11:53 SERBIA/Cannabis terapeutica. Verso la legge
Entro la fine del mese il gruppo di lavoro nominato dal ministero della Sanita' serbo dara' il proprio parere sull'utilizzo
della cannabis per scopi farmaceutici. Lo ha reso noto il capo del team ministeriale, la dottoressa Danica Grujicic. In
una dichiarazione alla stampa locale, la Grujicic ha precisato di concordare personalmente con l'utilizzo dell'olio di
cannabis sotto stretto controllo dell'Agenzia nazionale per i medicinali. Non esiste nessuna conferma scientifica, ha
aggiunto, che l'olio di cannabis sia efficace per alcune malattie come il cancro. Per questo la dottoressa ha invitato tutti i
colleghi sul territorio a pesare con attenzione le dichiarazioni che rilasciano in merito. La Grujicic non ha infine potuto
fare una previsione su quale sara' il parere finale emesso dal gruppo di lavoro. Il team, ha concluso, si riunira' ancora
una volta a fine aprile per esaminare la questione.
14-04-2015 11:58 ITALIA/Procreazione assistita. Corte Costituzionale su diagnosi prempianto per coppie con
patologie
Torna in esame alla Consulta la legge 40 sulla fecondazione assistita. Al centro, il divieto di accesso alle tecniche di
procreazione medicalmente assistita per le coppie portatrici di patologie trasmissibili geneticamente ma non affette da
sterilità né da infertilità e la conseguente impossibilità per queste coppie di valersi della diagnosi preimpianto,
decidendo di evitare la gravidanza naturale e l'eventuale aborto terapeutico.
La Corte deve decidere se gli articoli 1 (comma primo e secondo) e 4 (comma primo) della legge 40 contrastano con la
Costituzione così come sostenuto nelle due ordinanze di remissione dal tribunale di Roma. In particolare verrebbero
violati gli articoli 2, 3, 32 e 117, ledendo così i principi di uguaglianza e di ragionevolezza, il diritto alla salute e il
diritto di autodeterminazione nelle scelte. La questione è stata sollevata nel 2014 dal tribunale di Roma con due
ordinanze. Davanti alla Corte, in udienza pubblica, ci sono due coppie - di cui una ha subito cinque aborti - e
l'associazione 'Luca Coscioni' assistita dagli avvocati Filomena Gallo e Gianni Baldini. Il giudice relatore è Mario
Rosario Morelli.
Gli avvocati Filomena Gallo e Gianni Baldini, che assistono l'associazione Luca Coscioni, sottolineano "l'assurdità di
una legge che non consente la diagnosi preimpianto ma permette l'aborto terapeutico" alle coppie non sterili e affette da
patologie trasmissibili geneticamente. Per i legali, la sentenza dei giudici della Corte costituzionale potrebbe arrivare
entro giovedì, considerato che la camera di consiglio è fissata per mercoledì. I legali non si sbilanciano in previsioni,
anche perché è cambiata la composizione della Corte, senza contare che "i giudici sono 13 e non più 15", spiegano.
"Siamo preoccupati - concludono gli avvocati - perché le attese sono tante: ci sono migliaia di coppie escluse dalla
legge 40".
14-04-2015 12:05 ITALIA/Concorso esterno associazione mafiosa. Corte Strasburgo: non per Contrada
Bruno Contrada non andava condannato perche' il reato di concorso esterno in associazione mafiosa non era
giuridicamente definito all'epoca dei fatti a lui contestati. Lo ha stabilito la Corte europea dei diritti dell'uomo
condannando l'Italia a una multa di diecimila euro per danni morali e al pagamento di 2.500 euro per spese processuali.
La fattispecie di reato in questione, scrive la Corte, e' il risultato di un iter giurisprudenziale avviato verso la fine degli
anni 80 e consolidato nel 1994. E Contrada, incriminato per fatti che risalgono al periodo compreso tra il 1979 e il 1988,
non poteva ragionevolmente prevedere di compiere il reato. Si tratta, fa sapere il tribunale di Strasburgo, di una
violazione dell'articolo 7 della convenzione europea dei diritti dell'uomo ("Nulla poena sin lege"), quella per cui
"nessuno puo' essere condannato per una azione o una omissione che al momento in cui e' stata commessa non
costituiva reato secondo il diritto interno o internazionale".
14-04-2015 12:20 USA/Cannabis terapeutica contro l'epilessia infantile. Studio
Una forma di marijuana medica potrebbe ridurre le convulsioni in bambini con forme severe di epilessia che non
ottengono risultati con altri trattamenti. Cosi' uno studio pubblicato nella rivista scientifica Proceedings of the Nationl
Academy of Sciences (PNAS). Allo studio hanno partecipato 137 pazienti, ai quali e' stato somministrato per via orale
del cannabinolo, un componente non psicoattivo della marijuana. Durante le 12 settimane dello studio, le convulsioni si
sono ridotte in media del 54%. Il 6%,12 persone, ha dovuto abbandonare il trattamento per la manifestazione di effetti
secondari come diarrea, stanchezza, perdita di appetito e sonnolenza. “Fino ad oggi esistono pochi studi formali su
questo componente della marijuana, Questi risultati sono di grande interesse, specialmente per i bambini e i loro
genitori, che hanno trovato una risposta per la diminuzione delle convulsioni”, ha spiegato l'autore dello studio Orrin
Devnsky, del Langone Comprenhensive Epilepsy Center dell'Universita' di New York. Il cannabinolo (CBD) e' il
principale componente della pianta e, a differenza del tetracannabinolo (THC), non e' psicoattivo. Si considera che
abbia una portata molto ampia per applicazioni mediche e malattie come epilessia, sclerosi multipla, crisi di ansia e
schizofrenia.
14-04-2015 12:41 JAMAICA/Possesso di cannabis fino a 56 grammi non e' piu' reato
Le autorita' jamaicane gia' da domani 15 aprile hanno deciso di non imporre pene carcerarie a chiunque detenga un
massimo di 56 grammi di marijuana, nell'ambito della legge che depenalizza il consumo a fini terapeutici e religiosi. In
un comunicato del ministero della Giustizia si spiega come il provvedimento ridurra' considerevolmente il numero di
casi giudiziari relazionati con il consumo di cannabis che vengono trattati dai tribunali dell'isola. Lo scorso 1 aprile, il
governatore generale della Jamaica, Patrick Allen, aveva dato il suo consenso ad un emendamento della legge in merito.
