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Lombardi: Mobit ci ostacola ma
con noi 'spanni e miglio' servizi
«MOBIT sta facendo di tutto per negare ai toscani un servizio bus
migliore». Così il presidente di Autolinee Toscane (100% Ratp),
Bruno Lombardi, commenta le porte chiuse dalle aziende toscane
del consorzio Mobit di fronte ai tentativi di ricognizione da parte di
Autolinee Toscana dei mezzi e degli immobili che deve comprare
dopo avere vinto la gara regionale per guidare il bus in tutta la Toscana. Esito a cui Mobit si oppone con ricorsi all'Anac (l'Autorità anticorruzione) e al Tar. «Il
nostro servizio - attacca Lombardi - sarà migliore di quello
della concorrenza per almeno
cinque o sei motivi. Costa 8 milioni in meno l'anno, denaro risparmiato con cui la Regione
può fare molte altre cose. Inoltre noi ricompriamo per 109 milioni gli immobili, tra depositi e
officine, di aziende in buona
parte pubbliche, dunque ai Comuni andranno 80 o 90 milioni».
Bruno Lombardi , Autolinee
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Il presidente Lombardi: riassumeremo tutti quanti
e faremo risa i e 8 milioni l'anno alla Regione
OBIT sta facendo di tutto per negare ai toscani un servizio bus migliore». Così il presidente di Autolinee Toscane (100% Ratp), Bruno Lombardi, commenta le porte chiuse dalle aziende toscane del consorzio Mobit di fronte ai tentativi di ricognizione da parte di Autolinee Toscana dei mezzi e degli immobili che deve comprare dopo avere vinto la gara regionale per
guidare il bus in tutta la Toscana. Esito a cui
Mobit si oppone con ricorsi all' Anac (l'Autorità anticorruzione) e al Tar.
Lombardi, perché il vostro servizio dovrebbe essere migliore di Mobit?
«Per almeno cinque o sei motivi».
Ce li elenchi
«Il primo è che noi abbiamo offerto alla Regione un servizio che costa 8 milioni in meno
l'anno, 650 mila euro al mese di risparmio
per la collettività. Con 650 mila euro la Regione può attivare 361 tirocini retribuiti di sei
mesi per giovani disoccupati. Oppure fare la
manutenzione ordinaria dell'Arno da Pontassieve a Pisa e dei tratti finali del Bisenzio,
l'Ombrone grossetano e dell'Ombrone pistoiese, del Cecina e del Cornia, dell'Albegna ed
altro, per oltre 100 chilometri di corsi d'acqua. 0 fare un leasing per acquistare 100 nuovi bus. Inoltre noi ricompriamo per 109 milioni gli immobili, tra depositi e officine, di
aziende in buona parte pubbliche, dunque ai
Comuni andranno 80 0 90 milioni».
Ma Mobit comprerebbe più nuovi bus di
voi.
«Una ventina in più dei 2.095 nostri. La differenza è che loro li comprerebbero tra anni e
noi subito, a vantaggio degli utenti perché
bus nuovi vogliono dire più comfort e, verificandosi meno guasti, anche più regolarità».
Mobit sostiene anche che assumerete meno autisti.
«Falso. Noi assumeremo tutti i dipendenti
toscani elencati nella gara: 5.455. Supponiamo però che alcuni siano andati in pensione e
che manchino autisti, soprattutto dalle parti
del Crt Nord (il raggruppamento di aziende
di Livorno, Pisa, Lucca, Massa) che sta dando
molti appalti fuori. Dunque ne dovremo anche assumere di nuovi».
Gli altri vantaggi del suo «miglior servizio»?
«La sicurezza per viaggiatori e autisti. La
Toscana è ancora oggi una regione sicura,
ma il mondo sta cambiando. Non basta rinforzare i controlli a bordo dei biglietti, bisogna
presidiare bus e fermate con personale che
sappia affrontare situazioni di conflittualità,
che sia riconoscibile, capace di assistere, persuadere e, se necessario, gestire il conflitto.
Personale formato e che ripeta la formazione
almeno una volta al mese. Noi abbiamo una
larga esperienza in questo senso, da Parigi a
Londra a Johannesburg solo per citare alcune delle città dove lo facciamo».
Ma il personale è d'accordo?
«Ecco un'altra caratteristica positiva del
servizio. Abbiamo una rodata esperienza di
dialogo con il personale che, previ accordi
con i rappresentanti sindacali, produca rispetto delle persone, conoscenza delle capacità di crescita professionale, senso di appartenenza. E' più facile sviluppare un senso di appartenenza a un'unica società come la nostra
che a un consorzio fatto di tante aziende come Mobit.».
Lei parlava di cinque o sei motivi si supposta superiorità.
«E infatti. La nostra esperienza ci permette anche di essere più efficienti nell'innovazione. Noi non approfittiamo di ciò che il mercato offre ma promuoviamo gli strumenti
che ci servono sulla base delle esigenze degli
utenti tramite accordi di sviluppo tecnologico e start up. Lavorando in tutto il mondo pos-
siamo duplicare da altre parti quello che funziona da una. Ho un sogno, fare in modo che
un giorno un ragazzo di 15 anni vada dal babbo e dica: non voglio il motorino ma l'abbonamento al bus».
Beh, un vero sogno.
«Bisogna sempre partire dal sogno per ottenerne la metà. Puntiamo a un bus facile,
gradevole e sicuro per attrarre anche chi ora
ne sta lontano».
Non è il momento migliore, nella Firenze
dei cantieri.
«Firenze non è tutta la Toscana. E comunque anche a Firenze ci sono facili margini di
miglioramento anche nello stato attuale e se
non lo si farà alla svelta le difficoltà potrebbero diventare ben peggiori. E poi il contenzioso costa. Solo che noi spendiamo denaro privato e Mobit pubblico».
Ho un sogno, fare in modo che
un giorno un ragazzo di 15 anni
vada dal babbo e dica: non
voglio il motorino ma
l'abbonamento al bus