N. meningitidis N gonorrheae

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N. meningitidis N gonorrheae
Neisseria
Il genere Neisseria prende il nome da chi per primo descrisse
il microorganismo- A. Neisser
Ne esistono 10 specie
2 specie sono patogene per l’uomo N. gonorrhoeae e
N. meningitidis
Le altre specie occasionalmente colonizzano le mucose
Neisseria
Sono cocchi Gram negativi
Tali batteri si organizzano in coppie e si presentano a chicco
di caffè
Le altre specie occasionalmente colonizzano le mucose
Colonizzano solo l’uomo
Genere Neisseria
Comprende 10 specie di cui
2 patogene per l’uomo:
N. gonorrhoeae
N. meningitidis
• Diplococchi Gram• Aerobi
• Immobili
• Asporigeni
• Capsulati
• Ossidasi+
• Catalasi +
• Richiesta di CO2 5 -10%
Neisseria gonorrhoeae
Fisiologia e struttura:
Produce acidi dall’ossidazione del glucosio
non presenta una vera capsula glicidica
(come N. meningitidis)
Presenza di pili(adesione cell epit)
• Proteina I (Por-pori )
• Proteina II (Opa- Opacity))
• Proteina III (Rmp-prot modificabili per
riduzione) associata a al Por
• Tbp1
• Tbp2
• Lbp
• LOS( lipooligosaccaride della memb.
esterna Ag tossico )
• Proteasi ( IgA si)
• Beta-lattamasi
Neisseria gonorrhoeae
Fisiologia e struttura:
PILI
• presenza di pili che originano dalla
membrana citoplasmatica e
attraversano la membrana esterna
• i pili sono composti da unità
proteiche ripetute dette PILINE, la
cui espressione è regolata dal
complesso genetico pil .
l’espressione dei pili è associata
alla VIRULENZA
Neisseria gonorrhoeae
Fisiologia e struttura:
PROTEINE DI MEMBRANA
• Por (già nota come Proteina I)
Porina: esistono 2 classi: PorA e Por B.
Impediscono la fusione fago-lisosomica nei PMN
• Opa (già nota come Proteina II)
Opa: opacità
Determina forte adesione alle cellule eucariotiche
• Rmp (già nota come Proteina III)
Protegge altri antigeni superficiali dall’azione degli anticorpi
Neisseria gonorrhoeae
Fisiologia e struttura:
ALTRE PROTEINE
Tbp1
proteine che legano la transferrina
Tbp2
Lbp
proteina che lega la lattoferrina
Proteine che legano l'emoglobina
LOS
lipooligosaccaride: endotossina( stimola la
risposta infiamatoria TNF )
IgA-proteasi
idrolizzano le immunoglobuline della classe IgA1
Beta-lattamasi idrolizzano l’anello beta-lattamico
Neisseria gonorrhoeae
Patogenesi ed immunità:
Adesine (pili)si legano al CD46
proteina Opa (legame al CD66 ).
Capsula
Proteina I Por (blocca il killing dei
PMN)
Endotossina, LOS
Neisseria gonorrhoeae - PATOGENESI
Stadi dell’infezione:
• Adesione
attraverso i pili che si attaccano
all’epitelio (non ciliato) delle mucose.
Intimo attacco grazie alla proteina
Opa.
• Invasione
• Inibizione della fusione fagosomalisosoma grazie alla proteina Por
• Disseminazione
Persone a rischio di contrarre l’infezione da
Neisseria gonorrhoeae
• L’uomo è il solo ospite naturale
• Pazienti con rapporti sessuali con
partner multipli
• Pazienti con deficit di Complemento
Neisseria gonorrhoeae
La gonorrea rimane una delle malattie più
comuni a trasmissione sessuale
Vengono prodotti anticorpi verso i pili
e verso la proteina Opa. Tali Anticorpi
attivano il complemento
Neisseria gonorrhoeae
Patogenesi e Clinica
A) Infezione asintomatica si verifica nel 10% degli uomini e nel
30% delle donne.
