Scheda del film
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Scheda del film
PROGETTO www.athenaeumnae.com QUALE EUROPA PER I GIOVANI? Giù al Nord NUMERO 22 Guida alla visione SCHEDA TECNICA GENERE REGIA Commedia Dany Boon Dany Boon Kad Merad Zoé Félix 106' Francia 2008 INTERPRETI PRINCIPALI DURATA AMBIENTAZIONE ANNO La trama Philippe Abrams, un responsabile dell'ufficio postale di Salon-de-Provence, una adorabile cittadina del sud della Francia, cerca di ottenere a tutti i costi un trasferimento, in una città sulla costa, per andare incontro alla moglie che sta attraversando un periodo di depressione. Purtroppo per lui, ottiene sì il trasferimento, ma in una città sulla costa del Nord della Francia, dove gli abitanti, per la maggior parte rozzi agricoltori, parlano un dialetto incomprensibile e passano le giornate ad ubriacarsi... almeno così lui pensa. Giù al Nord è un’opera di una comicità lieve, eppure molto calzante sui pregiudizi che tutti abbiamo sul diverso. Talmente calzante che è possibile per ognuno di noi riconoscersi nel protagonista, sebbene caricaturizzato. E, difatti, più di 20 milioni sono stati in Francia gli spettatori del film. Da noi è un po’ più difficile apprezzare alcune delle battute per la difficoltà del doppiaggio nel rendere il dialetto di Bergues (città del Nord-Pas-de-Calais) paese del regista (che è anche sceneggiatore e attore) del film in cui ha voluto ridicolizzare i luoghi comuni dei francesi sugli abitanti della zona. Quante volte abbiamo anche noi sentito parlare della tristezza delle città del Nord Italia, della sporcizia di quelle del Sud. Del carattere troppo competitivo dei lombardi, di quello pigro e lavativo dei meridionali? Quante volte abbiamo detto “se non fosse per gli abitanti sarebbe una bella città”? PENSANDOCI SU... Spunti per la riflessione critica Nord e Sud hanno un significato che va ben oltre il dato geografico: sono dei simboli che indicano il pregiudizio e il significato del subire il pregiudizio. Cosa significano per te NORD e SUD, cosa rappresentano? Ti sei mai sentito del “NORD” rispetto a qualcuno? Hai mai provato la sensazione di essere percepito come ”SUD” nel tuo ambiente (famiglia, scuola,amici,etc.etc.)? Quale suggerimento potresti dare per superare questo stallo giudicante “NORD” – “SUD”? Philippe si ritrova in un luogo distante da casa sua, che a causa dell’immaginario collettivo aveva idealizzato come arretrato, malandato e superficiale. Ti è mai successo di avere un giudizio predeterminato su una cosa o su una persona senza esserci mai entrato in contatto? Quali sono i rischi e i benefici dell'avere un pregiudizio? Perché secondo te, al Sud si erano fatti un pregiudizio delle persone di Nord Passo di Calais? Philippe giunge a Nord Passo di Calais e la trova profondamente diversa da come se la aspettava anche se ci mette un po' per cambiare idea. Inizialmente, nonostante Antoine era particolarmente gentile con lui, Philippe continua ad essere scontroso. In che momento, secondo te, Philippe cambia idea? Perché? Quali sono le modalità di comportamento che lo fanno sentire a suo agio? In che modo gli abitanti di Bourges lo fanno sentire a casa propria? Se dovessi ospitare una persona di un altro paese a casa tua quali sono i tre comportamenti che pensi vorresti mettere in pratica per farla sentire accettata? Il linguaggio, il dialetto, così come i costumi, le abitudini e i comportamenti cambiano di luogo in luogo. Ad esempio le forme di umorismo sono molto differenti: ci sono quelle più esplicite e ridanciane, quelle più riservate e sottili. Chi riesce meglio a mettersi nei panni dell’altro in questo film? Che cosa significa mettersi nei panni altrui? Quando l’interesse per gli altri può rischiare di diventare indiscrezione? Come accorgersi dei loro bisogni senza mostrare curiosità morbose? Come aiutarli senza offenderli e umiliarli? Le differenze ci permettono di scoprire altri modi di vivere e di affrontare i problemi che non conoscevamo. Ti è capitato di ‘ispirarti’ al modo di risolvere una difficoltà che hai osservato in qualcuno che non ti somiglia? C’è qualche tratto della personalità altrui che ti ha fatto ridere e poi hai scoperto appartenere anche a te ? PER RIFLETTERE Ricco di benevola ironia canzonatoria sulla diffidenza e l’intolleranza dell’uomo verso ciò che non conosce, il film induce lo spettatore a empatizzare con il protagonista, scoprendo a poco a poco le qualità e l’umanità degli abitanti della cittadina in cui e stato costretto a trasferirsi. Tanto che, al momento di partire e lasciare i nuovi amici, proverà una grande malinconia. Come dice il detto: “uno straniero che va nella regione degli Ch’tis piange due volte: quando arriva e quando riparte”. DA RICORDARE Il poliziotto provenzale non fa la multa a Philippe dopo aver saputo che era stato trasferito al Nord. Lo guarda con fare compassionevole e penoso e poi gli ricorda di premere solo un pochino sull'acceleratore. Philippe, con gusto e passione, impara a parlare il dialetto buffo e complicato del posto per sentirsi uno di loro. Philippe, gradualmente, viene toccato dai problemi (sociali, familiari, sentimentali) della gente del luogo e trova dentro di sé una grande motivazione per dare il proprio aiuto Philippe prova a spiegare alla moglie che il Nord non è poi così male ma lei, presa dai pregiudizi, proprio non ci vuole credere. Allora Philippe la asseconda e finge per lungo tempo di trovarsi male.