1 LUgLIO 2016

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1 LUgLIO 2016
5stelle
VOLANT INO DE LLE ATTIVITà PA RLA MEN TA RI - 1 lug lio 2016
5 giorni
armi • coni • casta • pmi • tav • olio • migranti
La lezione
della BREXIt
Il voto nel Regno Unito del 23 giugno
è stato un esempio di democrazia popolare in un contesto, quello dell’Unione Europea, che ci ha abituati a
tutt’altro: direttive anonime sulla
materie più disparate, trattati fiscali
opprimenti e sostanziale predominio
dell’indirizzo franco-tedesco, con la
crescente subordinazione dell’Italia. Il Regno Unito era da sempre un
membro atipico dell’Unione, ma Cameron ha dovuto comunque indire
un referendum consultivo per non
venire scalzato dai partiti euroscettici. Il popolo italiano, che è più col-
pito di quello britannico dalle scelte
liberiste dei tecnocrati europei, non
ha mai avuto modo di esprimersi e il
risultato non è stato un governo illuminato, ma un disastro economico
e finanziario che ha svuotato di potenzialità industriali e umane il tessuto sociale. Sull’euro il M5S ha già
presentato in Parlamento una legge
di iniziativa popolare per indire un
referendum consultivo di indirizzo,
raccogliendo 200.000 firme. Il testo
di legge non è stato preso nemmeno
in considerazione dal Pd e dalla maggioranza. Ma il vento sta cambiando
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e con esso i rapporti di forza politici.
Il referendum consultivo sulla moneta unica è un primo passo, fondamentale, perché una comunità europea,
che il M5S vuole a tutti i costi, non
può funzionare se la moneta è usata
come un metodo di governo. L’euro,
infatti, è una moneta che esaspera le
diseguaglianze fra nazioni e fra classi sociali, perché vincola le economie
meno competitive a competere sempre e solo sul costo del lavoro, abbassandolo insieme ai diritti. Brexit insegni qualcosa all’Europa dei tecnocrati
e ai loro esecutori nazionali.
5 GIORNI A 5 STELLE • 1 luglio 2016
ESPORTIAMO AIUTI, LOREDANA LUPO PICCHIATA DI NUOVO
NON ARMI
A distanza di due anni e mezzo dall’aggressione la Camera
non si costituisce parte civile contro il questore dambruoso
Un modello di difesa alternativo e sostenibile esiste.
Lo porta avanti il M5S, contro un governo che invece
vuole armare Paesi come
la Somalia e l’Afghanistan
che vìolano i diritti umani.
Un risultato intanto è stato
ottenuto con il Dl missioni:
le somme stanziate per il
contrasto al Daesh saranno
utilizzate anche per dare
aiuti umanitari alla popolazione civile.
SPORT: VINCONO
LE LOBBY
Il PD preferisce gli inciuci con
le lobby al rinnovamento. E’
successo anche con lo sport:
la maggioranza al Senato ha
approvato la legge di riforma del Coni che in sostanza lascia intatte le logiche
di spartizione e di gestione
elitaria che dominano le federazioni sportive. Sprecata
un’occasione preziosa per riformare lo sport con principi
di democrazia e trasparenza.
Era la notte del 29 gennaio 2014 quando la Camera approvò il decreto
Imu-Bankitalia. Un decreto che regalava soldi dei
cittadini alle banche, convertito grazie alla ghigliottina della presidente della
Camera, Laura Boldrini.
In quella occasione il questore della Camera Stefano Dambruoso decise di
rispondere alle proteste
del MoVimento 5 Stelle
in prima persona, dando
uno schiaffo alla deputata 5stelle Loredana Lupo.
Per quel gesto Dambruoso venne sanzionato dalla
Camera, ma è rimasto al
suo posto di questore, ovvero colui che dovrebbe
sovrintendere all’ordine
alla Camera. Così Loredana Lupo ha querelato il
deputato di Scelta civica,
ex magistrato tra l’altro. Il
gruppo parlamentare del
M5S ha chiesto alla Camera dei deputati di costituir-
si parte civile nel processo,
visto l’evidente danno che
tutta Montecitorio ha subito dalla condotta del suo
questore. La presidente
Boldrini e l’ufficio di presidenza dalla Camera però si
sono rifiutati in blocco.
“Un atto di becera ipocrisia – attaccano i parlamentari 5stelle – da parte del
presidente della Camera
e del Partito democratico
che hanno deciso di far sì
che la Camera dei deputati non si costituisca parte
civile rispetto all’aggressione. Siamo nauseati da
un atteggiamento ripugnante che nei fatti è una
seconda violenza alla nostra parlamentare, vigliaccamente colpita dal deputato di Scelta civica nel
gennaio 2014 durante le
proteste 5stelle sul decreto
Imu-Bankitalia”.
Il gruppo 5stelle è molto
duro nei confronti di Laura
Boldrini: “Può esporre dal2
le finestre di Montecitorio
tutte le bandiere che vuole, ma se non fa seguire
esempi alle parole la sua
è vuota retorica. Come
può la presidente della
Camera affermare che
un atto del genere non
leda le istituzioni che lei
stessa rappresenta? Colpisce poi il silenzio delle
deputate democratiche
sempre pronte a tenere
addosso drappi rossi ma
incapaci di mostrare sincera solidarietà davanti
ad un atto vile quale è
stato quello del questore
Dambruoso”.