La legge stabilisce che non costituisce reato consumare marijuana in piccole quantita' e possedere un massimo di due
once (56 grammi) di “ganja”, termine usato dai rastafari riferendosi alla marijuana, ma ogni persona potra' essere
soggetta ad una multa, essendo diventato un illecito amministrativo. Secondo il ministero, l'emendamento “riconosce i
diritti costituzionali della comunita' rastafari che fa uso di “ganja” in senso religioso, e nel contempo apre “all'avvio di
un'industria legittima di marijuana terapeutica con opportunita' e benefici economici molto significativi”. Il consumo
sara' quindi legale per chiunque abbia un'autorizzazione, che verra' concessa a jamaicani che dimostrino interessi
religiosi o medici, ma il ministero non ha fatto sapere quando ci saranno provvedimenti per l'istituzione ufficiale
dell'Autorita' che dispensera' le autorizzazioni. La legge stabilisce che ogni persona maggiore di 18 anni che si consideri
rastafari, cosi' come le organizzazioni di questo culto, debbano chiedere una licenza per coltivare “ganja” a fini
religiosi.
14-04-2015 13:03 ITALIA/Inflazione. Istat conferma stima preliminare di stabilita'
A marzo 2015, l'indice nazionale dei prezzi al consumo per l'intera collettività (NIC), al lordo dei tabacchi, aumenta
dello 0,1% su base mensile e registra una diminuzione su base annua pari a -0,1%, (come a febbraio), confermando la
stima preliminare. Lo rende noto l'Istat. La stabilità della flessione tendenziale dell'indice generale è la sintesi del
ridimensionamento del calo tendenziale dei prezzi degli Energetici non regolamentati (-9,0%, da -12,8% di febbraio) e
del rallentamento della crescita su base annua dei prezzi dei servizi, con particolare riguardo a quelli relativi ai Trasporti
(+0,5%, da +1,4% di febbraio). Al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, l'"inflazione di fondo"
scende a +0,4% (da +0,6% di febbraio); al netto dei soli beni energetici si porta a +0,6% (era +0,7% il mese
precedente). Il rialzo mensile dell'indice generale è da ascrivere principalmente al sensibile aumento dei prezzi degli
Energetici non regolamentati (+3,9%), per effetto dei marcati rialzi dei carburanti; a contenere l'aumento è la
diminuzione - influenzata da fattori stagionali - dei prezzi dei Vegetali freschi (-3,1%). L'inflazione acquisita per il 2015
è pari a -0,1% (era -0,2% a febbraio). Rispetto a marzo 2014, i prezzi dei beni fanno registrare un'ulteriore attenuazione
della flessione (-0,6%, da -0,9% di febbraio) mentre il tasso di crescita dei prezzi dei servizi rallenta (+0,5%, da +0,8%
del mese precedente). Di conseguenza, rispetto a febbraio 2015 il differenziale inflazionistico tra servizi e beni si riduce
di sei decimi di punto percentuale. I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona diminuiscono dello
0,2% rispetto a febbraio e crescono dello 0,8% su base annua (da +0,7% del mese precedente). I prezzi dei prodotti ad
alta frequenza di acquisto - per effetto dei rialzi dei carburanti - aumentano dello 0,4% in termini congiunturali e
registrano un tasso tendenziale nullo (era -0,5% il mese precedente). L'indice armonizzato dei prezzi al consumo
(IPCA) aumenta del 2,1% su base mensile mentre fa registrare un tasso tendenziale nullo (la stima provvisoria era
-0,1%), dopo la lieve ripresa rilevata a febbraio (+0,1%). L'indice nazionale dei prezzi al consumo per le famiglie di
operai e impiegati (FOI), al netto dei tabacchi, aumenta dello 0,2% su febbraio e diminuisce dello 0,2% su marzo 2014.
In tutte le ripartizioni geografiche, i prezzi fanno registrare tassi tendenziali che si distribuiscono in un intervallo di tre
decimi di punto percentuale, da -0,2% del Nord-est a +0,1% del Sud. Nel Nord-ovest e nelle Isole si registra una
flessione pari a quella nazionale (-0,1%); nel Centro i prezzi sono fermi su base annua. Nel Centro-Nord, la situazione
regionale vede i prezzi in diminuzione su base annua nella metà dei casi, per quanto le flessioni - le più ampie
interessano l'Emilia-Romagna e l'Umbria (per entrambe -0,4%) - siano generalmente più contenute di quelle rilevate nei
due mesi precedenti. Nelle rimanenti regioni si rilevano prezzi in moderato aumento o stabili rispetto a marzo 2014. Nel
Mezzogiorno, in tre regioni si registrano cali tendenziali, per quanto meno ampi di quelli rilevati nei due mesi
precedenti. I prezzi sono fermi su base annua in Calabria, mentre fanno registrare incrementi tendenziali nelle altre tre
regioni, con l'aumento più marcato in Basilicata (+0,5%). Per quanto riguarda i capoluoghi delle regioni e delle
province autonome, Bolzano (+0,6%; lo stesso valore rilevato a febbraio) è la città in cui i prezzi registrano gli
incrementi più elevati rispetto a marzo 2014. Aumenti su base annua - con inversioni di tendenza o lievi accelerazioni
della crescita rispetto al mese precedente - si rilevano per sei capoluoghi di regione (Potenza, L'Aquila, Roma, Napoli,
Genova e Aosta). Nelle rimanenti città, si registrano diminuzioni tendenziali dei prezzi comprese tra -0,9% di Bologna e
-0,2% di Trieste, Torino e Venezia. Con riferimento ai comuni con più di 150.000 abitanti che non sono capoluoghi di
regione, si riscontrano diffusi ridimensionamenti dei cali o lievi accelerazioni della crescita su base annua dei prezzi.
Ravenna è l'unica città nella quale si rileva un'accentuazione della flessione tendenziale dei prezzi ed è anche quella in
cui si registra la flessione più ampia (-0,7%).