B) Malattia primaria.
La Neisseria si lega all’epitelio mucosale dell’uretra
maschile o della cervice uterina femminile
attraversa il tessuto connettivo sottoepiteliale, si moltiplica e dà
luogo ad una grave risposta infiammatoria.
Vengono richiamati i PMN in risposta al LOS e a componenti
del Complemento.
Dopo 2-8gg di periodo d’incubazione si ha una perdita gialla
cremosa, purulenta, prurito, e frequenza nell’urinare.
Neisseria gonorrhoeae - Clinica
Maschi
L’infezione genitale nell’uomo è limitata all’uretra
Periodo d’incubazione 2-7gg.
Manifestazioni cliniche:
• secrezione uretrale purulenta
• disuria (emissione di urina con difficoltà)
• uretriti
• epididimiti
• prostatiti
• ascessi periuretrali
Neisseria gonorrhoeae - Clinica
Femmine
Nella donna la sede d’infezione è nella cervice.
Manifestazioni cliniche:
• cerviciti
• vaginiti
• uretriti
• perdite vaginali
• ascessi delle tube ovariche
• disuria
• dolori addominali
Neisseria gonorrhoeae
Gonorrea: malattia dell’uomo
• Contagio sessuale
• le donne hanno il 50% di probabilità di
acquisire l’infezione in seguito ad un singolo
rapporto; nell’uomo la probabilità è minore
• Il rischio aumenta con l’aumento dei rapporti.
• Il serbatoio è rappresentato dalle persone
infette asintomatiche.
Neisseria gonorrhoeae
Nella donna: uretrite e cervicite
• Simile all’uretrite dell’uomo. Sensazione di
bruciore durante la minzione.
• Perdite vaginali mucopurulente
• Febbre
• Dolore addominale
Neisseria gonorrhoeae
Proctite acuta( infiammazione della mucosa
rettale :
• Infezione del retto
• perdite purulente
Vulvovaginiti:
• La colonizzazione avviene nel tratto vaginale.
Neisseria gonorrhoeae
Oftalmia neonatorum:
•
Il gonococco colonizza la
congiuntiva dei neonati quando
attraversano il canale del parto
infetto
• Può portare a cecità se non trattato.
• Può essere prevenuto dalla
profilassi ai neonati:
Profilassi
• Eritromicina allo 0,5%, Tetraciclina
all’1%, Nitrato d’argento all’1%,
spalmata sulla congiuntiva;
è praticata per legge.
Neisseria gonorrhoeae
DGI: Infezione gonococcica
disseminata
Avviene nell’1% degli uomini e donne infette,
normalmente asintomatici.
A) Setticemia: il gonococco entra in circolo,
si moltiplica, con tossicità del LOS (brividi,
febbre, malessere). Si hanno lesioni
petecchiali e papulari.
B) Artriti: Disseminazione del gonococco al
tessuto sinoviale con febbre e articolazioni
gonfie.
Neisseria gonorrhoeae - Diagnosi
Campioni biologici:
essudato uretrale, tamponi vaginali,
cervicali, pus, sangue,
E’ difficile da far crescere
• Esame colturale su agar Thayer-Martin(
vanco e nista) e agar cioccolato (entrambi)
• Crescita in presenza di CO2 al 5 -10%
• Diplococchi Gram• Identificazione: ossidasi+
• Produzione di acidi dal glucosio,
• Test sierologici: poco importanti;
• Immunofluorescenza indiretta
Neisseria gonorrhoeae
Prevenzione, Trattamento e Controllo
•
•
•
•
•
•
•
•
Penicilline
PPNG (Beta-lattamasi)
Ceftriaxone, Cefixime
Ciprofloxacina
Doxiciclina
Eritromicina
Sesso sicuro
No vaccini
Neisseria meningitidis
•
•
•
•
•
•
•
Diplococchi GramCapsulati
Microaerofili
Immobili
catalasiossidasi+
Colonizzano il nasofaringe
Causano
• meningiti fulminanti( infiammazione
purulenta delle meningi associata a mal di
testa ,febbre )
• polmoniti
• sepsi meningococcica
Neisseria meningitidis
Fisiologia e struttura:
• Colonie trasparenti su
agar cioccolato
non pigmentate,
non emolitiche
• Ossidasi+
• 13 sierogruppi i più
isolati sono:
A, B, C, Y, W135
Neisseria meningitidis
Patogenesi ed Immunità
L’esito dell’esposizione a N. meningitidis dipende da 4 condizioni:
A) i batteri sono in grado di colonizzare le cellule non ciliate del
nasofaringe.
