Progetto bibliografico BIBL – biennio 2002
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Progetto bibliografico BIBL – biennio 2002
1 Progetto bibliografico BIBL – biennio 2002-2003 Nota di sintesi sullo stato dell’arte Di Marisa Trigari 1. Considerazioni generali La nuova frontiera di BIBL, a partire dal 2002, è quella di integrare in ogni forma possibile l’archivio bibliografico con il complesso delle banche dati, delle attività e dei progetti dell’INDIRE. Ciò significa: ?? Più efficace collegamento con la banca dati EMER delle riviste pedagogiche italiane (la testata delle riviste possedute e indicizzate dall’INDIRE è un punto caldo da cui si può partire per accedere a tutte le informazioni relative alla rivista); ?? Stesura di articoli e note di segnalazione bibliografica – a partire da insiemi significativi di schede - per la parte editoriale del sito su temi periodici di interesse; ?? Costante alimentazione della piattaforma di e-learning PUNTO EDU con bibliografie qualificate provenienti da BIBL; ?? Richiesta di collaborazione ai referenti di BIBL per implementare la banca dati del progetto europeo PERINE di data base delle risorse internet per i ricercatori in scienze dell’educazione; ?? Inclusione dei referenti BIBL nell’indagine sull’uso di internet da parte degli studiosi di scienze dell’educazione, anch’essa connessa al progetto europeo PERINE; ?? Confronto tra i dati sulle tendenze della ricerca educativa in Italia e quelli emersi dal Convegno internazionale dell’European Education Research Association (EERA), nel cui ambito il progetto PERINE si sviluppa; ?? Espansione del lavoro di una CH, quella di ‘architettura, design, spazi ludici ed educativi’ in un nuovo sito, da tempo progettato, sulla best practice in campo dell’architettura e edilizia scolastica, un tema troppo a lungo trascurato; ?? Utilizzazione delle segnalazioni di best practice didattico-educativa nella pubblicistica BIBL come utile riferimento per lo sviluppo del progetto GOLD, la banca dati delle migliori pratiche didattiche nella scuola italiana; ?? Richiesta ai referenti scientifici di partecipare ad un dibattito, di cui il seminario ottobre 2004 è solo un inizio, sui temi chiave del rapporto tra ricerca e sistema educativo . Si è ritenuto che la forza dell’archivio, ora stabilizzato e consistente, qualificato dal prestigio dei referenti scientifici, sia, oltre che quella data da un servizio bibliografico-documentario di qualità, quella di: ?? ‘fare rete’ con tutte le comunità di interesse nel settore della documentazione educativa, utilizzando le potenzialità moltiplicatrici del sistema integrato in cui è inserito e delle nuove tecnologie su cui può fare affidamento; ?? costituire un punto di riferimento per lo scambio di idee ed il dibattito scientifico. 2. Le novità Avvicendamenti nella responsabilità delle Clearing House: ?? Clearing house CEF-Educazione degli Adulti: il prof. Duccio Demetrio dell’Università di Milano sostituisce il prof. Paolo Federighi dell’Università di Firenze. ?? Clearing house FIL-Didattica della Filosofia: il prof. Fabrizio Desideri dell’Università di Firenze sostituisce il prof. Francesco Paolo Firrao della SFI; ?? Clearing house VAL-Valutazione: la dott. Lina Grossi dell’INVALSI, Istituto nazionale di valutazione del sistema scolastico italiano, prende il posto della prof. Renza Cerri dell’Università di Genova; 2 ?? Clearing house SOC-Sociologia dell’Educazione: la prof. Chiara Cavagnini dell’Università Cattolica di Milano sostituisce la prof. Maddalena Colombo proveniente dalla stessa Università. Iniziative collaterali al lavoro delle CH: ?? Con la collaborazione della referente della Clearing House ARC-Architettura Design Spazi ludici ed educativi, INDIRE ha inaugurato il nuovo sito ‘AESSE-Abitare la scuola’ dedicato alla best practice nel settore dell’edilizia e dell’architettura scolastica, uno strumento di sensibilizzazione al tema dell’abitabilità, della sicurezza, dell’eco-compatibilità degli edifici e ambienti scolastici. Il sito ?? Il sito BIBL è stato integralmente rifatto, sulla base di criteri di massima facilità di accesso alla banca dati, di consultazione delle schede e di fruizione dei prodotti aggiunti. Ciò significa, ad es., che: o le funzioni di ricerca si attivano già a partire dalla home page, con l’inedita possibilità di fare ricerca libera - sullo stile dei motori Internet – all’interno dell’archivio. Sempre a partire dalla home page è poi possibile attivare una ricerca più sofisticata per Clearing House (recuperando tutti e solo i documenti di ogni singola area) o guidata, con la possibilità di attingere a liste di autorità e al thesaurus dei descrittori di contenuto. o La visione dei documenti reperiti è a due livelli (short titles e completa) e consente la selezione per la stampa o La veste grafica è stata alleggerita; o I prodotti di analisi del data base sono archiviati in modo da poter essere facilmente individuabili e scaricabili. 3. Il data Base nel biennio 2002-2003 3.1 dati complessivi ANDAMENTO DELLA PRODUZIONE delle CLEARING HOUSE 1995-2003 BIBL 2003 BIBL 2002 BIBL 2001 BIBL 2000 BIBL 1999 BIBL 1998 BIBL 1997 BIBL 1996 BIBL 1995 TOTALE DOCUMENTI PRODOTTI 1255 1169 1290 1187 1239 1198 1105 1451 1506 MONOGRAFIE O NUMERI MONOGRAFICI DI RIVISTE 572 450 481 424 489 408 406 524 532 ARTICOLI O SPOGLI DI MONOGRAFIE 683 719 809 763 750 790 699 927 974 3.2 I temi trattati Legenda: Si definisce doc. nel testo, per brevità, la monografia, articolo, spoglio da monografia, ipertesto o testo web a cui fanno riferimento le schede dell’archivio. Una evidenziazione in rosso indica temi che attraversano in maniera significativa più CH. Il neretto individua raggruppamenti tematici significativi all’interno delle aree. Le espressioni tra parentesi sono tratte direttamente da documenti dell’archivio BIBL. Area della psicologia dell’educazione La selezione della CH riserva costantemente uno spazio a temi teorico-metodologici generali, che sono rappresentati in 7 doc., dedicati alla psicologia dell’educazione, dello sviluppo, 3 dell’insegnamento, della comunicazione, dell’orientamento, dell’arco della vita. La ricchezza e varietà dell’analisi parla di un dibattito sempre aperto sui fondamenti della disciplina. Temi legati all’emotività e all’affettività sono trattati in 12 doc., con particolare attenzione all’infanzia (solitudine, difficoltà e paure, ma anche comprensione e capacità di esplicitazione di stati emotivi). Oltre al tema più generale dell’educazione relazionale-affettiva, vengono trattati più specificamente i problemi legati alla differenza culturale nella percezione delle emozioni, e alla risorsa emotiva in ambiente scolastico. La socializzazione infantile compare in 6 doc., attraverso il tema delle competenze sociali e relazionali a partire dalla prima infanzia e la riflessione teorica sul tema. 3 doc. toccano il tema del disegno ‘che disegna il bambino’ sia in situazioni normali, sia nei casi di abuso. L’abuso torna in 8 doc. esaminato dal punto di vista della prevenzione, delle caratteristiche e delle conseguenze sulla psiche del bambino. Un doc. affonda lo specifico problema dell’abuso da parte di educatori. Al tema è collegato quello dei bambini maltrattati (4 doc.), di aspetti inadeguati e devianti della funzione genitoriale (1 doc.) e quello dell’ascolto dei minori in contesto giudiziario, problema delicatissimo a cui sono dedicati ben 5 doc. Uno spazio proporzionalmente molto ampio (25 doc) è riservato all’aggressività e al bullismo, due fenomeni che sembrano definire una vera e propria emergenza dentro e fuori la scuola. Tra gli aspetti più trattati del fenomeno le credenze e percezioni che insegnanti ed adulti ingenerale hanno del fenomeno, le strategie ed azioni efficaci di intervento, la prevenzione, le tendenze suicidarie connesse a bullismo e aggressività. 6 doc. sono dedicati al tema dell’attaccamento, in rapporto allo sviluppo delle competenze socio-emotive dei bambini ed adolescenti. Il tema è messo anche in relazione con genitorialità, il maltrattamento ed il rendimento scolastico. Un doc. tocca il tema degli attaccamenti multipli. Disastri e guerre hanno riportato in primo piano (5 doc.) la psicologia delle emergenze , con tematiche quali l’aiuto psicologico a bambini sopravvissuti a calamità, l’intervento a favore di bambini sopravvissuti alle guerre ed una riflessione teorica sui problemi. Il tema dei valori è rappresentato da 3 doc., dedicati rispettivamente alla formazione del giudizio morale, alla trasmissione di valori nell’insegnamento, al rapporto tra identità e valori negli adolescenti. Star male a scuola è un argomento che tocca in 5 doc. aspetti quali la fobia della scuola, l’ansia da esami, l’influsso di determinanti emotive personali sull’insuccesso scolastico dal punto di vista dell’alunno, il burn-out dal punto di vista dell’insegnante. Alla relazione educativa e agli ambienti di apprendimento è dedicato un alto numero di doc. selezionati (29). Particolare attenzione è riservata a temi quali l’ascolto e l’osservazione dell’alunno, la motivazione, il rapporto insegnante-alunno, la comunicazione come elemento cruciale, le caratteristiche che definiscono il buon insegnante, la gestione della classe, la mediazione dei conflitti. Emergono temi quali l’importanza della dimensione sociale dell’apprendimento, in rapporto positivo con il cooperative learning e in rapporto problematico con l’insegnamento mediato dalle TIC. Il tema dell’attribuzione di significato e di valore, che percorre molte CH, torna qui in maniera significativa a proposito della scuola. 