Disturbi specifici dell`apprendimento

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Disturbi specifici dell`apprendimento
Disturbi specifici
dell’apprendimento
Neuropsichiatria Infantile
Dott. A.Albizzati
Dott.ssa Cantini
Nikolay Bogdanov-Belsky (Verbal count, 1895)
Tre stadi di acquisizione di un’abilità
1. FASE COGNITIVA: la competenza si acquisisce
seguendo laboriosamente delle regole esplicite.
2. FASE ASSOCIATIVA: nella mente vengono
create le rappresentazioni delle “istruzioni”
3. FASE AUTONOMA: il processo esecutivo del
compito viene automatizzato.
(J. Anderson)
Lettura
1. Strategia Indiretta (fonologica)
utilizza meccanismi di conversione che
elaborano singolarmente ogni grafema
traducendolo automaticamente nel fonema
corrispondente.
c-a-r-o-t-a  carota
1. Strategia Diretta (lessicale)
riconosce la stringa grafemica come parola
esistente grazie alle informazioni contenute nel
lessico (vd. dopo)
Lettura, 2
Accesso Fonologico/Accesso Indiretto
La lettura di non-parole (parole che non esistono,
non appartenenti al bagaglio lessicale) richiede
l’utilizzo dell’accesso indiretto
Lapido munato bacuto miotra notole ecchiu lapiro
quodre amizio gamapi falaso tigomo nivaba
barloma giagna dagumi buglia strova defito
fromopu irrole scorpi pilcone tifola beniro enchea
vostia fucido avelli vicepo chiore digato
Lettura, 3
Accesso Lessicale/Accesso Diretto
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Lettura, 3
Il lettore efficiente
Si assume che il lettore efficiente usi entrambe le
strategie, utilizzando preferibilmente la via
lessicale in quanto più rapida e meno dispendiosa
e ricorrendo alla via fonologica solo quando
incontra parole che non ha mai incontrato prima,
oppure quando le parole presentano delle
eccezioni, o sono molto lunghe, etc.
Disturbo della Lettura / Dislessia
Criteri DSM per Disturbo della Lettura
A.
Il livello raggiunto nella lettura, come misurato da test standardizzati
sommininistrati individualmente sulla rapidità e/o sull’accuratezza e/o sulla
comprensione della lettura, è sostanzialmente al di sotto di quanto previsto
in base all’età cronologica del soggetto, alla valutazione psicometrica
dell’intelligenza e a un’istruzione adeguata all’età.
B.
L’anomalia descritta al punto A interferisce in modo significativo con
l’apprendimento scolastico o con le attività della vita quotidiana che
richiedono capacità di lettura.
C.
Se è presente un deficit sensoriale, le difficoltà di lettura vanno al di là di
quelle di solito associate con esso.
Nota per la codificazione Se è presente una condizione medica generale (per es.,
neurologica) o un deficit sensoriale, codificare la condizione sull’Asse III.
Disturbo della Lettura / Dislessia, 2
Dislessia fonologica (deficit via indiretta): difficoltà
conversione grafema-fonema  difficoltà con le parole
irregolari o con le non-parole in quanto può usare solo l'accesso
diretto.
Dislessia superficiale (deficit via diretta): il soggetto legge allo
stesso modo parole e non-parole, e inoltre non è in grado di
leggere in modo corretto le parole irregolari (in italiano le parole
che violano la regola dell'accento sulla penultima sillaba: es.
rùvido, mìnimo ).
Disturbo della Lettura
Manifestazioni
• lentezza nella lettura
• mancanza di prosodia
• sostituzione lettere con suono o forma simili (t/d, p/b, v/f o b/d,
p/q)
• “mancata percezione” di doppie e accenti
• inversioni
• omissione di fonemi o parti della parola
• lettura intuitiva
 deficit nella comprensione
Disturbo della Lettura / Dislessia
Evoluzione della dislessia evolutiva in età adulta
• 20% Recupero completo
• 45% Compenso
• 35% Persistenza
(Lyteenen 2000)
Disturbo dell’Espressione Scritta / Disortografia
Criteri DSM, Disturbo dell’Espressione Scritta
A. Le capacità di scrittura, misurate con test standardizzati somministrati
individualmente (o con valutazione funzionale delle capacità di scrittura) sono
sostanzialmente inferiori rispetto a quanto previsto in base all’età cronologica del
soggetto, alla valutazione psicometrica dell’intelligenza, e all’istruzione adeguata
all’età.
B. L’anomalia descritta al punto A interferisce notevolmente con l’apprendimento
scolastico o con le attività della vita quotidiana che richiedono la composizione di
testi scritti (per es., scrivere frasi grammaticalmente corrette e paragrafi organizzati).
C. Se è presente un deficit sensoriale, le difficoltà nelle capacità di scrittura vanno al di
là di quelle di solito associate con esso.
Nota per la codificazione Se è presente una condizione medica generale (per es.,
neurologica) oppure un deficit sensoriale, codificare la condizione sull’Asse III.
