27 - Anafi

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27 - Anafi
COLLABORAZIONI
SCOMMETTERE
SULLA PROPRIA
di Didier Michalak
traduzione a cura di Delia Pertici
COME CHANTAL e Jean Pierre Jacquemin, molti altri allevatori francesi
si sono entusiasmati per la genetica
italiana, e tra questi Pihilippe Deru è
senza dubbio quello la cui popolarità
va ben oltre i confini del suo paese.
Philippe Deru è allo stesso tempo
un appassionato allevatore, un preparatore, un gran portatore ed un
giudice rinomato, nonché socio dell’allevamento Gaec d’Ize,* che si trova a Brainville sur Meuse.
Chi conosce l’allevamento d’Ize
certamente si ricorda di Juliette, una
Giulietta che non ha niente a che fare con Romeo o con un certo balcone a Verona... Si tratta invece di una
figlia di Trad, ed è forse proprio grazie a lei che Philippe Deru è diventato uno degli allevatori francesi più
conosciuti in Italia. Infatti, è stato Gabriele Carra, giudice di Eurogénétique nel 1995, che l’ha fatta conoscere al grande pubblico nominandola
Campionessa Assoluta della Mostra.
In più, un anno dopo, all’Asta che
si tiene in occasione della stessa mostra, Francesco Ciserani ha acquistato proprio una figlia di Juliette con
Dombinator! Juliette ha anche partecipato al Confronto Europeo 1996
ed ha rinnovato la sua già notevole
popolarità vincendo ancora il titolo
di Campionessa Assoluta all’Eurogénétique 1998. Nel frattempo è
stata superovulata con Bookie e fecondata con Gigh.
Sebbene sia troppo presto per
rendersi conto del reale impatto che
* Con il termine Gaec in Francia si intende
una forma di cooperativa o di società che dà
diritto ad avere speciali agevolazioni per la
realizzazione e la gestione dell’impresa.
PASSIONE
Chantal e Jean Pierre Jacquemin,
una coppia di allevatori di Arcey, sono ormai conosciuti in tutto il mondo come dei convinti sostenitori della genetica italiana e sono diventati
i nostri migliori ambasciatori in
Francia. Oggi però non sono più soli, come si capisce da quanto scrive
Didier Michalak di Semenzoo France, che racconta la storia di un altro
bravo e famoso allevatore francese,
«sedotto» dalla nostra genetica, ma
anche dalla nostra gente.
la genetica italiana avrà sul suo allevamento, Philippe spiega le ragioni
delle sue scelte e confessa di essere
stato letteralmente «sedotto» dal rapporto qualità-prezzo e dalla «...diversità genetica dei tori italiani, ma
anche dall’atteggiamento e dal ‘savoir faire’ degli allevatori italiani».
Philippe è un convinto sostenitore della importanza dei rapporti
umani e la sua prima partecipazione
al Confronto Europeo che si è tenuto a Bruxelles nel febbraio scorso è
stata anche l’inizio del suo ottimo
rapporto con gli italiani, di cui apprezza molto la professionalità e
l’entusiasmo.
«Chi si somiglia, si piglia» si dice, e
oggi molti allevatori italiani considerano Philippe uno dei maggiori
esperti francesi in fatto di gestione e
preparazione degli animali.
Come giudice, Philippe ha avuto
l’occasione di scoprire un altro
aspetto della genetica italiana. Infatti,
le rare volte che ha giudicato le figlie
di tori italiani in un ring francese, le
ha sempre piazzate molto bene: co-
Philippe Deru (a sinistra) con il suo socio,
Jean-Lou Michel e due delle loro vacche
preferite, Imminence e Juliette. Imminence
è una Bookie valutata Ottimo 90, da poco
coperta con Goodtime
me è successo per esempio con Martinique (una Bookie), diventata Campionessa Assoluta Junior alla Mostra
regionale di Aquitania nel 1998, oppure a Jennifer (una Paradise) e a
Jounquille (un’altra Bookie), che
hanno raddoppiato il successo della
genetica italiana vincendo rispettivamente il titolo di Campionessa Assoluta e Campionessa Riserva al Festival de l’Elevage a Metz, nel 1997. La
conclusione è stata che le due vacche hanno fatto parte del gruppo
che rappresentava la Francia all’ultimo Confronto Europeo!
«-»
Per poter avere accesso alla migliore genetica, Philippe si è messo in società con Michel Hersigni e Régis
Huart (due allevatori delle Ardenne)
ed hanno formato il gruppo «AmitiéPassion». La loro filosofia è semplice:
per vendere devi essere conosciuto e
per essere conosciuto bisogna che la
gente ti veda nei ring con le vacche
migliori. Il gruppo investe sia su vacche da show che su vacche ad indice.
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Ed è proprio mentre giudica la
Mostra della provincia di Quimper
che Philippe vede Imminence, una
Bookie di Jean-Jacques Le Garrec,
una vacca due volte Ottimo 90 che
per lui rappresenta l’essenza dell’Italian Style. Decide perciò di acquistarla in società con i suoi amici del
gruppo «Amitié-Passion».
Imminence ha una figlia di Atreius
in Spagna e una di Gigh nell’allevamento di Le Garrec. Al Gaec d’Ize è
stata superovulata con Mtoto ed Arpagone e quindi fecondata con
Goodtime.
Quest’anno, il gruppo «Amitié-Passion» ha comprato due altre vacche:
Italienne e Fresia. Italienne è una Blazer su Marte, e Philippe ha sempre
desiderato avere una Blazer, che lui
considera l’equivalente in Italia di
quello che Ugela Bell è per la Fran-
cia. Quello che gli piace di più di Blazer sono gli attacchi posteriori e la qualità del tessuto della mammella. Italienne è ora gravida con Skywalker.
Freccia è la figlia di uno dei migliori tori italiani a tipo, Raven, sulla migliore vacca italiana per tipo, Sabbiona Annaba, Ottimo 97, Campionessa Assoluta
a Cremona ’98. Freccia sarà superovulata con Mtoto e poi fecondata con
Skywalker.
Philippe basa la sua strategia di selezione sull’utilizzo del 30% di tori francesi, 30% di italiani ed il 40% di tori nord americani, tra quelli che lui considera «sicuri», tori del tipo Blackstar o Rudolph, per esempio. Degli italiani
l’anno scorso ha usato Smith, Corsaro, Benefit, Bookie e Raven. Al momento
sta usando Arpagone, Mtoto, Goodtime ed ancora Skywalker.
L’appuntamento è tra due anni, e scommettiamo che troveremo molte sorprese, perché Philippe ha ancora molti altri progetti per il terzo millennio.
Ex minatore, nel 1988 Philippe Deru si è
unito a Jean-Lou Michel per fondare l’allevamento Gaec d’Ize, a Brainville sur Meuse, in Francia. Oggi coltivano 300 ettari e
mungono 80 vacche con una produzione
media per vacca/anno di 9.700 kg al 3,97%
di grasso e 3,31% di proteina. Hanno anche un allevamento di manze Charolais che
usano come riceventi, e 50 torelli da ingrasso
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