Che cos`è una tesina

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Che cos`è una tesina
Come Sopravvivere e Bene
alla Tesina dell’Esame di Stato
Pro-memoria pratico
ad uso dei poveri studenti del Pitentino
e non solo
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Che cos’è una tesina di Maturità?
 E' un documento da produrre e presentare all’esame orale di maturità, o meglio,
all' esame di Stato. Non è obbligatorio.
 Si tratta in particolare di un approfondimento su un argomento che sarete voi a
scegliere e che dovrà interessare le materie oggetto d’esame. Non è obbligatorio che
siano tutte.
 Si può anche definire come un percorso pluri-displiplinare*, un elaborato che
sviluppa in maniera approfondita un argomento scelto dal candidato. Non
necessariamente contenuto nel programma dell’ultimo anno scolastico.
 Il lavoro di ricerca può essere redatto secondo la forma classica dell’elaborato
scritto, ma può anche avvalersi di strumenti multimediali come supporti video,
immagini, liberamente scelti dallo studente e concordati con i docenti.
 Si tratta di una vera e propria prova di metodo, tesa a valutare le capacità di
organizzare un percorso di ricerca, di individuare percorsi di studio e di produrre
materiali originali.
* Qualificando la terza prova come pluridisciplinare è stata ribadita l’esigenza di superare le divisioni
settoriali nella cultura scolastica, per ricostruire una visione unitaria della conoscenza.
Si adotterà un metodo pluri-disciplinare se si affronterà un argomento, come per esempio l’epoca
napoleonica, sotto diversi profili, mettendo in luce gli aspetti politici, economici, giuridici, le tecniche
militari e di governo, ma anche in diversi ambiti come la letteratura, le arti, le scienze. ecc.
Preparazione
Già all’inizio dell’ anno bisogna cominciare a pensare alla tesina?
La preparazione va affrontata per tempo e non frettolosamente nelle ultime settimane
che precedono l’esame.
Per aiutarci in questo è bene creare, fin dai primi mesi di scuola, un’agenda-schedario-file
su cui annotare concetti, letture, citazioni titoli di libri, giornali, o altro affrontati in
classe o incontrati nella nostra vita quotidiana di lettori o di spettatori televisivi e
cinematografici, che ci abbiano particolarmente interessato e che potrebbero servirci da
spunto per scegliere l’argomento o da materiale per il nostro lavoro.
Che argomento scegliere?
Scegliete un argomento che vi piace. Evitate di scegliere un approfondimento solo per
stupire la commissione. In base alle vostre conoscenze e alle vostre attitudini, scegliete
qualcosa che vi ha colpito e interessato.
L’argomento che si sceglie deve essere abbastanza generale, in modo tale che sia poi
possibile esaminarlo attraverso i vari rinvii e le connessioni alle diverse discipline. Questo
permette anche di catturare l’interesse dell’intera commissione, e non solo quella dei
professori di una o due discipline. Attenzione però anche al pericolo opposto, ovvero che
argomenti di portata universale, come ad esempio la libertà, la giustizia sociale, il
viaggio, possano disorientare per l’eccessiva vastità e ampiezza e portare ad una
trattazione superficiale o generica dei temi che si affrontano.
Per evitare queste difficoltà è bene circoscrivere il proprio campo d’indagine, definendolo
a partire da un particolare aspetto dell’argomento nel suo complesso.
Per esempio, per trattare della libertà possiamo partire da un caso storico particolare,
come ad esempio la schiavitù dei neri americani e da lì procedere ad una organica
articolazione dell’argomento.
Dove trovare il materiale per la tesina?
Per trovare tutto il materiale per la vostra tesina, non avete che l’imbarazzo della scelta:
internet è un ottimo strumento per fare il vostro approfondimento, senza dimenticare che
esistono anche le biblioteche, luoghi da prediligere per il vostro studio in vista della
Maturità.
Titolo e sottotitolo
La prima scelta da cui partire per poter dare un’inquadratura generale al nostro lavoro
riguarda il titolo e nel caso il sottotitolo. A questo riguardo ripensare, nel corso dello
sviluppo della tesina, a titolo e sottotitolo può essere un valido modo per costringersi a
specificare meglio il percorso.