14-04-2015 16:07 INDIA/Mobilitazione per neutralita' della Rete
Gli internauti indiani sono scesi sul piede di guerra per difendere il principio di 'neutralità di internet' e impedire che in
futuro l'accesso ad alcuni siti come Youtube o altri popolari social sia a pagamento. Negli ultimi giorni circa 300 mila email sono state inviate alla Telecom Regulatory Authority of India (Trai) che a fine marzo ha lanciato una consultazione
on-line per chiedere un parere su come regolare alcuni servizi specializzati. La scadenza per inviare i propri
suggerimenti è il 24 aprile. Secondo molti le nuove normative violano il principio di 'net neutrality', secondo il quale gli
operatori telefonici devono permettere l'accesso alla stessa velocità e agli stessi costi a tutti i website senza
discriminazione. Si tratta di un dibattito che sta dividendo il mondo della rete su scala globale e da cui dipende il futuro
di internet. La campagna di protesta, lanciata sul website www.savetheinternet.in, ha raccolto anche le adesioni di una
ventina di superstar di Bollywood. Di recente il principale operatore di telefonia indiano, Airtel, ha introdotto una
piattaforma (Airtel Zero) che permette ai clienti di usare gratis alcune app (senza abbonamento internet) in quanto il
servizio viene pagato da queste ultime. In seguito al clamore della protesta, il popolare sito di e-commerce Flipkart ha
annunciato di aver interrotto un accordo con Airtel che prevedeva l'uso gratuito della sua application.
14-04-2015 16:26 MONDO/Troppi parti cesarei. ONU
Il tasso ideale di parti effettuati con il taglio cesareo non dovrebbe superare il 10-15%, eppure in molte aree del mondo,
in particolare in Europa e nelle Americhe, viene eseguito quando non necessario, con tassi che arrivano a superare il
35%. Per questo l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha pubblicato un nuovo documento in cui raccomanda di
ricorrervi solo quando non si può farne a meno e invita tutti gli Stati ad adottare un sistema nuovo di classificazione
standard. Il taglio cesareo va fatto solo quando il parto naturale mette in pericolo la madre o il bambino, ad esempio
dopo un travaglio prolungato, stress fetale o perchè il bambino si presenta in una posizione anomala, perchè può causare
delle complicazioni, disabilità o morte, soprattutto laddove mancano le strutture per poter fare degli interventi chirurgici
sicuri o trattare potenziali complicazioni. Il tasso ideale di cesarei dovrebbe quindi attestarsi tra il 10 e 15%, spiega
l'Oms, e nuovi studi mostrano che quando si arriva a farlo nel 10% dei casi, il numero di morti materne e neonatali cala.
Ma quando si supera il 10%, non ci sono invece prove che la mortalità migliori. I dati Oms sull'uso del cesareo nel 2008
nel mondo mostrano che è stato eseguito in media nel 3,8% dei casi in Africa, nell'8,8% nel Sud-est asiatico, nel 15,7%
nel Mediterraneo orientale, nel 23% dei casi in Europa, nel 24,1% nel Pacifico occidentale, e nel 35,6% nelle Americhe,
con una media globale del 15,6%. Vista la mancanza di un sistema di classificazione standard a livello internazionale
per monitorare e confrontare i tassi di cesareo, l'Oms propone di adottare a livello globale il sistema di classificazione
Robson, con cui le donne ricoverate per partorire vengono suddivise in 10 gruppi a seconda di categorie facilmente
identificabili, come il numero di parti precedenti, se il bambino è in posizione normale, la settimana di gestazione,
precedenti cicatrici uterine, il numero di bambini e come è iniziato il travaglio.
------------------------------------------COMUNICATI
08-04-2015 09:22 Italia orribile. Liguria
Primo Mastrantoni
Italia orribile. Liguria
"L'Italia e' orribile, non visitatela". Questo lo spot ironico del sito americano BuzzFeed, che elencava, invece, alcune
bellezze italiane, dal Colosseo alla torre di Pisa. Dobbiamo, invece, prendere atto che i nostri amministratori ce la
mettono tutta per farsi una cattiva pubblicita'. Ci riferiamo, in particolare, alla reclame della agenzia regionale
Promozione Turistica "Liguria" che, su un noto settimanale, ha pubblicato una foto di una accozzaglia di palazzetti a
picco sul mare, uno piu' brutto dell'altro. La pubblicita' titolava "Secoli di bellezza e' meglio scoprirli qui". Ma quale
bellezza, ma come si fa a pubblicare una foto del genere! Eppure di luoghi incantevoli la Liguria ne ha e non ci vuole
Sherlock Holmes per scoprili.
Insomma, ci vogliamo proprio far del male.
(1) Qui la campagna promozionale della Liguria
10-04-2015 10:19 Prostituzione. Aprire le case chiuse? Ci sono gia' quelle diffuse. Legalizzare!
Primo Mastrantoni
Prostituzione. Aprire le case chiuse? Ci sono gia' quelle diffuse. Legalizzare!
Riaprire le case chiuse, ovvero le case di tolleranza che la legge, proposta dalla deputata socialista Merlin nel 1958,
aboli'? Arriveremo alla casa chiusa "Pascha" di Colonia (Germania), dodici piani sfavillanti di luci al neon? Il problema
e' all'attenzione con il deposito di numerose proposte di legge, con il convegno sulla prostituzione tenutosi nei giorni
scorsi alla Camera dei Deputati e con la diffusione della prostituzione di strada che ha fatto scoppiare la protesta degli
abitanti di interi quartieri cittadini. Esiste una realta' che viene sottovalutata: nell'era di Internet la prostituzione si offre
in appositi siti nei quali le offerte convogliano presso abitazioni private. Una sorta di case chiuse diffuse (come gli
alberghi di alcuni paesi) nelle quali sono presenti anche le cinesi. In Germania la prostituzione per strada e' stata
affrontata con l'istituzione di apposite zone dove stazionano le prostitute e arrivano i clienti. Rimane intatto il problema
della prostituzione forzata, ovvero dei trafficanti e della costrizione attraverso rapimenti o promesse di lavoro. E' questo
il problema essenziale da affrontare. Regolamentare il settore, ovvero legalizzarlo e' la soluzione, considerato che tale
attivita' viene calcolata nel PIL. Purtroppo questo Parlamento dopo piu' di mezzo secolo non riesce ad uscire dall'ambito
del "dibattito" e delle numerose proposte di legge depositate. Le questioni spinose, si sa, e' maglio non affrontarle
soprattutto se ce' un Vaticano imperante.
10-04-2015 11:33 Orari negozi e feste. Perche' liberi fa bene a tutti
Vincenzo Donvito
Orari negozi e feste. Perche' liberi fa bene a tutti
L'occasione della Pasqua e, a seguire come di consueto, le feste del 25 aprile e del Primo Maggio, hanno stimolato una
altrettanta e usuale consuetudine: bisogna imporre ai negozi di chiudere quando lo decide l'autorita' amministrativa o
lasciarli liberi di fare come credono? La legge stabilisce che ognuno fa come crede, ma ci sono quelli -come le Coopche hanno opinioni diverse e giocano in tutti i modi per farle valere.