Solo i ceppi provvisti di pili riconoscono specifici recettori
sulle cellule epiteliali
B). La meningite si sviluppa solo in assenza di anticorpi diretti
contro la capsula ed altri antigeni
C). la diffusione sistemica si verifica senza fagocitosi
D). si manifestano effetti tossici (dovuti all’endotossina del LOS).
Neisseria meningitidis
Patogenesi ed Immunità
• Endotossina (danno endoteliale, infiammazione
delle pareti vasali, trombosi, CID).
• Ab sierici prevengono le infezione sistemiche ed
hanno un ruolo nella protezione.
• A rischio: bambini di circa 1 anno e persone con
deficit dell’attività del complemento
Soggetti a rischio di contrarre le infezioni da
Neisseria meningitidis
L’uomo è il solo ospite naturale
• Bambini di meno di 5 anni
• Pazienti con deficienze dei fattori del
Complemento
• Contatti stretti con persone infette
(ambienti chiusi, caserme, ospedali,
famiglie).
Epidemiologia della Neisseria meningitidis
• Trasmissione da persona a persona per aerosolizzazione e
secrezioni del tratto respiratorio.
• Goccioline di Flügge: asili, ambienti chiusi, famiglie, caserme,
prigioni
• Diffusione mondiale. In paesi sviluppati l’infezione può essere
epidemica o pandemica
• L’uomo è il solo portatore naturale (nasofaringe).
Soggetti a rischio: bambini in età scolare, adolescenti (basse
condizioni socio-economiche). La comparsa di portatore è
transitoria, termina con la comparsa degli anticorpi specifici.
La malattia endemica è più comune nei bambini di età < ai 5
anni, particolarmente nei neonati.
• Nel 90% dei casi i sierogruppi responsabili sono B, C o Y.
Neisseria meningitidis - Clinica
• Meningiti
Sintomi neurologici: mal di testa, rigidità
nucale sepsi meningea, febbre, nausea,
confusione acuta, brividi, vomito.
Mortalità del 100% nei pazienti non trattati, ma
si riduce al 10% nei casi trattati.
• Meningococcemia
, è una malattia potenzialmente fatale.
Sintomi: febbre, affaticamento,trombosi dei
piccoli vasi, lesioni petecchiali emorragiche
della cute del tronco, rash cutaneo,
mal di testa, dolori muscolari.
Neisseria meningitidis
• Sindrome di Waterhouse-Friderichsen ( distruzione
delle ghiandole surrenali): vomito, cianosi, diarrea,
convulsioni, porpora, CID,
• La polmonite da meningococchi è preceduta da
infezione del tratto respiratorio.
• I sintomi sono: faringite, tosse, dolore al torace,
febbre e brividi. La prognosi è buona.
Neisseria meningitidis
• Campioni: CSF (fluido
cerebrospinale prelevato
mediante puntura lombare),
sangue.
All’esame microscopico
dopo colorazione di Gram:
diplococchi Gramall’interno di PMN
Prevenzione, Trattamento e controllo
•
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•
•
•
Penicillina G
Cloramfenicolo + eritromicina
Cefalosporine
Profilassi con ciprofloxacina e ceftriazone
Vaccino polivalente con polisaccaridi capsulari
purificati A, C, Y, W135 da somministrare a bambini
di età > ai 2 anni.
• Uso di sieri immuni.