Il titolo infatti ci accompagnerà come un punto di riferimento che può anche cambiare
nel corso della ricerca. Poi, al vero titolo, quello definitivo, ci arriveremo alla fine del
lavoro, e ci si arriverà quasi spontaneamente.
All’inizio necessariamente il nostro titolo sarà molto generico e provvisorio, per esempio
“La libertà di espressione”, che serve a focalizzare l’area tematica. A questo titolo se ne
aggiungerà un altro, un sottotitolo che servirà a specificare nel dettaglio quale aspetto di
questo argomento, tanto generale, è stato esaminato, per esempio: “La libertà di
espressione. La censura nell’Italia fascista”. Questo lavoro di continuo raffinamento
contribuisce a farci precisare il tema, scendendo nel particolare e a guidarci nella ricerca.
La mappa concettuale
Una volta scelto l’argomento, è bene procedere mettendo a punto una chiara mappa
concettuale per avere una visuale completa di come sarà articolato il lavoro, di quali
aspetti saranno esaminati e di come le diverse discipline saranno connesse le une alle
altre.
Si può partire da una semplice “scaletta” in cui saranno appuntanti progressivamente
tutti gli snodi e i punti di connessione del percorso di analisi che si intende percorrere.
Si può poi progressivamente ampliare lo schema e trasformarlo in un organigramma di
lavoro più complesso, che contenga una definizione sintetica dell’argomento di partenza,
la successione delle discipline con una breve definizione del contenuto delle connessioni
individuate e gli eventuali rimandi da una materia all’altra.
Questo lavoro preliminare ha il vantaggio di fungere da bussola nelle diverse tappe del
nostro lavoro, di orientarci nei momenti di confusione, di ricordarci quali sono i nostri
obiettivi. E’ un ottimo metodo per chiarirci le idee, per avere sempre sotto controllo il
nostro lavoro.
Una volta acquisito questo metodo, tutto ci sembrerà più limpido e facile e saremo in
grado di affrontare ogni lavoro di ricerca che ci si presenterà anche nel futuro, nel mondo
universitario o in quello del lavoro.
Quali discipline e quali argomenti collegare
Nella stesura della tesina si può scegliere di avanzare a raggiera, mettendo al centro
l’argomento su cui verte il lavoro e legandolo, di volta in volta, alle discipline scelte con
connessioni logiche o analogiche ad esso, proprio come si fa con una ragnatela. Saranno
anche i collegamenti scelti che disegneranno progressivamente una linea di ricerca
anziché un’altra e che costituiranno l’originalità del proprio lavoro. Non è necessario far
riferimento a tutte le materie previste dal proprio corso di studio, ed è pertanto
certamente consigliabile ridurre il numero di collegamenti per migliorare la qualità
critico-analitica della tesina.
Essenziale è evitare di disperdere il nostro lavoro, il quale deve avere una sua organicità
e che, occorre ricordare sempre, sarà oggetto di un’esposizione orale piuttosto breve e
sintetica, normalmente non più di 15 - 20 minuti. Pertanto l’importante non è il numero
delle materie coinvolte, ma che la scelta delle materie e degli argomenti collegati tra loro
sia realmente pluridisciplinare.
I collegamenti dovranno essere attinenti e, di norma, è sempre bene contestualizzare dal
punto di vista storico i temi che si analizzano anche solo con brevi accenni. Questo
consentirà a chi ci ascolta di avere sempre una visione limpida della nostra esposizione e
a noi di mostrare la validità delle nostre ricerche.
Un argomento originale
L’argomento della tesina può anche derivare da una suggestione, da un tema particolare,
da una frase che ci ha particolarmente colpito, da un film appena visto, da un
personaggio affascinante e originale, che non ha fatto parte del curriculum di studi o da
interessi culturali coltivati.
Esempi di questo tipo possono essere: Avatar, I sette peccati capitali, Coco Chanel, Aceto
balsamico, Renato Zero… con i quali è comunque possibile sviluppare ottime tesine.