“Atto di becera
ipocrisia da parte
della presidente
Boldrini”, attaccano
i parlamenti M5S
5 GIORNI A 5 STELLE • 1 luglio 2016
Le banche ricattano le Pmi TAV FIRENZE, IL PD CAMBIA IDEA
Bonafede: “Adesso il sindaco interrompa i lavori”
Sit-in M5S contro un altro regalo agli
istituti di credito
Il M5S è andato a protestare
con un sit-in davanti al ministero dell’Economia assieme
ai risparmiatori truffati dal
salva-banchieri. I portavoce si
sono schierati contro l’ennesimo decreto che ricatta le Pmi
con l’esproprio diretto di beni
immobili e mobili da parte degli istituti creditori. Basteranno soltanto nove mesi dopo
tre rate non pagate, anche
non consecutive, e la banca
potrà reclamare per via diretta il capannone dell’impresa.
Oppure sarà sufficiente un
minimo inadempimento sul
prestito e l’Istituto di credito
potrà prendersi macchinari,
scorte o altri asset aziendali.
In più, il decreto contiene una
beffa per i risparmiatori truffati dal “salva-banchieri”, che
non possono contare nemmeno su rimborsi integrali. Stop
ai regali alle banche. Stop ai
decreti con le fiducie che coprono schifezze immonde. Il
M5s difende il risparmio e le
Piccole e medie imprese.
Improvvisamente retromarcia del Pd: il tunnel che dovrebbe sventrare Firenze è “inspiegabile”, ha detto il
sindaco renziano Pietro Nardella. Inspiegabile? Il primo
cittadino si sbaglia. È spiegabile, eccome. “Fu Renzi a
firmare l’ok per l’opera che dovrebbe portare i treni ad
Alta velocità della linea Roma-Milano a una stazione
nuova di zecca, la Foster, servita appunto da un tunnel
che passa sotto Firenze. Nardelli chieda a Renzi le spiegazioni”, spiegano i deputati del M5S in Commissione
Trasporti. “Adesso il sindaco deve far seguire alle parole i fatti – spiega il portavoce Alfonso Bonafede – interrompa i lavori ancora in corso”.
Olio,
via
la
scadenza
dall’etichetta
La Legge europea elimina la data di scadenza dall’etichetta dell’olio d’oliva
Via la data di scadenza dall’etichetta dell’olio extravergine
d’oliva. Lo ha voluto il Pd, lo
ha chiesto l’Europa. È accaduto questa settimana alla Camera per il voto della Legge
europea. Si consuma così un
nuovo assalto al nostro ‘oro
verde’. Il M5S ha presentato
due emendamenti per chiedere che venissero indicate in
etichetta la data di scadenza
e quella d’imbottigliamento,
per garantire la tracciabilità,
tutelare i consumatori e gli
agricoltori onesti che rispettano gli standard di qualità.
E invece il Governo e la maggioranza li hanno bocciati. Un
voto su cui il Pd si è spaccato:
la dem Mongiello, prima firmataria della legge ‘salva-o3
lio’, ha votato con il M5S.
Cosa cambia: prima la data
di scadenza era vincolata ad
un tetto massimo di 18 mesi
dalla data d’imbottigliamento, ora questo periodo-limite
scompare e sarà a discrezione
del produttore indicarlo. Il
Governo Renzi e il Pd si confermano nemici del made in
Italy. Hanno dato il via all’invasione dell’olio tunisino, al
TTIP e al CETA; insabbiato il
dossier sulla Deoleo, l’azienda
italo-spagnola
condannata
dall’Antitrust con una multa di 300mila euro per frode
commerciale per aver venduto falso olio extravergine
d’oliva italiano; non si sono
opposti in Ue al pesticida cancerogeno glifosato.
5 GIORNI A 5 STELLE • 1 luglio 2016
Migranti, Alfano si
rimangia la parola
Il ministro dell’Interno torna in aula, sostiene che
l’hot spot ad Augusta non di farà ma la tendopoli resta e migliaia di immigrati vi transitano ogni giorno
Il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, è tornato in
aula per prendere in giro gli
italiani. Lo scorso 30 marzo,
in risposta a un question
time del M5S aveva assicurato che l’hot spot al porto
di Augusta, nel Siracusano,
non si sarebbe mai fatto. Il
motivo lo capirebbe anche
un bambino: sull’area insistono una base nato, l’arsenale della marina militare e
uno dei centri petrolchimici
più vasti d’Europa. La sicurezza nazionale potrebbe
essere messa a repentaglio
dai terroristi infiltrati nelle
barche dei disperati. In più,
il porto di Augusta è definito ‘Core’: ovvero porto commerciale destinati agli interscambi a livello europeo.
Ebbene nel porto di Augusta la tendopoli impiantata
dal ministero dell’Interno
è ancora lì. E non solo, il
porto di Augusta è stato
quello più interessato dal
transito di migranti nell’ultimo mese. Ben più di tutti
gli altri – nella sola giornata del 29 giugno ha accolto quasi 1.200 migranti
– nonostante sul territorio
non vi sia alcuna struttura
d’accoglienza. “Il ministro
Alfano è convinto di venire
qui e prenderci in giro ma
dimostra solo l’irresponsabilità di questo Governo. Di
tutti i porti in cui trasportare i migranti salvati in
mare, proprio da quello di
Augusta, amministrato dal
M5S, viene fatto transitare
il maggior numero di migranti e, soprattutto, di minori non accompagnati?”
ha tuonato Giuseppe Brescia in risposta ad Alfano
che ha fatto spallucce sul
problema. Lui che è il ministro dell’Interno. Quindi
la sicurezza nazionale può
essere sacrificabile solo per
provare a fare lo sgambetto a un sindaco a 5 stelle.
Volantino delle attività parlamentari - 1 luglio 2016
a cura degli uffici comunicazione M5S di Camera e Senato
parlamentari5stelle.it
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Movimento 5 stelle Camera
Si mette a rischio la
sicurezza nazionale
pur di fare uno
sgambetto al
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