4 Identità e autostima sono temi sempre caldi, rappresentati all’interno della CH da 10 doc. Tra gli aspetti più analizzati, i modi di costruzione dell’identità, anche attraverso la memoria autobiografica e la costruzione di un sé narrativo, e le strategie di sviluppo dell’autostima, che viene collegata alle relazioni familiari e considerata determinante per il successo scolastico. Emerge un tema interessante quale la valutazione di autoefficacia e viene condotta un’analisi comparativa, indotta dalla realtà multiculturale in cui ormai viviamo, dell’autostima in preadolescenti italiani e stranieri. Ben 30 doc. toccano in vario modo le problematiche dello sviluppo psicologico e cognitivo e della teoria dell’apprendimento. Lo sviluppo dei concetti, lo sviluppo delle competenze e i predittori del comportamento competente, la metacognizione, attenzione e memoria, il rapporto tra conoscenze e credenze, il discorso e l’apprendimento, la mente efficiente, l’influsso della percezione di autoefficacia sull’apprendimento sono tra i temi chiave, largamente ricorrenti anche all’interno delle CH ‘disciplinari’. Emerge, trattato in quattro doc., il tema delle conseguenze positive e negative dell’uso dei videogiochi sullo sviluppo cognitivo dei bambini, con un trend verso una sdrammatizzazione dei rischi ed una rivalutazione del videogioco. A deficit e disturbi psicologici sono dedicati 12 doc. Il deficit di attenzione e l’iperattività, i disturbi del comportamento sociale in generale, quelli dell’alimentazione, i disturbi dell’apprendimento sono tra i temi trattati. Si analizzano anche i fattori di rischio, la diagnosi e le strategie di prevenzione. Prima infanzia e adolescenza sono le fasce maggiormente interessate nella pubblicistica relativa. Ai servizi di consulenza psicologica sono dedicati 2 doc. I genitori sono presenti, oltre che variamente nell’ambito dei temi succitati, anche per le rappresentazioni che hanno del comportamento sessuale dei figli (1) e nell’ambito del classicissimo tema rapporti genitori-figli (1) 5 affettività CH PSI: distribuzione delle tematiche socializzazione infantile 30 30 disegno 29 abuso e maltrattamento 25 25 aggressività e bullismo attaccamento 20 psicologia delle emergenze 18 valori 15 disagio a scuola 12 12 relazione educativa e amb. di appr. 10 10 identità e autostima 6 6 5 5 3 0 sviluppo psicologico 5 3 deficit e disturbi 22 servizi vari Area della sociologia dell’educazione Il maggior numero di studi presi in considerazione dalla CH (59) tocca i temi della formazione, della scuola e dell’università, con particolare attenzione alle dinamiche del mutamento connesso alle riforme. Riforma universitaria e formazione integrata occupano un largo spazio, accanto alle politiche pubbliche a sostegno della formazione continua. In quest’ottica appare sempre più importante il rapporto scuola-territorio ed il ruolo giocato dall’orientamento. Sono analizzati i problemi della nuova scuola divisa tra contenuti e modelli organizzativi. La scuola rinnovata esige anche nuovi rapporti tra docenti e discenti (migliore comunicazione, maggior rispetto del curricolo implicito del discente, rifiuto della pura trasmissione culturale) e ripropone la questione centrale della formazione degli insegnanti per assicurare qualità al mutamento in atto nel sistema educativo. Il confronto tra l’approccio Berlinguer e quello Moratti alla riforma scolastica è ugualmente rappresentato, così come l’appello ad una più larga convergenza su punti qualificanti la riforma. Un tema relativamente nuovo in quest’ambito è quello proposto della necessità di un’efficace informazione / comunicazione per veicolare i contenuti della riforma, spesso mal compresi. L’autonomia scolastica e i suoi problemi occupano un largo spazio: è vera autonomia? Quale il rapporto tra autonomia e regole? Quale il sostegno finanziario che rende l’autonomia possibile? Ma anche i processi di apprendimento sono presi in considerazione: sono più importanti le conoscenze o le competenze? Il dibattito appare vivace e tutto aperto. Una qualche attenzione è data anche al tema della scarsa partecipazione degli studenti, ai modelli di efficacia nella formazione, al rapporto tra scuola pubblica e privata e alle esperienze di studio all’estero. 6 Una parte consistente di studi selezionati (52) è dedicata alle pari opportunità in presenza di differenze sociali, di genere, o culturali. Il tema del diritto di cittadinanza viene strettamente collegato alle pari opportunità. Disagio, devianza, povertà, lavoro giovanile, condizione degli immigrati, discriminazione sono messi in relazione con l’accesso all’istruzione, l’insuccesso scolastico, la dispersione scolastica. Ancora forte appare il rapporto tra successo scolastico e capitale culturale (Bourdieu). Un buon numero di studi affronta il problema degli alunni e giovani immigrati, sia dal punto di vista delle opportunità loro offerte, sia dal punto di vista delle loro aspettative. E’ introdotto il concetto di ‘meticciato’ per definire la nuova realtà delle classi multiculturali. 41 tra indagini, studi e ricerche sono dedicati agli adolescenti e giovani e toccano i temi della faticosa ricerca dell’identità, delle loro rappresentazioni sociali, del rapporto con la famiglia e la scuola, dell’atteggiamento verso la politica, delle attese e delle utopie, dello ‘spazio pubblico’ della gioventù. Eterni adolescenti che fanno fatica a crescere, imbevuti di cultura post-moderna, ‘networked generation’ più proiettati verso la comunità virtuale globale che imbevuti di senso civico o cultura della legalità, i giovani subiscono l’impatto di un ingresso problematico in un mondo del lavoro precario e difficile, un tema quest’ultimo particolarmente approfondito. Di qui problemi di difficile socializzazione, di malessere e di rischio, di ‘tempo non protetto’ e di aspettative frustrate. Tra i testi selezionati, una parte (19) riguarda un’analisi complessiva del contesto sociale contemporaneo di riferimento per i grandi temi di sociologia dell’educazione: vi si affrontano i temi della società individualizzata, dell’insicurezza e del disagio, del mondo del lavoro in trasformazione, della new economy, del capitale sociale, delle relazioni di identità e potere nella società globalizzata, degli stereotipi, delle possibilità di mobilità sociale connessi all’istruzione, dei problemi indotti dalla diversità culturale. In questa società un problema centrale viene individuato (18 doc.) nelle TIC, nella ‘realtà mediata dai media’ e nella ‘net society’. E’ rappresentata largamente la necessità di riorganizzare la scuola nella società della conoscenza attraverso una dotazione strutturale adeguata, percorsi di educazione ai media, in particolare al medium digitale, ed una adeguata formazione degli insegnanti. Uno spazio è riservato alle politiche europee al riguardo ed al dibattito sul rapporto tra crescita economica e padronanza delle TIC. Altri temi toccati nella stessa area: euforia e disillusione nel lavoro in Internet, comunità in rete, modi di vita tecnologici. Al mondo dell’infanzia la sociologia guarda (7 doc.) per definire i bisogni dei bambini, la condizione infantile oggi e la moderna cultura dell’infanzia in dimensione europea, la difficoltà di ‘diventare grandi in un tempo di cinismo’. Dal punto di vista teorico-metodologico (4 doc.) la sociologia pone il tema di un recupero di sé come scienza-chiave in una società complessa come quella odierna, con particolare interesse per la costruzione sociale del tempo ed il capitale umano. Vengono anche rappresentati i problemi del metodo antropologico nella ricerca sociologica e quelli della ricerca qualitativa in campo educativo. Tre doc. infine affrontano il tema della disabilità nella società contemporanea, alla luce dei problemi di assistenza, agio/disagio nella società urbana, riconoscimento del disabile come persona. 7 CH SOC: distribuzione delle tematiche formazione/scuola/universi tà pari opportunità 60 adolescenti/giovani 50 40 30 contesto sociale TIC 20 infanzia 10 teoria metodologia 0 disabilità Area dell’arte Nell’ambito dell’offerta ricchissima di questa CH, che offre anche la reperibilità di tutti i doc. segnalati, 58 doc. riguardano veri e propri oggetti didattici, riferiti ad esplorazioni nel mondo dell’arte, dell’archeologia e dei musei, che possono costituire ispirazione per attività da condurre nell’ambito dell’educazione artistica. I temi sono tra i più vari e abbracciano un periodo che va dalla Preistoria all’arte contemporanea. Si nota una certa prevalenza di materiali per la scuola di base e maggior abbondanza di riferimenti a contesti veneti, più vicini all’ambiente in cui opera la responsabile della CH, ma la ricchezza della raccolta è tale da coprire ampiamente tutte le esigenze. Alla stessa categoria di materiali recensiti appartengono esperienze didattiche nel settore, Se ne sono identificate 15, che vanno dal laboratorio sul ritratto al sipario di teatro costruito dai bambini, dalla città vista con gli occhi degli alunni alla pratica dell’archeologia. La modalità del laboratorio è prevalente per queste attività. Un largo spazio (43 doc.) è dedicato da questa CH all’aggiornamento scientifico degli insegnanti sui temi dell’arte e dell’estetica, delle tecniche artistiche, della pedagogia e didattica dell’arte, delle politiche dei Beni Culturali, degli incroci tra arte ed altre discipline, dello stato delle cose per quanto riguarda musei, siti archeologici, istituti di ricerca nel settore. Particolarmente interessanti i testi segnalati sulla percezione e comunicazione visiva, sugli incroci tra arte e poesia, psicanalisi, scienze, matematica compresa; sul linguaggio grafico-pittorico dei bambini; e sempre vivo l’interesse per cinema, fotografia e fumetti come parte a pieno diritto dell’ambito di analisi della CH. Nella stessa ottica di aggiornamento informativo vengono segnalati anche cataloghi di mostre (7) particolarmente quelle che meglio si prestano ad un lavoro con alunni bambini e adolescenti (moda, giocattolo, aritmetica, collezioni scientifiche, arte e propaganda…) Un altro punto forte di quest’area è la didattica museale, rappresentata sia dall’offerta dei musei, largamente documentata, sia dalle riflessioni sullo stato dell’arte, le disponibilità, la metodologia e le strategie (23 + 19 doc. – tot.: 42). Tutti i tipi di museo sono rappresentati, da quello di arte figurativa a quello scientifico, a quello storico e archeologico, con materiali di accompagnamento ed informazione elaborati dalle sezioni didattiche delle istituzioni museali per le più varie attività esplorative del patrimonio, in stretta connessione con la storia e l’antropologia. E’ presente anche un’attenzione particolare per la fruizione dei musei da parte dei disabili della vista, attraverso tecniche di fruizione con la percezione tattile. 