Disturbo dell’Espressione Scritta / Disortografia
Errori fonologici: in cui non è rispettato il rapporto tra fonemi e grafemi:
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scambio di grafemi (brina per prima, folpe per volpe)
omissione e aggiunta di lettere o di sillabe (taolo per tavolo, tavolovo per tavolo)
Inversione (es.:li per il, bamlabo per bambola)
grafema inesatto (pese per pesce, agi per aghi)
Errori nonfonologici: errori nella rappresentazione ortografica (visiva) delle parole
senza errori nel rapporto tra fonemi e grafemi:
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separazione illegale (par lo per parlo, in sieme per insieme, l’avato per lavato)
fusione illegale (nonevero per non è vero, lacqua per l'acqua, ilcane per il cane)
scambio grafema omofono (squola per scuola, qucina per cucina)
omissione o aggiunta di "h“ (ha casa per a casa, lui non a per lui non ha)
Altri errori
– omissione e aggiunta di accenti
– omissione e aggiunta di doppia
Scrittura
FORMA
ORIENTAMENTO
Recupero dell’allografo
ORDINE
DIREZIONE
CURVATURA
Recupero dello
schema di movimento
AMPIEZZA
ANGOLO
DURATA
VELOCITÀ
FORZA
Regolazione del
movimento
in funzione del
contesto
Disturbo dell’Espressione Scritta / Disgrafia
Disordine delle componenti periferiche, cioè esecutivo-motorie,
prescinde dalle variabili linguistiche come il lessico, la grammatica,
la sintassi, l'ortografia.
Disturbo dell’Espressione Scritta / Disgrafia
Tipologia di errori
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micro o macro grafie, con fluttuazioni tra le due
difficoltà a rispettare gli spazi tra le parole/lettere
scrittura eccessivamente lenta o precipitosa
difficoltà ad apprendere ed automatizzare i movimenti necessari
a produrre i grafemi ed a collegarli
scarso controllo motorio: difficoltà a modulare la pressione
difficoltà a controllare movimenti di
allontanamento/avvicinamento;
difficoltà a coordinare i movimenti di dita, polso e spalla;
eccetera, eccetera...
Disturbo del Calcolo/ Discalculia
“Disturbo delle abilità numeriche e aritmetiche che si manifesta in
bambini di intelligenza normale, che non hanno subito danni
neurologici […]” Temple C., 1989; 1991
Discalculia
Procedurale
Dislessia
per le cifre
Discalculia
per i fatti
aritmetici
Disturbi specifici dell’apprendimento
Generalmente il bambino con disturbo specifico dell’apprendimento presenta
deficit in più aree degli apprendimenti (lettura, scrittura, calcolo).
Sono inoltre associate:
• difficoltà visuospaziali
• difficoltà nell’orientamento spazio-temporale (mesi dell’anno,
avanti/indietro, ieri/oggi/domani, lettura dell’orologio a lancette)
• Deficit nella motricità fine
Si possono inoltre evidenziare deficit motori (goffaggine) e nelle prassie (es.
allacciarsi le scarpe)
• Il DSA è spesso in comorbidità con
ADHD: 60% dei bambini ADHD ha dsa
DLS
I bambini con Disturbo Specifico del Linguaggio (DSL)
in età prescolare
costituiscono un gruppo ad alto rischio per successivi
disturbi dell’apprendimento
(Catts, 1993; Bishop e Adams, 1990; Bird et al.1995;
Chilosi et al. 2000;
Stackhouse, 2000; Brizzolara et al., 1999, Catts 2002)
ma
non tutti i late talkers diventono DSL
non tutti i DSL sviluppano un disturbo di apprendimento
Percorsi evolutivi dei disturbi di linguaggio
'Late Talkers':
a 24 mesi con vocabolario espressivo <50 parole
a 30 mesi con nessuna combinazione di parole.
24/38 mesi
48mesi
Distrubi Specifici del Linguaggio
> 4 anni
- linguaggio atipico-
< 6 anni
80%
Ritardi di automatizzazione della letto-scrittura
Dislessia - Disortografia
Disturi specifici dell’apprendimento
Quali interventi?
Seconda infanzia
Riabilitare il disturbo specifico del linguaggio
Scuola elementare
Interventi specifici intensivi e mirati
Misure compensative e dispensative
Protesi: libri parlati e sintesi vocali computerizzate, computer,
calcolatrice
Scuola media e superiori
Misure compensative e dispensative
Protesi: libri parlati e sintesi vocali computerizzate, computer,
calcolatrici
Disturi specifici dell’apprendimento
Misure dispensative per la dislessia
In maniera commisurata alle necessità individuali e all’entità del disturbo di
apprendimento, si dovrà garantire la dispensa da alcune prestazioni quali:
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lettura a voce alta,
scrittura veloce sotto dettatura,
lettura di consegne,
uso del vocabolario,
studio mnemonico delle tabelline;
dispensa dallo studio delle lingue straniere in forma scritta, a causa delle difficoltà
rappresentate dalla differenza tra scrittura e pronuncia;
tempi più lunghi per prove scritte e per lo studio, mediante una adeguata
organizzazione degli spazi ed un flessibile raccordo tra gli insegnanti;
organizzazione di Interrogazioni programmate
assegnazione di compiti a casa in misura ridotta
possibilità d'uso di testi ridotti non per contenuto, ma per quantità di pagine (come già
avviene in vari paesi europei tra i quali la Gran Bretagna dove esiste lo stesso testo
ampio oppure ridotto per i dislessici).
Disturi specifici dell’apprendimento
Gli strumenti compensativi
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tabella dei mesi, tabella dell'alfabeto e dei vari caratteri,
tavola pitagorica,
tabella delle misure, tabelle delle formule,
calcolatrice,
registratore,
cartine geografiche e storiche
computers (programmi di videoscrittura con correttore ortografico e sintesi
vocale),
cassette registrate (dagli insegnanti, dagli alunni, e/o allegate ai testi)
predisposizione di una fonoteca scolastica contenente il testo parlato dei libri
in adozione ed altri testi culturalmente significativi (possibilità di
collaborazione col Centro del "Libro parlato” dell'Unione Italiana Ciechi)
dizionari di lingua straniera computerizzati, tabelle, traduttori
richiesta alle case editrici di produrre testi anche ridotti e contenenti audiocassette o cd-rom