I sindacati Cgil-Cisl-Uil, ribadendo l'invito a scioperare per i dipendenti dei negozi che decidono di non chiudere per le
feste ufficiali, sostengono che “le liberalizzazioni degli orari e delle aperture domenicali e festive attuate dal decreto
Salva Italia non hanno portato alcun aumento dell'occupazione o dei consumi, ma hanno peggiorato le condizioni di
lavoro, aumentato la precarieta' e l'assenza di ogni regola minima di concertazione sulla programmazione delle aperture
e degli orari di lavoro”. Ai sindacati, spesso si affiancano alcuni esponenti della confessione cattolica romana, perche',
secondo loro, i fedeli, potendo scegliere tra chiesa e supermercato, in genere optano per quest'ultimo. E quindi: cosa di
meglio che non indurli in tentazione?
Posizioni ed iniziative, entrambe, intrise di bugie, razzismo ed ipocrisie.
Bugie. Gli esercizi commerciali che chiudono per la crisi, non sono una nostra invenzione. Le strade che secondo noi e
non solo, per non continuare a farsi male sarebbero tre: meno fiscalita', semplificazione burocratica, liberalizzazione
orari. Inoltre, i dati della grande distribuzione, dove si concentrano la maggior parte delle vendite, sono in aumento
molto piu' consistente rispetto alla media e piccola: indicatore di un commercio che e' cambiato, in cui gli addetti del
settore non possono far riferimento alle vecchie rendite di posizione per essere attivi, ma devono reinventarsi nuove
forme, specializzazioni e qualita'.
Razzismo. A parte le feste “laiche”, come la mettiamo con coloro che non seguono i propri riti religiosi di domenica,
ma, per esempio, di venerdi' e sabato, e cosi' per la Pasqua cristiana? La religione cattolica romana non ci sembra che
sia ancora religione di Stato.
Ipocrisie. Come la mettiamo con coloro che lavorano sempre: autisti, ferrovieri, poliziotti, ristoratori, camerieri, vigili,
personaggi e personale dello spettacolo, alberghi, bar, servizi di emergenza, ospedali, cliniche, aeroporti e aerei, e i
professionisti che lavorano nei propri studi. Cioe', milioni e milioni di persone. Non esistono?
E poi -chiosa finale per le coop- sara' anche perche' sono un po' nell'occhio del ciclone per correttezza e trasparenza del
loro operare economico, mentre -per restare solo nell'ambito alimentare- il loro gigante avversario in materia di orari
(Esselunga di Caprotti) sta macinando utili e business come non mai?
10-04-2015 13:35 L'irriverente. Nuove tasse locali. Le illusioni o la presa in giro?
Vincenzo Donvito
L'irriverente. Tasse locali. Le illusioni o la presa in giro?
La proposta dell'Anci (associazione nazionale comuni d'Italia) della cosiddetta airport tax (1) per compensare i maggiori
introiti comunali da parte dello Stato, sta affascinando piu' di qualcuno -Sindaco fiorentino in testa- che, per l'occasione,
si potrebbe dire che straparla.
Il Nardella Dario, non pago di dover allineare la citta' da lui amministrata alle aliquote massime del 16% per la Rc-auto,
dopo anni di medaglia al petto per aver applicato solo il 10,5%, si e' dispiegato in un elogio della probabile nuova tassa
aeroportuale. Il fatto che graverebbe solo sui vettori aerei e non sui singoli contribuenti residenti della sua citta', non
significherebbe un aumento di tasse per i contribuenti. Non solo, ma il fatto che la decisione sull'applicazione sia
appannaggio delle singole amministrazioni, sarebbe una valorizzazione dell'autonomia impositiva dei Comuni. Infine, il
Nardella dice che' e' come la tassa di soggiorno, i residenti non la dovranno pagare
Non sappiamo se il Sindaco gigliato “ci fa o ci e'”. Il fatto che sia lui, persona autorevole e di buona eredita', ad
esprimere certe cose, non ci sembra che renda queste ultime d'oro (o indorate per bene). Sembra che il Nardella sia
convinto che i vettori aerei che dovrebbero pagare questa tassa, siano associazioni benefiche senza scopo di lucro e,
come il nostro Sindaco creda che avvenga per il carburante, ad ogni aumento se ne fanno carico riducendo i loro
guadagni.
Non ce ne voglia, signor Sindaco, ma noi nei ragionamenti amministrativi siamo mossi piu' dal famoso 2+2 che non
dall'afflato e dai modi e dai tempi di pronuncia degli stessi.
Cosi' come avviene per la tassa di soggiorno per chi va in albergo (chi paga di piu' il proprio albergo, spende di meno
proprio li' dove e' ubicato quell'albergo), crediamo che l'”impuesto de aeropuerto” (perche' in inglese e non in
spagnolo?) gravera' anche sui fiorentini. La PincoPallo Airlines paghera' piu' tasse? Chi paghera' di piu'? Fiorentini e
non che si imbarcheranno o atterreranno all'Amerigo Vespucci in quel di Peretola!!! Siano sfascisti? Si', se si tratta di
sfasciare le esultanze del Nardella e dell'Anci. A noi piace dare e dire “pane al pane” e “vino al vino”, senza usare la
vasellina delle parole e dell'autorevolezza di chi le pronuncia.
E tutto questo, non perche' siamo contrari agli aumenti necessari e giustificati delle tasse a fronte di tagli e non-sprechi,
ma solo perche' non ci piace essere presi in giro: e' questo, a nostro avviso, un importante e determinante metodo di
amministrazione della cosa pubblica. Oppure, signor Sindaco, lei e' un illuso e noi non abbiamo capito niente del
mondo.
(1) chissa' perche' in inglese…. forse per farla meglio capire alle compagnie aeree non-italiane o, piu' semplicemente,
perche' l'uso dell'idioma internazionale per eccellenza dovrebbe servire meglio ad “impappocchiare” i coinvolti e a far
credere loro che si tratta di qualcosa di transnazionale, e quindi in un certo senso trascendente dalle specifiche
volonta'… oppure -ci si scusi la cattiveria, ma qualcuno ce la sta tirando troppo- si crede di essere piu' moderni,
giovanili, simpatici, alla moda, esterofili e, quindi, piu' dinamici nel meglio far digerire un provvedimento altrimenti
indigesto… solo che qui si parla di una tassa non di un brano musicale da gustare o canticchiare nei momenti piu'
disincantati.