8 La riflessione teorica riguarda in particolare le caratteristiche specifiche e la professionalità della didattica museale in rapporto alle diverse tipologie di museo e le metodologie per la strutturazione progettuale di percorsi museali. All’educazione artistica e al disegno in senso stretto si ricollegano 24 doc. dedicati prevalentemente all’incontro creativo tra alunno ed immagine, guardata, disegnata, dipinta, modellata, all’insegna del sapere e saper fare. Vi si collegano 7 doc. di riflessione didattica sullo sviluppo della creatività, sulla lettura del del visuale, sul modo di guidare i bambini disabili della vista all’apprezzamento dell’arte. CH ART: distribuzione delle tematiche 60 esperienze didattiche 58 50 43 31 30 10 0 aggiornamento scientifico 42 40 20 oggetti didattic 15 cataloghi mostre didattica museale 7 educaz. artistica Area dell’educazione linguistica La riflessione teorica (23 doc.) tocca argomenti di linguistica (grammatica, lessicologia, semantica, linguistica cognitiva, linguistica testuale, analisi dell’italiano da vari punti di vista, con enfasi sulle varietà della lingua parlata e scritta) di psicolinguistica (sviluppo del linguaggio, comunicazione e linguaggio dei bambini, il linguaggio dalla fase prenatale all’adolescenza). Viene anche proposta una riflessione sull’evoluzione dell’educazione linguistica nella società conoscitiva. Testi generali di riflessione didattica (7) toccano i temi dell’alfabetizzazione tra teoria e pratica, del ritorno della grammatica, della competenza linguistica dei bambini come punto di partenza per la costruzione delle abilità linguistiche, dell’integrazione linguistica degli alunni stranieri. Con un ambito più specifico, la riflessione didattica, intrecciata con suggerimenti e indicazioni operative, si articola nelle tradizionali suddivisioni della competenza linguistica: lettura, scrittura, parlato, ascolto, a cui si possono aggiungere la competenza comunicativa e l’analisi testuale e comprensione del testo, . Per la lettura sono stati selezionati 25 doc. Il problema della non lettura di adolescenti e giovani è considerato particolarmente preoccupante, anche alla luce dei risultati dell’indagine OCSE PISA. L’animazione della lettura ed il racconto di storie vengono raccomandate per la prima infanzia, sin dall’asilo nido e addirittura sin dal primo anno di vita, mentre ci si interroga sulla possibilità di trasmettere il piacere di leggere. Vengono illustrate le modalità di laboratori di lettura e scrittura a scuola e si ipotizza un uso del web per sviluppare le pratiche di lettura. Uno spazio molto ampio viene riservato alla scrittura, percepita come un’emergenza della scuola odierna e persino dell’università (50 doc. complessivi). Vengono esaminati i vari aspetti del problema, con attenzione alla progettazione e pianificazione del testo, al rapporto tra creatività e regole, alle strategie testuali, alle varietà di scrittura, al web writing. Traspare dall’abbondanza di segnalazioni sulla scrittura creativa e su laboratori ad essa dedicati la speranza di una riqualificazione delle pratiche di scrittura attraverso questa strada, particolarmente gradita agli 9 allievi, secondo una ricerca di popolarità ed alto gradimento già vista in altre situazioni di crisi (vedi, ad es., latino e greco). Molta minore attenzione è dedicata al parlato (9 doc.), che pure non presenta minori problemi, ma non è – allo stato – oggetto di indagini a largo raggio. Il tema è affrontato in modo piuttosto generico, con una sottolineatura – anche qui – della varietà linguistica ed un curioso interesse all’insegnamento del parlato ‘formale’. All’ascolto è dedicato 1 unico doc. focalizzato su di un interrogativo significativo: ‘E’ possibile una didattica dell’ascolto?’ Il dubbio così apertamente espresso spiega la natura di Cenerentola di questa tematica. Un numero molto limitato di doc. tratta della comunicazione (4), tema sul quale ci si aspetterebbe un interesse più forte. Si ha l’impressione che l’interesse dominante per le competenze comunicative degli anni precedenti abbia lasciato il posto ad una gestione dell’emergenza riguardante le abilità elementari di letto-scrittura. Ciò proprio in un momento in cui altre discipline scoprono l’importanza del fattore comunicazione. 10 doc. trattano dell’analisi testuale e della comprensione del testo, secondo i percorsi classici largamente collaudati. All’italiano speciale (della scrittura istituzionale, giuridico, professionale) sono dedicati 4 doc. La didattica in azione, attraverso percorsi, unità didattiche, suggerimenti, materiali di lavoro, è presente in 35 doc., a cui si affiancano le descrizioni di 2 esperienze didattiche ampiamente articolate. La punteggiatura è particolare oggetto di interesse, ma si alternano i temi più vari, dall’uso creativo dell’errore, all’obiettivo dello stile semplice e chiaro; da lezioni di pragmatica a lezioni di semantica; dai verbi alle funzioni del linguaggio, dalle strategie di lettura e comprensione al web nella didattica. Una particolare attenzione è riservata alla pianificazione e conduzione di ricerche scolastiche e alla gestione dell’informazione. E’ infine presentato 1 dizionario della lingua italiana. Pur nella ricchezza dell’offerta che caratterizza la CH, nessun documento tratta specificamente della valutazione. 10 CH LED: distribuzione delle tematiche 60 50 40 20 35 25 23 9 7 0 1 4 10 2 1 teoria riflessione didattica did. Lettura did. Scrittura did. Parlato did. Ascolto comunicazione analisi testuale e comprensione unità - percorsi didattici Area della letteratura italiana nella scuola secondaria di II grado La quasi totalità dei doc. selezionati (13) è di riflessione sulla didattica della disciplina. I temi centrali sono innanzitutto la dibattuta questione del canone letterario, poi l’interdisciplinarità, i prerequisiti per lo studio della letteratura del Novecento, la difficoltà di insegnamento della disciplina nell’era dell’oralità post-moderna, tra ‘aperture teoriche, trappole burocratiche e artigianato’. 1 doc. rassicura sul fatto che il piacere di leggere si può insegnare, 1 altro sollecita attenzione per l’informatica umanistica ed infine un testo tratta della ricezione de La Divina Commedia da parte dei liceali. CH ITA: distribuzione delle tematiche 15 riflessione sulla didattica 13 lettura 10 informatica umanistica 5 1 1 1 ricezione 0 Area della letteratura giovanile Studi sulla letteratura giovanile in generale e su singoli autori, opere o generi (50 doc.) fanno la parte del leone. Classici e novità sono equamente rappresentati. Fiabe e favole, fumetti ed horror, gialli e romanzi storici, poesia e romanzo d’avventura sono largamente analizzati. Harry Potter è presente alla pari di Pinocchio. Una certa attenzione è prestata alla multiculturalità nella produzione per l’infanzia. Si analizzano luoghi topici, metafore, eroi della letteratura infantile e si insiste sul potere generativo dell’immaginario proprio di questa letteratura. 3 doc. trattano di aspetti pedagogici e sociologici della letteratura giovanile: la ‘pedagogia della curiosità’ ed il rapporto della letteratura per bambini con l’industria culturale. 11 Il tema della lettura e non lettura torna all’interno di questa CH con 8 doc.: si ripropongono puntualmente gli interrogativi sul perché gli adolescenti non leggano e se sia possibile comunicare il piacere di leggere. Si suggeriscono ricette per diventare buoni lettori, si analizzano progetti di promozione e si propone una vera e propria pedagogia della lettura. 4 doc. trattano momenti della storia del genere (riviste per bambini e autrici tra Otto e Novecento, 100 anni di Disney, le storie a puntate), 1 si occupa di illustratori, 1 consiste in un dizionario della letteratura per ragazzi. CH LGI: distribuzione delle tematiche 50 studi sul genere pedagogia e sociologia della LGI 50 40 lettura 30 20 10 0 8 3 storia del genere 4 1 1 illustratori Area dell’italiano come seconda lingua Uno spazio consistente (17 doc.) è riservato dalla CH a studi generali di linguistica (grammatiche, linguistica dei corpora, studio dell’Italiano nelle sue varietà in movimento), ad ampie rassegne sullo stato dell’insegnamento dell’italiano a stranieri di diversa nazionalità in dimensione storica, attuale e di prospettiva, alla dimensione sociale dell’insegnamento, in rapporto con le tematiche interculturali ed il diritto di cittadinanza. Le riflessioni sulla didattica sono presenti in 9 doc., offrendo una panoramica di approcci e metodi di insegnamento con particolare attenzione ai media, alla comunicazione, alla varietà degli Italiani. Alla pratica didattica sono dedicati 17 doc., che propongono strategie, percorsi, suggerimenti sui problemi più vari, dalle risorse dell’errore all’analisi contrastiva, dall’uso della chat a quello del web, dalle indicazioni di gestione di una classe plurilingue alle prove a distanza. L’uso di Internet è in questo settore particolarmente valorizzato. Gli argomenti rispecchiano molto bene la polarizzazione della materia tra insegnamento scolastico per figli di immigrati ed insegnamento universitario o extrascolastico per adulti con interessi accademici o pratici. A quest’ultimo contesto appartengono 2 doc. sui problemi dell’italiano tecnico, rispettivamente nel campo degli affari ed in quello giuridico, il cui apprendimento è evidentemente legato a precise richieste di mercato. Anche per l’ISL un problema importante è quello della formazione e ‘ri-formazione’ degli insegnanti, per i quali si avverte tra l’altro la necessità di competenze tecnologiche che consentano un uso funzionale delle TIC (3 doc). 