1 - ic fregene passoscuro

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1 - ic fregene passoscuro
ecco il secondo progetto che sottoponiamo alla vostra attenzione per il prossimo anno
scolastico.
Cari saluti
M. Gabriella Villani
Progetto “Oasi scolastica - Giardino mediterraneo"
E LA SCUOLA SI FA OASI
Scheda sintetica
Il progetto permette di affrontare un'ampia varietà di tematiche applicando il concetto del "fare per
capire".
Partendo dall'idea di valorizzare una parte dei terreni scolastici disponibili, si andrà a ragionare sulle
modificazioni ambientali su piccola e larga scala, sia naturali che ad opera dell'uomo, sul come
poter mitigare l'impatto che il nostro vivere ha sull'ambiente, sullo scoprire cosa di
naturalisticamente meraviglioso si cela anche nelle zone urbanizzate. Alla teoria e alla pratica della
piccola Oasi scolastica si andrà ad aggiungere anche un' escursione guidata che permetterà di
scoprire o di vedere con occhi diversi ambienti naturali di spiccato pregio.
Scheda dettagliata
L’idea, nasce dal desiderio di applicare in pieno il concetto del “fare per capire”, con l’intento di
introdurre gli studenti alle tematiche legate ai rapporti tra essere umano e ambiente, coinvolgendo
emotivamente e didatticamente, attraverso una serie di attività che vanno dallo studio dell'ambiente
naturale vicino casa, alla realizzazione pratica di piccole strutture.
In questo progetto si vuole dar risalto anche all’aspetto del prendere coscienza delle potenzialità e
delle capacità personali nel poter contribuire a migliorare l’ambiente dove l’agire in prima persona
può contribuire al beneficio di molti.
Come?
Con l'aiuto dei docenti e del CEA, gli studenti si cominciato ad affrontare le problematiche legate
alla modificazione del territorio ad opera dell'uomo e si vagliano le possibili soluzioni a partire dalle
azioni personali. Tra queste azioni, si ragiona sul come poter migliorare la qualità della vita di chi
abita in un contesto urbano e come poter diminuire l'impatto delle proprie scelte di vita
sull'ambiente.
Cruciale in questo progetto risulta essere per gli studenti, la possibilità di intervenire su uno o più
lembi di terreno disponibile a scuola. Si ragiona sul come operare realizzando mappe dettagliate
delle superfici con indicazione delle possibili specie di alberi e arbusti da piantare e le strutture da
realizzare e posizionare.
Gli studenti approfondiscono vari argomenti nella progettazione del loro giardino didattico e dopo
aver confrontato le varie idee si effettuano le scelte più opportune sul “cosa”, “dove” e “come”.
Si avviano i primi lavori pratici che vedono all'opera tutti gli studenti:
- dissodamento e areazione del terreno con l'uso di zappe e vanghe, grazie anche all'auspicabile
aiuto del personale scolastico;
- bonifica l'area ripulendola da tutti i materiali “indesiderabili” (quali rifiuti plastici, edili, ecc.) che
man mano riaffiorano;
- piantumazione delle specie tipiche della macchia mediterranea (donate dal CEA);
- realizzazione e messa in opera di cassette nido per uccelli e pipistrelli;
- costruzione e attrezzatura delle mangiatoie per uccelli;
- costruzione di piccoli cumuli di pietre, raccolte nel giardino, realizzando così dei rifugi ideali per
insetti e piccoli rettili;
- eventuale scavo di una buca che rivestita con argilla formerà un piccolo stagno stagionale;
- costruzione di strutture di supporto alle schede informative in corrispondenza di piante e strutture
interessanti;
- realizzazione di una compostiera in cui raccogliere il materiale organico di scarto della scuola
(avanzi di cibo e fazzoletti sporchi provenienti dalla mensa, foglie e rami secchi raccolti nei cortili,
ecc.) al fine di ottenere del buon fertilizzante con cui arricchire il suolo dell’Oasi;
- riempimento dello stagnetto di acqua in cui liberare dei campioni di acqua raccolta in zone umide
limitrofe alla scuola (piscine stagionali naturali e canali di bonifica) ricche di microrganismi animali
e vegetali tipici;
- posizionamento delle schede descrittive realizzate dagli studenti (con l'aiuto dei/delle docenti delle
varie materie: scienze, italiano, storia, arte, tecnica, ecc.) per far conoscere le meraviglie della
piccola oasi anche agli studenti non direttamente coinvolti nel progetto, a genitori curiosi di capire
di cosa i propri figli sono capaci, e per i visitatori in genere.