13-04-2015 11:31 Mobili e formaldeide
Primo Mastrantoni
Mobili e formaldeide
Si aprira' domani a Milano il "Salone del Mobile". E' anche il momento per fare il punto sulla sicurezza dei mobili.
Tornare a casa e sentire un odore aspro che prende alla gola e fa lacrimare gli occhi non e' proprio salutare. Si puo'
pensare ad una fuga di gas dalla cucina ma non e' cosi'. E' invece la formaldeide, una sostanza usata nella produzione
delle resine che trovano impiego nelle schiume isolanti, negli adesivi, nelle colle e nelle vernici. In pratica la
formaldeide e' presente nei materiali di costruzione e nell'arredamento domestico. Insomma la maggior parte degli
agglomerati o compensati di legno contiene formaldeide, che viene rilasciata nel corso degli anni. Il Centro
internazionale di ricerca sul cancro (Francia) ha definitivamente classificato la formaldeide come cancerogeno certo per
l'uomo. L'attivita' cancerogena riguarda in particolare le prime vie aeree (rino-faringe, fosse nasali, seni paranasali).
Cosa fare? Per coloro che gia' hanno acquistato mobili il consiglio e' quello di aerare il piu' possibile, tenendo aperte le
ante o i cassetti dei mobili. Per i cittadini che non vogliono correre rischi consigliamo l'acquisto di mobili senza
formaldeide. Esistono e sono certificati, ed e' bene che i consumatori, che vogliono tutelare la propria salute, inizino a
indirizzare il mercato. Ai costruttori, preoccupati per la concorrenza dei mobili dei Paesi asiatici, non possiamo che
consigliare di puntare sulla qualita', anche dal punto di vista della sicurezza dei mobili.
14-04-2015 11:20 Presidente Inps Tito Boeri: quando si ha voglia di diventare ministro. Le proposte inutili e
quelle utili
Primo Mastrantoni
Tito Boeri, presidente dell'INPS, deve avere proprio voglia di diventare Ministro del Lavoro e delle
Politiche Sociali, perche' la sua proposta di "armonizzare le regole previdenziali" fa parte delle funzioni di un ministro e
del Parlamento. Un presidente di un ente, in questo caso l'INPS, deve far funzionare al meglio la struttura che dirige e
non debordare in altri campi (come e' uso fare nel nostro Paese). Su alcune decisioni prese, come quella di pagare tutte
le pensioni il primo del mese non rileviamo grandi positivita' per i pensionati: prendere la pensione il primo o il dieci
del mese non fa grande differenza per il pensionato visto che la pensione la prendera' comunque dopo 30 giorni, che sia
il primo o il decimo giorno del mese. Tagliare i privilegi, sostiene ancora Boeri, cioe' decurtare le pensioni sopra un
determinato valore? Risponde, Yoram Gutgeld, consigliere economico del presidente Renzi: "Ricalcolo contributivo? Si
è deciso politicamente di non farlo. Le pensioni alte sono già in qualche modo tassate".
Una proposta, pero', l'abbiamo: utilizzare i 30mila dipendenti INPS per il disbrigo delle pratiche pensionistiche, vale a
dire del calcolo delle pensioni che oggi vengono affidate ai patronati, con relativi costi per il pensionando e per lo Stato.
Una proposta semplice per presidente dell'INPS.
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08-04-2015 11:52 Tossicodipendenza e riduzione del danno. Anche la Francia...
Vincenzo Donvito
Tossicodipendenza e riduzione del danno. Anche la Francia...
E' di ieri il voto dell'Assemblea nazionale francese con cui e' stato approvato un emendamento della riforma sanitaria in
cui si avvia una sperimentazione legale delle narcosale (1). Persone tossicodipendenti potranno accedere a questi presidi
sanitari, portando con se' la droga necessaria, e con l'assistenza di professionisti della sanita' potranno iniettarsela.
L'obiettivo primario e' sanitario: evitare le diffuse infezioni tipo Hiv o epatite C che queste persone si beccano con
scambio di siringhe e ambienti non salubri in cui abitualmente il tossicodipendente si fa il “buco”; obiettivo secondario:
levare queste persone, e il codazzo legato alla delinquenza che vi gira intorno, dalla strada e rendere gli ambienti
pubblici meno pericolosi per la cittadinanza.
Le narcosale (cosi' vengono universalmente chiamate mediando una terminologia spagnola; in francese “salles de
shoot”) non sono una novita' nel continente europeo, nordamericano e australiano: dovunque, la loro sperimentazione
sembra abbia ottenuto i risultati previsti che, in un ambito di legislazioni in cui le droghe cosiddette pesanti non sono
legali, si limitano -e' bene ricordarlo e sottolinearlo- ad una riduzione del danno e non servono a curare la dipendenza
chimica dei singoli malati... una cura che pero' in qualche modo allevia i danni da contesto sociale in cui questi malati
vivono, contesto vittima e condizionato dall'ambiente delinquenziale a cui questi malati sono costretti a rivolgersi per
l'acquisto della specifica sostanza (eroina, generalmente).
In Italia non esistono politiche del genere. A parte le buone intenzioni di alcune amministrazioni locali e regionali, e le
altrettante buone iniziative di associazioni di volontariato che informano e scambiano siringhe usate con nuove... a parte
queste rarita', il malato di tossicodipendenza e' in balia di se stesso, cioe' di un mercato controllato ed alimentato dalle
piu' organizzate malavite internazionali (2).
Il voto del Parlamento francese colpisce perche', i nostri vicini d'Oltralpe, in materia di droghe hanno una legislazione
che -rispetto a stupidita' legislativa, crudezza normativa, chiusura di prospettive- fa sembrare liberale la nostra legge
Fini-Giovanardi (pur “emendata” dalla recente sentenza della Corte Costituzionale). I francesi della Francia di Hollande
e Sarkozy e Le Pen e Europe Écologie Les Verts (EELV), maestri di letteratura e di liberta' (3), sulle droghe hanno una
visione corta (che la dice lunga...) .... ma oggi con questa legge approvata dall'Assemblea nazionale sembrano
riprendersi e rinnovare (pur se solo adeguandosi a iniziative ben sperimentate in materia anche da loro partner
comunitari) il loro spirito e la loro iniziativa di riferimento diffuso? Potrebbe, se, dalla sperimentazione sulle narcosale,
si prendesse di petto anche la normativa sulle droghe, quantomeno per adeguarla a legislazioni meno repressive come
quella portoghese, spagnola, tedesca, etc. Vedremo.
