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-wu 40 ` Mobit: «Gara talsata» mcorso di LA GUERRA DEGLI AUTOBUS Depositato al Tar, mentre i francesi protestano: «Basta ostacoli» b FIRENZE Dalle parole ai fatti. La guerra delle carte bollate per l'aggiudicazione della torta da quattro miliardi di euro per undici anni del trasporto pubblico locale è ufficialmente cominciata. Lo scorso venerdì il consorzio Mobit ha rotto gli indugi e ha depositato il ricorso legale al Tribunale amministrativo regionale contro l'affidamento da parte della Regione Toscana dei trasporti su gomma ad Autolinee To- scane. Il punto chiave del ricorso ruota attorno a questa tesi: la gara sarebbe stata "falsata" da un aggiramento delle normative europee con l'affidamento in house del servizio da parte del colosso francese Ratp Dev. La prima udienza per la sospensiva cautelare della gara è fissata per il 4 maggio. Mentre il prossimo 26 aprile l'Autorità Anti-corruzione di Raffaele Cantone ha chiamato tutte e tre le parti in causa a Roma: Regione, Mobit e Autolinee Toscane. Obiettivo: trovare una soluzione prima che arrivi la sentenza dei giudici amministrativi. Ma le posizioni sembrano lontane anni luce. Intanto le aziende consorziate di Mobit continuano a tenere chiusi i cancelli agli operatori di Autolinee Toscane. Ieri mattina nelle sedi Lucca e Pontedera dirigenti e tecnici di Autolinee Toscane sono stati respinti da CTT Nord che ha negato l'accesso per procedere con le attività di verifica di autobus, magazzini e personale come definito dal mandato della Regione Toscana. Stessa cosa è accaduta nella sede di Cap a Prato e nella sede di Busitalia-Sita Nord a Sansepolcro. «Questo atteggiamento sta rallentando il percorso che precede il passaggio della gestione del servizio dagli attuali gestori ad Autolinee Toscane - commenta Jean-Luc Laugaa, amministratore delegato di Autolinee Toscane Spa - Abbiamo vinto la gara, ma incontriamo continui ostacoli che ritarderanno gli Autobus di città effetti positivi previsti». Ma la replica di Mobit ha sempre battuto sullo stesso tasto. L'accesso ai beni di trasporto dovrebbe essere stato conseguente ad un accordo fra le parti per evitare interferenze nello svolgimento del servizio. Autolinee Toscane, invece, avrebbe indicato addirittura il numero di matricola degli automezzi che voleva verificare in date e orari da lei indicati, senza preoccuparsi se tali automezzi fossero in servizio. Ma il botta e risposta dell' una e dell'altra parte è finito. La parola adesso passa agli avvocati. Samuele Bartolïni CRIPRODUZIONE RISERVATA Vi'-! ,nniie eoYFerrne