Carige, Berneschi al round finale - Associazione Azionisti della

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Carige, Berneschi al round finale - Associazione Azionisti della
CREDITO
Carige, Berneschi
al round finale
pagina 22
INCHIESTA
Scontro su ricapitalizzazione: S&P taglia ancora il rating
Carige, Berneschi al round finale
La Fondazione blocca l'aumento riservato a Unipol e punta al rinnovo del vertice
Banca Carige
Andamento del titolo a Milano
28/12/12
07/08/13
Il riassetto di Carige. La presenza della banca nella città di Genova
Raoul de Forcade
GENOVA
Conte dimissioni di otto consiglieri di amministrazione su 15, avvenute nei giorni scorsi, si sono incanalti verso il capolinea gli ultimi
25 anni di storia di Banca Carige.
Quelli segnati dalla guida ininterrotta di Giovanni Berneschi, padrepadrone dell'istituto di credito genovese. Un manager che si considera tutfuno con la banca e con qualche ragione, visto che vi è entrato
giovanissimo e ha poi scalato tutti i
gradini della piramide, fino ad arrivarne al vertice.È merito suo se Carige è stata una delle poche casse di
risparmio, ai tempi del risiko delle
acquisizioni, non inglobate dagrandi gruppi ed è, oggi, la settima banca italiana. Ma se a lui si deve la crescita di Carige con la capacità di essere, al contempo, banca nazionale
e del territorio, gli azionisti dell'istituto, e in particolare la Fondazione
Carige, guidata da Flavio Repetto,
che ne controlla il 47%, non intendono perdonargli alcune scelte degli ultimi anni. Le quali hanno portato la banca, che pure è solida, a trovarsi in una situazione difficile.
Nel conto rientrano 1,5 miliardi
impegnati per acquisizioni di sportelli tra il 2000 e il 2010; oltre 450 milioni per acquistare le quote di Banca del Monte di Lucca, Cassa di Carrara e Cesare Ponti; nonché poco
meno di 3 miliardi impiegati, nell'arco degli ultimi sette anni, per rafforzare il patrimonio. E poi c'è il nodo
delle assicurazioni, che Berneschi,
nonostante il malumore di molti
azionisti,hasempre ritenuto strategicheperilgruppoligure.Unascelta che si è rivelata poco felice, visto
che nel solo 2012 il ramo danni (Carige Assicurazioni) ha segnato un
passivo di 169 milioni. Unrosso che
ha trascinato in giù, a -63,2 milioni,
il risultato netto del gruppo. Non è
un caso che le recenti ispezioni
Ivass, subite dall'istituto, abbiano
costretto il cda della banca a impegnare 168 milioni per reintegrare le
riserve delle assicurazioni. Se a questo conto si aggiunge quanto la banca ha speso, nel tempo, per l'acquisto e le varie operazioni di risanamento del comparto assicurativo,
si arriva alla bella cifra di 740 milioni. Poi c'è il capitolo Bankitalia. Oltre all'ispezione apertasi amarzo di
quest'anno sui crediti deteriorati, e
trasformatasi in un 'ispezione generale, a pesare sulle sorti dell'attuale
cda ci sono gli orientamenti della
Banca d'Italia e di Consob sulla nascita di Carige Italia, alla quale il
gruppo ha ceduto gli sportelli extra
liguria. Secondo i vertici della banca genovese, l'operazione avrebbe
dovuto avere un effetto positivo, in
termini patrimoniali, di 715 milioni.
Di quella somma, invece, 340 milioni, ha decretato la Consob, dovranno essere spalmati in un decennio . Di qui è nata l'èsigenza di rafforzare il capitale, su esplicita richiesa
di Bankitalia, per far avvicinare il
gruppo ai parametri di Basilea 3.
Per far fronte alla situazione, i vertici di Carige hanno ipotizzato un aumento di capitale da 800 milioni e
lo stop alla distribuzione dei dividendi (conun perdita di circa70 milioni per la Fondazione). Ma Flavio
Repetto, a questo punto, ha detto
no. Tra l'altro, Carige è contabilizzata, nel bilancio della Fondazione,
per oltre 1,2 miliardi, con un valore
per azione valutato a 1,35 euro, mentre il titolo, nell'ultimo periodo ha
segnato un crollo verticale, arrivando al minimo storico di 04. E così la
Fondazione ha imposto alla banca
un'altra strada: vendere gli asset
non strategici: Sgr, assicurazioni,
quotain Autofiori ed, eventualmente, immobili. Tutto ciò per coprire
interamente gli 800 milioni ed evi-
tare un aumento di capitale che
avrebbe diluito la quota della Fondazione in Carige. Ma se in assemblea dei soci questasoluzione è passata, Berneschi non l'ha condivisa.
Lo aveva già esplicitato a margine di una riunione dell'Abi, dicendo Carige intendeva comunque realizzare un aumento di capitale di
400 milioni su 800. Esternazione
che fu costretto a rettificare ma evidentemente solo prò forma. Visto
che il banchiere aveva messo a punto un progetto che prevedeva un aumento di capitale riservato, con
emissione di nuove azioni, per Unipoi Banca, che sarebbe così entrata
nel capitale di Carige col 274%, facendo scendere la Fondazione al
34% circa e i soci francesi di Bpce
(che oggi sono al 9,99%) al 7,2%. A
L'ANTICIPAZIONE
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Credito. Giù in Borsa dopo le dimissioni nel cda
Carige, Berneschi
guardava a Unipol
per un'alleanza
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Si rifleue sul timi» Ji Cari- (ingruppo di aziende Icuifnn-
Il piano Carige-Unipol
Il piano Berneschi anticipato
dal Sole 24 Ore del 6 agosto
quel punto il patto tra gli azionisti
privati (tra i quali lafamigliaBerneschi), oggi al 6%, sarebbe potuto salire di quota (e in questi giorni ci sono state consistenti comparvendite di pacchetti di azioni Carige) e, insieme a Unipol, creare una nuova
maggioranza azionaria, scalzando
la Fondazione. Un progetto concepito, tra l'altro, senza metterene al
corrente il cda della banca e che la
Fondazione e Bpce, non hanno lasciato proseguire. Facendo scattare le dimissioni dei consiglieri e
aprendo la strada alla successione a
Berneschi. Ieri, intanto, Bpce ha svalutato la quota in Carige per -12 milioni nel secondo trimestre e Standard & Poor' s ha abbassato il rating
dellabanca aB+, mantenendo il credit watch negativo.