1 doc. è dedicato infine ad un documento ufficiale di dimensione internazionale, ‘ll Quadro comune europeo di riferimento per le lingue: apprendimento, insegnamento, valutazione’. 1 doc. è dedicato alla valutazione, mentre 3 doc. forniscono materiali e linee guida per la certificazione DITALS. 12 CH ISL: distribuzione delle tematiche 100 studi generali riflessioni sulla didattica pratica didattica 88 80 italiano tecnico 60 40 20 0 formazione insegnanti 16 18 2 2 1 documenti ufficiali valutazione Area delle lettere classiche Uno spazio piccolo (2 doc.), ma sostanzioso nell’economia generale della CH, è dedicato ad un tema che potrebbe essere titolato: ‘Perché?’, vale a dire le ragioni per continuare a studiare latino e greco, che stanno poi nel fatto che tale studio ‘giova all’intelligenza dei moderni’ (L.Canfora). La CH segnala 14 tra unità e proposte didattiche , che spaziano dallo studio del lessico, in connessione con un più generale programma di educazione linguistica e storia della lingua, a Saffo, dalle Sirene alla satira di Persio, da Ulisse alle Baccanti a studi comparati greco-latini sulla figura dell’eroe. Si coglie uno sforzo per cercare a tutti i costi un greco ed un latino ‘di alto gradimento’ . Coerentemente con quanto osservato sopra, le riflessioni di didattica (3 doc.) sono dedicate ad una ‘didattica sostenibile’, da una part; ad un problema di natura trasversale, quello della traduzione, dall’altra. 1 doc. offre un percorso in Internet per classicisti. 14 12 10 Perché? unità didattiche 8 6 4 riflessione didattica Internet 2 0 Area delle lingue straniere Il dibattito scientifico nel settore è presente in 13 doc., con particolare attenzione per il tema del bilinguismo, dell’apprendimento autonomo, della pedagogia differenziata, del rapporto fra apprendimento delle lingue e cittadinanza europea, del multiculturalismo. La riflessione sulla didattica comprende 27 doc. Tra i più importanti temi trattati, quello della gestione delle differenze individuali con pluralità di trattamenti, l’uso delle nuove tecnologie, che si riconferma cruciale per l’insegnamento delle lingue (vedi anche ISL), l’approccio interculturale, l’importanza delle pratiche riflessive, gli stili di apprendimento, l’approccio neuropedagogico ed il rispetto per le intelligenze multiple. 32 doc. affiancano alla riflessione sulla didattica la didattica in azione, attraverso la presentazione di metodi e strategie di insegnamento/apprendimento: il chatting in classe, l’apprendimento cooperativo, l’uso massiccio delle TIC, il selfdirected learning, le strategie metacognitive, il 13 passaggio attraverso il teatro, l’humor ed il folklore per attrarre gli allievi, l’uso funzionale dell’errore, la costruzione del vocabolario centrata sugli interessi dell’allievo, le strategie da adottare con allievi in difficoltà sono i punti di attenzione più importanti. 2 doc. sono dedicati alla metodologia dell’insegnamento disciplinare in lingua straniera e altri 2 forniscono rispettivamente uno strumento ed un modello per facilitare lacrittura e per la comprensione della lettura. L’inglese resta la lingua di riferimento dominante. La formazione e le competenze dell’insegnante costituiscono un oggetto di particolare interesse (6 doc.): si discute su programmi di formazione centrati sull’allievo, sulla formazione sociale delle conoscenze del docente, sui suoi stereotipi culturali. 1 doc. infine tratta della valutazione nelle forme dell’autovalutazione. CH LIN: distribuzione delle tematiche metodi e strategie 40 32 30 dibattito scientifico strumenti e modelli 27 20 10 insegnamento in lingua straniera 6 2 2 0 1 insegnanti Area della didattica della storia Tre testi di riflessione teorica generale affrontano i problemi della formazione del pensiero storico e delle fonti e metodi dello storico contemporaneo. 6 doc. sono dedicati alla didattica della storia, con riferimento a contesti e risorse, ai problemi e alle strategie della didattica di laboratorio in connessione con la riforma scolastica, al curricolo della scuola di base, agli aspetti psicologici dell’insegnamento. La CH offre quindi 6 unità / percorsi didattici (Medioevo, Shoah, Trieste città di frontiera, nomadi, fondamentalismo, lavoro sull’archivio comunale) e 4 esperienze didattiche (ancora Shoah e lavoro sugli archivi, insieme a emigrazione e al laboratorio di storia per la storia di un paese). CH DDS: distribuzione delle tematiche 6 6 6 teoria 4 4 didattica 3 2 unità /percorsi didattici 0 esperienze didattiche 14 Area della filosofia Il dibattito su di un nuovo modo di insegnare filosofia è rappresentato in 8 doc. come un problema di alta rilevanza sociale, all’insegna di un’esigenza forte di ‘filosofia per tutti’ che educhi al ragionamento come elemento fondamentale di una società democratica. Su di una nuova metodologia didattica, che dovrebbe portare dalla centralità del testo alla centralità del metodo critico-argomentativo e a lezioni che vengono definite ‘socratiche’, si soffermano 10 doc. Unità e percorsi didattici vengono offerti in 17 doc., che spaziano da Aristotele e Platone alla bioetica, da Bachelard e la formazione dello spirito scientifico all’estetica, dalla dialettica a Simone Weil. Vi si affiancano 2 doc. con relazioni su esperienze didattiche e di laboratorio nel settore. 2 doc. toccano il tema delle competenze dei docenti e della loro formazione in un’ottica costruttivistica. Fonti e materiali per l’insegnamento della filosofia utili per gli insegnanti vengono segnalati in 4 doc. CH FIL: distribuzione delle tematiche 20 metodo di insegnamento unità e percorsi didattici 17 15 10 dibattito esperienze didattiche 10 8 5 4 2 insegnanti 2 fonti 0 Area dell’educazione scientifica nella scuola di base Alla riflessione sulla didattica sono dedicati 5 doc., focalizzati in particolare sulla concettualizzazione scientifica, sui problemi del linguaggio scientifico, sulla scelta dei contenuti, sui tempi distesi e sulla formazione del pensiero critico. 4 doc. offrono unità didattiche su argomenti specifici (piante, animali, sassi, energia). Le competenze degli insegnanti sono analizzate in due doc. mentre un saggio approfondisce il tema delle preconoscenze ingenue dei bambini. CH ESB: distribuzione delle tematiche 5 4 5 riflessione sulla didattica 4 unità didattiche 3 2 1 0 2 insegnanti 1 preconoscenze alunni 15 Area della matematica nella scuola secondaria di II grado La riflessione sulla didattica generale della materia abbraccia 14 doc,, con temi che vanno dal significato e comprensione dei concetti matematici, alla macro e microdidattica, al significato istituzionale e personale degli oggetti matematici, all’etnomatematica, alla opportunità di insegnare una ‘matematizzazione del mondo’ a partire dai primi anni d’età, alle difficoltà di apprendimento della disciplina, una sfida costante sempre più ardua. Studi più specifici di didattica (9 doc.) riguardano – tra l’altro - l’analisi matematica, il problem solving, il concetto di infinito, il linguaggio matematico. Uno spazio consistente (23 doc.) è dato a unità e percorsi didattici, suggerimenti metodologici e materiali didattici. Particolare peso è dato in quest’ambito alla formazione dei concetti scientifici (di limite, di funzione, di evento, di integrale, ecc.). Si affiancano a questi testi le descrizioni di concrete esperienze didattiche (3 doc.) e ben 12 doc. dedicati alla storia della matematica come parte integrale di un curricolo della disciplina. Sempre in ambito didattico, con 8 doc., la CH è tra le più interessate alle nuove tecnologie e all’uso didattico del computer, con particolare riferimento ai software CABRI e DERIVE. Un doc. affronta specificamente i problemi delle difficoltà di apprendimento, del sostegno e del recupero nell’insegnamento della disciplina. Anche per i matematici il problema delle competenze e della formazione degli insegnanti non è trascurabile: 3 doc. affrontano in particolare le rappresentazioni (spesso errate) che gli insegnanti hanno di alcuni concetti matematici e pongono la sfida delle nuove tecnologie come mezzo indispensabile per l’aggiornamento della categoria. Infine la CH è tra le più impegnate a confrontarsi con la riforma scolastica: 8 doc. trattano il problema, attraverso un’analisi dei nuovi programmi e delle indicazioni per i piani di studio personalizzati, lo studio di un curricolo innovativo della disciplina, il confronto con i modelli europei, la considerazione dei problemi e delle aspettative aperte dal processo di cambiamento in corso. CH MAT: distribuzione delle tematiche studi di didattica generale studi di didattica specifica 25 23 unità e percorsi didattici 20 15 esperienze didattiche storia della matematica 14 12 10 5 0 9 uso nuove tecnologie 8 3 8 1 3 difficoltà di apprendimento insegnanti riforma scolastica Area della fisica nella scuola secondaria di II grado Una riflessione sulla didattica è presente in 9 doc., con l’analisi di problemi quali le intersezioni della fisica con biologia, chimica, scienze della terra; l’importanza di una didattica per problemi, la necessità di tener conto delle preconoscenze degli studenti, il peso dell’argomentazione nei processi 16 di apprendimento, la storia della scienza come base per la formazione dell’intellettuale scientifico, il contributo delle TIC. 5 doc. illustrano il dibattito sull’insegnamento della fisica oggi e confrontano la situazione italiana con quella di alcuni paesi stranieri. 