forse è solo perché non dovevo morire
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forse è solo perché non dovevo morire
Teatro di Pesaro LA PICCOLA RIBALTA organizza Incontro con Francesco Nicolini autore del libro: ...FORSE È SOLO PERCHÉ NON DOVEVO MORIRE Ricordi autografi della Grande Guerra del fante contadino Elmo Cermaria, il nonno Peppe Sabato 20 settembre 2014 ore 17.30 Auditorium Accademia Internazionale di Canto “Città di Pesaro” (ex Bramante - Largo Aldo Moro) www.teatropiccolaribalta.it Ricordi autografi della Grande Guerra del fante contadino Elmo Cermaria, il nonno Peppe ...FORSE È SOLO PERCHÉ NON DOVEVO MORIRE Incontro con Francesco Nicolini autore del libro: In occasione del Centenario dello scoppio della Prima Guerra Mondiale, l'autore, Francesco Nicolini, racconta, lontano dalla retorica e dallo sventolio di bandiere delle celebrazioni pubbliche, le testimonianze raccolte durante anni passati a cercare le “verità nascoste” della prima Guerra Mondiale, scoperte grazie al racconto autografo del suo nonno Peppe; perché attraverso i singoli ricordi si mettono in luce le sfumature della guerra, si evidenzia lo scarto tra il succedersi degli eventi bellici collettivi ed i percorsi individuali all'interno dell' evento. Francesco “ci prenderà per mano” e ci aiuterà a ripercorrere, sulle tracce del nonno Peppe, l'itinerario, il “tunnel”, che lo ha visto prima, come fante, combattere su due Fronti, Asiago (Strafexpedition) ed Isonzo, e poi come prigioniero, dopo la drammatica vicenda di Caporetto, peregrinare per i lager disseminati nei territori dell' impero Austro-Ungarico, un calvario durato tre anni fino al difficilissimo ritorno a casa, dove sua madre, la bisnonna Maria, stentò a “riconoscerlo”. L'autore ha raccolto in questo volume i ricordi del nonno Peppe, un semplice contadino di Sant' Angelo in Lizzola (PU), ricordi della sua terribile esperienza vissuta come fante italiano della Prima Guerra Mondiale, durante la quale si trovò spesso a tu per tu con la Morte. Al termine dell'ennesimo tragico episodio, avvenuto nel campo di concentramento dove era stato rinchiuso, il nonno, non riuscendo a capire come mai fosse ancora vivo, esclamò “…. forse è solo perché non dovevo morire”. Ed è proprio questa la frase che ha dato il titolo al libro con il quale Francesco Nicolini (Checco) ha voluto e potuto rispettare una promessa fatta al nonno, onorando la sua memoria, in occasione del 150° anniversario dell' Unità d' Italia.