In questo caso però il lavoro è generalmente più impegnativo, poiché l’argomento si dovrà
inquadrare in un contesto più generale più ampio che va studiato ex novo per
comprendere, con cognizione di causa, di cosa vogliamo parlare. Fatto questo, vanno
trovati i collegamenti ad altre discipline e ai contenuti che vogliamo trattare per ciascuna
di esse e che abbiano legami forti e significativi tra di loro, cosa non sempre facile, in
questi casi, senza incorrere in forzature.
Prima l’argomento, poi i collegamenti
Come abbiamo detto, la prima cosa da fare per iniziare un buon lavoro di ricerca è quella
di individuare un argomento per te interessante da cui partire per la ricerca. Solo dopo, e
molto ponderatamente, vanno individuate le discipline e i relativi contenuti che si
leghino logicamente e culturalmente al tema principale e che concorrano a darne un
quadro complessivo. Solo così è possibile realizzare una tesina pluridisciplinare che abbia
un senso.
Come esporre la vostra tesina: il colloquio
Il colloquio ha inizio con un argomento o con la presentazione di esperienze di ricerca e
di progetto, anche in forma multimediale, scelti dal candidato. Rientra tra le esperienze
di ricerca e di progetto la presentazione, da parte dei candidati, di lavori preparati
durante l’anno scolastico con l’ausilio degli insegnanti della classe.
Nel giorno del colloquio orale la calma sarà la vostra più preziosa amica. Non agitatevi,
state calmi, così darete l’impressione di essere perfettamente a vostro agio e super
preparati. Non gesticolate ed evitate intercalari vari. E mi raccomando: qualsiasi cosa
dite, ditelo sempre con convinzione.
L’ansia della prova orale per la maturità è senza dubbio uno degli ostacoli più difficili da
superare: mentre la prova scritta si basa solo sullo studio, la prova orale rischia di creare
ansia e confusione nella mente di chi deve affrontare questa importante prova.
Un ottimo modo per evitare, o per lo meno attutire, l’ansia e’ la preparazione di una
tesina ben strutturata ma soprattutto ben studiata.
Durante i primi 10-15 minuti si avrà modo di esporre la propria tesina, ma si avrà anche
l’opportunita’ di rompere il ghiaccio e scaricare quella tensione iniziale che tutti
accumulano e rischiano di non sfogare, diventando un blocco difficile da superare.
Concludendo, ecco una breve lista dei consigli più importanti:
Trovare un argomento originale e interessante.
Iniziate a sviluppare la vostra tesina sin dal primo quadrimestre: un buon lavoro
va studiato e progettato.
Toccate le materie principali del vostro indirizzo: non occorre parlare di tutte le
materie.
Sviluppate una mappa concettuale che vi aiuterà a creare una tesina ben
pensata.
Usare ANCHE internet significa fornire informazioni più dettagliate e
complete. Non dovrete copiare, ma RIELABORARE i concetti e le informazioni.
Usare strumenti come Power Point vi aiuterà a organizzare meglio la prova
orale: una sorta di mappa dei concetti su slide per coinvolgere visivamente la
commissione.
Concludendo, ecco una lista di titoli che vale la pena di prendere in considerazione
(nel senso che non sono così scontati):
Che cos’è e perché la Tobin Tax.
I Diritti Umani a dieci anni da Guantanamo.
L’esperienza di Libera come forma di reazione “dal basso” alle mafie.
Bollywood come incontro fra occidente e oriente.
...
Concludendo, due parole sulla bibliografia/sitografia:
La bibliografia è importante. Usare dei dati e delle informazioni senza dichiararne la
fonte rende non credibile tutto il lavoro.
Bisogna indicare chiaramente un testo. Così:
Noam Chomsky, Due ore di lucidità, Baldini e Castoldi, Milano 2003.
cioè:
Noam Chomsky → autore
Due ore di lucidità → titolo incorsivo
Baldini e Castoldi → casa editrice
Milano → luogo
2003 → anno
Imparate a essere precisi. Che ragionieri volete essere se non siete precisi?
Stessa cosa per la sitografia: è necessario dimostrare precisione e attendibilità: le fonti
alle quali vi riferite devono essere rintracciabili.
Concludendo, BUON LAVORO e ...