1 doc. è focalizzato sui problemi della valutazione, ma la parte più consistente della selezione concerne unità e percorsi didattici (31) su temi molto specifici, con poche concessioni a scelte di ‘alto gradimento’. C’è nei proponenti un convinzione a suo tempo espressa dal prof. Carlo Bernardini, che la fisica sia ‘bella in sé’ e debba essere apprezzata nella sua severa bellezza senza concessioni a temi di moda. In compenso si nota uno sforzo per consigliare esperimenti che possano essere effettuati con materiali poveri, nella consapevolezza della disponibilità media delle scuole. L’importanza della storia della scienza nella didattica è sostenuta anche in questo contesto, così come in matematica. CH FIS: distribuzione delle tematiche 40 31 30 dibattito 20 10 riflessione sulla didattica 9 unità e percorsi didattici 5 0 Area della chimica nella scuola secondaria di secondo grado Alla riflessione teorica sulla didattica appartengono 2 doc. dei 6 segnalati, riferiti rispettivamente alla rappresentazione dei concetti scientifici per una didattica della chimica in età precoce e al ruolo della storia e dell’epistemologia nella costruzione del curricolo verticale. 3 doc. si riferiscono a specifiche unità didattiche, con un’insistenza ulteriore sulla costruzione dei concetti. 1 doc. è riferito alla valutazione su di un apprendimento specifico. CH CHI: distribuzione delle tematiche 3 3 2 1 riflessione teorica 2 unità didattiche 1 valutazione 0 Area della biologia nella scuola secondaria di II grado Una parte consistente della selezione (24 doc.) riguarda il dibattito teorico-metodologico. Alcuni dei temi sono oggi al centro di una discussione molto accesa, anche nell’ambito della discussione sui curricoli di scienze nella scuola riformata: l’evoluzionismo e Darwin, le biotecnologie, l’interpretazione del codice genetico, l’olismo in biologia ed ecologia, il rapporto tra scienza, etica e fede. Si tocca il problema di scienza e pseudoscienza, del rapporto tra pedagogia e biologia, dell’opportunità di integrare le scienze naturali nell’indirizzo di scienze sociali. Si riflette sul calo di 17 interesse dei giovani per le scienze biologiche, segnato dal diminuire delle iscrizioni alle facoltà scientifiche. Ci si interroga sui modelli biologici e sugli strumenti della sistematica contemporanea Alla riflessione sulla didattica sono dedicati 12 doc., due dei quali riguardanti specificamente la didattica della microbiologia e della genetica post gnomica. Sono affrontati inoltre i temi della progettazione, della valutazione, dei manuali, dell’apprendimento per problemi e per indagine e scoperta. Sono considerati rischi e benefici della navigazione in Internet e ci si pone il problema di come far amare le scienze naturali. Sono forniti una serie di doc. (19), molti dei quali fondati su concrete esperienze condotte in ambito scolastico, che suggeriscono percorsi e attività di immediata spendibilità didattica, sugli argomenti più vari e per ogni livello, con particolare riferimento alla scuola di base: dalla rana alla neve, dall’ecosistema marino alla retina, dalla vite al genoma. E’ disegnata la possibilità di un laboratorio creativo per l‘educazione scientifica. Sono toccati con almeno un doc. argomenti quali l’etologia (2), percorsi di educazione ambientale nel POF (1), lo sviluppo sostenibile (1), musei e biblioteche scientifiche (1), la biografia di uno scienziato (1) CH BIO (biologia) 30 dibattito teorico 24 10 didattica 19 20 12 6 0 n.o doc. materiali didattici varie Area della geografia La CH si caratterizza per la dichiarata convinzione che il modo migliore per contribuire ad una buona qualità dell’insegnamento della materia sia aggiornare gli insegnanti sugli sviluppi della ricerca scientifica nel settore. Di qui il numero elevatissimo di doc. che aggiornano sulle ricerche più avanzate in campo geografico (88), con una particolare accentuazione dei temi della geografia umana, in particolare quelli connessi allo sviluppo sostenibile, alla globalizzazione, alle migrazioni, agli squilibri Nord-Sud, allo scambio culturale, ai rapporti tra natura e cultura, alla pianificazione territoriale, alla geografia del turismo, all’impatto del neo-liberismo e della new economy sulla sostenibilità, alla città nel mondo sviluppato ed in quello in via di sviluppo. Altri temi interessanti sono quelli del ruolo della selezione naturale in biogeografia, della storia dell’ambiente, del paesaggio, del rapporto tra diritti umani e ambiente, della geografia della diversità e della differenza. Non c’è dubbio che la selezione configuri un’idea precisa di quelli che si vorrebbero come temi-chiave dell’insegnamento-apprendimento e offra ai docenti un ventaglio di idee e di occasioni di auto-aggiornamento molto interessante. Al confronto appare molto modesta la selezione di unità-percorsi didattici, sia per la scuola di base, sia per la scuola secondaria di II grado (16 doc). Domina il tema dell’ambiente ed è presente anche l’indicazione di percorsi effettuabili su Internet. Una riflessione sulla didattica della materia si ritrova in 18 doc. E’ evocata la necessità della creatività e del pensiero critico nell’apprendimento, del dinamismo nell’insegnamento. Sono richiamati esplicitamente gli sfondi considerati importanti per la didattica della disciplina, dallo sviluppo sostenibile all’ecologia, dalla cittadinanza planetaria all’intercultura. Si forniscono indicazioni su Internet come strumento utile per l’insegnamento e si considera importante la 18 mappatura dei concetti chiave della disciplina. Un testo è particolarmente dedicato alla ‘geografia al servizio dell’handicap, dalla scuola materna alla scuola media’. 2 doc. presentano il dibattito sul destino dell’insegnamento della disciplina, al quale si guarda con preoccupazione, sia in ambito universitario, sia in ambito scolastico. Completano il panorama 2 manuali, di geografia economica e politica e ‘del giovane ambientalista’ ed 1 glossario tedesco di educazione ambientale. CH GEO: distribuzione delle tematiche 100 unità - percorsi didattici riflessioni sulla didattica 88 80 dibattito 60 40 20 Saggi di ricerca manuali 16 18 2 0 2 1 glossario Area della musica Alla didattica della materia sono dedicati 11 doc., con temi che vanno dalla musica come espressione ed emozione, alla musica per bambini piccolissimi, alla didattica lineare nei metodi per strumento, al rito musicale, al canto, all’esplorazione per scoprire la voce. Lo spazio più ampio è occupato però da percorsi e suggerimenti pratici per la didattica (21 doc.) e dall’illustrazione di esperienze didattiche (5 doc.). L’attenzione è focalizzata in particolare sui primi livelli scolastici, sicché si presentano soprattutto attività di propedeutica musicale, di gioco musicale, di educazione al suono prima che alla musica. 2 doc. trattano della formazione dell’insegnante nel nuovo quadro della scuola dell’autonomia. Infine un testo segnalato approfondisce i temi dell’antropologia musicale. CH MUS: distribuzione delle tematiche unità e percorsi didattici 25 21 20 esperienze didattiche 15 10 5 0 riflessioni sulla didattica 11 formazione insegnante 5 2 1 teoria Area delle tecnologie educative Al dibattito scientifico sulle tecnologie educative dedicati 15 doc., che trattano, tra l’altro, della tecnologia antropocentrica, della didattica costruttivista nell’educazione ai media, della costruzione dei significati nell’ambito di un apprendimento mediato dalle TIC, della psicologia della 19 comunicazione, dell’onnipresenza mediatica, del knowledge management, del linguaggio massmediale. Un aspetto specifico di tale dibattito è quello che prende in considerazione l’impatto di Internet sui processi educativi (8 doc.). Si affrontano i temi della sfida pedagogica nel cyberspazio, del rapporto bambino-Internet, della possibilità di insegnare in classe usando un laboratorio virtuale, dell’-e-learning. 1 doc. tocca il problema delle dotazioni hardware delle scuole, spesso insufficienti. 