Per quanto riguarda il nostro Paese, crediamo che meriti seguire con attenzione l'evolversi di questo esperimento,
confrontandolo con quelli in corso, per esempio, in Svizzera e Spagna, foss'anche solo per capire se gli obiettivi
prefissati siano una chimera o meno. Stiamo sempre e solo parlando di “riduzione del danno”, non cure sanitarie, ma
sociali e civiche che, probabilmente, in un contesto sociale che dovrebbe sempre piu' essere basato sulla liberta' e
consapevolezza degli individui, e' quello che dovrebbe servire alla bisogna. Liberta' e consapevolezze che a nostro
avviso si devono rafforzare anche e soprattutto in un contesto di minacce e violenze e orrori di fanatismi presupposti
religiosi modello Isis.
Nell'immediato, tutti coloro che gia' in questi anni hanno ritenuto valide le politiche di riduzione del danno e, in qualche
modo, si sono fatti portatori di proposte legislative e normative nazionali, regionali e locali, hanno un argomento e un
esempio in piu' per convincere i dubbiosi e addivenire a contesti dove le persone malate non siano condannate e punite
per il loro male, per quanto “volontariamente” se lo siano procurato.
(1) Qui la notizia coi particolari del caso
(2) e' bene ricordare che, nonostante gli sforzi mondiali militari ed economici in Afghanistan (coinvolta anche l'Italia)
per l'appoggio al governo locale di quel Paese contro Talebani e l'economia dell'oppio, questo Paese, da cui ormai sono
gia' andati via i piu' importanti contingenti militari della cosiddetta forza di pace internazionale, secondo i dati dell'Onu
continua ad essere il maggiore produttore e fornitore di oppio (da cui viene ricavata l'eroina) di tutto il mondo; e quindi
il maggior fornitore di materia prima per le maggiori e minori malavite organizzate di tutto il mondo.
(3) scuola di liberta' che, a nostro avviso, non brilla piu' di tanto dopo le vicende di Charlie-Ebdo
13-04-2015 13:02 730 precompilato: scheda/guida
Rita Sabelli
Da mercoledi prossimo 15 Aprile sarà possibile scaricare dal
sito dell'Agenzia delle entrate l'ormai famoso 730 precompilato, la cui sperimentazione inizia quest'anno per poi
perfezionarsi e assestarsi a regime nei prossimi.
Della precompilazione si è occupata l'Agenzia delle Entrate utilizzando i dati presenti nell'anagrafe tributaria
(dichiarazioni precedenti) aggiungendovi i dati relativi agli oneri detraibili e deducibili trasmessi da terzi (interessi
passivi mutui, premi assicurativi, contributi, etc.) e i dati contenuti nelle certificazioni dei sostituti di imposta (cud)
relativi ai redditi da lavoro. Lo scambio dati avviene attraverso il SID, “sistema di interscambio dati”, che l'Agenzia già
utilizza per vari scopi, prima tra tutti la lotta all'evasione fiscale.
Per il 2015 (redditi 2014) la dichiarazione precompilata non contiene alcuni oneri deducibili come le spese mediche e le
detrazioni per interventi edilizi, che dovranno essere aggiunte dal contribuente. Per l'inserimento automatico di queste
detrazioni si dovrà attendere il 2016 e negli anni successivi i dati che confluiranno automaticamente sul 730
precompilato dovrebbero ancora aumentare. Una volta a regime le spese mediche dovrebbero pervenire all'Agenzia
delle entrate attraverso il “sistema tessera sanitaria”.
Dopo averla scaricata -munendosi del PIN del servizio Fisconline o utilizzando la password INPS- la dichiarazione può
essere accettata e presentata così com'è o possono essere fatte integrazioni e modifiche, sia da soli (con presentazione
online) sia tramite CAF, datori di lavoro (se il consulente di lavoro offre servizio di assistenza fiscale) o professionisti
abilitati (commercialisti o altro).
Vi sono conseguenti differenze sia in termini di controlli che di responsabilità: se la dichiarazione viene presentata
senza modifiche (che riguardino il reddito o l'imposta) non scatterà alcun controllo, che seguirà invece in caso contrario.
Per contro, in caso di presentazione con modifiche/integrazioni il contribuente che si affida a intermediarii abilitati non
subirà alcuna conseguenza in caso di errore (a meno che non vi sia una sua specifica responsabilità) mentre risponderà
personalmente nel caso effettuasse la presentazione autonomamente, tramite l'apposito servizio (gratuito) online.
La presentazione, diretta o tramite intermediari, deve avvenire tra il 1 Maggio e il 7 Luglio 2015, salvo eventuali
prossime proroghe.
I costi sono liberamente fissati dai centri di assistenza fiscale e dai professionisti. Rispetto al passato si nota una
maggiore diversificazione (vi sono prezzi base per le presentazioni con e senza modifiche e costi extra legati
all'aggiunta di immobili, detrazioni, oneri o per dichiarazioni complesse) e una lievitazione legata senz'altro all'aumento
della responsabilità in capo a questi soggetti. E' gratuita invece la presentazione autonoma da parte del contribuente, con
o senza integrazioni.
Nulla impedisce al contribuente di ignorare il 730 precompilato e procedere con la presentazione del 730 ordinario, nei
modi tradizionali.
Per diffondere la novità la macchina informativa si è messa in moto con spot in TV e su YouTube, con un sito dedicato
con informazioni e un servizio webmail e un numero di telefono (848.800.444).
L'Aduc, da parte sua, ha approntato una scheda/guida dal titolo 730 precompilato: una guida veloce per il cittadino
13-04-2015 13:46 Elettricità e gas, fatture di conguaglio esorbitanti. Quali diritti e come difendersi
Smeralda Cappetti
Sono molto frequenti i casi in cui vengono recapitate bollette gas e luce di
importi esorbitanti per conguagli risalenti a molti anni addietro. Molto spesso, il salatissimo conguaglio è dovuto
all'inadempimento del fornitore o del distributore, che ha omesso di effettuare le letture periodiche del contatore oppure
non ha emesso bollette periodiche.
Un disservizio che persiste anche per anni e che comporta pesanti conseguenze per gli utenti, che si ritrovano a dover
pagare, in un colpo solo, bollette così elevate da non potervi far fronte.
Quali sono i diritti dell'utente?