Altro importante concetto che si affronta è quello della perdita di habitat naturale nella zona in
cui vivono e in cui si inserisce anche la loro scuola. Il giardino così realizzato è votato anche a
sopperire quelle carenze di habitat conseguenti allo sviluppo urbano. Gli ultimi lembi di ambiente
naturale ed agricolo sono stati sostituito da abitazioni, palazzi, infrastrutture varie con la scomparsa,
quindi, di stagni, grossi alberi, siepi e prati.
In un giardino realizzato con le accortezze indicate, diverse specie animali, ma anche vegetali,
possono trovare o ritrovare, tra un edificio e l'altro, un luogo in cui godere di tranquillità, cibo e
magari anche riprodursi.
Si sottolinea che le strutture in legno si vanno a realizzate facendo interamente uso di legno di
recupero (proveniente da scarti di magazzini, cantieri, e singoli donatori) altrimenti destinato, il più
delle volte, a discarica.
E' evidente quanto un progetto del genere realizza una spiccata inter-disciplinarietà e vede coinvolte
tutte le competenze degli studenti, comprese quelle sociali del vivere, progettare e realizzare, in
armonia e in sinergia.
Perché scegliere piante della flora mediterranea?
La scelta delle piante da posizionare nell’Oasi scolastica ricade su quelle tipiche della flora
mediterranea per varie motivazioni, quali:
1. Stimolo alla conoscenza della vegetazione autoctona (originaria);
2. Resistenza, di tale vegetazione, alle condizioni climatiche avverse (siccità prolungata) e agli
organismi parassiti infestanti;
3. Scarsissima richiesta di cure, comunque difficilmente ottenibili in ambito scolastico durante tutto
l'arco dell'anno (specialmente in chiusura della scuola durante il periodo estivo);
4. Riduzione dell'uso dell'acqua per l'innaffiamento;
5. Le piante scelte risultano essere fonti di cibo con i loro fiori e frutti per svariate specie animali.
In particolare, il tema dell'uso per scopi irrigui dell'acqua può essere il fulcro su cui far ruotare il
concetto di sperpero del bene prezioso ma spesso trascurato quale è l'acqua. E' cattiva consuetudine
infatti scegliere piante, per il proprio giardino, che richiedono ingenti quantità di acqua per
sopravvivere, oltre a una serie di prodotti chimici per aiutarle a difendersi da parassiti e a sopportare
le carenze del suolo. Queste scelte, spesso prese con leggerezza e incoscienza, si ripercuotono su
larga scala con fenomeni quali abbassamento e inquinamento delle falde acquifere, dovuti alle
cattive pratiche di uso dell'acqua, spesso prelevata tramite pozzi abusivi realizzati nel proprio
terreno alla ricerca di falde sempre più profonde.
Alla teoria e alla pratica della piccola Oasi scolastica si andrà ad aggiungere anche una escursione
guidata che permetterà di scoprire o di vedere con occhi diversi ambienti naturali di spiccato pregio.
A scelta tra quelli offerti dal territorio della Riserva del Litorale Romano e altri anche limitrofi alla
scuola aderente a questo progetto.
Per aderire al progetto è richiesto il coinvolgimento di almeno 4 classi della scuola
Modulo A n. 5 incontri da 1 h e 30 m ciascuno 12,50 Euro ad alunno
Modulo B n. 5 incontri e 1 da 1 h e 30 m ciascuno e visita guidata di 3 h: Euro 20 ad alunno
Centro di Educazione Ambientale
Riserva Naturale Statale "LITORALE ROMANO"
www.riservalitoraleromano.it