19 doc. affrontano i problemi concreti della didattica mediata dalle nuove tecnologie, in rapporto all’innovazione curricolare e con particolare riferimento alla scuola di base. La rivoluzione digitale è sentita ormai come un obbligo a cui la scuola non può sottrarsi. Alla didattica in azione si riferiscono 10 doc., che presentano situazioni di uso delle TIC per l’apprendimento della storia, delle lingue straniere, delle scienze, per la costruzione di ipertesti e l’editing del giornalino scolatico. Vengono affrontati i temi del web writing e della progettazione di un sito. 2 doc. sono dedicati alle figure emergenti nella nuova realtà dell’e-learning, in particolare il tutor in rete. Di cinema trattano 6 doc., con temi che vanno dall’uso del cinema nell’educazione degli adulti, alla scoperta della parola scritta mediata dal film. Ancora molto attuali i problemi legati al consumo televisivo (13 doc.), con analisi sul ‘bambino televisivo’, su come usare la TV senza farsi usare, sull’opportunità di migliorare la qualità dei programmi per i ragazzi, infine sulla ‘buona’ TV. 4 doc. riguardano infine due temi relativamente ‘vecchi’: i cartoons e la pubblicità, con particolare riferimento ai bambini consumatori. CH TEC: distribuzione delle tematiche 15 10 dibattito scientifico 19 20 Internet 15 teoria didattica 13 pratica didattica 10 8 figure professionali 6 5 0 4 2 cinema TV pubblicita e cartoons Area dell’educazione fisica e dello sport 1 doc. è dedicato alla storia politica e sociale dello sport, 3 allo stato dell’insegnamento in Francia e 3 sono di riflessione teorica sui temi della psicologia dello sport tra ricerca e applicazione, sulla rilevanza dell’attività fisica nel nuovo millennio e sul rapporto tra corpo e affettività. Vengono segnalati 19 doc. di riflessione didattica gene rale, con enfasi su temi quali l’analisi delle pratiche professionali, la presa in conto delle rappresentazioni degli alunni, il rapporto tra saperi e competenze e tra competenze trasversali e specifiche della disciplina, l’apprendimento cooperativo. due doc. affrontano rispettivamente il problema dell’alunno disabile e quello, particolarmente interessante, dei gruppi multi-età. 20 A temi di fisiologia in rapporto all’attività sportiva fanno riferimento 4 doc., con attenzione allo sviluppo corporeo, allo sforzo, al coordinamento, all’equilibrio. Una serie di doc. (25) illustrano la didattica in azione all’interno di aree specifiche dell’educazione fisica e dello sport, per quali vengono fornite proposte di attività e linee-guida di carattere metodologico: ginnastica (10 doc.), atletica (4 doc.), football (4 doc., con particolare attenzione ai bambini della scuola primaria), altri sport della palla (5 doc.), danza (1 doc.) Judo (1 doc). La pubblicistica esaminata e segnalata è in larga parte francese. CH CON: rapporto tra diversi tipi di attività motoria e sportiva ginnastica atletica 10 10 football altri sport della palla 8 6 4 4 4 danza 5 judo 2 1 1 0 La valutazione è trattata infine in 5 doc., particolarmente attenti alla padronanza dell’esecuzione, alle abilità motorie al coefficiente di efficacia. CH CON: distribuzione delle tematiche 25 25 fisiologia sportiva 15 10 5 0 riflessione teorica didattica generale 19 20 storia 1 3 4 5 didattica in azione valutazione Area della valutazione La selezione individua, al di là di un approccio teorico generale (1 doc.), 5 aree di riferimento: la valutazione dei processi formativi (4 doc.), quella delle scuole (9 doc.), quella degli insegnanti (7 doc.), quella dell’apprendimento in generale (11 doc.) e quella dell’apprendimento riferita a materie specifiche (3 doc.). Nell’ambito della valutazione dei processi formativi vengono suggerite tecniche multicriteri e si suggerisce una generalizzazione del modello di valutazione della formazione professionale regionale. La valutazione della qualità delle scuole punta soprattutto su processi di monitoraggio, autoanalisi e autovalutazione controllata. Per la valutazione degli insegnanti si propongono modelli di job analysis, mutuati dallo studio delle organizzazioni; ci si chiede che cosa si possa e debba valutare; si studiano scale di valutazione con indicatori comportamentali; si indicano fonti di riferimento per affrontare il problema in modo informato; si analizzano i casi in cui sono alunni e genitori a valutare il docente. 21 Le metodologie della valutazione dell’apprendimento includono l’uso di descrittori, indicatori, standard e una adeguata applicazione del portfolio delle competenze. Vengono analizzati i concetti di valutazione autentica, valutazione formativa, valutazione dinamica delle competenze. Si pone il problema della valutazione delle competenze cross-curricolari. Infine vengono esaminati i problemi della valutazione interna a specifiche discipline e specificamente quella delle competenze matematiche e linguistiche. CH VAL: distribuzione delle tematiche 12 val. processi formativi 11 10 9 8 val. qualità scuole 7 val insegnanti 6 4 4 2 0 teoria 3 val. apprendimento 1 val. apprendimento materie specifiche Area dell’orientamento scolastico e professionale La teoria ed il dibattito occupano un largo spazio nella selezione, con 21 doc., che esaminano il problema in diversi contesti (il contesto socio-economico, il mercato del lavoro; la formazione integrata, l’obbligo formativo); da diversi punti di vista: il bilancio e la certificazione delle competenze, gli aspetti psicologici, l’inserimento ed il reinserimento lavorativo; la costruzione di una mentalità aperta alla flessibilità; in rapporto a diversi attori: lo studente, il docente, le donne, i disabili, i lavoratori svantaggiati. Una parte della selezione tocca i temi dello scenario sociale di riferimento, con 6 doc. che delineano le politiche occupazionali e la condizione giovanile in Italia, presentano i lavori del futuro ed analizzano il disorientamento della classe docente. 5 doc. presentano una serie di testi di riferimento utili per orientarsi nel settore, dal rapporto sull’apprendistato del 2002, agli esiti formativi ed occupazionali dei percorsi IFTS, ai profili professionali dell’ISFOL, al monitoraggio ministeriale delle politiche occupazionali e del lavoro del 2003, al repertorio bibliografico nazionale sull’orientamento. I metodi e gli strumenti dell’orientamento sia scolastico, sia professionale sono presentati ed analizzati in 13 doc., con un approccio pratico-operativo molto spiccato. Ad esperienze di orientamento significative italiane e straniere sono dedicati 11 doc.; 2 alla valutazione dei servizi ed ai sistemi di indicatori e valutazione nell’Università; 4 agli insegnanti ed ai professionisti dell’orientamento, di cui vengono discussi profili professionali, formazione e qualifiche. Infine 1 doc. commenta la Riforma Moratti, in rapporto all’importanza che assume l’orientamento nell’ambito dell’alternanza scuola-lavoro. 22 CH ORI: distribuzione delle tematiche teoria e dibattito 25 21 scenario sociale 20 testi di riferimento 15 13 metodi e strumenti 11 esperienze significative 10 6 5 5 2 valutazione 4 0 1 professionisti dell'orient. riforma scolastica Area dell’educazione alla salute L’analisi dei fenomeni sociali connessi al problema è presente in 5 doc., che analizzano i comportamenti dei giovani in tema di tutela, o piuttosto non tutela della salute e si interrogano sull’efficacia dell’informazione in quest’ambito, giudicata ancora insufficiente. Un interesse equivalente è assegnato a percorsi e strategie didattiche (5 doc.) prevalentemente orientati su prevenzione e promozione della salute in contesti di peer education e di counseling motivazionale. Vi si affiancano 2 descrizioni di esperienze sulle dipendenze e sull’agio scolastico. 2 doc. analizzano politiche e documenti ufficiali europei in materia di EDA e 1 doc. approfondisce a livello teorico i presupposti etici dell’educazione alla salute. CH EDA: distribuzione delle tematiche 5 5 percorsi e strategie didattiche 5 4 descrizioni di esperienze 3 2 1 0 sociologia dell'EDA 2 2 1 politiche e documenti ufficiali teoria Area dell’educazione speciale Il dibattito sull’integrazione occupa, come negli anni precedenti, un largo spazio (22 doc.) in un momento in cui si fa il bilancio di 30 anni di integrazione scolastica e 10 anni di applicazione della legge 104 sull’integrazione scolastica del disabile in Italia. Lo spirito dei vari doc. può essere sintetizzato nell’espressione che compare nel titolo di un saggio: ‘bisogno di una speciale normalità per l’integrazione’, un’esigenza ancora tutt’altro che soddisfatta. Due doc. in particolare leggono rispettivamente l’obbligo di istruzione e formazione della riforma coniugato con i diritti dei disabili e confrontano la situazione dell’integrazione scolastica in Italia con quella francese. 10 doc. sono dedicati all’analisi di diversi tipi di disabilità, con particolare attenzione alla dislessia, ai contesti in cui maturano e si affrontano i problemi connessi, al coinvolgimento dei genitori e alle reti di sostegno. 4 doc., di natura più specificamente teorica, riguardano la pedagogia speciale e la psicologia cognitiva. 23 Molto consistente è in quest’area l’offerta di strategie didattiche , percorsi, test, esercizi (64 doc), descrizioni di esperienze (12 + 1 studio di caso) per ispirare e sostenere gli insegnanti – sempre più spesso soli di fronte al problema - nella loro pratica didattica. Gli argomenti sono estremamente differenziati, anche se una maggiore concentrazione si determina sui problemi dello sviluppo del vocabolario, del calcolo, della comprensione del testo, della scrittura. Il deficit di attenzione e iperattività, ampiamente trattato anche all’interno della CH di psicologia, ha anche qui un posto preminente, insieme all’autismo. Peer education, apprendimento cooperativo, laboratorio, strategie metacognitive, promozione del benessere psio-fisico in classe vengono considerati elementi facilitatori nei processi di apprendimento del disabile. Progetti di educazione ambientale e laboratori sensoriali si sono dimostrati contesti positivi per lo sviluppo di abilità e competenze. 14 doc. riguardano specificamente l’integrazione dei disabili gravi. Agli insegnanti di sostegno sono dedicati 5 doc., che approfondiscono i temi dell’identità e percezione di ruolo, delle specifiche professionali e della formazione. 