PRESCRIZIONE QUINQUENNALE
In primo luogo è importante sapere che non possono essere pretese somme relative a consumi che il fornitore avrebbe
potuto e dovuto pretendere oltre 5 anni prima dell'emissione della fattura. Se quindi il fornitore omette di fatturare
consumi per molti anni, perché non tiene conto delle letture del contatore o si è “dimenticato” di emettere bollette
periodiche, perderà il diritto ad essere pagato.
Infatti, l'art. 2948 del codice civile prevede che si prescrivano in cinque anni gli interessi e in generale tutto ciò che deve
pagarsi periodicamente ad anno o in termini più brevi. Non vi sono dubbi che tra le somme che devono pagarsi
periodicamente, e quindi soggette a prescrizione quinquennale, vi siano anche le bollette relative ai consumi periodici di
energia elettrica e gas.
Ma da quando decorre la prescrizione di cinque anni?
E' importante rispondere a questa domanda, poiché i fornitori spesso sostengono che la prescrizione decorre da quando
viene emessa la fattura di conguaglio, con ciò spostando a loro piacimento il termine da cui decorre la prescrizione e
consentendo così di richiedere i conguagli anche dopo dieci o quindici anni e potenzialmente per l'eternità. Ovviamente
non è così, altrimenti l'istituto della prescrizione, che il codice civile prevede come norma imperativa e inderogabile,
sarebbe del tutto aggirabile da parte dell'esercente.
In realtà, secondo un ragionamento logico e sulla base dei principi generali del nostro ordinamento, si rileva in primo
luogo che la prescrizione decorre da quando può essere fatto valere il diritto, ovvero da quando il fornitore può (e deve)
fare la lettura dei contatori (generalmente per il tramite del distributore). E' in quell'occasione che, rilevati consumi
superiori a quelli addebitati in acconto sulla base di letture stimate, può pretendere il pagamento del conguaglio. Ed è
quindi da quel momento che decorre la prescrizione quinquennale.
Per capire da quando decorre la prescrizione è quindi necessario individuare il giorno entro il quale il gestore, per il
tramite del distributore, avrebbe dovuto effettuare la lettura del contatore.
Per quanto riguarda il gas:
- per contratti in maggior tutela con consumi annuali inferiori a 500 smc, la lettura deve essere effettuata una volta
l'anno, e l'intervallo tra due letture consecutive non può essere inferiore a 6 mesi o superiore a 13 mesi
- per contratti in maggior tutela per utenze con consumi annuali tra 500 e 5000 smc/anno, la lettura deve essere
effettuata 2 volte l'anno, e l'intervallo tra due letture consecutive non può essere inferiore a 3 mesi o superiore a 7 mesi
- se invece la fornitura è in libero mercato, dovrà essere il contratto a regolamentare la periodicità delle letture.
Per quanto riguarda la fornitura di energia elettrica per i clienti con potenza disponibile non superiore a 16,5 kW (in
pratica, tutti o quasi i clienti domestici):
- in caso di contatore elettronico con rilevamento della lettura a distanza, dal 1 gennaio 2013 la lettura deve essere
effettuata almeno una volta al mese;
- in caso di contatore tradizionale o in caso di contatore elettronico non ancora attivato per la rilevazione a distanza dei
consumi, i distributori devono compiere un tentativo di lettura almeno una volta all'anno.
Il fornitore può quindi pretendere il pagamento del conguaglio già dal momento in cui avrebbe dovuto conoscere la
lettura effettiva del contatore, da effettuarsi quantomeno una volta l'anno. E' dal momento in cui avrebbe dovuto
emettere il conguaglio, a seguito di lettura periodica obbligatoria del contatore, che decorre la prescrizione
quinquennale.
Pertanto, se da quando il gestore avrebbe dovuto conoscere la lettura effettiva sino al momento della richiesta vera e
propria del corrispettivo economico non sono intervenute comunicazioni ufficiali (raccomandate con ricevuta di ritorno
e documenti similari) e contestualmente sono passati oltre 5 anni, tutto ciò che è relativo al consumo precedente ai 5
anni stessi si considera prescritto.
Vi è una sola eccezione a questa regola, ovvero quando il distributore dimostra di non aver potuto effettuare la lettura
periodica in quanto il contatore era inaccessibile (ad es., perché situato all'interno dell'abitazione e l'utente era assente).
In questi casi, se il distributore dimostra che ha effettivamente inviato il letturista per leggere il contatore, la
prescrizione decorrerà dalla successiva lettura periodica dovuta. Se invece il contatore è accessibile (ad es. sulla strada
pubblica, nel vano scale di un condominio con diverse abitazioni, o in altra area accessibile a terzi) non potrà essere
eccepita dal distributore l'impossibilità di lettura.
RATEIZZAZIONE, INDENNIZZI, RISARCIMENTO DEL DANNO E SANZIONI
Oltre al diritto di ricevere letture periodiche dei contatori, l'utente ha anche diritto di ricevere periodicamente le
bollette dei consumi di energia elettrica. In particolare:
- per l'energia elettrica, l'utente in maggior tutela ha diritto a fatture bimestrali, mentre l'utente del mercato libero dovrà
fare riferimento al contratto per conoscere la periodicità;
- per il gas, l'utente in maggior tutela ha diritto a fatture quadrimestrali se ha consumi annuali inferiori a 500 smc, e
fatture trimestrali se ha consumi annuali tra 500 e 5000 smc ha invece diritto a fatture trimestrali, mentre l'utente del
mercato libero dovrà fare riferimento al contratto per conoscere la periodicità.
In ogni caso, l'utente ha diritto a ottenere comunque la rateizzazione degli importi dovuti per l'intero periodo di mancato
recapito delle fatture, purché ne faccia richiesta prima della scadenza della fattura di conguaglio.
Inoltre sono previsti indennizzi automatici per l'omessa lettura periodica. Purtroppo, su pressione degli esercenti, il
garante ha incredibilmente eliminato gli indennizzi automatici per l'omesso invio di fatture periodiche. Ma questo non
esclude che si possa richiedere all'esercente il risarcimento del danno, pur essendo necessario fornire la prova dei
pregiudizi, patrimoniali e non patrimoniali, effettivamente subiti a causa della mancata fatturazione periodica dei
consumi.
Quale risarcimento del danno?
Allorquando gli utenti agiscono in giudizio per il riconoscimento del proprio diritto alla lettura e fatturazione periodica
dei consumi, chiedendo oltre alla condanna della società alla rateizzazione degli importi dovuti anche quella al
risarcimento dei danni subiti, quasi sempre le società si oppongono imputando la mancata fatturazione a generiche
anomalie tecniche ed evidenziando come, in ogni caso, l'omesso invio delle bollette non giustifica le richieste
risarcitorie del consumatore.