3 doc. toccano il problema importante della diagnosi, 2 quello della valutazione di competenze e abilità. Sulla valutazione dei processi di integrazione vengono segnalati 4 doc., focalizzati sugli indicatori e sul vecchio dilemma se si debbano valutare i risultati o i processi. Infine 1 doc. presenta una sintesi sulla normativa dell’integrazione ed 1 altro commenta il progetto di riforma Moratti. dibattito sull'integrazione CH EDS: distribuzione delle tematiche analisi di tipologie e contesti 70 64 60 teoria 50 strategie e materiali 40 descrizioni di esperienze 30 insegnanti di sostegno 22 20 10 diagnosi 13 10 4 0 5 valutazione alunno 3 2 1 1 1 valutazione processi Area delle pari opportunità e delle tematiche di genere La storia delle donne ha uno spazio consistente nella selezione, con 13 doc., che propongono la condizione femminile in epoche diverse, dall’età antica ad oggi. La scelta propone agli insegnanti fonti per la riflessione sulle radici storiche e non naturali della discriminazione. Al dibattito politico e sociologico sui temi di genere riferiti all’educazione fanno riferimento il maggio numero di doc: 16. Tra i temi trattati, donne e uomini nel linguaggio, l’insegnamento come professione prevalentemente femminile, le pari opportunità in educazione, il rapporto tra genere e rendimento scolastico, le donne all’università, l’impatto del genere sulla scelta degli studi, la coeducazione ed i conflitti di genere nella scuola secondaria negli USA, il rendimento nelle classi non miste. 24 4 doc. propongono una riflessione teorica su temi quali la pedagogia in rapporto alla differenza sessuale e di genere, sui costrutti psicologici della differenza di genere, sul pensiero della differenza sessuale, su identità e differenza di genere. Viene segnalata infine la Risoluzione del Consiglio d’Europa del 26 giugno 2001 su Scienza e Società, per la parte concernente la donna e la scienza, nonché 1 manuale per la condivisione del lavoro di cura. CH POP: distribuzione delle tematiche 20 dibattito politicosociologico 16 15 13 storia delle donne 13 11 teoria 10 5 documenti 5 manuale 0 Area dell’educazione interculturale La CH ha avuto un’attività rallentata nel biennio, in connessione con un cambio di responsabilità nel trattamento dei documenti. Oltre ad 1 manuale di pedagogia interculturale, la selezione offre una serie di testi di dibattito epistemologico sul tema, concernenti i principi della comunicazione interculturale, la didattica interculturale, il concetto stesso di intercultura, i modelli e percorsi di educazione interculturale, la formazione interculturale fra teoria, storia ed autobiografia (6 doc.). Ad un approccio di analisi sociologica si possono ricondurre 5 doc. che trattano della società multiculturale, dei bambini immigrati, di bambini e famiglie divisi tra due culture, del rapporto interrazziale, dell’accoglienza. 1 doc. ricostruisce il lungo percorso delle biblioteche interculturali, un altro presenta la banca dati dei progetti di educazione interculturale in Lombardia. 2 doc. affrontano il problema linguistico da un punto di vista didattico. CH INT: distribuzione delle tematiche 6 6 dibattito epistemologico 5 analisi sociologica 4 2 0 manuale 2 1 il problema della lingua 1 1 le biblioteche Area dell’educazione degli adulti NB: Nel 2002 la CH è stata silente, in una fase critica di passaggio da un responsabile scientifico ad un altro. I dati si riferiscono dunque al solo 2003. La Ch segnala ben 25 doc. di riflessione teorica e informazione sullo stato dell’arte, segno di un’elaborazione ancora molto aperta delle caratteristiche, metodi, obiettivi dell’educazione degli adulti. L’analisi è variamente articolata in temi quali i paradigmi di questo tipo specifico di 25 formazione, le caratteristiche dell’educazione degli adulti nell’età della conoscenza e dell’economia ‘immateriale’, i rapporti con l’educazione permanente, la tematica dello sviluppo delle competenze, il rapporto formazione-lavoro, la pedagogia familiare, la ricerca nel settore e le metodologie qualitative nella ricerca e nella didattica universitaria. Al dibattito istituzionale sono dedicati 6 doc., concentrati intorno ai temi delle politiche nazionali e internazionali, alla progettazione della formazione con risorse europee, alla legislazione, all’innovazione e alla valutazione dei processi. Uno spazio relativamente ampio è dedicato alla metodologia di formazione (8 doc), con l’approfondimento di temi quali l’autobiografia come metodo formativo, il significato dell’esperienza ed il valore della riflessione nell’apprendimento degli adulti, le logiche di azione formativa nelle organizzazioni, l’importanza della comunicazione in strutture maieutiche, Alcuni doc. (5) affrontano problemi didattici specifici, quali le strategie per superare i problemi di comunicazione e gli stati di disagio, le unità di apprendimento nei laboratori ed i percorsi di apprendimento di gruppo. Sono segnalati 1 doc. sulla formazione dei formatori ed 1 sul problema della valutazione. Nell’ambito delle esperienze di formazione, vengono illustrati (2 doc.) il progetto FARE ed ITACA. 1 doc. infine è un manuale dell’educazione degli adulti. CH CEF: distribuzione delle tematiche 25 riflessione teorica stato dell'arte dibattito istituzionale 25 20 metodologia di formazione 15 problemi didattici specifici 10 formazione dei formatori 5 0 6 8 valutazione 5 1 1 2 1 esperienze manuale Area dell’architettura, del design, degli spazi ludici ed educativi Lo spazio più ampio dei doc. selezionati dalla CH è dedicato alle best practice di edilizia ed architettura degli edifici scolastici. Le best practice di edilizia universitaria e scuole di istruzione superiore (19) sono le più numerose nella realtà e nella pubblicistica. L’Italia è presente con le università di Roma Tor Vergata, Genova, Milano, Bologna; vi si affiancano esperienze straniere, con una particolare vivacità di iniziativa in Spagna. Alle residenze per studenti sno dedicati quattro casi. Per quanto concerne le buone pratiche riferite ad altri livelli scolastici, 3 riguardano il nido, 5 la scuola dell’infanzia, 12 la scuola primaria, 9 la scuola secondaria e 2 un intero complesso scolastico. Germania, Inghilterra e Francia sono i paesi più rappresentati, ma non manca qualche esempio italiano, riferito prevalentemente ai nidi, alla scuola dell’infanzia e primaria. Ai casi precedenti vanno aggiunti 6 casi di istituti di ricerca e di cultura, 1 museo, 1 museo per bambini ed un parco scientifico tedesco con caratteristiche architettoniche particolarmente interessanti. 26 L’eco-compatibilità dei materiali e dei sistemi di climatizzazione, l’integrazione con l’ambiente naturale, la funzionalità, la traduzione in spazi, volumi e forme di metafore significative sono tra le caratteristiche che caratterizzano i casi selezionati CH ARC: distribuzione best practice nido tra livelli scolastici scuola dell'infanzia 19 20 12 10 scuola primaria 9 5 3 scuola secondaria 2 0 complessi Uno studio è dedicato in generale all’organizzazione degli spazi, mentre 12 doc. illustrano esperienze e modelli di lavoro su specifici spazi, prevalentemente scolastici, per organizzarli a dimensione di bambino: si tratta di aule, sale di lettura, cortili scolastici, ecc Della decorazione di interni si occupano 2 saggi. All’allestimento di spazi verdi per il gioco e l’incontro dei bambini, si riferiscono 7 doc., illustrando casi italiani e stranieri. Uno di essi include le indicazioni agli enti locali per iniziative nel settore in Italia. Il coinvolgimento degli enti locali per un’edilizia e architettura a misura di bambino è illustrato in 4 doc., tutti riferiti a contesti italiani. 7 doc. illustrano il tema della progettazione partecipata, con particolare riferimento all’intervento dei bambini nell’ideazione di spazi di gioco e incontro. Sono riportate esperienze italiane e svizzere in materia. Non manca un approccio teorico ai problemi. In 6 doc è presente il punto di vista di una pedagogia del contesto educativo, capace di pensare all’ambiente come risorsa per promuovere e favorire le relazioni. Un certo numero di ricerche (4) abbraccia altri problemi di carattere generale, quali l’architettura come paesaggio, una architettura per l’educazione alla libertà, lo studio del rapporto in architettura tra materiali, movimento e dominio spazio-temporale, architettura e metalinguaggio. 2 studi danno uno stato dell’arte rispettivamente dell’architettura scolastica in Europa e delle condizioni degli edifici scolastici in Italia, un problema – quest’ultimo - che ha lontane radici storiche. Un doc. illustra il Convegno sul progetto ’Città amiche dei bambini e delle bambine’ del Ministero dell’Ambiente italiano (2001) e un altro un programma universitario in un’università americana per la progettazione di scuole in armonia con l’ambiente culturale di riferimento. CH ARC (architettura) 40 istituzioni culturali 38 residenze studenti 30 20 organizzazione spazi 13 10 8 4 0 istituzioni educative 7 4 7 10 4 spazi verdi impegno enti locali Area della legislazione e delle politiche scolastiche Il tema della politica e dell’amministrazione scolastica in Italia investe in 4 doc. un’analisi del sistema, la riforma del titolo V, la presenza sindacale nella scuola, l’avviarsi della scuola pubblica verso il federalismo, con tutti i problemi connessi. 27 L’autonomia è un punto chiave del dibattito nel biennio. Se all’interno della CH di sociologia ci si chiedeva se di vera autonomia si poteva parlare, qui si affronta significativamente, in 4 doc., il problema del rapporto tra circolari amministrative ed autonomia, per chiedersi se vi sia un passaggio dal modello burocratico ad un federalismo solidale, e si analizza il sistema dei controlli in regime di autonomia attraverso il Collegio di revisione dei Conti. Altro tema chiave è quello delle nuove professionalità indotte dalla riforma, prima fra tutte quella del dirigente scolastico, al quale sono dedicati 4 doc. Vengono analizzate le caratteristiche e funzioni della figura professionale, le linee di continuità ed innovazione all’interno dei nuovi contratti, la figura del collaboratore vicario. Si propone infine un ‘manuale’ per il dirigente. Ad un altro argomento strettamente connesso all’autonomia, quello della autovalutazione dell’istituzione scolastica e alla valutazione dei dirigenti sono dedicati 2 doc. 1 doc. infine, il codice della scuola, concerne la legislazione in senso stretto, raccogliendo in modo sistematico tutte le norme di diritto scolastico vigenti a tutto febbraio 2002. CH DGS: distribuzione delle tematiche 4 4 4 politica e amministrazione 4 autonomia 3 nuove professionalità 2 2 1 1 valutazione legislazione 0 Area dell’educazione comparata Un nutrito gruppo di doc. segnalati (55) riguarda sistemi, politiche, dibattito educativo in realtà nazionali o di area. Francia in particolare, Germania e Spagna sono i contesti più rappresentati. 16 16 14 12 10 8 6 4 7 5 4 2 22 1 1 1 11 1 1 1 1 1 11 1 1 11 1 1 1 0 Francia Germania Spagna USA Svizzera Inghilterra Afganistan Africa Brasile Burkina Faso Burundi Cambogia Finlandia Guinea Haiti India Irlanda del Nord Area islamica Italia Malta Niger Paesi Bassi Portogallo SudAfrica Turchia Tra le tematiche all’estero che hanno consonanza con il dibattito italiano si segnalano il problema della formazione dei dirigenti (Francia, Spagna, Malta e Germania), quello dell’insegnamento più 28 efficace delle lingue straniere (Francia), il rapporto tra scuola pubblica e privata (Francia), nuovi modelli di formazione degli insegnanti (Francia, Irlanda del Nord, Paesi Bassi, Svizzera, Turchia, Germania e Inghilterra), il fallimento della scuola media unica (Francia), la misurazione della qualità dell’istruzione (Germania e Spagna), l’autonomia scolastica (USA), l’insegnamento delle scienze (Francia), il ‘federalismo’ scolastico (Spagna). Nei paesi in via di sviluppo il tema chiave può essere sintetizzato nel titolo di uno dei saggi provenienti da quest’area: ‘L’alunno è prima di tutto un bambino fortunato’. A studi comparativi sulla struttura dell’educazione formale, sui suoi contenuti e metodi sono dedicati 23 doc. Tra i temi trattati, innanzitutto quello delle conoscenze e competenze, poi quelli della media education e del virtual learning, delle pratiche come oggetto d’analisi e della necessità di creare una learning community, allo sviluppo professionale dei formatori degli insegnanti, al costruttivismo in educazione, all’orientamento, alla meritocrazia e ai ritmi scolastici. Uno dei doc. è rappresentato dalla raccolta degli indicatori OCDE sull’istruzione. Uno spazio considerevole è occupato dalle politiche comparate (27 doc.). Tutti i temi chiave del dibattito politico nazionale si ritrovano a livello internazionale, dalla riforma dell’insegnamento secondario, alle politiche dell’autonomia, dall’educazione degli adulti alla formazione degli insegnanti, dalla riforma universitaria alle dinamiche multiculturali, dal nuovo ruolo dello stato centrale alle politiche giovanili, dalle tecnologie educative, agli alunni figli di immigrati. Un problema trasversale può essere riassunto in un titolo parlante di un saggio di Scurati: ‘Problemi di tutti, soluzioni d’America?’. Alla pedagogia comparata in senso stretto sono dedicati 7 doc., tra i quali si segnala quello focalizzato sulla riflessione ed il dibattito sui saperi, alla didattica comparata fa riferimento 1 doc. 6 doc. concernono in prospettiva comparativa argomenti più generalmente connessi all’educazione in generale e all’educazione informale (i valori educativi, il ruolo della televisione, l’interazione madre-bambino, l’educazione nella società della conoscenza. Completa il quadro 1 doc sul piano a medio termine dell’IIPE, Istituto Internazionale di Pianificazione dell’Istruzione, 2 doc di storia dei sistemi educativi (Italia e Polonia), 1 doc. sulle difficoltà di reperimento delle fonti all’interno della ricerca comparata, 1 glossario Europeo dell’Educazione riferito al personale di direzione, controllo e sostegno. CH ECO: distribuzione delle tematiche 60 55 40 20 23 27 7 0 1 6 1 2 1 1 Realtà nazionali o di area sistemi /contenuti /metodi politiche pedagogia comparata didattica comparata educazione pianificazione internazionale storia dei sist. educ. problemi ricerca comparata glossario 29 Area della ricerca sperimentale La CH ha presentato nel biennio – nell’ottica della ricerca sperimentale - una selezione orientata su tre soli grandi temi di interesse internazionale: quello dell’insegnamento della matematica; quello dell’educazione interculturale e dell’educazione alla cittadinanza e quello dei rapporti tra etica e pedagogia. Tutti i saggi segnalati sono stranieri ed offrono un interessante occasione di confronto con l’approccio italiano agli stessi argomenti. Per quanto concerne il primo tema (13 doc.), gli aspetti trattati sono innanzitutto quelli, comuni alla nostra realtà, delle difficoltà rilevate nell’insegnamento e della necessità di rendere la materia accessibile a tutti. Molto meno sentiti sono presso di noi i problemi legati al background culturale e razziale o alla dimensione della classe. Allo stesso modo il raggruppamento per abilità, praticato nelle scuole inglesi, trova ancora in Italia delle resistenze. Vengono anche affrontati i temi della prima alfabetizzazione matematica, degli indicatori internazionali TIMMS del 1995 per valutare le competenze nella materia, della tenuta di un libro di bordo per imparare ad imparare. Il secondo grande tema abbraccia 5 doc., con un’analisi delle caratteristiche di un’educazione interculturale e antirazzista. 6 doc. trattano del terzo argomento, negli aspetti del ruolo e del comportamento insegnanti e dell’etica pedagogica nella ricerca educativa. morale degli CH RIC: distribuzione delle tematiche 80 65 60 insegnamento della matematica 40 cittadinanza ed educazione culturale 20 etica e pedagogia 13 5 0 Area della storia dell’educazione La selezione, che nel caso di questa CH include solo monografie, ha individuato doc. che trattano da un punto di vista storico i seguenti oggetti: ?? sistemi scolastici (5 doc.) ?? scuola, incluse singole istituzioni scolastiche (14 doc); ?? memorialistica (1 doc) ?? università (10 doc.); ?? didattica (1 doc.); ?? politica ed ideologie educative (12 doc.); ?? famiglia e infanzia (3doc.); ?? intellettuali (2 doc.); ?? personale della scuola (2 doc.); ?? pedagogisti (9 doc); ?? istituti culturali (1 doc.); ?? pedagogia (5 doc.); ?? riviste educative (1 doc); ?? testi scolastici (2 doc); ?? archivi scolastici (1 doc.); ?? assistenza (1 doc.). 30 L’ambito cronologico è compreso fra il Settecento e l’età contemporanea. Tra i originali, quello dedicato ai valori dell’alpinismo nei sec. XIX e XX, quello che memoria delle cure paterne ed il profilo pedagogico di Verdi. Tra i più interessanti problemi contemporanei, l’analisi della creazione delle identità nazionali in proposizione dell’uso degli archivi scolastici per la ricerca e la didattica. contributi più ricostruisce la in rapporto ai Europa e la CH STE: distribuzione delle tematiche 15 14 5 12 10 10 5 1 0 3 2 2 1 5 1 2 1 1 sistemi scolastici scuola università didattica politica e ideologie educative famiglia e infanzia intellettuali istituti culturali personale della scuola pedagogia riviste educative testi scolastici archivi scolastici assistenza Area delle biblioteche scolastiche e centri scolastici di documentazione 1 doc. è dedicato alla gestione di un CDI nella scuola, 2 alla politica documentaria nel sistema scolastico francese, ritenuta in quel contesto – pur altamente privilegiato rispetto al resto d’Europa – insoddisfacente. 1 doc. riguarda la valutazione delle competenze documentarie degli alunni. 4 doc. si riferiscono infine ai comportamenti di ricerca dell’informazione. Due dei doc. sono in particolare uno studio empirico e ad un case study sulla ricerca di informazioni in Internet da parte di bambini. CH CRM: distribuzione delle tematiche gestione 4 4 politiche 3 2 2 1 0 1 1 valutazione comportame nti di ricerca 4. Gli autori Gli autori con 5 o più ricorrenze sono nel 2002: 7 ricorrenze D’Amore Bruno (area matematica) Soresi Salvatore (area psicologia 2000: 4 ric., 1999: 7, 1998: 4) 31 5 ricorrenze Barroux Remi Baumard Maryline Genovesi Giovanni Meazzini Paolo Sery Macha Troung Nicolas (area educazione comparata - Le Monde de l’Education) 2000: 4 ric.) (area educazione comparata) (area storia dell’educazione) (area psicologia) (area educazione comparata) (area educazione comparata) nel 2003: 6 ricorrenze: Canevaro Andrea Fedeli Daniele Grimaldi Anna Pizzamiglio Pierluigi (area disabilità - 2002: 4 ric. , 2001: 4, 2000: 5, 1999: 4, 1996: 5, 1995: 6) (area Psicologia - 2001: 5 ric) (area orientamento) (area matematica - 2001: 4 ric., 2000: 5, 1999: 3) 5 ricorrenze: Ce.Trans- Centro Transazioni lavoro (area orientamento) Favaro Graziella (area intercultura - 2000: 6 ric.) Genovesi Giovanni (area storia dell’educazione) Pavone Marisa (area disabilità - 2001: 3 ric.) Tamburri Donatella (area psicologia) 5. Gli Editori I top 5: Angeli, Carocci, Mulino, Erickson, La Scuola Angeli, Carocci, Erickson, Il Mulino, Einaudi nel 2002 nel 2003 Al primo posto dal 1997, Angeli è ancora in crescita netta rispetto gli anni precedenti, con le sue 46 (2002) e addirittura 108 ricorrenze (2003). Confermati i trend degli anni precedenti per gli altri top 5 , con l’eccezione di Einaudi, new entry assoluta e subito tra le prime cinque, mai prima presente tra i >5 (a partire dal 1995). Nel 2003 La Scuola scende per la prima volta dal 1995 a sole 6 ricorrenze, dopo un andamento più vivace nel biennio precedente. 6. Le riviste I top 5: Nel 2002: ??Difficoltà di apprendimento (34), Italiano e oltre (28), Musica Domani (26), La fisica nella Scuola (22), L’insegnamento della matematica (16); Nel 2003: ??Insegnamento della matematica (36), Italiano ed oltre (25), Musica domani (23), Difficoltà di apprendimento (25), Fisica nella scuola (25). Con leggere variazioni, si riconferma pienamente il trend degli anni precedenti, che vede in testa le riviste di didattica delle discipline e delle problematiche dell’handicap, privilegiate dalle CH degli specifici settori. 25.10.2004