In primo luogo andrà evidenziato il comportamento inadempiente della società fornitrice di energia elettrica in relazione
alla clausola delle condizioni generali di contratto, che prevede l'obbligo del somministrante di provvedere alla
fatturazione periodica dei consumi anche sulla base di letture effettive del contatore con cadenza non superiore all'anno.
Per l'effetto, se ne deduce il diritto dell'utente ad ottenere la regolare fatturazione dei consumi, imponendo quindi la
società l' emissione delle fatture non recapitate e la rateizzazione con rate mensili degli arretrati dovuti, secondo le
modalità indicate dal consumatore.
Ma vi è di più. Si ritiene infatti che l'utente possa aver diritto anche a richiedere il risarcimento di un danno patrimoniale
e non patrimoniale.
Sarà quindi necessario provare da un lato l'esistenza di un danno patrimoniale a causa della mancata fatturazione
periodica della fornitura di energia elettrica. Ad esempio si potrebbe ipotizzare un danno da perdita di chance per non
aver potuto, in caso di mancata lettura dei consumi per molto tempo, verificare l'esistenza di offerte economiche più
vantaggiose proposte in quel periodo da altra società e conseguentemente ottenere un risparmio di spesa.
Dall'altro lato vanno richiamati i generali principi di buona fede e correttezza contrattuale, atteso che la società di
distribuzione del gas ha violato il principio del legittimo affidamento che il consumatore fa sulle bollette che arrivano e
anche sulla programmazione dei costi della propria vita quotidiana, bollette comprese. Infatti, non solo l'utente fa
affidamento sulle bollette che gli arrivano con determinati importi, ma altresì l'utente riesce sicuramente a fare
affidamento e a esercitare un controllo sui consumi solo quando questi gli vengano conteggiati in un tempo
ragionevolmente breve. Inoltre, anche qui in via ipotetica, si potrebbe verificare un c.d. danno da stress, ?inteso come
stato di inquietudine, di sofferenza, di disagio emotivo, derivante da un comportamento illecito tenuto tanto da un
soggetto privato quanto dalla P.A., in questo caso derivante dal comportamento illegittimo dell'ente di distribuzione che
fa recapitare bollette esorbitanti all'ignaro utente.
Pare evidente che con tale reiterata condotta il distributore di energia violi il dovere di buona fede che deve presiedere
all'esecuzione di ogni contratto, così come alla sua formazione e alla sua interpretazione e in definitiva accompagnarlo
in ogni sua fase. È evidente come tale condotta causi un ingiusto danno all'utente; si tratta, quindi, di un abuso del
diritto, che può e deve essere fatto valere.
Sanzioni dell'Autorità a distributori e fornitori di energia
In passato sono state irrogate sanzioni per violazione delle norme poste a tutela della trasparenza dei consumi e dei costi
relativi alla fornitura del servizio di distribuzione e di vendita dell’energia elettrica ai clienti del mercato regolato. Nel
provvedimento VIS 22/09 dell’Autorità per l'Energia ed il Gas (AEEG) si legge che l’Autorità dopo aver accertato
l’inosservanza da parte di Enel dell’obbligo del tentativo di lettura annuale dei contatori presso tutti i clienti allacciati
alla propria rete con potenza contrattualmente impegnata fino a 30 kW, ha irrogato alla società Enel una sanzione
amministrativa pecuniaria pari a 2.053.000€. Nella delibera VIS 22/09 si legge che “l’illecito in questione è grave sia in
ragione dell’interesse tutelato dalla norma violata sia perché ha avuto un’estensione notevole per quanto riguarda i
clienti coinvolti e l’ambito territoriale interessato che coincide con l’intero territorio nazionale” e che “la mancata
lettura dei contatori per lunghi periodi può danneggiare il cliente finale, dando luogo ad elevati conguagli”.
L’Autorità per l’energia elettrica e il gas, anche a seguito di segnalazioni di altri clienti e associazioni di categoria, ha
avviato, con deliberazione VIS 36/101, un procedimento per l’adozione di propri provvedimenti per violazione, tra
l’altro, della disciplina in materia di periodicità di fatturazione prevista dalla regolamentazione in vigore (nel caso di
contratti di fornitura di gas a condizioni regolate) o dai contratti di fornitura a condizioni di mercato libero.
Con il medesimo provvedimento, l’Autorità ha intimato all’esercente di provvedere a ripristinare la regolare periodicità
di fatturazione nel rispetto delle delibere dell’Autorità (per i clienti che hanno un contratto a condizioni regolate) e delle
condizioni contrattuali sottoscritte dai clienti (per coloro che hanno un contratto di mercato libero), emettendo le
relative fatture; corrispondere l’indennizzo automatico previsto dal Codice di condotta commerciale gas emanato
dall’Autorità ai clienti che hanno un contratto gas a condizioni di mercato libero e che ne abbiano il diritto; fornire
risposta motivata ai reclami scritti inviati dai clienti aventi ad oggetto la mancata emissione delle fatture, indicando la
data prevista per la ripresa.
COME FAR VALERE I PROPRI DIRITTI
In primo luogo sarà necessario replicare in forma di diffida alla richiesta di pagamento, con altrettanta raccomandata
A/R o PEC, intimando lo storno degli importi prescritti. Nella medesima diffida si potranno chiedere, se applicabili,
anche gli indennizzi previsti dalla normativa, nonché il risarcimento del danno, come sopra già visto.
Successivamente, qualora il distributore continui ad esigere il pagamento dei consumi prescritti, l'utente potrà fare
reclamo all'AEEG, senza necessità di alcun tipo di assistenza legale.
Qualora infine anche dopo il reclamo il distributore continui a pretendere il pagamento, ci si potrà rivolgere al giudice
competente (giudice di pace per importi prescritti inferiori a 5.000 Euro, al Tribunale per importi superiori a 5.000
Euro) per richiedere sia l'annullamento delle fatture per intervenuta prescrizione, sia il risarcimento degli eventuali
danni patrimoniali e non patrimoniali. Si ricorda in proposito che per le controversie di valore inferiore a Euro 1.100
ciascuno può stare personalmente in giudizio davanti al giudice di pace senza l'assistenza di un legale.
------------------------------------------AVVERTENZE è un quotidiano dell'Aduc registrato al n. 5761/10 del Tribunale di Firenze.
Direttore Domenico Murrone.
Edito da Aduc, Associazione per i Diritti degli Utenti e Consumatori
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